Nelle "Epistulae ad Lucilium" di Seneca si alternano lettere più brevi e altre che si configurano come brevi trattati sotto forma epistolare. Tra queste ultime spicca la lettera 70, piuttosto corposa con i suoi ventuno paragrafi, che sviscera l'idea, tipicamente stoica, secondo la quale la vita non è sempre, di per se stessa, degna di essere vissuta. Anzi, secondo la concezione etica tipica dell'élite romana, fortemente intrisa di stoicismo, ognuno è libero e deve sapere porre fine alla propria esistenza in una serie ben precisa di circostanze: quando, per esempio, si è afflitti da una malattia incurabile, nel caso del "taedium vitae" (espressione che potremmo quasi far corrispondere al moderno concetto di «depressione») o in tutti i casi in cui la dignità dell'individuo, o la sua libertà, sono definitivamente e senza speranza minacciate o stroncate. Questo aspetto dell'autodeterminazione del saggio - uno dei punti di divergenza più interessanti tra la filosofia stoica e il cristianesimo, per tanti altri versi invece assimilabili -, si rivela di grande attualità anche nell'odierno dibattito etico-politico.
Straniera, vedova e senza figli, la biblica Rut diventa progenitrice di Davide e antenata del Messia. Qual è la forza che la fa emergere dall'anonimato della sventura alla gloria della discendenza regale? Come è accaduto che da una situazione sfavorevole sia riuscita a conquistarsi un ruolo importante? Sono le domande che guidano la prima parte di questo commento, attento a fare emergere dall'analisi letteraria i temi teologici. Alle riletture del Targum e del Midrash è invece dedicata la seconda parte del volume, che risulta dunque un dittico incentrato sul tema della forza delle donne e sulla capacità dei loro sentimenti di muovere la storia.
Gli interventi - per la maggior parte inediti - che il cardinale Carlo Maria Martini ha rivolto all'Ordine delle vergini documentano la notevole attenzione che egli ha riservato all'Ordo virginum negli anni in cui è stato arcivescovo di Milano.Quando ancora in molte diocesi italiane si muovevano i primi passi per iniziare questa nuova esperienza vocazionale, il suo pensiero e la sua pratica pastorale hanno costituito un prezioso punto di riferimento per tanti vescovi.Le riflessioni di Martini tracciano un itinerario orientato a una totale consacrazione, inserita pienamente nel vivere sociale ed ecclesiale, secondo una specificità femminile che dispiega e descrive la vocazione verginale. Essa è patrimonio della Chiesa, e della Chiesa locale, secondo l'ecclesiologia dei primi secoli della cristianità - in cui questa vocazione è nata - felicemente ripresa dal Concilio Vaticano II e valorizzata dal magistero e dalla prassi di papa Francesco.
Il concilio aperto a Ferrara l'8 gennaio 1438 e trasferito l'anno dopo a Firenze proclama l'unione fra la Chiesa greca e quella latina, un accordo che dura sino alla presa di Costantinopoli, nel 1453, e viene rotto ufficialmente da un concilio della Chiesa greca poco meno di vent'anni dopo. Questo volume si propone di indagare dal punto di vista storico ed ecclesiologico le unioni che si sono verificate dopo il concilio ferrarese-fiorentino. In particolare, la ricerca si sofferma sulla prima grande unione dei ruteni del 1595, conosciuta anche come Unione di Brest, e sull'unione della Chiesa romena ortodossa della Transilvania (1697-1700). Questo avvenimento ha portato alla riscoperta delle radici latine, alla comunione ecclesiastica con la Sede di Pietro e alla nascita di un movimento illuminista che ha suscitato, nel tempo, la nascita di un solo Stato per i romeni delle province di Moldova, Valacchia e Transilvania. Dal punto di vista ecclesiologico il processo di unione della Chiesa ortodossa romena della Transilvania si compie con il Concilio Vaticano II, che con il documento sulle Chiese cattoliche orientali "Orientalium Ecclesiarium" riconosce le comunità cattoliche orientali come vere Chiese.
Questo libro propone alcune prospettive sistematiche per ripensare il tema della misericordia e indagare un aspetto fondamentale del vissuto credente, il modo in cui Dio è implicato con la sofferenza dell'uomo. In dialogo con le scienze umane e con le posizioni teologiche di Bordoni, Forte, Canobbio e Mancuso, l'autore distingue tra dolore e sofferenza, attribuendo il primo all'uomo, in quanto passività, e la seconda a Dio, in quanto attività. Tale distinzione risulta essere un criterio teologico rispettoso della diversità insopprimibile tra Dio e l'uomo e, allo stesso tempo, adatto a reinterpretare la questione del soffrire di Dio.
L'inno alla carità di Paolo è la «tavolozza dei toni dell'Amore di Dio». Papa Francesco ci invita a meditarla per gustare le infinite profondità con cui il Padre ama ciascuno di noi, e per imparare a disegnare la nostra vita con i medesimi colori. Seguire passo passo i tratti della carità di Dio è lasciarsi condurre da Gesù che è la Via per imparare ad amare, e costruire così la felicità vera. Il sussidio comprende 8 schede, che commentano la seconda parte di 1 Corinzi 13, letta alla luce di una parabola di Gesù. Ne scaturisce una vera e propria «lectio biblica familiare»: nata da famiglie e rivolta alla famiglia, raccoglie, con freschezza e immediatezza, le risonanze che maggiormente possono interpellare la vita attuale delle coppie.
Sicar è il luogo dell'incontro tra Gesù e la Samaritana, presso il pozzo di Giacobbe. Proprio lì Gesù condivide la sete degli uomini e, a partire dai semplici gesti della quotidianità, risveglia una sete più profonda e conduce il suo interlocutore al cuore della buona notizia. Il progetto Sicar recepisce l'invito dei vescovi a rinnovare la catechesi attraverso un modello di ispirazione catecumenale. Si rivolge ai catechisti e li guida nell'accompagnamento dei bambini e dei ragazzi dai ó ai 14 anni, con il coinvolgimento delle famiglie. Gli incontri di ogni itinerario si sviluppano in tre passaggi, secondo una metodologia denominata «regola delle Affascinare: partire dalla vita e suscitare interesse. Approfondire: scoprire la bellezza e la profondità della fede. Assimilare: ritornare alla vita, rinnovati dall'incontro con Gesù. Primo anno. Sulle strade di Gesù: Un percorso di rinnovato annuncio, in cui bambini e genitori sono accompagnati dalla Galilea a Gerusalemme all'ascolto della bella notizia di Gesù, nato, morto e risorto per noi. L'itinerario è scandito dalle pagine del Vangelo di Marco, dai personaggi che hanno incontrato Gesù lungo le rive del lago di Tiberiade: nel racconto della loro esperienza rivelano ai bambini e alle famiglie un tratto del volto di Gesù; occorre incontrare Gesù ripercorrendo le sue strade, ascoltare la sua Parola, vedere i segni che compie per accoglierlo come il Risorto che rimane con noi per sempre.
È il secondo volume dell'Itinerario di iniziazione cristiana della diocesi di Treviso. L'intero progetto è composto da 7 volumi, con percorsi che accompagnano bambini e genitori dalla seconda elementare fino alla terza media.Il secondo anno è dedicato alla preparazione e alla celebrazione del sacramento della Riconciliazione, come «ri-attivazione» della grazia battesimale, nella liberazione dal peccato, nell'accoglienza della vita nuova, nella partecipazione alla vita ecclesiale. I catechisti potranno trovare materiale per svolgere i vari incontri, con attività e giochi adatti al target.Il sussidio - si tratta di un volume unico per tutti - è arricchito da illustrazioni che aiuteranno piccoli e grandi a entrare in contatto con i vari temi proposti. Catechismo di riferimento: "Io sono con voi".
È una proposta per l'accompagnamento dei genitori di bambini che partecipano al cammino di iniziazione cristiana ispirato al catecumenato. Strutturato su quattro anni che corrispondono a precise tappe. Per ogni tappa sono previsti cinque o sei incontri in stile laboratoriale, nei quali vengono offerti materiali per stimolare la partecipazione e il coinvolgimento dei genitori, e riflessioni, centrate sulla parola di Dio, utili al risveglio della vita di fede, perché in loro possa ripartire un vero cammino d'incontro con Cristo e d'inserimento nella vita ecclesiale. Un'esperienza indispensabile per ogni comunità cristiana che desideri offrire un secondo annuncio in un passaggio particolare della vita degli adulti.Questo primo volume accompagna i genitori a riscoprire il rapporto personale con Dio e a riappropriarsi del ruolo di primi educatori alla fede dei figli.
È una proposta per l'accompagnamento dei genitori di bambini che partecipano al cammino di iniziazione cristiana ispirato al catecumenato, strutturata su 4 anni che corrispondono a precise tappe.Per ogni tappa sono previsti 5-6 incontri in stile laboratoriale, nei quali vengono offerti materiali per stimolare la partecipazione e il coinvolgimento dei genitori e riflessioni, centrate sulla parola di Dio, utili al risveglio della vita di fede, perché in loro possa ripartire un vero cammino d'incontro con Cristo e d'inserimento nella vita ecclesiale. Un'esperienza indispensabile per ogni comunità cristiana che desideri offrire un secondo annuncio in un passaggio particolare della vita degli adulti. Questo secondo volume offre ai genitori l'opportunità di approfondire la propria fede attraverso l'incontro con la parola di Dio nella riscoperta della persona di Gesù.