Quattro donne - una clarissa, una biblista, una psicoterapeuta e una pedagogista - indagano in questo libro il fenomeno dell'adultescenza e sollecitano l'esigenza di favorire il salto nell'adultità. L'obiettivo è proporre ai formatori e non solo uno strumento di studio e d'intervento, di osservazione e di progettazione, utile nei contesti pastorali ed educativi. Diana Papa prende in esame, sotto il profilo antropologico e spirituale, i fondamenti umani ed esistenziali - l'identità, il senso della vita, di appartenenza, la capacità relazionale - che, se riconosciuti, facilitano il salto dall'adolescenza all'adultità, favorendo l'unificazione della persona. Rosanna Virgili, partendo dal libro dei Proverbi e della Sapienza, tratteggia, attraverso alcuni personaggi biblici, l'adultescenza o la maturità. La loro esperienza offre al lettore uno specchio di ciò che da sempre può accadere, per leggere la propria storia attraverso la Scrittura. Antonella Fornaro traccia l'identikit psicologico dell'individuo adultescente e adulto; l'analisi di alcuni processi permette al lettore di leggere, confrontare e verificare il proprio vissuto con tale proposta. Antonia Scardicchio, con il suo intervento di carattere antropo-pedagogico, focalizza infine la riflessione intorno all'adultità, collocandola all'interno della domanda identitaria, intesa come domanda vocazionale che non si esaurisce una volta per tutte, ma chiede la cura costante della postura del pellegrino. Prefazione del cardinale Angelo De Donatis.
Attraverso un itinerario storico tra i grandi autori del pensiero occidentale, questo volume ripercorre il tema della giustizia, dall'antichità a oggi, e ne ripropone l'attualità. Il percorso consente di ragionare sul significato della vita buona e su come sia possibile creare una cultura pubblica capace di assumere e superare i conflitti e i dissensi che inevitabilemnte si manifestano. L'ideale di una società giusta, infatti, non si ottiene mirando semplicemente al massimo dell'utilità o della libertà di scelta per i singoli individui. Una società giusta esige un forte senso della comunità. È necessario allora trovare il modo di dedicarsi al bene comune e contrastare le concezioni che si limitano all'aspetto privato, coltivando la giustizia in una logica sana di solidale fraternità.
È la sinodalità la panacea di tutte le strozzature istituzionali della Chiesa? È forse la sola risposta possibile alle inerzie degli ultimi due secoli? È la variante cattolica di una democrazia che arriva nella comunità ecclesiale quando è sotto pressione nel grande gioco della politica? Questo libro non intende fornire una risposta a tali domande, ma spiegare che sono sbagliate, per due motivi. Il primo è che nella storia la sinodalità è un'esperienza mutevole, cangiante, duttile, ma riconoscibile per essere efficacie nei tempi di crisi; un'istituzione funzionale, indubbiamente estranea alla "costituzione" della Chiesa, rivelatasi essenziale per enunciare la fede e vivere la comunione. Essa non è dunque un unguento magico per guarire le piaghe che affliggono la Chiesa cattolico-romana, ma una prassi di cui si può fare uso. E diverse voci qui raccolte forniscono alcune istruzioni in merito. Il secondo motivo riguarda il significato storico dell'evento conciliare dal quale ha riavuto ha riavuto diritto di cittadinanza nella chiesa latina: il Vaticano II non ha fornito un filtro meccanico per distillare una teologia astratta della sinodalità, ma ha posto la Chiesa in una prospettiva di conciliarità. Ed è di questo che il sinodo può prendere coscienza. Contributi di Alberto Melloni, Giuseppe Ruggieri, Severino Dianich, Marcello Semeraro, Christoph Theobald, Declan Marmion, Antonio Spadaro, Carlos María Galli, Giuseppe Alberigo.
San Pietro e Robin di Batman, Games of thrones e don Matteo, Nestore re di Pilo e Tina Turner, papa Francesco e gli scout. All'interno di un agile affresco pop, questo libro parla della condizione dei preti in Italia e riflette sulle molte fragilità dell'azione pastorale odierna, resa ancora più problematica dalla pandemia. Nate da numerosi colloqui con presbiteri e laici che avvertono l'urgenza di avviare una revisione audace e coraggiosa della formazione seminaristica e del ministero stesso, a partire da quello in parrocchia, queste pagine rispondono all'invito di papa Francesco a non lasciarsi rubare la gioia. L'Evangelii gaudium innerva la seconda parte della riflessione, in cui viene suggerita un'originale e concreta soluzione al clericalismo che rischia di impoverire e intristire tante vite offerte con slancio: circondarsi di poveri, giovani e donne per "rimanere" nella storia degli uomini. Prefazione Erio Castellucci.
Il volume raccoglie una serie di contributi che mettono a confronto con l'oggi i temi che furono propri del beato Odoardo Focherini, martire della fraternità e della speranza, deportato nel campo di concentramento di Flossenbürg e morto, a 37 anni, nel sottocampo di Hersbruck nel 1944. Giovane carpigiano di origini trentine, primo giornalista a essere beatificato dalla Chiesa cattolica, negli anni del fascismo e della seconda guerra mondiale si impegnò in prima persona e riuscì a mettere in salvo molti ebrei. La straordinarietà del suo esempio risiede nel fatto che egli non fu un eroe predestinato al gesto esemplare, ma un cristiano comune che visse secondo il Vangelo come un laico autentico. Dai vari interventi emerge con chiarezza l'attualità della sua figura, capace di aprirsi all'altro, opporsi all'antisemitismo, scegliere di non omologarsi alla cultura dominante. Contributi di Ermenegildo Manicardi, Luigi Lamma, Erio Castellucci, Giovanni Rossi, Guido Dotti, Milena Santerini, Giorgio Vecchio, Alessandro Rondoni, Roberto Righetti, Brunetto Salvarani.
Riusciamo davvero a vivere assieme? La pluralità religiosa è una delle grandi caratteristiche della tarda modernità, ma non sempre è facile trovare parole per valorizzarne la ricchezza. Spesso prevalgono gli attriti, che ostacolano la convivenza e sfociano talvolta nella violenza. Questo libro scommette su una prospettiva diversa - la stessa che anima l'enciclica Fratelli tutti di papa Francesco - ampiamente esplorata nell'introduzione e nei testi della prima parte. Scommette cioè sul fatto che al cuore delle religioni vi siano parole e risorse vitali, capaci di orientare alla convivenza nella pace, al riconoscimento del volto dell'altro, alla fraternità/sororità. Lo documentano i testi della parte centrale del volume, che danno la parola alle etiche delle diverse religioni, ascoltandone la diversità, grazie al contributo di testimoni o studiosi, per cogliere risonanze possibili e spazi per la convergenza e la collaborazione. Il percorso si completa con tre affondi conclusivi che esaminano nodi e potenzialità dell'incontro tra religioni in due ambiti eticamente critici: bioetica e cura della casa comune. Il testo nasce dalla riflessione condotta dalla Fondazione Lanza di Padova (Centro Studi in Etica), in collaborazione con la Facoltà Teologica del Triveneto e la Formazione Socio-Politica della diocesi di Padova. Contributi di Simone Morandini, Claudio Monge, Pier Davide Guenzi; EnzoPace; William Jourdan, Miriam Camerini, Yahya Zanolo, Amina Crisma, Svamini Hamsananda Ghiri, Massimo Raveri, Leopoldo Sandonà, Francesca Marin, Matteo Mascia, Pierluigi Consorti.
«Che importanza deve essere attribuita alla bellezza nella vita di un cristiano? Quale ruolo dovrebbe giocare nella vita di coloro che sono stati redenti? Qual è il rapporto tra la redenzione e la bellezza? La bellezza ha perso il suo valore dopo la redenzione?». Sono le vertiginose domande affrontate in questo testo di Dietrich von Hildebrand, pubblicato in inglese nel 1951 e qui presentato per la prima volta in traduzione italiana. «Un saggio - osserva Roberta De Monticelli - indubbiamente sospeso fra estetica e teologia spirituale», un notevolissimo esempio di fenomenologia dell'esperienza assiologica, o dei valori, in cui l'autore raccoglie la quintessenza delle scoperte della sua giovinezza europea e anticipa la sua monumentale Estetica. Presentazione Claudio Fontanari. Con un saggio di Roberto De Monticelli.
È il settimo e ultimo volume dell'Itinerario di iniziazione cristiana della diocesi di Treviso. L'intero progetto è composto da 7 volumi, con percorsi che accompagnano bambini e genitori dalla seconda elementare fino alla terza media. L'itinerario conclude il tempo dell'iniziazione cristiana accostando alcune tematiche che interpellano gli adolescenti in un periodo di vita delicato, segnato da vari passaggi: dalle scuole medie alle superiori, dalla dipendenza dai genitori alle prime esperienze di autonomia, dalla catechesi dell'iniziazione cristiana ai gruppi giovanili. La fiducia, la libertà, l'autenticità, la credibilità di una proposta di fede: sono questioni esistenziali che appartengono alla storia di ciascuno e che vengono interpretate alla luce della storia della salvezza, attraverso alcune pagine dell'Antico Testamento. Il sussidio - si tratta di un volume unico per tutti - è arricchito da illustrazioni che aiuteranno piccoli e grandi a entrare in contatto con i vari temi proposti.
Vissuta in famiglia, la Chiesa assume contorni concreti e umani, fatti di volti, di vita ordinaria, di speranze, di fragilità e timori. In famiglia, la Chiesa può riscoprire la radice quotidiana dell'esperienza di fede, la concretezza del vangelo e la vicinanza intima della Parola di Gesù. Il percorso si sviluppa attraverso 8 schede, che offrono una lettura originale del discorso ecclesiale di Matteo, offrendo spunti preziosi su temi cari alla vita familiare, come la ricerca di chi si allontana, la preghiera, il perdono. Ne scaturisce una vera e propria «lectio biblica familiare»: nata da famiglie e rivolta alla famiglia, accoglie con freschezza e immediatezza le risonanze che maggiormente possono interpellare la vita attuale delle coppie.
Il secondo volume della storia della spiritualità francescana, in continuità con il primo, si presenta come una sintesi che mira a ricostruire lo sviluppo storico del francescanesimo e l'esperienza cristiana dei seguaci del santo di Assisi all'interno dei grandi processi di cambiamento della società e della Chiesa. Per questo la testimonianza di alcune figure particolarmente rappresentative delle diverse componenti della famiglia francescana viene riconsiderata secondo criteri di periodizzazione che scandiscono tappe fondamentali dell'evoluzione storica tra i secoli XVI-XX. Rispetto al primo volume, concentrato essenzialmente sull'Europa, si amplia qui l'orizzonte geografico, nell'intento di documentare le tracce della presenza minoritica nei nuovi mondi. Il manuale restituisce una vicenda ricca e complessa e un'identità francescana plurale, dove un filo conduttore può essere indicato nella costante tensione dialettica tra fedeltà al messaggio originario e volontà di attualizzarlo in contesti storici, geografici, culturali differenti e in continuo mutamento. Contributi di: Alessandra Bartolomei Romagnoli, Riccardo Battiloro- Luciano Bertazzo, Carla Maria Bino, Wies?aw Block, Dario Busolini, Alvaro Cacciotti, Michele Camaioni, Paolo Capitanucci, Lorenzo Cappelletti, Marzia Ceschia, Chiara Codazzi, Roberto Cuvato, José Ángel Echeverría, Raissa De Gruttola, Luca Demontis, Raffaele Di Muro, Fabrizio Fiaschini, Mauro Forno, Emil Kumka, Luciano Lotti, Paolo Martinelli, Alessandro Mastromatteo - Cyprian Janusz Moryc, Barbara Pandolfi, Jesús Panigara Pérez, Didier Rance, Jean Louis Sohet, Tomaso Subini, Kazimierz Synowczyk, Benedict Vadakkekara, Massimo Vedova.