Nella tumultuosa storia delle sue interpretazioni e dei suoi effetti - soprattutto delle sue riprese letterarie e filmiche - Giuda Iscariota oscilla in un pendolo perenne. La sua figura è sospesa tra facili esecrazioni e improbabili riabilitazioni, spesso e volentieri ambedue condite in salsa deterministica, così da farne comunque un «predestinato al tradimento e alla dannazione», un dannato infame da maledire, piuttosto che da esaltare, fino ad attribuire al suo gesto un valore perfino ascetico, eroico, in quanto avrebbe reso possibile da parte di Gesù l'attuazione del piano di salvezza predisposto da Dio. Il mistero del traditore resta quello di un inspiegabile «peccato più grande» a confronto con quello di Pilato. E, tuttavia, in questa sua oscura enormità, è pur sempre un più piccolo frammento entro il mistero della sempre «più grande» rivelazione cristologica del Padre, culminante nel Figlio dell'uomo esaltato sulla croce, cui «volgeranno lo sguardo coloro che lo hanno trafitto».
Quest’opera costituisce un punto d’arrivo forse non superabile nella storia della «fenomenologia della religione» poiché fonde i risultati di ricerche settoriali importanti all'interno di una prospettiva metodologica che cerca di accostarsi al mondo delle strutture profonde della religione.
Nell’ampio edificio in cui è racchiusa l'indagine di Widengren si penetra attraverso la soglia dei primi due capitoli su «religione e magia» e «tabù e sacralità», tesi a prendere le distanze dalle concezioni evoluzionistiche del fatto religioso. Ma già il fondamentale terzo capitolo sulla «fede nel Dio supremo» mette in luce il tratto originale di questa costruzione: da questa fede scaturiscono infatti panteismo, politeismo e monoteismo, così come derivano le credenze di tipo dualistico. I successivi capitoli sul «mito», sul «rito» e sulle «pratiche cultuali» rispondono al tipico disegno di presentare i modi con cui l'uomo stabilisce il suo rapporto con un Essere supremo nelle diverse forme in cui storicamente viene adorato. Widengren analizza l'uomo visto nello svolgimento di una funzione decisiva come quella regale, nei culti funebri, nelle sue credenze escatologiche e apocalittiche, gnostiche e mistiche e affronta infine i temi della rivelazione, delle sacre scritture e dei relativi canoni per terminare con un capitolo dedicato ai vari tipi di comunità sacra.
Nonostante negli ultimi decenni sia tornato in auge l’interesse per la terza Persona della Trinità, in ambito accademico continua a segnalarsi l’assenza di un serio e rigoroso approfondimento sistematico della Pneumatologia.
Questo volume nasce dall’esigenza di offrire agli studenti di Teologia alcuni spunti a partire dall’approfondimento della persona dello Spirito Santo come «il Terzo persona», recuperando così il contributo che proviene dalla riflessione filosofica, che ha avviato un approfondimento sul ruolo ontologico del terzo nelle dinamiche relazionali interpersonali. «Il Terzo persona» è argomentato all’interno di un particolare orizzonte interpretativo che pone oggi in uno stretto e fecondo dialogo la teologia e la filosofia, vale a dire l’ontologia trinitaria.
Il testo raccoglie le meditazioni proposte dall’autore a una comunità di monache carmelitane come percorso quaresimale. Delle meditazioni conserva lo stile semplice, colloquiale, ricorsivo e suggestivo: più che offrire un quadro completo delle tematiche affrontate, intende offrire spunti di riflessione e provocazioni con l’intento di sollecitare una ricerca. L’itinerario è tutto raccolto attorno alla morte di Gesù, così come è raccontata nel Vangelo di Giovanni. Da pochissimi versetti emergono, come delle istantanee, quattro immagini, cui corrispondono le parti in cui è suddiviso il testo. La prima corrisponde alla Croce, la seconda e la terza formano un dittico – Gesù unisce il discepolo che amava e sua madre – e l’ultima è dedicata al tema dell’ora. Chiude il testo una breve riflessione sull’imperfezione, da vivere non tanto come un problema da risolvere, quanto come la possibilità stessa di entrare in relazione e di credere.
Tempo di Quaresima. Periodico religioso mensile (anno 13 - n. 3 marzo 2020) in edizione tascabile che propone due pagine quotidiane - una pillola di liturgia delle Ore - per chi vuole dedicarsi alla preghiera in un momento della giornata, oltre al rito della Messa, alla liturgia della Parola e alle parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento. Le riflessioni sono curate da fr. MichaelDavide, fr. Adalberto Piovano, fr. Luca Fallica e fr. Roberto Pasolini. Arricchiscono la rivista il calendario interreligioso, la segnalazione, le giornate particolari - ecclesiali e civili - e alcune pagine di riflessione.
Internet e i social network rappresentano, oggi più che mai, una sfida per la Chiesa e le comunità, poste davanti a una nuova sfida educativa che invita a ripensare il modo di «comunicare» dentro e fuori le reti sociali, per dare maggiore valore alle relazioni interpersonali, al dialogo, all’incontro.
L’importanza dell’integrazione, della partecipazione collaborativa e della cooperazione convergente sono i nodi che l’autore affronta per sottolineare l’importanza di ripartire dalla realtà delle persone e dalla verità di relazioni autentiche. Solo con la comunicazione interpersonale è possibile creare comunità che nei social network possono diventare community credibili, ridando alla Rete il senso e significato più intenso e affascinante: quello della condivisione e dell’interazione.
Questa miscellanea di studi e di contributi esprime un lavoro sinfonico, nel quale studiosi di vari ambiti teologici, di storia e delle scienze umane pongono a disposizione del lettore il frutto della propria ricerca, offrendo le loro considerazioni su un tema – quello del dialogo – di grandissima attualità.
Il contesto più ampio è quello del percorso in vista di una unica Università francescana a Roma, un cammino nel quale il tema del dialogo, della collaborazione, della comunione risulta centrale. L’idea è nata dai docenti dell’Istituto Francescano di Spiritualità, che hanno coinvolto altri professori della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum e della Facoltà teologica San Bonaventura-Seraphicum.
Il tema del dialogo è stato affrontato dalle varie prospettive che esistono all’interno della teologia spirituale: biblica, sistematica, storica, antropologica, ecumenica e i contributi sono stati raggruppati in due grandi aree tematiche, una teologica e una di matrice francescana.
Un percorso delicato e sapiente per riscoprire, nel cammino di Gesù verso la Croce, il mistero della nostra vita.
Tempo ordinario - Tempo di Quaresima. Periodico religioso mensile (anno 13 - n. 2 febbraio 2020) in edizione tascabile che propone due pagine quotidiane - una pillola di liturgia delle Ore - per chi vuole dedicarsi alla preghiera in un momento della giornata, oltre al rito della Messa, alla liturgia della Parola e alle parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento. Le riflessioni sono curate da fr. MichaelDavide, fr. Adalberto Piovano, fr. Luca Fallica e fr. Roberto Pasolini. Arricchiscono la rivista il calendario interreligioso, la segnalazione, le giornate particolari - ecclesiali e civili - e alcune pagine di riflessione. Abbonandosi all'edizione web sarà possibile scaricare i contenuti in formato PDF. Iscrivendosi alla newsletter, si riceverà quotidianamente via e-mail il link al PDF della messa del giorno.
La missione di Ivrea, indetta da monsignor Paolo Rostagno, vescovo nella diocesi piemontese dal 1939 al 1959, si tenne dal 20 ottobre al 25 ottobre 1958. La predicazione, alla quale fu invitato don Primo Mazzolari, fu strutturata in due cicli: il primo, composto di tre meditazioni, ebbe come contesto il Teatro Giacosa e fu rivoto ai professionisti; il secondo, sempre articolato in tre serate, fu sviluppato per tutti nella cornice della Cattedrale dedicata a Maria Assunta. I temi delle sei meditazioni sono: Cristo «occupa» il pozzo (Sichem, strada obbligata); La sete di Cristo (Le nostre seti); Cristo acqua saliente (Chi beve di me non avrà più sete); A me non importa niente del Padre (I nostri rapporti con il Padre); Dov'è il Padre? (Dio sotto giudizio!); Chiesa casa del Padre (Cosa ne avete fatto della mia Chiesa?).