
Nel Nuovo Testamento, i racconti che narrano l'incontro con il Risorto non riescono a nascondere un particolare che può sembrare paradossale: chi lo incontra non lo riconosce, anche coloro che hanno vissuto con lui. Dietro la ricchezza dei particolari e delle forme delle narrazioni, questo dato sembra passare in secondo piano. Con l'acribia a lui propria, l'autore permette di riappropriarsi di queste testimonianze, valutandone in modo nuovo questa dinamica. Il Risorto rimane non riconosciuto, anche quando i segni - la luce, la voce, l'azione - permettono di incontrarlo: è questa la dinamica della fede pasquale
L'omaggio offerto al papa emerito Benedetto XVI passa nel ricordo di quanto ha saputo insegnare nei suoi sette anni di pontificato. Tutto il suo magistero si riassume nelle tre encicliche scritte cui il volume aggiunge una Lettera apostolica composta da papa Ratzinger per introdurre all'anno della fede: in esse emerge la visione del pontefice che simbolicamente riassume la vita cristiana attorno alle tre virtù teologali. «L'insegnamento di Benedetto XVI», ricorda Rino Fisichella nell'Introduzione, «emerge da questi testi nella sua profonda semplicità del linguaggio ma insieme nella sua attualità»
"Pastorale" per Angelo Giuseppe Roncalli è tutt'altro che una mera applicazione dei principi dottrinali: è l'indole, la dimensione essenziale e costitutiva della dottrina, la sua stessa ermeneutica, ed è uno stile, una spiritualità, un modo di abitare il mondo che può essere sintetizzato in tre verbi: unire, nutrire, difendere. Privilegiando lo studio della predicazione dal 1925 al 1963, il volume è diviso in due parti, la prima segue l'evoluzione della prospettiva pastorale in Roncalli sullo sfondo del suo peregrinare da Sofia a Istanbul, da Parigi a Venezia e a Roma con la convocazione del Vaticano II. La seconda è dedicata allo studio della recezione del suo stile "pastorale" nel Vaticano II, con particolare attenzione alla prima sessione del Concilio e soprattutto alla Gaudium et spes, vero banco di prova per una Chiesa che vuol aprirsi al mondo e alla storia. Prefazione di Giuseppe Ruggieri.
In occasione del quarto centenario della morte di san Francesco di Sales, papa Francesco gli dedica una lettera apostolica in cui ripercorre la sua vita e la sua missione. Il patrono dei giornalisti, festeggiato il 24 gennaio, è assunto dal papa come un «modello di dolcezza per i giovani», un esempio da seguire per la sua fede caratterizzata da umiltà e carità, una fede che è prima di tutto un atteggiamento del cuore.
«L'acqua è insegnata dalla sete». La breve frase mutuata da un poema di Emily Dickinson serve da guida alla presentazione di questa nuova edizione dopo quasi venticinque anni dalla prima. La stesura di una Introduzione al Pentateuco era stata originariamente stimolata dalla sete di tutti coloro che si trovavano in zone aride, in un momento di grande confusione nel campo della ricerca sul Pentateuco. Le teorie fino allora conosciute erano rimesse in discussione, nuove teorie faticavano a imporsi, diversi metodi erano oggetto di critiche. Dopo quasi un quarto di secolo la situazione non è migliorata di molto. Da qui la sempre grande attualità di questo testo del grande biblista Jean-Louis Ska. La speranza è che quanto scritto in queste pagine desti la voglia di «attingere acqua alle sorgenti della salvezza» (Is 12,3) e, in modo più concreto, di rileggere, studiare e meditare i testi fondamentali della tradizione d'Israele e dei nostri antenati nella fede, così come uno dei «grandi codici» della nostra cultura.
Strumento agile e denso per introdurre allo studio della letteratura cristiana antica. Presentata in seconda edizione rivista e ampiamente aggiornata, essa coniuga la chiarezza espositiva con un'accurata informazione sullo stato degli studi italiani e stranieri.
Il libro della Genesi, con cui si apre la Bibbia degli ebrei e dei cristiani, è un testo sorprendente per chi cerca nuove parole e nuove riflessioni da affidare all’economia di oggi, che ha impoverito i beni soffocandoli con le merci e ha tolto dall’orizzonte tutto ciò che non è in vendita. Le prassi contrattuali dell’antica cultura mediorientale, le cui tracce non sono del tutto scomparse dai suq di Damasco o di Teheran, ci ricordano che gli scambi economici sono primariamente incontri tra persone. Che il denaro e il profitto confinano con l’amore e la vita, ma anche con l’odio e la morte. Che la terra promessa va amata e arricchita, ma non occupata, perché la si abita provvisoriamente, ma non la si possiede. E, infine, che le imprese – siano esse avventure, sogni o concretissime aziende – possono risultare vane e ingannevoli, ma anche responsabili e pregevoli.
Sommario
Prefazione alla seconda edizione. Viaggio al termine della notte. Sguardi in tempo di esilio. La parità dal principio. Abitare l’umano. Tutti eredi di Abele. Noè ricostruì l’arcobaleno. Il cielo non è sopra Babele. Verso la terra dei figli. Agar e le sue sorelle. Fedeli all’Inatteso. La promessa non ha padroni. Insostituibile è la parola. La porta del cielo è una voce. Dire e nutrire alleanza. La lotta benedetta del perdono. Ciò che non fa finire il mondo. I tanti giorni che non ci saziano più. Il dono del fratello sognatore. La parola rovescia il mondo. Senza prezzo né clamore. Gli occhi onesti del profeta. La fraternità non si compra. Fratelli, e mai senza il Padre. Mendicanti di benedizioni. Le prime luci dell’alba. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autore
Luigino Bruni, professore ordinario di Economia politica all’Università Lumsa di Roma ed editorialista di Avvenire, è autore di saggi tradotti in una decina di lingue. Per EDB ha pubblicato tra gli altri: Le levatrici d’Egitto. Un economista legge il libro dell’Esodo (2020); La sventura di un uomo giusto. Una rilettura del libro di Giobbe (2021); Una casa senza idoli. Qoèlet, il libro delle nude domande (2020); Dialoghi della notte e dell'aurora. Una rilettura di Isaia (2021); L’alba della mezzanotte. Il grido inascoltato del profeta Geremia (2020); Più grandi della colpa. Una rilettura del libro di Samuele (2020); L’esilio e la promessa. Commento al libro di Ezechiele (2022).
«La Bibbia non è un sito archeologico. Noi dobbiamo imparare a leggerla come luogo da cui qualcuno ci parla adesso, nel presente, per capire il nostro mondo, interpretare la nostra realtà e poter vivere tutto questo con fede» (dall’Introduzione), ed è proprio questo che fa Giuliano Zanchi in questo volume in cui rilegge com maestria e semplicità l’Apocalisse di Giovanni partendo dalle sue origini per metterne in luce il significato sempre attuale.
Sommario
Introduzione. Sulla Bibbia e noi. Crisi della profezia, nascita dell’apocalittica. Un sentimento antico e sempre nuovo. 1. Il mondo non era il trono di Dio? Il libro dell’Apocalisse di Giovanni. Ingresso nella visione. Il grande atto penitenziale. 2. Al cospetto dei vegliardi. Il rotolo: una liturgia della Parola. I sette sigilli: sintesi della storia della salvezza. Il settimo sigillo e le sette trombe. 3. Convivere col male. Le sette visioni. La grandezza di Dio e il potere del mondo. Sette coppe. Armagheddon. La caduta di Babilonia. 4. Gran Finale. Un linguaggio speciale. Fidanzamento in città. 5. Un sentimento permanente. Quattro grandi poste in gioco. Consigli in caso di vita alla fine dei tempi.
Note sull'autore
Giuliano Zanchi (1967), prete di Bergamo dal 1993, è direttore della Rivista del Clero Italiano e docente di Teologia presso l’Università Cattolica di Milano. Membro del comitato di redazione della rivista Arte Cristiana, si occupa di temi ai confini tra estetica e teologia. Per EDB ha pubblicato: Le migrazioni del cuore (2017); Un amore inquieto (2020); La giustizia più grande (2021).
Dopo gli otto volumi del “Commentario ai documenti del Vaticano II”, che hanno preso in esame ogni singolo documento del Concilio, l’ultimo – che conclude l’importante e originale opera – presenta una lettura sintetica e insieme prospettica del lascito del Concilio stesso.
I numerosi e prestigiosi autori coinvolti in questo IX volume, scrivendo il loro contributo, hanno potuto avvalersi delle preziose introduzioni ai documenti e del commento puntuale a ogni singolo paragrafo dei testi conciliari presenti negli otto volumi e fondati sullo studio dei passaggi salienti della storia della Redazione e sulle prospettive offerte dagli studi sul Concilio degli ultimi cinquant’anni. Su questa base, il presente testo offre degli studi a carattere tematico che, mentre rileggono il corpus teologico-letterario del Concilio in chiave sistematica, tentano di vedere l’eredità che esso rappresenta per il presente e il futuro della Chiesa e della teologia.
Si tratta di un decisivo complemento al Commentario, in quanto guarda ai testi conciliari con un intento più squisitamente speculativo. Pertanto, esso risulta parte integrante del grande progetto del Commentario, che volge così al termine.
Si può, inoltre, rilevare che, guardando ai molti scritti pubblicati che hanno per tema il Vaticano II, questo volume rappresenta, anche in se stesso, un testo nuovo e per molti aspetti unico.
Sommario
Tra gli oltre venti autori dei contributi, ricordiamo: Gilles Routhier, Giacomo Canobbio, Severino Dianich, Giuseppe Ruggieri, Claudio Ciancio, Carlos Schickendantz, Massimo Faggioli, Daniele Menozzi.
Note sull'autore
Serena Noceti è docente stabile ordinario di Teologia sistematica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose «Galantini» di Firenze e tiene corsi alla Facoltà teologica dell’Italia centrale. Socia fondatrice del Coordinamento Teologhe Italiane, è stata vicepresidente dell’Associazione Teologica Italiana.
Roberto Repole è docente di Teologia sistematica alla Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale, all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino e al biennio di specializzazione in Teologia morale sociale della Regione ecclesiastica Piemontese. È presidente dell’Associazione Teologica Italiana.