Un breve pensiero all'inizio di ogni settimana: l'autore comincia a inviarlo a un gruppi di amici e di ex studenti dei corsi di Teologia all'Università Cattolica. Col tempo l'uso si fa consuetudine e l'iniziativa assume il nome de «Il pensiero del lunedì»: le riflessioni, per quanto brevi, ambiscono ad aprire una piccola finestra sulla settimana appena avviata, per affrontarla con un pizzico di consapevolezza in più e con uno spirito diverso. Le risposte che arrivano da oltre tremila indirizzi e-mail sono interessanti. «Tutti accolgono il pensiero come un invito a riflettere», spiega l'autore. «Molti lo inviano ad altri: a un amico, a un familiare, a un compagno di studi, a un collega di lavoro... di norma per condividere la riflessione. A volte per richiamare a un valore che ritengono importante, utilizzando l'e-mail quasi come una raccomandazione. Altri utilizzano i pensieri per dare avvio a un incontro in parrocchia, a scuola, sul posto di lavoro...».
Educazione di genere e identità di genere sono espressioni che stanno entrando nell'uso comune. Ma di quale genere si parla? E come coinvolge l'identità della persona e l'educazione all'affettività? Quale significato può assumere in relazione alla sessualità umana? Si tratta di una scelta? Oggi la corrente culturale del gender contesta alcuni stereotipi sociali connessi con il genere maschile e femminile e sostiene la legittimità di altri generi, che rappresentano delle varianti e possono essere connessi a condizioni particolari dal punto di vista biologico o psicologico. Si afferma così una distinzione tra identità di genere e sesso biologico e si rivendica a ciascun individuo la scelta dell'identità di genere che vuole avere. Anche l'idea di orientamento sessuale si presta a ogni interpretazione soggettiva, tanto che il range si fa amplissimo e su Facebook si contano fino a 55 varianti diverse.
Il libro dei Proverbi contiene una notevole ricchezza di immagini e metafore che solo negli ultimi anni ha richiamato l'interesse degli studiosi. Lo studio si propone di analizzarne alcune, a partire da quattro categorie semantiche: il corpo, la natura, il tessuto urbano, gli animali. Accanto a una rassegna quantitativa sul lessico di ogni specifica categoria, venti metafore vengono analizzate nel loro contesto, alla luce di alcuni criteri interpretativi desunti dalla linguistica moderna. La ricerca si conclude con alcune riflessioni ermeneutiche sull'utilizzo della metafora nel libro dei Proverbi e sul suo valore nella teologia biblica.
Il manuale si propone di introdurre ai principali problemi affrontati oggi dalla bioetica dando ampio spazio a tematiche quotidiane e non solo alle questioni che «fanno notizia» sui media. L'attenzione è focalizzata sulla vita umana e sull'eticità degli interventi, le scelte, i comportamenti che coinvolgono primariamente le dimensioni psico-somatiche dell'uomo, la sua sussistenza e la sua integrità. Un accenno è riservato anche ai complessi temi della bioetica animale e ambientale.
Il Salmo 51, detto Miserere dal titolo della traduzione latina, è uno dei principali componimenti del Salterio, di cui costituisce il più celebre testo penitenziale.Già presente nella grande riflessione paolina sul peccato, il Salmo entra nella tradizione patristica, diventa l'ossatura ideale delle Confessioni di Agostino, ma anche il segnale di battaglia del Savonarola e una specie di motto per i soldati di Giovanna d'Arco. Amato visceralmente da Lutero, che gli dedicherà pagine altissime e indimenticabili, il Miserere è stato il silenzioso compagno di lacrime di tanti peccatori pentiti, la segreta biografia di anime sensibili, lo specchio della coscienza vivissima e lacerata di uomini come Dostoevskij e il testo ispiratore per artisti come Rouault e compositori come Donizetti e Bach.
Questo curioso sermone è stato pronunciato in data imprecisata e pubblicato nel 1776 dallo scrittore e poeta irlandese Jonathan Swift (1667-1745), che fu anche pastore anglicano e decano della cattedrale di St. Patrick a Dublino, universalmente noto per i Viaggi di Gulliver, il suo capolavoro.
Si tratta di un insolito testo in cui l'autore affronta il tema della predicazione lanciando, in primo luogo, un aspro e polemico atto d'accusa nei confronti della diffusa indifferenza per il culto e la religiosità del suo tempo.
Swift se la prende con quanti accampano ogni genere di scuse - dai malanni immaginari all'aria malsana delle chiese - per non andare a messa, o antepongono la cura degli affari a quella dell'anima; e con quanti preferiscono restare a casa la domenica, non solo per pigrizia o per abbandonarsi all'ingordigia e all'ozio, ma per un radicale disprezzo nei confronti della religione. Siamo di fronte allo sfogo di un prete anglicano evidentemente deluso per la vita del suo tempo e deciso a rivolgere un attacco diretto alle prediche soporifere.
Le storie della Bibbia, riccamente illustrate, sono precedute da uno spazio vuoto riservato alla dedica da parte di chi regala il volume. Età di lettura: da 8 anni.
Ciclo di conferenze tenute al Centro culturale S. Fedele di Milano
- L'umanesimo religioso della Sapienza (22 novembre 1986)
- La speranza dell'immortalità beata (29 novembre 1986)
- L'umanità nel grande giorno della visita (6 dicembre 1986)
- Una teologia della Sapienza (13 dicembre 1986)
- Meditazione poetica sull'esodo (20 dicembre 1986)
"Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato."
Nella sua storia bimillenaria la parrocchia si è continuamente adeguata ai tempi rinnovando le modalità della sua presenza, uno sforzo che oggi richiede di uscire, in modo definitivo e senza rimpianti, dall'autoreferenzialità. Il volume si propone di offrire alcuni spunti in tale direzione attraverso l'analisi critica della situazione odierna, l'elaborazione di criteri teologico-pastorali e l'invito a nuove modalità di progettazione.Nella prima parte si approfondiscono i due tratti distintivi della parrocchia: la sua realtà di comunità di credenti e il suo abitare sul territorio accogliendone le sfide. La seconda individua i diversi criteri-guida all'agire pastorale rinnovato, i passaggi operativi e i linguaggi necessari per attuarlo. Nella terza parte sono proposte due realizzazioni: la prima riguarda le nuove forme di comunità fra parrocchie e la seconda presenta un'esperienza di evangelizzazione del territorio cittadino, promossa e coordinata dalla Caritas di Torino.