Il principio fondamentale di tutto il pensiero paolino va individuato a monte di tutti gli altri pur importanti temi e cioè nella persona di Cristo morto e risorto per noi. Per l'apostolo il mistero pasquale è l'evento fondativo, avvenuto nel passato, ma sempre attualizzato e reso efficace dalla predicazione che genera la fede giustificante in colui che inizia a vivere in Cristo, e che ha una portata salvifica-escatologica universale. Se il riferimento all'evento Cristo, morto e risorto per noi, è presente in tutti gli scritti di Paolo, la sua più ampia esposizione, con le molteplici implicazioni per i credenti, sia ebrei sia gentili, si trova nella Lettera ai Romani. Il fatto di rivolgersi a destinatari non evangelizzati da lui e di impostazione giudeo-cristiana nel modo di praticare la fede in Gesù messia, spinge l'apostolo a presentare, con un ineguagliato approfondimento, la propria ermeneutica del vangelo, cercando di rispondere alle prevedibili obiezioni sollevate da quel tipo di uditorio. Prefazione di Romano Penna.
Gesù Cristo è esistito? Che cosa ha detto e fatto? E che cosa rappresenta per ciascuno di noi? Questo libro cerca di rispondere a queste domande ponendo in rilievo la rivoluzione operata da un «ebreo sconcertante». Una rivoluzione che la religione prontamente ha controllato, addomesticato e ben integrato nel sistema attraverso le leggi, i sacerdoti, gli altari, le molte liturgie e i pochi sentimenti di umanità. In Gesù, spiega Castillo, Dio «si è spogliato del suo rango ed è diventato uno tra i tanti». Ed è proprio svuotandosi di tutto il potere e di tutta la gloria che è possibile trovare il senso della vita, un senso che abita oltre le rappresentazioni del trascendente che ci siamo costruiti e di cui ci siamo serviti in modo letterale per dividerci e farci male gli uni con gli altri.
I primi capitoli della Genesi ci offrono un catechismo in pillole sui principali temi della vita. Non hanno la pretesa di rivelare come è andata agli inizi, bensì di annunciare il senso della storia agli occhi di Dio. Il percorso si sviluppa attraverso 8 schede: il dono della vita, il senso della vita, la festa, il lavoro, la famiglia, il peccato e la misericordia, l'unità nella diversità, il diluvio e l'alleanza. Ne scaturisce una vera e propria «lectio biblica familiare»: nata da famiglie e rivolta alla famiglia, raccoglie, con freschezza e immediatezza, le risonanze che maggiormente possono interpellare la vita attuale delle coppie.
«La malattia, soprattutto quella grave, mette sempre in crisi l'esistenza umana e porta con sé interrogativi che scavano in profondità. Il primo momento può essere a volte di ribellione: perché è capitato proprio a me? Ci si potrebbe sentire disperati, pensare che tutto è perduto, che ormai niente ha più senso... In queste situazioni, la fede in Dio è, da una parte, messa alla prova, ma nello stesso tempo rivela tutta la sua potenzialità positiva. Non perché la fede faccia sparire la malattia, il dolore o le domande che ne derivano, ma perché offre una chiave con cui possiamo scoprire il senso più profondo di ciò che stiamo vivendo; una chiave che ci aiuta a vedere come la malattia può essere la via per arrivare ad una più stretta vicinanza con Gesù, che cammina al nostro fianco, caricato della Croce.» (Papa Francesco)
Il diffuso interesse per il fenomeno monastico, documentato anche da libri e film, si intreccia con la grande fatica dei monaci e delle monache dei nostri giorni a restare se stessi senza avere nostalgia di se stessi. La «prima generazione di monaci increduli» è dunque chiamata a diventare credente, in ossequio al voto monastico di «conversione». Questo cammino avviene necessariamente in modo diverso anche se non opposto a quanto hanno vissuto i Padri. «Quanti ci hanno preceduto nell'avventura monastica - scrive fratel MichaelDavide - si aspettano da noi che siamo dei veri figli capaci di diventare a nostra volta padri: essere generati e generare alla vita monastica passa attraverso una continua rigenerazione per rimettere a fuoco una visione del combattimento spirituale», memore dell'insegnamento del grande Antonio quando disse che al monaco restano due cose: la Scrittura e la libertà.
Periodico religioso mensile in edizione tascabile che propone due pagine quotidiane - una pillola di liturgia delle Ore - per chi vuole dedicarsi alla preghiera in un momento della giornata. Contiene il rito della Messa, la liturgia della Parola e le parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento. Le riflessioni sono curate da fr. MichaelDavide, fr. Adalberto Piovano, fr. Luca Fallica e fr. Roberto Pasolini. Arricchiscono la rivista il calendario interreligioso, la segnalazione, e una breve riflessione sulle giornate particolari - ecclesiali e civili - e alcune pagine di riflessione.
Abbonandosi all'edizione web sarà possibile scaricare i contenuti in formato PDF. Iscrivendosi alla newsletter, si riceverà quotidianamente via e-mail il link al PDF della messa del giorno.
Rivista mensile - Anno 12 - n. 11/2019.
Un sussidio per meditare insieme a Maria sul tema della morte e per accompagnare coloro che ci hanno preceduto nel regno del Padre. Da utilizzare per la preghiera personale e comunitaria, e per le veglie in suffragio dei defunti.
Questo libro propone una riflessione sul tema della custodia del creato a partire dalla Bibbia. La prima parte evidenzia la creazione nel suo insieme, l'essere umano in questo contesto, l'ordine e il disordine cosmico. La seconda rilegge la creazione tenendo come punto di riferimento ideale le quattro componenti del cosmo: acqua, aria, terra, fuoco. L'ultima parte costituisce una sorta di appendice, con un capitolo che propone una breve lettura dell'enciclica di papa Francesco Laudato si' e quattro schede che riassumono gli elementi del creato, in una visione attuale e scientifica, una sorta di sguardo sulle conseguenze di quanto esiste e potrebbe accadere o già avviene.
La Chiesa ha davvero perso ogni credibilità in materia di morale sessuale? Un’indagine tra gli operatori pastorali laici in Italia aiuta a dare una risposta con il proposito di elaborare una teologia morale che parta dal basso, abbandonando i rigidi schemi deduttivi per ascoltare il senso comune dei fedeli. Una teologia in grado di mettersi in continuo discernimento per trovare le risposte ai grandi dilemmi morali e ridonare una voce chiara e dimessa a una Chiesa considerata una «muta urlatrice» soprattutto quando affronta i temi della sessualità, del matrimonio e della famiglia.
Il timore e la gioia sono due sentimenti, tra loro profondamente intrecciati, che fotografano l'animo dei credenti. La gioia di vedere Gesù ancora vivo, trasfigurato nella sua nuova vita, viaggia accanto alla paura che si tratti di un'illusione. Questi commenti alle letture domenicali dell'anno A accompagnano il lettore all'interno della grande scommessa della fede cristiana: credere nel Risorto. Una fede che significa scorgere delle tracce di vita non solo nelle gioie, ma anche nelle paure e nelle fatiche; affidarsi a Colui che può trarre il bene anche dal male. Credere che la Pasqua ha capovolto la realtà, ha proiettato un raggio di luce anche sulle tenebre più fitte, così che i nostri timori, che pure rimangono, siano meno potenti della gioia che ci è donata.