Il mandorlo è l'albero scelto per questo anno di passaggio verso la Cresima: indica la primavera che si affaccia nella vita dei ragazzi e delle ragazze di questa età. Il libro biblico che segna il passo è il Vangelo secondo Giovanni, a partire dal quale il gruppo sarà accompagnato alla realizzazione di uno spettacolo teatrale o di una narrazione durante momenti celebrativi parrocchiali, facendo sperimentare ai ragazzi e alle ragazze la missionarietà dell'annuncio confermata poi con il sacramento della Cresima. Il Quaderno contiene materiali utili alla preparazione di uno spettacolo teatrale o di narrazioni creative, per conoscere Gesù in modo esperienziale, attraverso il Vangelo di Giovanni. Le attività potranno essere presentate alla famiglia e alla comunità parrocchiale.
È il quinto volume dell’Itinerario di iniziazione cristiana della diocesi di Treviso. L’intero progetto è composto da 7 volumi, con percorsi che accompagnano bambini e genitori dalla seconda elementare fino alla terza media.
In questo quinto anno, a partire dall’immagine della cattedrale, i ragazzi intuiscono l’importanza di costruire la propria vita secondo le alte misure del progetto di Dio, pienamente realizzato nel Figlio. L’itinerario si snoda tra le pagine del Vangelo e accosta la vicenda storica di Gesù, soffermandosi sugli episodi in cui manifesta la sua disponibilità a scegliere il progetto del Padre: parole e gesti di Gesù interpellano personalmente i ragazzi, chiamati ad accoglierlo e ad orientare la loro vita secondo le sue scelte. L’ultima parte è dedicata all’identità dello Spirito Santo e accompagna alla celebrazione della Cresima: nel dono dello Spirito i ragazzi scoprono la modalità con cui Gesù mantiene la sua promessa di restare con noi per sempre.
Il sussidio – si tratta di un volume unico per tutti – è arricchito da illustrazioni che aiuteranno piccoli e grandi a entrare in contatto con i vari temi proposti.
Sommario
Presentazione (M. Tomasi). Il progetto Sicar. Introduzione (A. Zanetti). I. PROGETTO CATTEDRALE. Costruire in grande. 1. Sto costruendo una cattedrale. 2. Ritorniamo a costruire cattedrali. 3. Cattedrali di santità. II. UN PROGETTO DA SCEGLIERE. Costruire con Gesù. 1. Nel segno della croce. 2. «Scese dunque con loro e venne a Nazaret». Scegliere il quotidiano. 3. «Da Nazaret può mai venire qualche cosa di buono?». La scelta di Nazaret. 4. «Questi è il figlio mio prediletto». Gesù sceglie di immergersi nella storia. 5. «...ma quando furono terminati ebbe fame». La fatica di scegliere. 6. «Non di solo pane vive l’uomo». Scegliere la fedeltà al progetto di Dio. 7. «Il suo volto brillò come il sole». Scegliere una vita aperta alla speranza. 8. «Io sono il buon pastore». Scegliere di prendersi cura dell’altro. 9. «Li amò sino alla fine». Scegliere di donare la propria vita. 10. «Discese agli inferi». Scegliere di abitare l’abisso. 11. «Non è qui. È risorto». Scegliere una vita da risorti. 12. Meditazione sui misteri della vita di Gesù. III. UN PROGETTO PER LA CHIESA. Costruire nello Spirito. 1. «Vi invierò il Consolatore». Un dono promesso. 2. «Detto questo consegnò loro lo Spirito». Un dono offerto sulla croce. 3. «Erano pieni di Spirito Santo». Una preziosa eredità per la Chiesa. 4. «Caro parroco, cara comunità...». Un dono da chiedere. 5. «Non abbiamo mai sentito che ci fosse uno Spirito». Un dono da riscoprire. 6. Il rito della Cresima. 7. L’azione dello Spirito. 8. Voi siete il sale, voi siete la luce. Appendice.
Note sull'autore
L’ufficio per l’annuncio e la catechesi di Treviso si occupa della formazione dei catechisti della diocesi; sostiene il loro servizio, per un annuncio del Vangelo in sintonia con le direttrici del rinnovamento e con le esigenze delle singole comunità. Durante gli anni della sperimentazione ha elaborato gli itinerari per l’iniziazione cristiana di fanciulli e ragazzi, in collaborazione con i catechisti e sacerdoti diocesani che hanno messo a disposizione la loro sensibilità ed esperienza.
Il deserto ha un linguaggio discreto, proprio come la voce di Dio, ma non è un luogo facile in cui vivere. Bello e terribile, proprio come il mistero, è uno spazio in cui si è a un passo dal paradiso, ma anche a uno dall’inferno.
Dalla comunità di Qumran ai padri del deserto e della Chiesa, dagli antichi eremiti a Charles de Foucauld, da Meister Eckhart a Francesco d’Assisi, un’avventura del pensiero, ma anche un diario di emozioni. Un vero cammino non solo per chi crede, ma soprattutto per chi cerca.
Sommario
Prefazione (A. Paoli). Premessa - I gemiti dell’anima. I. Il cammino del deserto. II. La nudità dello spirito. III. Via negativa. IV. Nella tenebra luminosa. V. Il deserto di stracci. VI. Un Dio svuotato. VII. - Perfetta letizia.
Note sull'autore
Giorgio Gonella, figlio di Guido, che fu con De Gasperi tra i fondatori della Democrazia Cristiana e per cinque volte ministro della Pubblica Istruzione, ha partecipato ai movimenti del ’68. La lettura del Vangelo e diverse esperienze di fede lo hanno portato alla consacrazione religiosa nella Congregazione dei Piccoli Fratelli del Vangelo. Ha vissuto a New York, in una piccola fraternità, tra persone con problemi di alcolismo e di droga lavorando come conducente di uno scuolabus. Nel 2008 si è trasferito in Messico con il proposito di iniziare una nuova fraternità d’accoglienza sulle pendici delle montagne della Sierra Madre.
Il volume approfondisce la categoria della sinodalità nei suoi risvolti trinitari ed ecclesiologici e nelle sue implicazioni pastorali e canoniche.
La prima parte consente di sviluppare una riflessione teologica che, all’interno di un orizzonte trinitario, coinvolge tutti i membri della comunità ecclesiale chiamati a camminare insieme sotto la guida dello Spirito Santo. Grazie soprattutto al magistero di papa Francesco, la sinodalità rappresenta una categoria teologica di grande attualità e di capitale rilevanza all’interno del processo di comprensione e di azione ecclesiale che va esplicato in una realtà multiculturale, globalizzata, in continua evoluzione.
La seconda parte del volume tematizza ulteriormente la sinodalità in quanto categoria che non può prescindere dall’ambito teologico-pastorale e da quello giuridico-canonico; questi diversi livelli di comprensione consentono di tradurre le implicazioni storico-esistenziali di una riflessione sulla sinodalità quale cammino di maturazione del popolo di Dio.
Sommario
Il camminare insieme nella vita concreta della Chiesa (E. Cibelli). Sinodalità come principio ermeneutico della Chiesa italiana al tempo di papa Francesco. Contenuti e prospettive (G. Bassetti). I. SEZIONE ECCLESIOLOGICO TRINITARIA. La sinodalità come espressione della koinonia trinitaria (A. Clemenzia). L’ecclesiologia in una visione sinodale: una rilettura trinitaria (N. Salato). II. SEZIONE SPIRITUALE E MISTICA. I fondamenti spirituali per una Chiesa tutta sinodale (F. Asti). Sinodalità e «mistica» della fraternità (A. Ascione). III. SEZIONE PASTORALE. La sinodalità nell’insegnamento di papa Francesco e le dinamiche di rinnovamento della teologia pastorale (C. Matarazzo). Camminare insieme nella diversità (E. Cibelli). Esperienza di sinodalità nella Chiesa napoletana (C. Sepe). Verso una realizzazione della sinodalità (F. Asti). Gli autori.
Note sull'autore
Francesco Asti, sacerdote dell’Arcidiocesi di Napoli dal 1992, è laureato in Teologia e Scienze delle Comunicazioni. È docente ordinario e Decano presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sezione San Tommaso d’Aquino (Napoli) e Teologo Consultore presso la Congregazione per le Cause dei Santi. Tra le sue pubblicazioni per la Libreria Editrice Vaticana: Spiritualità e Mistica (2003); Dalla spiritualità alla mistica (2005); Dire Dio (2006); Teologia della vita mistica (2009); Centuria mistica con i Padri della Chiesa (2012); Maria Vergine nella vita mistica del credente (2017).
Edoardo Cibelli, presbitero di Napoli dal 2006, è laureato in Fisica, indirizzo cibernetico. Dottore in Teologia dogmatica, insegna Teologia fondamentale ed Escatologia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sezione San Tommaso d’Aquino (Napoli). Tra le sue pubblicazioni: Volontà, libertà e autenticità in Bernard Lonergan (Il Pozzo di Giacobbe 2012); Per una teologia del fondamento (Aracne editrice 2019), La misericordia: forma relationis. Prospettive ermeneutiche (con F. Asti e N. Salato, Verbum Ferens 2019).
Contributi di:
Gualtiero Bassetti, Cardinale presbitero di Santa Cecilia e Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Alessandro Clemenzia, professore di Teologia dogmatica la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale (Firenze) e l’Istituto Universitario Sophia (Loppiano).
Nicola Salato, professore di Teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale - sez. san Luigi.
Antonio Ascione, professore di Filosofia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale - sez. san Tommaso.
Carmine Matarazzo, professore di Teologia pastorale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale - sez. san Tommaso.
Crescenzio Sepe, Cardinale presbitero di Dio Padre Misericordioso, Arcivescovo metropolita di Napoli, Gran cancelliere della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Presidente della Conferenza Episcopale Campana.
La Chiesa come popolo di Dio è la proposta ecclesiologica del Concilio Vaticano II e riconosce che tutti i battezzati partecipano del sacerdozio comune e del triplice munus profetico, sacerdotale e regale. La proposta viene recepita positivamente dalla Chiesa latinoamericana che, a Medellin nel 1968, aggiorna il proprio cammino ecclesiale a partire dalle intuizioni conciliari. L'opzione preferenziale per i poveri, l'esperienza delle comunità ecclesiali di base, la centralità della Parola di Dio, l'incentivo alla ministerialità dei laici sono tutte scelte segnate dalla svolta conciliare che caratterizzeranno il cammino di un intero continente. Più difficile e problematica è la recezione dell'ecclesiologia del Popolo di Dio in occidente. La contrapposizione tra Chiesa istituzione e Chiesa carismatica e la difficoltà di cogliere il significato positivo del termine «popolo» in un contesto sociale che tende a proporlo in una dimensione politica, conducono alla scelta, avanzata nel Sinodo straordinario dei vescovi del 1985, di sostituire l'accezione conciliare della Chiesa come popolo di Dio con quello di Chiesa come comunione. Secondo l'autore, solo ripercorrendo le tappe della proposta conciliare si possono comprendere le scelte pastorali di papa Francesco della Chiesa e l'indicazione di una Chiesa inclusiva che sa accompagnare, discernere e integrare tutti.
La sinodalità, che è tra i temi centrali del magistero di papa Francesco, viene indagata in questo libro a partire dalla prassi collegiale delle prime comunità cristiane nel Nuovo Testamento. Svolgere un Sinodo non significa tanto cedere alla prassi democratica, quanto dichiarare la fedeltà della Chiesa alla propria vocazione; in altri termini, il tema della Chiesa sinodale è correlato al sensus fidei del popolo di Dio e al suo valore sociale. La radice profonda della difficoltà di rapporto fra i diversi soggetti ecclesiali che oggi si vive nella comunità cristiana va ricercata innanzitutto nell'inefficace assimilazione e attuazione del principio di ministerialità, come realtà riguardante non solo i ministri ordinati, ma tutta la Chiesa. Solo così ogni credente, nel camminare e decidere insieme, potrà sentirsi «pietra viva» nell'edificazione dell'unico Corpo di Cristo, che è la Chiesa.
Che cosa significhi essere maschio e femmina è oggi fortemente in discussione. Non c'è bisogno di ricordare la paura suscitata in ambiente ecclesiale dalla «questione gender», basta l'ovvia consapevolezza che le relazioni fra i sessi, almeno nei paesi ricchi e democratici, sono state sconvolte. Il femminismo ha rovesciato il sistema sociale e culturale che prevedeva il maschile come prototipo dell'umano; la struttura patriarcale si è sgretolata, le donne si sono emancipate e gli uomini sono andati in crisi. Alcuni, intimoriti, si sono ritirati dalla relazione o la vivono all'ombra della loro compagna; altri - e questa è una tipologia frequente all'interno della Chiesa - preferiscono donne non emancipate; altri ancora si lasciano interrogare dai mutamenti che avvengono e si mettono alla ricerca di un nuovo modello di maschilità, adeguato al contesto di oggi. Il problema ecclesiale è che i maschi che vogliono seguire Gesù devono prendere coscienza di aver introiettato un modello di maschilità che è loro di ostacolo nella sequela, altrimenti non potranno assumere la sua logica né conformarsi a lui.
La storia è una dimensione fondamentale di tutta la Bibbia. Giosuè, Giudici, Samuele e Re completano la linea del racconto del Pentateuco che, partendo dalla creazione, attraverso i patriarchi arriva alla morte di Mosè. Un arco di tempo paragonabile è abbracciato da Cronache (da Adamo al ritorno dall'esilio babilonese), mentre Esdra-Neemia proseguono la narrazione con alcune vicende dopo l'esilio. Il primo e il secondo libro dei Maccabei aggiungono notizie sulle lotte per mantenere la fedeltà all'alleanza nell'epoca ellenistica, portandoci a oltre un secolo dal tempo di Gesù. E se Rut e Tobia si soffermano su vicende familiari, inquadrate nella storia del popolo, quasi romanzi storici edificanti, Ester e Giuditta si configurano come una controstoria immaginaria, dove i deboli vincono sui forti. Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
Il volume, che raccoglie gli atti di un convegno promosso su indicazione dei vescovi dell'Emilia-Romagna, prende in esame il tema della sinodalità in senso teologico, cioè come dimensione che indica il modo in cui il popolo di Dio accoglie il dono della rivelazione divina, lo comprende pienamente e lo traduce nella prassi e nell'azione pastorale. Già nell'ambito biblico questa capacità di comprendere la parola di Dio è affidata sia all'intero popolo eletto, sia ad alcune persone che al suo interno rivestono una particolare autorità. La relazione tra queste due identità è però variegata e complessa, al punto che viene declinata in modi parzialmente differenti nelle varie tradizioni bibliche. La complessità di questa relazione si sviluppa ulteriormente a partire dal II secolo, quando l'accentuazione dell'autorità personale rispetto a quella di tutto il popolo prende piede, per giungere attraverso alterne vicende fino ai giorni nostri.
Categoria cruciale della fede cristiana, in relazione a Cristo, all'Eucaristia e alla vita dei credenti, il sacrificio appartiene all'esperienza universale dell'uomo nel rapporto con la sfera sovrumana. Esso prende la forma di uno scambio simbolico di beni, che ha il carattere dell'offerta, dell'immolazione e dell'unione, al fine di instaurare una relazione di riconoscenza, benevolenza e comunione con la sorgente della creazione e della storia. Per questo il sacrificio ha una dimensione cosmica, antropologica e sociale, si fonda sul racconto mitico dell'origine del cosmo, dell'uomo e della società e si attua nel rito, che rende presente quell'origine come possibilità per ogni nuovo inizio. Questo saggio indaga il tema nella storia moderna e contemporanea, svolgendo il rapporto tra mito e rito; recupera la memoria nella rivelazione biblica e nella storia della fede della chiesa, articolando il rapporto tra evento e rito; ne propone una rilettura teologico-spirituale, declinando il rapporto tra racconto e dramma. Per dire la singolarità del sacrificio di Cristo, dell'Eucaristia e della vita nello Spirito.