Descrizione dell'opera
Il volume consegna i contributi di idee e di elaborazione culturale scaturiti dalla 46a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani (Reggio Calabria, 14-17.10.2010), punto di arrivo di un itinerario largamente condiviso con le diocesi e con le aggregazioni ecclesiali lungo i due anni di preparazione. Un percorso di partecipazione e un metodo per il discernimento tesi a costruire, insieme, un'agenda di problemi su cui sperimentare la fede vissuta nella storia concreta. Un'esperienza comunitaria per comprendere l'oggi di Dio e rispondere alla chiamata di una speranza e di un impegno rinnovato nella costruzione del "bene comune" per l'Italia.
Lo ha confermato Benedetto XVI nel suo saluto ai convegnisti: «La Settimana Sociale che state celebrando intende proporre un'agenda di speranza per il futuro del paese. Si tratta indubbiamente di un metodo di lavoro innovativo, che assume come punto di partenza le esperienze in atto, per riconoscere e valorizzare le potenzialità culturali, spirituali e morali inscritte nel nostro tempo».
Sommario
Presentazione. Introduzione (E. Patriarca). SESSIONE D'APERTURA. Messaggio di Sua Santità Benedetto XVI. Messaggio del Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano. Saluti (V.L. Mondello - G. Raffa - G. Morabito - G. Scopelliti). Introduzione ai lavori (A. Miglio). Prolusione: Logos e Agape. Intelligenza della fede e trasformazione della società (A. Bagnasco). Il processo, l'agenda, l'attualità (L. Diotallevi). Omelia (A. Bagnasco). II SESSIONE. Lo stato dell'Italia: il presente che c'è, il futuro che ancora possiamo costruire (L. Ornaghi). Le trasformazioni del sistema politico internazionale (V.E. Parsi). La crisi economica globale: origini, rischi e opportunità (E. Gotti Tedeschi). III-IV SESSIONE. Intraprendere nel lavoro e nell'impresa (M. Tiraboschi). Educare per crescere (A. Sabatini). Includere le nuove presenze (G. Perego). Slegare la mobilità sociale (M. Magatti). Completare la transizione istituzionale (L. Antonini). V SESSIONE. Per un paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno (G. Savagnone). SESSIONE CONCLUSIVA. Omelia (V.L. Mondello). Saluto (F. Talarico). Intraprendere nel lavoro e nell'impresa (C. Costalli). Educare per crescere (P. Stroppiana). Includere nuove presenze (A. Olivero). Slegare la mobilità sociale (F. Miano). Completare la transazione istituzionale (L. Fronza Crepaz). Conclusioni (L. Diotallevi). Ringraziamenti e conclusioni (A. Miglio). APPENDICI. Relazioni del seminario di studio. Atti del seminario di studio.
Dall'annunciazione di Nazaret alla fuga della santa Famiglia in Egitto, la nascita di Gesù è raccontata ai bambini (4-8 anni) in modo semplice e toccante, arricchita da splendide illustrazioni colorate. La storia del Natale descritta nel Vangelo viene riproposta con linguaggio chiaro e stile evocativo adatti ai piccoli, pur rispettando i riferimenti biblici: per ogni racconto è infatti citato il relativo passo evangelico. Il volumetto si presta quindi come idea-regalo ed è al contempo utile strumento per momenti di educazione alla fede. Età di lettura: da 4 anni.
Ricco di illustrazioni colorate, il volumetto cartonato propone ai bambini dai 4 ai 7 anni una serie di semplici domande sulla nascita di Gesù. Giocando a far scorrere una finestrella, i fanciulli scopriranno un disegno che svela la risposta corretta. Una simpatica idea-regalo per un primo approccio alla storia del Natale, con stile e modalità adatti ai piccoli. Età di lettura: da 4 anni.
Ricco di illustrazioni colorate, il volumetto cartonato propone ai bambini dai 4 ai 7 anni una serie di semplici domande sugli episodi più importanti narrati nella Bibbia. Facendo scorrere una finestrella, si svela il disegno appropriato scoprendo così qual è la risposta corretta. Una simpatica idea-regalo per un primo approccio alle storie bibliche, con stile e modalità adatti ai piccoli. Età di lettura: da 4 anni.
Un sussidio per prendere insieme la strada della felicità: camminiamo lungo il cammino tracciato dalla Parola, che si incarnerà nella nostra vita. Lasciamoci modellare dallo Spirito che, meglio delle nostre stesse voci, canta nei nostri cuori il desiderio del Signore.
In questo percorso di preparazione al Santo Natale troverete un calendario 2012-2013 e una cartolina di Natale.
La disponibilità del cardinale Carlo Maria Martini a commentare per la rivista Il Regno tre eventi ecclesiali diversi per merito, rilevanza pubblica e collocazione temporale consentono oggi di rileggere gli appunti privati e pubblici di un autentico padre della Chiesa. Il primo dei tre testi ce lo mostra idealmente a Londra, nel 1999, raccolto in preghiera e in meditazione sul feretro dell'arcivescovo di Westminster, il cardinale Basil Hume. Il pastore di Milano sembra specchiarsi nella figura del grande confratello, con cui condivideva la tensione al dialogo e una profetica vocazione al "sogno" come strumento per esprimere i desideri che entrambi coltivavano per la Chiesa. Nel secondo testo, Martini si fa "cronista" al seguito di Giovanni Paolo II: l'anno è quello giubilare - il 2000 -, il pellegrinaggio è quello alle "sorgenti della fede cristiana", da Betlemme a Gerusalemme, e i gesti del pontefice - che, tra l'altro, in una fessura del Muro del pianto depone un biglietto con una preghiera che invoca perdono al popolo ebraico ricompongono una frattura storica con la Chiesa cattolica segnando un punto di non ritorno. Infine, troviamo Martini che risponde alla convocazione del papa e si reca con lui e con altri capi religiosi di tutto il mondo ad Assisi, a pregare per la pace all'indomani degli attentati terroristici dell'11 settembre 2001. Un racconto intriso dalla percezione di partecipare a "un evento di pura fede nel tempo drammatico che viviamo"...
Un'intervista è come un ritratto. Riesce bene quando è aderente al personaggio e ne interpreta al meglio i punti di forza. Rileggere tre conversazioni del cardinale Carlo Maria Martini con la rivista "Il Regno", avvenute fra il 1990 e il 2001, è quindi un modo per cogliere aspetti rilevanti del suo magistero e della sua pastorale: l'Europa, la 'cattedra dei non credenti', la Parola. La prima intervista prende spunto dall'assemblea ecumenica di Basilea del 1989, anno cruciale per il continente dopo il crollo del muro di Berlino, quando l'autore presiede il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee. "Se in Europa si sono consumate le divisioni tra cristiani - affermava - spetta proprio in particolare all'Europa, anche se non esclusivamente ad essa, il compito di cercare le vie più adatte per giungere quanto prima a superare tali divisioni". La seconda intervista ripercorre l'esperienza della 'cattedra dei non credenti', che prese avvio nella diocesi di Milano la sera del 17 novembre 1987. "Punto di partenza - ricordava Martini - era la constatazione che esistono in me, e in ogni altra persona pensante, un 'credente' e un 'non credente' che si interpellano a vicenda". Nella terza conversazione, realizzata al termine del VI Concistoro straordinario del 2001, il cardinale avanzava la proposta di un sinodo universale sulla Parola di Dio nella vita della Chiesa, perché "è dalla Parola ascoltata e contemplata che si rende più facile quello sguardo di sintesi tra antropologia, teologia, Vangeli...".