Dedicato sia a chi frequenta quotidianamente la Messa, sia a chi non può prendervi parte, il libretto tascabile contiene la liturgia della Parola e le parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento di fratel MichaelDavide Semeraro osb e da una preghiera quotidiana. Segnala i Santi del giorno e le feste, giornate e ricorrenze della Chiesa cattolica, delle altre confessioni e religioni; propone inoltre una lectio continua della Bibbia. Ogni mese offre il rito della Messa, il calendario liturgico, quattro modelli di santità, due catechesi mistagogiche per calarsi in un tempo e in gesto liturgico. Le letture e il salmo sono proposti in corpo più grande per rendere più agevole la lettura. Uno strumento prezioso per chi desidera ogni giorno confrontarsi con la Parola di Dio.
L'ultimo numero (Regno-doc. n.21, 2012)
Documento
Sulla carità e sulla cultura. Tre recenti motu proprio sulle competenze dei vescovi e dei dicasteri
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.21, 2012, p.641
Nelle scorse settimane Benedetto XVI ha disposto o annunciato una serie di provvedimenti che, tra le loro conseguenze, comportano un cambio di competenze in diversi dicasteri della curia romana. Riguarda in primo luogo i singoli vescovi, ma anche il Pontificio consiglio «Cor unum», il motu proprio Intima Ecclesiae natura, diffuso l’1 dicembre e volto a «fornire un quadro normativo organico che serva meglio a ordinare, nei loro tratti generali, le diverse forme ecclesiali organizzate del sevizio della carità», le Caritas in primo luogo. Fa centro invece sulla Congregazione per il clero l’annuncio, dato il 27 ottobre, che a questa passano le competenze in materia di seminari della Congregazione per l’educazione cattolica, ma che essa cede quelle sulla catechesi al Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione (cf. riquadro a p. 647). Infine è il Pontificio consiglio per la cultura a essere interessato dalla costituzione della Pontificia accademia di latinità, resa nota il 10 novembre (la presiederà il prof. Ivano Dionigi, rettore dell’Università di Bologna), e dall’incorporazione della Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa, resa nota il 18 ottobre.
Documento - Parte / Inserto
Sulla carità e sulla cultura. Intima Ecclesiae natura. Sul servizio della carità
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.21, 2012, p.641
Nelle scorse settimane Benedetto XVI ha disposto o annunciato una serie di provvedimenti che, tra le loro conseguenze, comportano un cambio di competenze in diversi dicasteri della curia romana. Riguarda in primo luogo i singoli vescovi, ma anche il Pontificio consiglio «Cor unum», il motu proprio Intima Ecclesiae natura, diffuso l’1 dicembre e volto a «fornire un quadro normativo organico che serva meglio a ordinare, nei loro tratti generali, le diverse forme ecclesiali organizzate del sevizio della carità», le Caritas in primo luogo. Fa centro invece sulla Congregazione per il clero l’annuncio, dato il 27 ottobre, che a questa passano le competenze in materia di seminari della Congregazione per l’educazione cattolica, ma che essa cede quelle sulla catechesi al Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione (cf. riquadro a p. 647). Infine è il Pontificio consiglio per la cultura a essere interessato dalla costituzione della Pontificia accademia di latinità, resa nota il 10 novembre (la presiederà il prof. Ivano Dionigi, rettore dell’Università di Bologna), e dall’incorporazione della Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa, resa nota il 18 ottobre.
Documento - Parte / Inserto
Sulla carità e sulla cultura. Latina lingua. La Pontificia accademia di latinità
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.21, 2012, p.645
Nelle scorse settimane Benedetto XVI ha disposto o annunciato una serie di provvedimenti che, tra le loro conseguenze, comportano un cambio di competenze in diversi dicasteri della curia romana. Riguarda in primo luogo i singoli vescovi, ma anche il Pontificio consiglio «Cor unum», il motu proprio Intima Ecclesiae natura, diffuso l’1 dicembre e volto a «fornire un quadro normativo organico che serva meglio a ordinare, nei loro tratti generali, le diverse forme ecclesiali organizzate del sevizio della carità», le Caritas in primo luogo. Fa centro invece sulla Congregazione per il clero l’annuncio, dato il 27 ottobre, che a questa passano le competenze in materia di seminari della Congregazione per l’educazione cattolica, ma che essa cede quelle sulla catechesi al Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione (cf. riquadro a p. 647). Infine è il Pontificio consiglio per la cultura a essere interessato dalla costituzione della Pontificia accademia di latinità, resa nota il 10 novembre (la presiederà il prof. Ivano Dionigi, rettore dell’Università di Bologna), e dall’incorporazione della Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa, resa nota il 18 ottobre.
Documento - Parte / Inserto
Per l’Anno della fede: catechesi e teologia
di Benedetto XVI; Commissione teologica internazionale
Regno-doc. n.21, 2012, p.647
Prendendo la parola nel corso dell’ultima congregazione generale della XIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi (27.10.2012), Benedetto XVI ha annunciato un ulteriore cambiamento nelle competenze dei dicasteri della curia romana, anche se a tutt’oggi non è ancora stato pubblicato il provvedimento che lo formalizza. Il cambiamento ruota attorno alla Congregazione per il clero, guidata dal card. Piacenza, che riceve da quella per l’Educazione cattolica la materia dei seminari e cede al Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione la materia della catechesi, che del resto era già trattata da una «sezione» specifica entro il precedente dicastero. Si tratta in quest’ultimo caso di una conferma dell’investimento di Benedetto XVI sul dicastero affidato a mons. Fisichella, oltre che della presa d’atto che la «formazione religiosa dei fedeli di ogni età e condizione» non è più compito prevalente dei chierici, come lasciava intendere l’art. 94 della cost. ap. Pastor bonus (1988). Di seguito i passaggi salienti del suo intervento (www.vatican.va). ochi giorni prima (16.10.2012), in tema di Anno della fede e di nuova evangelizzazione si era pronunciata la Commissione teologica internazionale, con un Messaggio centrato sulla consapevolezza che la teologia, fides quaerens intellectum, «non esiste che in relazione al dono della fede. Essa presuppone la verità della fede e si propone di manifestarne “le imperscrutabili ricchezze” (Ef 3, 8) per la gioia spirituale di tutta la comunità dei credenti e il servizio della sua missione evangelizzatrice». Anche di questo breve documento pubblichiamo qui alcuni stralci (www.vatican.va).
Documento - Parte / Inserto
Sulla carità e sulla cultura. Pulchritudinis fidei. Commissione per i beni culturali
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.21, 2012, p.648
Nelle scorse settimane Benedetto XVI ha disposto o annunciato una serie di provvedimenti che, tra le loro conseguenze, comportano un cambio di competenze in diversi dicasteri della curia romana. Riguarda in primo luogo i singoli vescovi, ma anche il Pontificio consiglio «Cor unum», il motu proprio Intima Ecclesiae natura, diffuso l’1 dicembre e volto a «fornire un quadro normativo organico che serva meglio a ordinare, nei loro tratti generali, le diverse forme ecclesiali organizzate del sevizio della carità», le Caritas in primo luogo. Fa centro invece sulla Congregazione per il clero l’annuncio, dato il 27 ottobre, che a questa passano le competenze in materia di seminari della Congregazione per l’educazione cattolica, ma che essa cede quelle sulla catechesi al Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione (cf. riquadro a p. 647). Infine è il Pontificio consiglio per la cultura a essere interessato dalla costituzione della Pontificia accademia di latinità, resa nota il 10 novembre (la presiederà il prof. Ivano Dionigi, rettore dell’Università di Bologna), e dall’incorporazione della Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa, resa nota il 18 ottobre.
Documento
Il carisma del Regnum Christi. Card. De Paolis, Commissione revisione costituzioni Legione di Cristo
di V. De Paolis; Commissione centrale revisione costituzioni Legione di Cristo
Regno-doc. n.21, 2012, p.649
Con una lettera di accompagnamento datata 19 ottobre 2012 (e pubblicata il 21 ottobre sul sito ufficiale del movimento Regnum Christi), il delegato pontificio per il «processo di profonda revisione» della Legione di Cristo, card. Velasio De Paolis, ha pubblicato i Lineamenti essenziali del carisma del Regnum Christi (cf. Regno-att. 20,2012,664), movimento ecclesiale legato alla congregazione del p. Maciel. «Confermato nella consapevolezza che il carisma esiste», ed è vissuto da coloro che appartengono al Regnum Christi, De Paolis ritiene opportuno precisare che «fa parte del carisma solo ciò che viene approvato dalla Chiesa», ma soprattutto «che il carisma non si identifica con la persona del fondatore, tanto meno con la sua santità o con il suo peccato»: essendo un dono fatto alla Chiesa, essa «mediante la sua legittima autorità, lo riconosce come suo». La pubblicazione degli Elementi essenziali del carisma segna l’inizio della seconda fase del processo di revisione richiesto dal papa. A partire da esso, «ogni componente del movimento (legionari, persone consacrate, fedeli sposati o celibi), ciascuna secondo la propria condizione nella Chiesa, rivedrà la normativa che la regola», precisando «l’identità e quindi la distinzione di ogni gruppo».
Documento - Parte / Inserto
Il carisma del Regnum Christi. Il carisma esiste. Lettera del delegato pontificio
di V. De Paolis
Regno-doc. n.21, 2012, p.649
Con una lettera di accompagnamento datata 19 ottobre 2012 (e pubblicata il 21 ottobre sul sito ufficiale del movimento Regnum Christi), il delegato pontificio per il «processo di profonda revisione» della Legione di Cristo, card. Velasio De Paolis, ha pubblicato i Lineamenti essenziali del carisma del Regnum Christi (cf. Regno-att. 20,2012,664), movimento ecclesiale legato alla congregazione del p. Maciel. «Confermato nella consapevolezza che il carisma esiste», ed è vissuto da coloro che appartengono al Regnum Christi, De Paolis ritiene opportuno precisare che «fa parte del carisma solo ciò che viene approvato dalla Chiesa», ma soprattutto «che il carisma non si identifica con la persona del fondatore, tanto meno con la sua santità o con il suo peccato»: essendo un dono fatto alla Chiesa, essa «mediante la sua legittima autorità, lo riconosce come suo». La pubblicazione degli Elementi essenziali del carisma segna l’inizio della seconda fase del processo di revisione richiesto dal papa. A partire da esso, «ogni componente del movimento (legionari, persone consacrate, fedeli sposati o celibi), ciascuna secondo la propria condizione nella Chiesa, rivedrà la normativa che la regola», precisando «l’identità e quindi la distinzione di ogni gruppo».
Documento - Parte / Inserto
Il carisma del Regnum Christi. Lineamenti del carisma del movimento Regnum Christi
di Commissione centrale per la revisione delle costituzioni della Legione di Cristo
Regno-doc. n.21, 2012, p.650
Con una lettera di accompagnamento datata 19 ottobre 2012 (e pubblicata il 21 ottobre sul sito ufficiale del movimento Regnum Christi), il delegato pontificio per il «processo di profonda revisione» della Legione di Cristo, card. Velasio De Paolis, ha pubblicato i Lineamenti essenziali del carisma del Regnum Christi (cf. Regno-att. 20,2012,664), movimento ecclesiale legato alla congregazione del p. Maciel. «Confermato nella consapevolezza che il carisma esiste», ed è vissuto da coloro che appartengono al Regnum Christi, De Paolis ritiene opportuno precisare che «fa parte del carisma solo ciò che viene approvato dalla Chiesa», ma soprattutto «che il carisma non si identifica con la persona del fondatore, tanto meno con la sua santità o con il suo peccato»: essendo un dono fatto alla Chiesa, essa «mediante la sua legittima autorità, lo riconosce come suo». La pubblicazione degli Elementi essenziali del carisma segna l’inizio della seconda fase del processo di revisione richiesto dal papa. A partire da esso, «ogni componente del movimento (legionari, persone consacrate, fedeli sposati o celibi), ciascuna secondo la propria condizione nella Chiesa, rivedrà la normativa che la regola», precisando «l’identità e quindi la distinzione di ogni gruppo».
Documento
Crisi e futuro della Chiesa. Lectio magistralis del card. Kasper all'Accademia cattolica di Brescia
di W. Card. Kasper
Regno-doc. n.21, 2012, p.652
«L’intera storia della Chiesa è una storia di crisi». Con una lectio magistralis tenuta presso l’Accademia cattolica di Brescia il 26 aprile scorso, il card. Walter Kasper (presidente emerito del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani) ha presentato il suo nuovo libro di ecclesiologia: Chiesa Cattolica. Essenza – Realtà – Missione, edito presso la Queriniana, che completa il progetto iniziato con le due monografie precedenti (sulla cristologia e sulla dottrina su Dio). Partendo dalla propria esperienza personale e seguendo la via aperta dal concilio Vaticano II, Kasper indica le sfide per «riscoprire la Chiesa» e il suo posto nell’oggi: porsi la «questione di Dio» nel mondo secolarizzato e plurale; chiarire l’identità della Chiesa al di là degli appiattimenti strutturali e dottrinali; il dialogo come «reciproca testimonianza» per la realizzazione autentica della comunità. Questi aspetti, letti alla luce dei documenti conciliari, fanno della crisi un momento opportuno, luogo privilegiato e fonte di nuove forze creative per una Chiesa rinnovata, «teo-logica», che parli di Dio.
Articolo
L'Unione Europea progetto di pace. Dich. della Chiesa evangelica in Germania; card. Marx alla COMECE
di Chiesa evangelica in Germania; R. card. Marx
Regno-doc. n.21, 2012, p.659
«Il successo derivante dallo sforzo per tutelare la pace, la riconciliazione, la democrazia e i diritti umani» nel continente è valso all’Unione Europea l’attribuzione del premio Nobel per la pace, annunciato il 12 ottobre e consegnato l’11 dicembre. La Chiesa evangelica in Germania ha immediatamente colto l’occasione per rilevare che «l’onorificenza ha una grande importanza simbolica anche perché, nella lotta per la soluzione della crisi finanziaria e del debito, il progetto europeo rischia di perdere terreno», nel documento dal titolo Per un futuro comune in un’Europa unita. Dichiarazione della Chiesa evangelica in Germania sul rafforzamento della coesione europea pubblicato il 18 ottobre. E anche la Commissione degli episcopati della Comunità Europea (COMECE) ha dedicato all’avvenimento un dibattito, il 21 novembre, in occasione del quale il suo presidente card. Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera, ha proposto una riflessione su «Le sfide odierne per l’Unione Europea e il contributo dei cristiani».
Documento - Parte / Inserto
L'Unione Europea progetto di pace. Per un futuro comune. Chiesa evangelica in Germania
di Chiesa evangelica in Germania
Regno-doc. n.21, 2012, p.659
«Il successo derivante dallo sforzo per tutelare la pace, la riconciliazione, la democrazia e i diritti umani» nel continente è valso all’Unione Europea l’attribuzione del premio Nobel per la pace, annunciato il 12 ottobre e consegnato l’11 dicembre. La Chiesa evangelica in Germania ha immediatamente colto l’occasione per rilevare che «l’onorificenza ha una grande importanza simbolica anche perché, nella lotta per la soluzione della crisi finanziaria e del debito, il progetto europeo rischia di perdere terreno», nel documento dal titolo Per un futuro comune in un’Europa unita. Dichiarazione della Chiesa evangelica in Germania sul rafforzamento della coesione europea pubblicato il 18 ottobre. E anche la Commissione degli episcopati della Comunità Europea (COMECE) ha dedicato all’avvenimento un dibattito, il 21 novembre, in occasione del quale il suo presidente card. Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera, ha proposto una riflessione su «Le sfide odierne per l’Unione Europea e il contributo dei cristiani».
Documento - Parte / Inserto
Le Chiese protestanti: responsabilità per L’Europa
di Comunione di Chiese protestanti in Europa
Regno-doc. n.21, 2012, p.660
Riunitasi a Firenze dal 20 al 26 settembre sul tema «Liberi per il futuro», la VII Assemblea della Comunione di Chiese protestanti in Europa (CCPE), nota anche come Concordia di Leuenberg, ha approvato un documento dal titolo Responsabilità per l’Europa, che proponiamo in una nostra traduzione dall’inglese
Documento - Parte / Inserto
L'Unione Europea progetto di pace. Le sfide attuali. Card. Reinhard Marx
di R. card. Marx
Regno-doc. n.21, 2012, p.664
«Il successo derivante dallo sforzo per tutelare la pace, la riconciliazione, la democrazia e i diritti umani» nel continente è valso all’Unione Europea l’attribuzione del premio Nobel per la pace, annunciato il 12 ottobre e consegnato l’11 dicembre. La Chiesa evangelica in Germania ha immediatamente colto l’occasione per rilevare che «l’onorificenza ha una grande importanza simbolica anche perché, nella lotta per la soluzione della crisi finanziaria e del debito, il progetto europeo rischia di perdere terreno», nel documento dal titolo Per un futuro comune in un’Europa unita. Dichiarazione della Chiesa evangelica in Germania sul rafforzamento della coesione europea pubblicato il 18 ottobre. E anche la Commissione degli episcopati della Comunità Europea (COMECE) ha dedicato all’avvenimento un dibattito, il 21 novembre, in occasione del quale il suo presidente card. Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera, ha proposto una riflessione su «Le sfide odierne per l’Unione Europea e il contributo dei cristiani».
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Fede, patria, vendette di sangue. I vescovi cattolici albanesi nel centanario dell'indipendenza
di Vescovi della Chiesa cattolica in Albania, L. Avgustini, A. Massafra, O. Vitale
Regno-doc. n.21, 2012, p.669
I 100 anni dell’indipendenza dell’Albania hanno offerto all’episcopato cattolico l’occasione per rivolgersi ai fedeli e a tutti i connazionali con una riflessione sui problemi attuali del paese nella lettera pastorale Fede e patria del 3 maggio scorso. L’amore per la patria è tematizzato in forte collegamento con la fede cristiana e con la scelta europeista. Accanto a molti problemi persistenti, come corruzione, violenza, illegalità diffusa, i vescovi colgono segnali positivi che «lasciano sperare in una rapida integrazione dell’Albania nella grande famiglia europea. Solo in questo modo la nostra patria eviterà definitivamente il rischio dell’isolamento nazionalista». Mentre la preoccupazione per la persistenza di consuetudini ataviche e barbare come la vendetta di sangue – operata o tollerata anche da quanti si ritengono «buoni cattolici» – ha spinto il 14 settembre i vescovi delle diocesi del Nord (Scutari, Sapë e Lezhë) a decretare la scomunica per quanti commettono tale delitto o vi partecipano, e a dichiararne l’esclusione dalla Chiesa e dai sacramenti.
Documento - Parte / Inserto
Fede, patria, vendette di sangue. Fede e patria. Lettera pastorale dei vescovi albanesi
di Vescovi della Chiesa cattolica in Albania
Regno-doc. n.21, 2012, p.673
I 100 anni dell’indipendenza dell’Albania hanno offerto all’episcopato cattolico l’occasione per rivolgersi ai fedeli e a tutti i connazionali con una riflessione sui problemi attuali del paese nella lettera pastorale Fede e patria del 3 maggio scorso. L’amore per la patria è tematizzato in forte collegamento con la fede cristiana e con la scelta europeista. Accanto a molti problemi persistenti, come corruzione, violenza, illegalità diffusa, i vescovi colgono segnali positivi che «lasciano sperare in una rapida integrazione dell’Albania nella grande famiglia europea. Solo in questo modo la nostra patria eviterà definitivamente il rischio dell’isolamento nazionalista». Mentre la preoccupazione per la persistenza di consuetudini ataviche e barbare come la vendetta di sangue – operata o tollerata anche da quanti si ritengono «buoni cattolici» – ha spinto il 14 settembre i vescovi delle diocesi del Nord (Scutari, Sapë e Lezhë) a decretare la scomunica per quanti commettono tale delitto o vi partecipano, e a dichiararne l’esclusione dalla Chiesa e dai sacramenti.
Documento - Parte / Inserto
Fede, patria, vendette di sangue. Contro la vendetta di sangue. Vescovi di Scutari, Sapë e Lezhë
di L. Avgustini, A. Massafra, O. Vitale
Regno-doc. n.21, 2012, p.674
I 100 anni dell’indipendenza dell’Albania hanno offerto all’episcopato cattolico l’occasione per rivolgersi ai fedeli e a tutti i connazionali con una riflessione sui problemi attuali del paese nella lettera pastorale Fede e patria del 3 maggio scorso. L’amore per la patria è tematizzato in forte collegamento con la fede cristiana e con la scelta europeista. Accanto a molti problemi persistenti, come corruzione, violenza, illegalità diffusa, i vescovi colgono segnali positivi che «lasciano sperare in una rapida integrazione dell’Albania nella grande famiglia europea. Solo in questo modo la nostra patria eviterà definitivamente il rischio dell’isolamento nazionalista». Mentre la preoccupazione per la persistenza di consuetudini ataviche e barbare come la vendetta di sangue – operata o tollerata anche da quanti si ritengono «buoni cattolici» – ha spinto il 14 settembre i vescovi delle diocesi del Nord (Scutari, Sapë e Lezhë) a decretare la scomunica per quanti commettono tale delitto o vi partecipano, e a dichiararne l’esclusione dalla Chiesa e dai sacramenti.
Documento
Minareti: dal rifiuto al rispetto. Raccomandazioni del raggruppamento degli svizzeri musulmani
di Il Raggruppamento degli svizzeri musulmani
Regno-doc. n.21, 2012, p.678
Il referendum sull’introduzione nella Costituzione svizzera del divieto di costruire minareti (29.11.2009), che ha portato a un’inattesa vittoria del fronte del rifiuto (cf. Regno-att. 22,2009,735), ha spinto la Fondazione Cordova di Ginevra a costituire un Raggruppamento degli svizzeri musulmani (cf. riquadro a p. 680s). Esso è giunto alla conclusione che «le motivazioni del voto» sono legate a una «percezione distorta» dell’islam in quanto «i musulmani sono scarsamente rappresentati nella vita pubblica svizzera» e quindi più esposti a «questioni di politica nazionale e internazionale indipendenti» da loro. Per questo è maturata nel gruppo l’idea della stesura di alcune raccomandazioni, pubblicate nel gennaio 2012, volte a «promuovere l’inclusione e la coesione» dei musulmani svizzeri, in due ambiti principali: «comunicazione e cittadinanza». Esse consentiranno da un lato d’«operare la distinzione fra la realtà e i (…) pregiudizi»; e dall’altro un «impegno comune nella società [che] disinneschi paure e malintesi espressi al momento della votazione».
Documento - Parte / Inserto
Il Raggruppamento degli svizzeri musulmani: obiettivi, membri, incontri e raccomandazioni
di Il Raggruppamento degli svizzeri musulmani
Regno-doc. n.21, 2012, p.680
La Fondazione Cordoba di Ginevra ha la missione di promuovere lo scambio tra culture e civiltà nello spirito di Cordoba, e di contribuire alla ricerca e alla promozione della pace. Il suo programma di ricerca-azione «Cordoba ora» analizza le dinamiche sociopolitiche e religiose in contesti sensibili allo scopo di mettere all’opera strategie di trasformazione del conflitto, particolarmente nel mondo arabomusulmano e sul tema dell’islam in Europa. In reazione all’iniziativa popolare svizzera «contro la costruzione dei minareti», approvata il 29 novembre 2009, la Fondazione Cordoba ha messo in piedi un Rag grup pamento degli svizzeri musulmani (RSM).
Documento
Il futuro ecologico della teologia moderna. Lectio magistralis di Jürgen Moltmann
di J. Moltmann
Regno-doc. n.21, 2012, p.692
L’ultima edizione dell’iniziativa «La Bibbia sulle strade dell’uomo» (15-17.11.2012) era dedicata a una lettura, nell’orizzonte di speranza aperto dalla Scrittura, del panorama di crisi e disperazione oggi diffuso in Occidente. Il programma, che alternava testimonianze di vita alla riflessione biblico-teologica a più voci, ecumeniche e interreligiose, ha avuto come momento centrale la lectio magistralis di Jürgen Moltmann (tenuta a Catanzaro il 15 novembre, e a Messina il 16), intitolata «Il futuro ecologico della teologia moderna». Per riaprire una speranza di fronte all’evidenza della crisi ambientale, il teologo luterano ha offerto il manifesto di un nuovo «paradigma ecologico» della riflessione teologica. Basato su una lettura diversa dei racconti biblici della creazione, esso si pone come alternativa alla visione antropocentrica della modernità, che ha fatto dell’uomo il dominatore assoluto di una natura meccanica, sottratta a ogni rapporto col Creatore e manipolabile senza riserve. «Solo quando saremo consapevoli della nostra dipendenza dalla vita della Terra e dall’esistenza degli altri esseri viventi diverremo, da “divinità superbe e infelici” (Lutero), esseri umani veramente umani. Il vero sapere non è il potere, ma la sapienza».
Articolo
Italia - Politica: il vecchio e il vuoto. Dalla scomposizione del centro-destra alle primarie del PD
di G. Brunelli
Regno-att. n.20, 2012, p.649
ra il 2011, anno 150° della nostra unità nazionale, l’anno nel quale il sistema politico italiano ha fatto naufragio. Tentare di descrivere la situazione politica italiana, a un anno dal fallimento politico del governo Berlusconi e dopo un anno di governo presidenziale guidato dal prof. Monti, è ancora compito difficile. Molto cose sono accadute da allora. La grande recessione e la crisi finanziaria non si sono placate. La crisi politica e istituzionale è irrisolta.
Articolo
USA - Elezioni presidenziali: Obama 2012. Un amaro risveglio per i vescovi e la «destra religiosa»
di M. Faggioli
Regno-att. n.20, 2012, p.652
arack Obama è stato rieletto alla presidenza degli Stati Uniti d’America da una maggioranza di elettori diversa da quella che lo portò alla Casa Bianca quattro anni fa. Nel gruppo di coloro che vengono annoverati, oggi, tra l’opposizione al presidente degli Stati Uniti ci sono anche i vescovi guidati dal card. Dolan, che insieme al Partito repubblicano e alla «destra religiosa» americana sono i grandi sconfitti delle elezioni del 6 novembre 2012. I flussi elettorali mostrano somiglianze e differenze rispetto al 2008.
Articolo
Benedetto XVI - Concistoro: L'equilibrio mantenuto
di G. Mocellin
Regno-att. n.20, 2012, p.656
nuovi cardinali, «che rappresentano varie diocesi del mondo, sono da oggi aggregati, a titolo tutto speciale, alla Chiesa di Roma e rafforzano così i legami spirituali che uniscono la Chiesa intera, vivificata da Cristo e stretta attorno al Successore di Pietro. Nello stesso tempo, il rito odierno esprime il supremo valore della fedeltà. Infatti, nel giuramento che tra poco voi farete, venerati fratelli, stanno scritte parole cariche di profondo significato spirituale ed ecclesiale: “Prometto e giuro di rimanere, da ora e per sempre finché avrò vita, fedele a Cristo e al suo Vangelo, costantemente obbediente alla santa apostolica Chiesa romana”. E nel ricevere la berretta rossa sentirete ricordarvi che essa indica “che dovete essere pronti a comportarvi con fortezza, fino all’effusione del sangue, per l’incremento della fede cristiana, per la pace e la tranquillità del popolo di Dio”. Mentre la consegna dell’anello sarà accompagnata dal monito: “Sappi che con l’amore del Principe degli apostoli si rafforza il tuo amore verso la Chiesa”».
Articolo
Chiesa cattolica - XIII Sinodo dei vescovi: rinascere dall'alto. I temi del dibattito sinodale
di L. Bressan
Regno-att. n.20, 2012, p.657
Come può accadere questo? » (Gv 3,10). L’immagine di Nicodemo, concentrato nello sforzo di entrare nella visione che Gesù gli sta aprendo davanti agli occhi – e allo stesso tempo sbalordito e confuso per la novità di ciò che sta apparendo con chiarezza alla sua mente –, mi è tornata alla mente più di una volta ripensando all’intensità e alla profondità dell’ascolto e del dialogo di cui sono stato testimone partecipando alla XIII assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi. Come per Nicodemo, la presenza del Signore è stata vissuta come un forte invito a lasciarsi guidare dallo Spirito in una fase nuova della vita della nostra fede, come già indicato dallo stesso tema messo al centro dell’assemblea: «La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana» (cf. i testi di riferimento in Regno-doc. 5,2011,129ss; 13,2012,385ss e 19,2012,577ss).
Articolo - Inserto
Sinodo dei vescovi: Primi passi
di G. Brunelli
Regno-att. n.20, 2012, p.658
Non ha prodotto novità. Non arretramenti. Il Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione (Vaticano, 7-28 ottobre 2012) ha manifestato la volontà della maggioranza dei padri di discutere apertamente del presente e del futuro della Chiesa. Di farlo con tono positivo anche di fronte a sfide nuove e preoccupanti poste alle comunità in ogni continente. È mancata una linea interna al Sinodo in grado di interpretare e intrecciare speranze e complessità. Si è avvertita talora una presenza sovradimensionata della curia romana, desiderosa di riprendere quello stile di sorveglianza sui temi da trattare e da non trattare abituale prima del Vaticano II. Ma non ha prevalso. Di buona fattura gli strumenti preparatori (Lineamenta e Instrumentum laboris); inservibile, secondo molti sinodali, la Relatio ante disceptationem (del card. Donald Wuerl, arcivescovo di Washington), più accettabile quella successiva al dibattito; descrittive le Propositiones; bello il Messaggio finale.
Articolo
Chiesa d'Inghilterra: Nuovo leader, nuova crisi
di D. Sala
Regno-att. n.20, 2012, p.661
Il nuovo primate anglicano avrà «il fisico di un bue e la scorza di un rinoceronte», auspicati da Rowan Williams pensando al proprio successore?1 Molti ne sembrano convinti. La scelta di Justin Welby come 105° arcivescovo di Canterbury indica la direzion e il passo con cui la Chiesa d’Inghilterra vuole entrare nel prossimo decennio. L’attuale vescovo di Durham (da neanche un anno, un difetto di esperienza che tuttavia non gli ha precluso la nomina) ha 56 anni. Figlio di un commerciante di whisky e nipote di un vice primo ministro conservatore, frequenta il college di Eton, dove studiano i membri della famiglia reale, e successivamente si laurea in storia e diritto a Cambridge. Per 11 anni è dirigente della multinazionale francese del petrolio Elf, finché nel 1983 la tragica scomparsa della prima figlia, di sette mesi, in un incidente stradale non lo conduce a una crisi profonda. Nel 1987 la decisione: diventare prete.
Informazione
Serbia - Croazia - Cattolici e ortodossi: Di nuovo nemici
di D. Sala
Regno-att. n.20, 2012, p.662
Ha suscitato reazioni contrapposte la sentenza della Corte d’appello del Tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia. Il 16 novembre ha dichiarato Ante Gotovina e Mladen Markac? non colpevoli di crimini contro l’umanità e violazioni delle leggi e delle convenzioni di guerra, ribaltando così la sentenza di primo grado del 15 aprile 2011. Un anno e mezzo fa i due militari croati erano stati condannati per le uccisioni e deportazioni di civili serbi durante l’«Operazione tempesta» (Oluja), con la quale dal giugno al settembre 1995 l’esercito croato riprese il controllo delle Krajne, le due regioni a maggioranza serba che nel 1991 avevano dichiarato l’indipendenza dalla Croazia: 24 anni a Gotovina, colonnello generale dell’esercito croato e responsabile dell’operazione, arrestato in Spagna il 7 dicembre 2005, 18 a Markac?, comandante operativo delle forze speciali di polizia, consegnatosi al Tribunale dell’Aia l’11 marzo 2004. Secondo la sentenza d’appello non c’è stata associazione in impresa criminale, né deportazione degli abitanti di nazionalità serba, né un eccessivo bombardamento della città di Tenin.
Informazione
Italia - Evangelici: Nello spazio pubblico
di D. Sala
Regno-att. n.20, 2012, p.662
Esprimere una voce protestante in uno spazio pubblico sempre più multiculturale e caratterizzato da una crescente pluralità di presenze è una delle maggiori sfide che ci stanno davanti». Il do cu mento Gli evangelici nello spazio pubblico, approvato all’unanimità dalla XVI Assemblea della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI, Roma-Pomezia 1-4.11.2012), delinea il programma che i protestanti italiani si danno per il prossimo triennio, ispirandosi al versetto di Is 58,6 «Si spezzino le catene della malvagità».
Informazione
Santa Sede - Lefebvriani: Attendismi e doppi binari
di M. Bernardoni
Regno-att. n.20, 2012, p.663
La Pontificia commissione Ecclesia Dei «coglie l’occasione per annunciare che, nella sua più recente comunicazione (6.9.2012) la Fraternità sacerdotale di S. Pio X ha indicato di aver bisogno per parte sua di ulteriore tempo di riflessione e di studio, per preparare la propria risposta alle ultime iniziative della Santa Sede». Così l’ultima dichiarazione ufficiale proveniente da Roma (27.10.2012) ha confermato la situazione di stallo del negoziato con la Fraternità sacerdotale S. Pio X (FSSPX), il cui superiore generale, mons. Fellay, appare del tutto bloccato di fronte alle proposte vaticane del giugno scorso (una «dichiarazione dottrinale» e la proposta di una prelatura personale «per la ormalizzazione canonica»; cf. Regno-att. 12,2012,379).
Informazione
Santa sede - Legionari: Ridefiniti: vertici e carisma
di M. Bernardoni
Regno-att. n.20, 2012, p.664
Non mi è stato facile ammetterlo, ma per l’amore che nutro verso ognuno di voi ho visto davanti a Dio che non ho la salute e le energie necessarie per affrontare in modo responsabile le esigenze del governo generale nel momento storico attuale della Legione e del Regnum Christi». È il passaggio con cui, in una lettera datata 9 ottobre (apparsa l’11 sul sito web della congregazione), il direttore generale dei Legionari di Cristo, p. Álvaro Corcuera, annuncia la decisione concordata col delegato pontificio, card. Velasio De Paolis, di «non esercitare» più le sue funzioni di governo «fino alla convocazione del prossimo capitolo generale».
Articolo
Monachesimo - Media digitali: la rete nel chiostro… e il chiostro nella rete: nuove chance e sfide
di I. Jonveaux
Regno-att. n.20, 2012, p.665
Il nuovo interesse da parte del mondo religioso per Internet e i media digitali viene attualmente studiato dalle scienze sociali, che si interrogano sulle modalità di questa inedita presenza online e degli eventuali tipi di pratica religiosa virtuale. Dalle religioni o dai gruppi religiosi che esistono solamente sul web, alle confessioni tradizionali che si sforzano di trovarvi gli accenti giusti, l’offerta religiosa su Internet sembra sterminata. I monasteri, in linea di principio «chiusi» e distaccati dal mondo, non sono estranei a questo slancio e frequentano in vari modi la rete.
Articolo
Psicanalisi - Teologia: la parola fatta silenzio. I significati di trascendenza e incarnazione
di M. Gronchi
Regno-att. n.20, 2012, p.669
Quanto può dirsi, si può dir chiaro; e su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere» – così, nella Prefazione al suo libro più noto, Ludwig Wittgenstein. Con il proposito di dar ascolto a questa preziosa indicazione, mi accingo a tratteggiare qualche linea intorno a quell’evento che va sotto il nome di «silenzio» – perché di accadimento si tratta. Infatti, sebbene lo si ritenga in certo senso condizione di possibilità della parola, versante dal quale essa si sporge, il silenzio è pur sempre qualcosa di cui facciamo esperienza, almeno come sospensione della parola, e perciò succede, avviene, quindi è evento. Per tale ragione, del silenzio si può parlare. Dal momento che ne fa esperienza, ognuno, a suo modo, ne sa qualcosa.
Informazione
Italia - Architettura sacra: Sulle chiese del Concilio
di C. Manenti
Regno-att. n.20, 2012, p.671
A 50 anni di distanza dal concilio Vaticano II è possibile fare un’analisi di quanto in campo architettonico è stato fatto fino ad oggi, per capire in che maniera il rinnovamento proposto dal Concilio sia stato interpretato e quali proposte potranno essere sviluppate per l’immediato futuro. Una riflessione sul Concilio e sui contenuti delle costituzioni dogmatiche, soprattutto in riferimento ai due temi cardine dell’ecclesiologia e dell’escatologia, risulta, infatti, essere il migliore punto di partenza per comprendere quale modalità di presenza l’edificio ecclesiale possa proporre nella realtà odierna, in un momento storico di profondi mutamenti sociali, fisici ed economici.
Articolo
Italia - Santuari e religione popolare: i nuovi pellegrini. Classe media, prevalenza dei sensi
di L. Berzano
Regno-att. n.20, 2012, p.672
Quali le conclusioni al Convegno sulla religione popolare svoltosi il 19 e 20 ottobre 2012 presso la basilica del Santo di Padova, con la partecipazione di sociologi e semiologi italiani e stranieri? La prima è sicuramente l’attualità della religiosità popolare quale ripresentazione, trasformazione, quasi un avatar o rinascita della religione di sempre. La seconda è la crescente presenza di pellegrini appartenenti alle classi medie ed elevate e al mondo giovanile, oltre che al mondo dei non credenti e dei credenti a religioni non cristiane. Infine, ciò che il convegno ha definito come «la generatività culturale e spirituale dei santuari». Si è trattato di orientamenti che non hanno fatto riferimento alle precedenti concezioni della religione popolare quale residuo del passato o forma pittoresca del religioso inautentico; e nemmeno, come direbbe Gramsci, solamente peculiare delle classi subalterne.
Libri del mese
Con gli occhi aperti sulla vita. Ricordando Ivan Illich (1926-2002) e Robert Fox (1930-1984)
di Ivan Illich
Regno-att. n.20, 2012, p.675
Nel decennale della morte (2 dicembre 2002) Il Regno ricorda Ivan Illich, sacerdote cattolico e poi pensatore critico tra i più «necessari» – è stato detto – del secolo scorso. Lo fa riproponendone un testo del 1989, di un momento cioè in cui la riflessione religiosa torna ad affacciarsi esplicita nei suoi scritti, per non abbandonarli più fino alle ultime e lancinanti autotestimonianze (cf. «Corruptio optimi pessima», in Regno-att. 20,2008,683ss). Illich commemora qui, a sua volta, la figura di un sacerdote cattolico, Robert Fox, l’uomo con cui nel 1967 compose quell’Invito a celebrare, rivolto ai giovani manifestanti in marcia verso il Pentagono, che in seguito egli mise a capo del suo primo volume di saggi (Celebration of awareness, 1970) e in certo modo a insegna di tutta la produzione successiva. I concetti (e le pratiche) di «consapevolezza» e di «celebrazione», centrali per l’intelligenza della vita umana alla luce dell’incarnazione in Illich, sono da lui restituiti qui a un’ispirazione da parte dell’amico, entro una vicenda di condivisioni e sovrapposizioni delle rispettive esperienze però, che consente all’autore di ripetere, anche, le ragioni della propria fede cristiana, e con esse i motivi di fondo della sua radicale critica della modernità. La presente Testimonianza, occorrenza di un genere letterario senz’altri riscontri nella scrittura di Illich, e nondimeno ignorata da tutte le bibliografie della sua opera, è apparsa originariamente in BEA MCMAHON (a cura di), Fox-Sight. Telling the Vision of Robert J. Fox, Our Sunday Visitor, Huntington (Indiana) 1989, col titolo «Commentary » (pp. 154-160); il copyright è di Valentina Borremans, che ringraziamo per l’autorizzazione a riprodurre il testo; la traduzione e le note d’accompagnamento sono di Fabio Milana, come pure i due riquadri biografici.
Articolo - Inserto
Robert J. Fox (1930-1984)
di F. Milana
Regno-att. n.20, 2012, p.676
Articolo - Inserto
Ivan Illich (1926 - 2002)
di F. Milana
Regno-att. n.20, 2012, p.678
Schede
Libri del mese - Schede - Novembre 2012
di M.E. Gandolfi
Regno-att. n.20, 2012, p.681
I «Libri del mese» si possono ordinare indicando il numero ISBN a 13 cifre:
- per telefono, chiamando lo 049.8805313;
- per fax, scrivendo allo 049.686168;
- per e-mail, all'indirizzo vendite.dirette@dehoniane.it
- per posta, scrivendo a Centro Editoriale Dehoniano, via Nosadella 6, 40123 Bologna.
Segnalazioni
R. Etchegaray, L'uomo a che prezzo?
di P. Stefani
Regno-att. n.20, 2012, p.693
Segnalazioni
La Sacra Bibbia. Nuovo testamento e Salmi. Cinese - Italiano
di M.E. Gandolfi
Regno-att. n.20, 2012, p.693
Segnalazioni
P. Beccegato, W. Nanni, S. Strazzari (a cura di), Mercati di guerra. Rapporto di ricerca
di Caritas Italiana
Regno-att. n.20, 2012, p.694
Articolo
Italia - Migrazioni: andata e ritorno. Migranti: il dossier statistico 2012
di G. Matti
Regno-att. n.20, 2012, p.695
Le migrazioni sono inarrestabili, non ingovernabili. Diverse, nelle loro modalità, talvolta nelle cause, sono uguali per i valori che agitano, che rivendicano, per i sogni e le delusioni, per la fatica di ricominciare. Questo andare è possibile perché saggi, pensatori e filosofi aprono percorsi impervi nella carne del pensiero dell’umanità. Cresce la conoscenza e la coscienza di sé, dei propri diritti, della propria dignità. In avanti. Lasciandosi dietro terre di pregiudizi, verso nuovi ideali. Ai percorsi lenti, difficili, succedono, purtroppo, balzi indietro, tremendi e ciò che era possibile diventa impossibile, quanto era di tutti diventa di pochi. Le persone sono catalogate, divise in classi: padroni, dipendenti, ricchi, poveri, uomini, donne. Ma le barriere e le fortezze, che frenano, ostacolano, non sono insormontabili. Neppure le leggi sigillano le frontiere. Vediamo alcuni dati, spigolando nel Dossier statistico immigrazione 2012. 22° Rapporto, curato per Caritas italiana e Fondazione Migrantes dal Centro studi e ricerche IDOS e presentato il 30 ottobre 2012.
Articolo
Egitto - Chiesa copta: Tawadros, il nuovo papa. Dopo Shenouda e dopo Moubarak
di M.C. Giorda
Regno-att. n.20, 2012, p.697
Tutti i media egiziani, pubblici e privati, musulmani e cristiani, hanno dato grande risalto all’evento dell’elezione di Tawadros come nuovo papa copto, trasmettendo in diretta la cerimonia sui loro canali televisivi. Dopo quasi otto mesi e una complicata procedura necessaria per eleggerlo, e dopo una riunione comune tra il Sinodo dei vescovi e un comitato di laici, i ministri cristiani e alcune tra le personalità più di spicco del mondo copto hanno iniziato le discussioni, gli scambi di idee, il confronto fino ad arrivare alla fase concreta delle elezioni: i tre candidati con il maggior numero di voti si sono riuniti, la scorsa domenica 4 novembre, per celebrare una messa comune, durante la quale un bambino ha scelto, estraendo fra i biglietti che riportavano i loro nomi, colui che sarebbe poi stato proclamato patriarca d’Alessandria.
Informazione
Africa del Nord - CERNA: Nel medesimo crocevia
di M.E. Gandolfi
Regno-att. n.20, 2012, p.699
Si è riunita in Italia a Mazara del Vallo (TP), dal 18 al 21 novembre, l’assemblea della Conferenza degli episcopati del Nord Africa (CERNA), su invito del vescovo locale, mons. Domenico Mogavero. «La Sicilia è tradizionalmente un crocevia di migrazioni – afferma infatti il comunicato finale dell’assemblea a firma di mons. Vincent Landel, arcivescovo di Rabat (Marocco), riconfermato alla presidenza della CERNA – con una presenza significativa di musulmani e la diocesi di Mazara del Vallo, gemellata con quella di Tunisi, è molto attiva nel dialogo con l’islam e nell’accoglienza dei migranti».
Articolo
Africa - Repubblica Democratica del Congo: Ancora in guerra
di M.E. Gandolfi
Regno-att. n.20, 2012, p.700
L'appello inviato a fine maggio dai presuli della regione di Bukavu, nella Repubblica democratica del Congo (Regno-att. 12,2012,366), che si aggiungeva a una lunga serie di allarmi sul rischio che l’Est del paese ripiombasse in uno stato permanente di violenza e di depredazione del territorio, aveva purtroppo ragione. E infatti era stato seguito da numerosi altri, espressi da soggetti anche molto diversi tra loro: il 9 luglio il segretario della Conferenza episcopale nazionale del Congo (CENCO) esprimeva il timore che il paese scivolasse in una «balcanizzazione» tra gruppi armati; il 26 settembre un gruppo di vescovi della regione dei Grandi laghi, a seguito di una visita condotta assieme a una delegazione della CENCO nell’Est del paese, condannava il clima di violenza che vi aveva constatato, in particolar modo a Bukavu; Benedetto XVI il 1o ottobre chiedeva che il vertice sulla regione riunito presso l’ONU garantisse stabilità e sicurezza per la popolazione locale; il rapporto dei primi d’ottobre a firma della missione dell’ONU nella regione (la Missione ONU per la stabilizzazione del Congo, MONUSCO, istituita il 1o luglio 2010) – una delle più grandi missioni dell’ONU, forte di 17.000 militari – individuava nel Ruanda e nell’Uganda i sostenitori materiali dei gruppi attualmente attivi nella regione, che sono circa una trentina; poi erano seguiti gli appelli per la liberazione di tre religiosi rapiti il 19 ottobre vicino a Beni (Kivu del Nord) e quelli del Jesuit refugee service (14 novembre) per le violenze subite dalla popolazione della regione di Masisi…
Informazione
Guatemala - Chiesa cattolica: Una svolta autoritaria
di M. Castagnaro
Regno-att. n.20, 2012, p.701
Si registra una nuova conflittualità causata dall’incapacità dello stato di orientare al bene comune gli investimenti privati, poiché nella privatizzazione delle aziende pubbliche si è favorito il capitale privato, sono state varate leggi in materia economica a favore delle imprese e non del bene comune, non si è saputo suscitare l’appoggio della popolazione a programmi di sviluppo energetico ed educativo e si è speso denaro in politiche clientelari».
Informazione
Nicaragua - Chiesa cattolica: Astensionismo e democrazia
di M. Castagnaro
Regno-att. n.20, 2012, p.701
Col 68% dei voti, il governativo Fronte sandinista di liberazione nazionale (FSLN) ha vinto nettamente le elezioni amministrative svoltesi in Nicaragua il 4 novembre scorso, conquistando 134 municipi su 153 e lasciandone alle due principali forze di opposizione, il Partito liberale indipendente e il Partito liberale costituzionalista dell’ex presidente della Repubblica, Arnoldo Aleman, rispettivamente 12 e 2, effetto di percentuali del 21% e dell’8% dei suffragi.
Informazione
Filippine - Fronte islamico: Verso la pace a Mindanao
di A. Speciale
Regno-att. n.20, 2012, p.702
Ci sono voluti più di 40 anni di conflitto e almeno 100.000 morti su entrambi i fronti. Ma lo scorso 15 ottobre, con una cerimonia solenne nel Palazzo presidenziale di Malacanang a Manila, il governo delle Filippine e il Fronte islamico di liberazione Moro (MILF) hanno firmato un accordo di pace. Nel terreno di scontro tra le due parti, l’isola a maggioranza musulmana di Mindanao, sarà creata entro il 2016 una regione autonoma col nome di «Bangsamoro». Si tratta di un termine locale per identificare la comunità islamica, ed è un segno della volontà di Manila di riconoscere il dominio ancestrale delle terre da parte delle etnie di religione musulmana. La creazione della nuova regione semiautonoma sarà comunque sottoposta a referendum popolare, mentre il governo centrale manterrà il controllo della difesa e della sicurezza, nonché la gestione della politica estera ed economica.
Diario ecumenico
Chiude l'agenzia ENI
di D. Sala
Regno-att. n.20, 2012, p.703
Diario ecumenico
Chiesa russa - Preti in politica
di D. Sala
Regno-att. n.20, 2012, p.703
Diario ecumenico
Germania – Circoncisione
di D. Sala
Regno-att. n.20, 2012, p.703
Diario ecumenico
Morte di Torkom Manoogian
di D. Sala
Regno-att. n.20, 2012, p.703
Diario ecumenico
Pasqua comune in Terra santa
di D. Sala
Regno-att. n.20, 2012, p.703
Diario ecumenico
Dialogo luterani-anglicani
di D. Sala
Regno-att. n.20, 2012, p.703
Diario ecumenico
Italia – Dialogo cristiano-islamico
di D. Sala
Regno-att. n.20, 2012, p.703
Diario ecumenico
Grecia – Chiesa ortodossa e crisi economica
di D. Sala
Regno-att. n.20, 2012, p.703
Agenda vaticana
Loreto
di L. Accattoli
Regno-att. n.20, 2012, p.704
Agenda vaticana
«Corvo» condannato a tre anni
di L. Accattoli
Regno-att. n.20, 2012, p.704
Agenda vaticana
Sinodo sulla nuova evangelizzazione
di L. Accattoli
Regno-att. n.20, 2012, p.704
Agenda vaticana
Anno della fede e 50° del Vaticano II
di L. Accattoli
Regno-att. n.20, 2012, p.704
Agenda vaticana
Guinea Equatoriale
di L. Accattoli
Regno-att. n.20, 2012, p.704
Agenda vaticana
Il Sinodo e la Siria
di L. Accattoli
Regno-att. n.20, 2012, p.704
Agenda vaticana
Concistoro
di L. Accattoli
Regno-att. n.20, 2012, p.704
Agenda vaticana
Williamson
di L. Accattoli
Regno-att. n.20, 2012, p.704
Agenda vaticana
Lefebvriani
di L. Accattoli
Regno-att. n.20, 2012, p.704
Agenda vaticana
Nuove competenze su seminari e catechesi
di L. Accattoli
Regno-att. n.20, 2012, p.704
Studio del mese
Teologia della liberazione e Vaticano II. Il Sud del Concilio
di M. Matté; F. Strazzari
Regno-att. n.20, 2012, p.705
Celebrare il giubileo del Vaticano II in America Latina significa, allo stesso tempo, fare le somme di un quarantennio di teologia della liberazione, che del Concilio è stato nel continente il momento recettivo e originale, effettivo e conflittuale. Nel Congresso continentale di teologia tenutosi a San Leopoldo, nei pressi di Porto Alegre (Brasile, 7-11 ottobre), 750 protagonisti di questa vicenda ne hanno tratto un bilancio. Alla fine della parabola di questa ricerca teologica, incorporata oggi in un modo di essere Chiesa, ne sono state ripercorse le tracce dal cuore del Concilio al cuore della realtà latinoamericana, con la sua storia d’ingiustizie e d’oppressione, in una critica inesausta delle sfide che oggi chiamano ancora in causa il «Dio liberatore». All’orizzonte si profila la prossima Conferenza generale dell’episcopato latinoamericano, che si terrà a Panama nel 2013.
Studio del mese - Inserto
Teologia della liberazione: Sulla linea del tempo
di D. Sala
Regno-att. n.20, 2012, p.707
Studio del mese
Porto Alegre, a colloquio con i protagonisti: Roma-Brasile, domani
di M. Matté; F. Strazzari
Regno-att. n.20, 2012, p.710
Abbiamo incontrato, in momenti successivi, alcuni protagonisti della vita ecclesiale e della ricerca teologica in America Latina (cf. riquadro qui sotto). Riportiamo intorno allo stesso tavolo di discussione, nello stile di un forum, le risposte date alle nostre domande.
Articolo
Cinema e letteratura: Sul dolore e sull'amore: se il male ha principio. «Il tempo è un dio breve»
di M.A. Bazzocchi
Regno-att. n.20, 2012, p.713
C'è una scena di un bellissimo racconto lungo di Calvino, La giornata di uno scrutatore, che sembra essere – per antitesi profonda – all’origine del racconto con cui Mariapia Veladiano ci offre una perfetta (cioè completa) parabola intorno all’amore. Lo scrutatore di Calvino, uomo di fede marxista, si trova a dover trascorrere il periodo elettorale in un seggio montato all’interno dell’ospedale del Cottolengo, e qui, in un luogo dove il male s’incarna nel corpo, la sua dottrina ortodossa sembra soccombere sotto i colpi di un mondo dove non vigono le regole del mondo esterno.
Articolo
Cinema e letteratura - Sul dolore e sull'amore: ferite di ogni giorno. «Amour», film di M. Haneke
di T. Subini
Regno-att. n.20, 2012, p.715
Palma d’oro di Cannes 2012, nelle sale italiane a partire dalla fine di ottobre, Amour di Michael Haneke narra, con una ferocia e una tenerezza disarmanti, del sentimento che lega Georges e Anne, due colti e raffinati professori di musica in pensione. Un giorno Anne è vittima di un ictus, le cui conseguenze il film interroga nel corso di due ore di spietata indagine. Dal 1997, quando per la prima volta partecipa al festival di Cannes con un film in concorso – Funny Games, certamente la sua opera più problematica e discussa, celebrata dieci anni dopo dallo stesso regista con un remake americano –, Haneke sottopone i propri spettatori a film di non facile fruizione, duri, per certi versi indigeribili, quanto di più distante possa esserci dalla logica consumistica dell’entertainment cinematografico tradizionale. Quello di Haneke è un cinema votato alla messa in scena della contraddizione umana, della crisi, del limite, della violenza, pienamente cosciente delle proprie «responsabilità» nei confronti dello spettatore.
Parole delle religioni
Il grigio e il tiepido. Primo Levi e Dostoevskij
di P. Stefani
Regno-att. n.20, 2012, p.717
L'espressione «zona grigia» è diventata, grazie alla penetrante onestà intellettuale di Primo Levi, una categoria morale. In questo caso, più delle parole evangeliche che invitano a non giudicare per non essere giudicati (Mt 7,1) o di quelle secondo cui solo chi è senza peccato può scagliare per primo la pietra (Gv 8, 1-11), va richiamato l’ammonimento rabbinico stando al quale bisogna essere cauti nel giudizio (Pirqè Avot 1, 1). Pensare di poter formulare giudizi solo in base al bianco o al nero significa ignorare la complessità tipica tanto delle situazioni collettive quanto dell’animo umano. Il grigio, lungi dall’essere un colore uniforme, è un variegato insieme di sfumature che vieta brutali dicotomie.
"Io non mi vergogno del Vangelo"
«Benedicimi». La benedizione come liturgia quotidiana del cristiano comune
di L. Accattoli
Regno-att. n.20, 2012, p.719
Un morente vede un mendicante, lo be nedice e vuole esserne benedetto. Un prete chiede la benedizione all’infermiera che l’assiste. Una brasiliana trovandosi a un colloquio drammatico con il vescovo gli chiede di benedirla e gli dà la sua benedizione. Un anziano amico che veniva dalla Germania, in occasione dell’ultima venuta mi disse: «Porta al papa la mia benedizione». Vado a fare visita a un collega morente e ai saluti gli dico: «Dammi la tua benedizione » e gli do la mia. Sono del parere che vada rimessa in onore la «benedizione» come liturgia quotidiana del cristiano comune: non solo quella dei genitori ai figli, già frequente e oggi rara, ma ogni benedizione da persona a persona, nella coppia e in ogni relazione, compresi i figli che benedicono i genitori o il cristiano comune che benedice un consacrato. Comprese le relazioni della blogosfera.
Prendendo spunto da alcune suggestioni di Benedetto XVI sull'immaginario cristiano della ragione il libro propone il cristianesimo come forza trainante della cultura europea a venire.
Si tratta di riprendere quel gesto del pensiero mediante il quale il cristianesimo fu capace di riscattare dall'oblio la tradizione filosofica greca, ormai ridotta al fantasma della propria grandezza, e aprire quegli spazi in cui sono state possibili le ideazioni più alte dell'Europa: dall'idea di libertà, con la sua autonomia, alla forma democratica della convivenza civile.
Il volume dà avvio a una collana di scritti di autori europei (teologi, filosofi, storici) culturalmente e scientificamente rilevanti, in cui ciascuno di essi, a partire dalla propria prospettiva, mostra il contributo che un pensiero cristiano competente può portare alla configurazione di un rilancio umanistico della cultura europea.
Sommario
Introduzione. I. IL LOGOS SENSIBILE. 1. Lo choc del Logos incarnato. 2. La gnosi, il dogma e l'ethos. 3. Il corpo-mondo e lo spirito-vita. 4. Liberare la finitezza? Nietzsche. 5. Il disponibile infinito di Dio. 6. Il lavoro dell'affezione. Hegel. 7. Logos della libertà nello Spirito. 8. La ragione astratta e la storia. II. L'AFFEZIONE CREATRICE. 9. La libertà vive nei legami, sempre. 10. Il 'nodo d'oro' della pro-affezione. 11. L'alterità e l'apertura non bastano. 12. Deus Trinitas. L'affezione creatrice. 13. La Ragione e il lavoro dell'affezione. 14. Il gemello inquietante di Kierkegaard. 15. Il Dis-ponibile, l'essere-personale. 16. La Pneumatologia, oltre l'ontologia.
Note sull'autore
PIERANGELO SEQUERI è professore ordinario di Teologia fondamentale nella Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale e docente incaricato di Estetica del sacro presso l'Accademia delle Belle Arti di Brera (Milano). È membro della Commissione Teologica Internazionale. Professore invitato in diverse università, in Italia e all'estero, è autore di numerosi saggi di carattere filosofico e teologico. Tra le sue opere ricordiamo: Il Dio affidabile. Saggio di teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 42006; L'idea della fede. Manuale di teologia fondamentale, Glossa, Milano 2002 (traduzione spagnola, francese, portoghese); Il timore di Dio, Vita e Pensiero, Milano 32009; L'umano alla prova. Soggetto, identità, limite, Vita e Pensiero, Milano 2002; Musica e mistica. Percorsi nella storia occidentale delle pratiche estetiche e religiose, Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2005; con S. Natoli Non ti farai idolo né immagine, il Mulino, Bologna 2011; Contro gli idoli postmoderni, Lindau, Torino 2011; Ritrattazioni del simbolico. Logica dell'essere-performativo e teologia, Cittadella, Assisi 2012.
Descrizione dell'opera
«È innegabile che nella storia del cristianesimo trovi spazio un phylum, una corrente che, nonostante maree e venti contrari, ha finito col sollevare e mantenere alta la bandiera dei "condannati della terra". […] Questa corrente rivendica con forza il proprio ruolo di intima e radicale identità cristiana: sostiene che Dio è il vendicatore dei poveri; e ancora, sostiene che Dio si rivela e si "rende concreto" soltanto mediante l'uomo: in primo luogo, mediante l'uomo Gesù, e poi mediante quegli uomini che scelgono di vivere mossi dallo Spirito di Dio e di Gesù» (dalla Conclusione).
La mole di interventi e la ricchezza della tradizione cristiana sul tema dei poveri "vicari di Cristo" è tale da sorprendere lo stesso autore che ne ha raccolto i testi in antologia. Malgrado l'ampiezza del materiale presentato, quest'ultimo infatti costituisce solo una piccola parte di quanto è possibile reperire.
La prospettiva assunta dalla raccolta è quella della riflessione teologica. Ma anche consultando i testi esclusivamente come fonte di informazione storica, si tratta di un libro scomodo, difficile da accettare: i testi della tradizione cristiana sui poveri non fanno sconti.
Il volume è ora proposto in edizione economica per renderlo disponibile al più ampio pubblico.
Sommario
Presentazione. I. I PADRI DELLA CHIESA. 1. I padri greci. 2. I padri latini. II. IL MEDIOEVO. 1. L'alto medioevo. 2. Il basso medioevo. III. RINASCIMENTO E RIFORMA. Il rinascimento e la riforma. IV. ETÀ BAROCCA E CONTRORIFORMA. La riforma cattolica. V. GLI ULTIMI DUE SECOLI. 1. Il secolo XIX. 2. Il secolo XX. A. I Testi preparatori. B. Il Vaticano II e la conversione della Chiesa. C. Bilancio provvisorio del secolo XX. Conclusione.
Note sull'autore
JOSÉ IGNACIO GONZÁLEZ FAUS(Valencia 1933) è stato professore di teologia sistematica alla Facoltà di teologia di Barcellona. È stato responsabile
"'Il volume si prefigge di affrontare il tema 'In principio' al plurale: cioè riflettere sui tanti inizi che secondo la Bibbia caratterizzano la presenza di Dio nella storia degli uomini - il perenne ricominciare di Dio verso l'uomo". La parola 'inizio/principio' ha, sorprendentemente, poco peso e poco uso nella spiritualità corrente e poco peso nel presentare il cristianesimo. Forse perché viene automaticamente relegata nel lontano momento dell'origine del tutto, che costituisce un riferimento dai difficili contorni e dai riflessi sull'oggi assai complicati da definire. Eppure, il tema dell''inizio/principio' percorre tutta la Bibbia sia in senso lessicale, con l'uso dei termini relativi, sia in senso teologico; si pensi ai concetti di creazione e nuova creazione, esodo e nuovo esodo, esilio e ritorno, terra promessa conquistata e perduta, costruire il tempio e costruire un casato, dare un nome e cambiare un nome, cioè dare un destino? Il tema genera una catena di richiami in cui significativamente la presenza di Dio si sovrappone alla presenza dell'uomo. Vengono chiamati in causa contemporaneamente Dio e l'uomo in modo inseparabile. Dischiude cioè ricchezze sorprendenti, perché obbligano a passare continuamente dall'uno all'altro dei due poli: l'uomo e Dio." (dall'Editoriale)
Questo libro è dedicato a don Saverio Aquilano e al suo lavoro, in gran parte svolto nel quadro dell'Opera della Immacolata, istituzione storica bolognese, dedicata nei tempi più recenti alla formazione professionale dei giovani lavoratori. I vari capitoli del libro diranno, a chi non l'avesse conosciuto di persona, chi era don Saverio e come il suo impegno verso gli altri si sia espresso in modi molteplici, nell'accoglienza ai giovani lavoratori che negli anni '50 e '60 del 1900 venivano a Bologna dall'Italia del Sud e dalla montagna della nostra regione per trovare lavoro nelle aziende metal-meccaniche che si stavano diffondendo, nel rapporto costante con tanti lavoratori che frequentavano le case per ferie dell'ONARMO e Villa Pallavicini, con i capi-reparto e gli operai delle fabbriche, con i sindacalisti e con non pochi dirigenti. Nel libro si parla della intensa e generosa testimonianza di amore per il prossimo regalata a Bologna dal pugliese immigrato don Saverio. Ma si parla soprattutto di quello che ha fatto nel quadro costituito dall'Opera dell'Immacolata a favore dei disabili mentali e delle loro famiglie. Era scontato che don Saverio conoscesse tutti e tutte, non solo chi frequentava i Centri di via Decumana e di via del Carrozzaio, ma anche i loro genitori e parenti più prossimi. Infine si parla della storia dell'Opera, dalla fondazione nella prima metà del XIX secolo, alle diverse trasformazioni escogitate per essere al passo con i tempi.
Descrizione dell'opera
In ogni epoca, i concili mostrano il profondo coinvolgimento della Chiesa nella storia e nel mondo del suo tempo.
Sebbene ancora oggi la ricerca storica sui concili abbia di fronte importanti interrogativi in attesa di risposta, l'elemento conciliare fa indiscutibilmente parte della struttura essenziale della Chiesa.
Sulla scia di un classico della materia quale la Breve storia dei concili di Hubert Jedin (1959), il volume - frutto delle lezioni tenute dall'autore alla Hochschule Sankt Georgen di Frankfurt a.M. - presenta in forma divulgativa un'analisi che tiene conto del lungo cammino della ricerca. Oggi è riproposto in edizione economica per renderlo disponibile al più ampio pubblico.
Sommario
Prefazione. Abbreviazioni. Introduzione. Quali concili sono ecumenici? I. L'inizio dell'istituto conciliare. II. Nicea, la sua recezione e la battaglia attorno al dogma trinitario. III. «Solo Nicea»? Da Efeso a Calcedonia. IV. Patriarcati, Chiese nazionali e fragile unità: i concili della Chiesa antica dopo Calcedonia. V. I concili papali dell'alto medioevo. VI. Sull'unità e la riforma della Chiesa: i concili del XV secolo. VII. Concilio e confessionalizzazione: il concilio di Trento (1545-1563). VIII. Concilio e principio di autorità: il concilio Vaticano I (1869-1870). IX. Concilio e aggiornamento: il concilio Vaticano II (1962-1965). Fonti e bibliografia. Indice dei nomi e delle materie.
Note sull'autore
KLAUS SCHATZ sj nasce in Renania nel 1938. Dopo studi di storia e letteratura latina, entra nella Compagnia di Gesù e nel 1974 si laurea in storia della Chiesa alla Pontificia Università Gregoriana. È professore emerito di storia della Chiesa alla Hochshule Sankt Georgen di Frankfurt a.M., dove ha insegnato dal 1975. In modo particolare si è occupato di storia della Chiesa dei secoli XIX e XX, storia del primato papale, storia della Compagnia di Gesù. Tra le sue maggiori pubblicazioni in lingua italiana: Storia della Chiesa. Epoca moderna. Volume II, a cura di L. Mezzadri (Queriniana, Brescia 1995); Il primato del papa. La sua storia dalle origini ai nostri giorni, a cura di L. Rota (Queriniana, Brescia 1996).
Descrizione dell'opera
Il volume offre al lettore tutto il testo del Nuovo Testamento in 115 voci, che costituiscono come i capitoli del libro, con le loro suddivisioni, all'interno dei quali si ripartisce tutto il vocabolario italiano del Nuovo Testamento secondo la nuova traduzione della CEI.
La "voce" è una costellazione di nomi, verbi, aggettivi, espressioni: negazioni, attributi, paralleli, contrari. La concordanza tematica offre il vantaggio di raggruppare concettualmente parole ed espressioni rendendole più facilmente reperibili, in un volume più maneggevole.
Sommario
Introduzione. Voci. Indice delle parole greche. Indice delle parole ebraiche e aramaiche. Antico e Nuovo Testamento. Tavola delle corrispondenze. Elenco delle voci.
Note sul curatore
OLIVIER ODELAIN (1928 - 2010), ordinato sacerdote nel 1953, studia teologia all'Institut catholique di Lione. È stato vicario della cattedrale, parroco di Mandres, vicario di Sarcey e poi di Montier-en-Der; assegnato all'École Saint-Bernard di Cirey-sur-Blaise, nel 1959 si reca a Parigi per lavorare alla grandiosa opera di concordanza biblica: oltre alla Concordanza tematica del Nuovo Testamento, la Concordanza pastorale dei Salmi (pubblicato in Italia da EDB nel 1984) e dei Profeti (Éditions du Cerf, Parigi). Ritiratosi per motivi di salute a Essey-les-Eaux nel 1993, viene nominato segretario della Commissione diocesana di arte sacra, unendo così alla passione per la Bibbia e per la letteratura la sua grande passione per l'arte.
Descrizione dell'opera
Il tracciato del volume ha una duplice ottica. Da una parte guarda al processo storico in cui la Bibbia è stata assunta come elemento dapprima di divisione, poi di incontro, in quel crogiuolo che ha considerato le Sacre Scritture come elemento costitutivo dell'identità culturale, politica e sociale dell'Europa. Ne ha trovato giovamento l'espressione linguistica, la prassi di alfabetizzazione, così come la definizione di appartenenza religiosa e civile e, non ultimo, lo sviluppo della mentalità scientifica e critica, tipica della maturazione culturale di un popolo. Agli albori della modernità e nella temperie specifica del concilio di Trento, tutto ciò assume un significato particolare, di cui il testo, con esplicita sensibilità ecumenica, vuole rendere ragione.
D'altro canto si apre anche la domanda sul se e come la Bibbia possa essere ancora oggi fonte di ispirazione per comprendere la vita individuale e collettiva, per tracciare disegni di una società in affannata evoluzione, per mettere a frutto una riserva di senso che dia vigore e forza alla speranza, dalla quale dipende il futuro di tutti.
Sommario
Introduzione (A. Autiero - M. Perroni). I. IL GRANDE ORIZZONTE. Bibbia e Occidente. Intervista a Tullio De Mauro (M. Perroni). II. LE BIBBIE DELL'OCCIDENTE. La Bibbia di Gerusalemme e la Bibbia di Alessandria: la formazione delle Sacre Scritture d'Israele (S.C Mimouni). Una pluralità limitata. Il rovesciamento di paradigma nel II secolo come base della formazione del canone neotestamentario (E. Norelli). Le Scritture di Israele diventano Antico Testamento: appropriazione o espropriazione? (G. Fischer). III. LA BIBBIA CONTESA. Gutenberg, Erasmo e Lutero: la Bibbia agli albori della modernità (L. Vogel). Il Concilio di Trento e il dibattito sul «sola scriptura» protestante (F. Buzzi). La Bibbia tra diffusione e interdizione (G. Fragnito). IV. LO SPIRITO CRITICO. Il dibattito sul «sola scriptura» nel protestantesimo della prima età moderna (E. Campi). L'emergere dell'approccio critico alla Bibbia: dal pulpito all'Università (U. Berges). V. DIALOGO A PIÙ VOCI. «Non di solo pane …». La Bibbia nell'esistenza odierna (A. Autiero - E. Bianchi - P. Ricca - M. Murgia - P. D'Ascola).
Note sui curatori
ANTONIO AUTIERO insegna Teologia morale all'Università di Münster e dirige il Centro per le scienze religiose della Fondazione Bruno Kessler di Trento. I suoi campi di indagine sono la teoria dell'agire morale e della costituzione del soggetto etico, e le problematiche di bioetica e di etica della ricerca scientifica.
MARINELLA PERRONI è docente di Nuovo Testamento al Pontificio Ateneo Sant'Anselmo di Roma e presidente del Coordinamento Teologhe Italiane. Le sue ricerche riguardano in particolare l'ecclesiologia nel Nuovo Testamento, l'esegesi di genere e il discepolato delle donne nell'opera lucana.