La demonologia presente negli scritti di suor Faustina Kowalska è intessuta di esperienza e di conoscenza. Il diavolo teme che l'uomo, per amore verso Dio, si ponga in lotta contro il peccato attraverso una vita mistica ricca di amore e di misericordia verso tutti. Comprendere che Satana non si combatte con preghiere sterili e vissuti religiosi formali, ma con l'amore e con il sacrificio della volontà, consente di comprendere e valorizzare il contributo specifico di suor Faustina in questo campo: rendere l'uomo esorcista di se stesso.
Nell'ambito del cristianesimo primitivo, segnato dall'autorità indiscutibile di Paolo, la leadership femminile catalizza le tensioni interne alle Chiese e svela i meccanismi adottati per fare tacere le voci femminili che reclamano autonomia e possibilità di svolgere funzioni di autorità e di insegnamento. Due scritti del II secolo provenienti dall'Asia minore - le Lettere pastorali e gli Atti di Paolo e Tecla- riflettono i limiti sociali ed ecclesiali all'interno dei quali devono muoversi uomini e donne per poter essere "puri", a partire da abiti e ornamenti, e consentono di scoprire una resistenza femminile. Nel mondo antico, non tutte le donne, né tutte le comunità, si sono infatti arrese di fronte alle pressioni sociali e agli stereotipi culturali.
«"Hanno pugnalato frèreRoger durante la preghiera della sera". Il 16 agosto 2005 sono le 22 quando ricevo sul telefono questa frase senza firma da un numero sconosciuto. Nella sua estrema sintesi, il messaggio suona terribile e sinistro. Non cerco nemmeno di capire, è tutto semplicemente impossibile. Ho come un rifiuto interiore e una profonda irritazione per una frase che mi sembra una sciocchezza di pessimo gusto. Purtroppo la notizia si rivela presto vera. Frère Roger è stato ucciso mentre pregava: l'ultima ed estrema testimonianza di un uomo di Dio che ha segnato la mia vita come quella di migliaia di giovani e meno giovani in tutto il mondo».
San Filippo Neri, informato del sopraggiungere di un vescovo che lo stimava molto, si fece trovare intento ai giochi di altalena. Teresa d'Avila elencava i propri grandi peccati a chi la definiva una mistica. Don Bosco pagò la popolarità tra i suoi giovani con il prezzo altissimo di essere osteggiato da avversari potenti e considerato pazzo dai suoi stessi amici. Lo studente Karol Wojtyla, che trovò incisa sulla propria porta, dai compagni di seminario, la scritta: «Futuro santo», ha dovuto compiere un lungo percorso di umiliazione e di dolore prima di salire agli onori degli altari. Chi sia un santo se lo chiedono in tanti, anche nelle sacre stanze dei palazzi vaticani, dove esiste una Congregazione preposta a valutare i «candidati». Ma come funzionano i processi di beatificazione e di canonizzazione? Il libro si propone di illustrare gli elementi strutturali della santità «dimostrabile», sfatando alcuni falsi miti e facilitando la riflessione su aspetti che impattano sulla vita di ciascuno e possono creativamente interpellarla.
In diverse occasioni, soprattutto nelle Lettere morali a Lucilio, Seneca fornisce dettagli sulla sua vita privata e sulle sue abitudini alimentari. Se i suoi contemporanei prediligono tavole imbandite con ostriche di lago e carne di cinghiale, lingue di fenicottero e vini addolciti dal miele, il filosofo opta per la frugalità di brodini e polenta, pane d'orzo e acqua semplice. Seneca ritiene, infatti, che il cibo rappresenti un'occasione per esercitare la virtù, per separare ciò che è essenziale da ciò che non lo è, un esercizio che presenta diversi punti di contatto con i precetti sui cibi della tradizione ascetica e monastica cristiana.
L'edizione quadriforme del libro dei Salmi, utile per recepire il testo biblico in lingua originale e affrontare le difficoltà delle lingue antiche, propone: il testo ebraico masoretico (TM) della Biblia Hebraica Stuttgartensia, basata prevalentemente sul Codex Leningradensis B19A, datato circa 1008; iltesto greco nella versione dei Settanta (LXX) di Rahlfs, basata prevalentemente sul Codex Vaticanus (B) risalente alIV secolo dopo Cristo; il testo latino della Nova Vulgata, redatta nel post-concilio e normativa per la liturgia cattolica; il testo della Bibbia CEI 2008, normativa per la liturgia italiana, con paralleli essenziali a margine e segnalazione dei termini difformi dall'ebraico; la traduzione interlineare italiana di ebraico e greco, eseguita a calco e orientata aprivilegiare gli aspetti morfologico-sintattici del testo originale.
Una nuova versione della Bibbia di Gerusalemme caratterizzata dal formato medio, quello più in uso, e dalla copertina plasticata.Tutta la qualità della Bibbia di Gerusalemme resa disponibile aun prezzo imbattibile.
Ciclo di conferenze tenute al Centro Culturale di S. Fedele di Milano
Sabato 18 novembre 2000
Per una teologia del corpo
Sabato 15 novembre 2000
L'uomo creatura di Dio nel creato
Sabato 2 dicembre 2000
La condizione umana
Sabato 16 dicembre 2000
Sotto il sole della grazia
Ciclo di conferenze tenute al Centro Culturale di S. Fedele di Milano
Sabato 17 novembre 2001
L'altro, il diverso, lo straniero nella Scrittura
Sabato 24 novembre 2001
Universalismo e particolarismo nell'Antico Testamento
Sabato 15 dicembre 2001
"Non c'è più né giudeo né greco, ma tutti sono uno in Cristo"
Il libro nasce dall'esperienza di vita dei presbiteri, spesso chiamati a tenere insieme, in una sintesi non facile, vicende e sentimenti assai contrastanti. È consueto, per esempio, passare repentinamente da situazioni di gioia e di festa ad altre di lutto e di lacrime, oppure da attestazioni di gratitudine a critiche graffianti. I preti, inoltre, sperimentano la divergenza tra la bellezza di ciò che annunciano e la povertà di quel che riescono a mettere in pratica. È possibile armonizzare queste situazioni contraddittorie? San Paolo, nei suoi scritti, sembra rispondere affermativamente facendo ricorso ad alcune espressioni paradossali che diventano strumento di indagine teologica e chiave di lettura dello stesso ministero, debolezze e peccato compresi.