
"Sicomoro" è il secondo anno del progetto "Il seme". Con la sua proposta formativa, articolata in dinamiche interattive, approfondimenti e indicazioni operative, desidera accompagnare i catechisti, i genitori e l'intera comunità parrocchiale in cammino accanto ai bambini e alle bambine che vivranno la grande esperienza della Confessione. I bambini, crescendo, fanno i loro piccoli e grandi passi verso Gesù, proprio come Zaccheo, che scala il sicomoro per vederlo. Il sicomoro è infatti una pianta sulla quale ci si può arrampicare facilmente e sarà metafora degli strumenti che aiutano a crescere. Accompagnerà l'impegno degli educatori alla fede nell'incoraggiare i bambini e le bambine nella loro crescita umana e cristiana. Presentazione di Enzo Biemmi.
L'itinerario, a lungo sperimentato nella diocesi di Modena-Nonantola, propone cinque incontri per tre anni. In stile laboratoriale, fa propria la scelta di una formazione «trasformativa», capace di prendersi cura di tutte le dimensioni del catechista: essere, sapere e saper fare. Nel primo anno si accompagnano i catechisti a rivolgere la loro attenzione all'iniziazione cristiana come cammino che coinvolge i bambini e gli adulti, e che trova nella comunità cristiana il primo soggetto evangelizzante. Nel secondo anno viene messa al centro la figura del catechista, l'impegno importante all'autoformazione e alla collaborazione nel lavoro di équipe. Il terzo anno è dedicato a ripensare ai sacramenti dell'iniziazione cristiana e ad articolare un cammino di formazione liturgica integrato con l'itinerario catechistico.
Il testo è diviso in due parti: nella prima viene esplorata una mappa per la ricerca della felicità attraverso l'analisi di alcune tematiche del mondo giovanile - lo studio, lo sport, l'arte, il lavoro, i sentimenti, i viaggi - e semplici ma incisive fotografie su valori come il bene, la giustizia, l'onestà, la libertà, la solidarietà e il bene comune.Nella seconda parte la Bibbia e le parole di papa Francesco diventano il filo rosso per tracciare il proprio individuale cammino verso la felicità.
Rivista
L'esigenza di comporre mitezza e fermezza, presente nelle pagine dei Padri della Chiesa, tra cui Gregorio di Nazianzo e Agostino, viene qui osservata nell'opera di Ambrogio. Il primo capitolo studia i brani che il vescovo di Milano dedica al Petto di Cristo, sorgente che consente di attingere alla combinazione di mitezza e fermezza. Il secondo inquadra il tema all'interno del comportamento paterno di Dio lungo la storia e nell'agire di Gesù. Il terzo immette la ricerca in molteplici ambiti: il mondo della natura, che agli occhi di Ambrogio costituisce un serbatoio di preziosi insegnamenti per la vita, alcune grandi figure dell'Antico e del Nuovo Testamento e, infine, il tempo in cui il vescovo di Milano vive e opera. L'accento è posto sulla diretta fruizione dei testi, che sono puntualmente riportati, talora con alcune pregnanti espressioni latine dell'originale.
Oggi più che mai, in un contesto culturale e sociale in cui l'autorità e il governare sono visti in modo prevalentemente critico e sottoposti anzitutto al giudizio e al pregiudizio, si rivela necessario mostrare il volto servizievole di questo compito. L'idea dell'autorità in Francesco d'Assisi non ha nulla a che vedere con il potere, il prestigio e il dominio, tipici di una mentalità mondana. Egli stesso volle essere non un capo ma un fratello, non un maestro ma un testimone, non un padrone ma un servo. Il modo francescano di considerare il governo della fraternità e dell'Ordine è infatti incompatibile con il potere perché chi governa deve agire per puro spirito di servizio nella consapevolezza che l'autorità è un dono e non un privilegio. In questo senso lo spirito francescano del governare insiste sull'uguaglianza in fraternità in forza della professione dei voti e del Vangelo. Questo volume raccoglie gli atti del convegno «Governo fraterno. La novità di Francesco d'Assisi nella società delle relazioni liquide», svoltosi a Siracusa dal 25 al 27 settembre 2015 per iniziativa della Provincia dei Frati Minori Cappuccini.
È solo connettendosi alle domande della storia che si mette il nostro agire su sentieri dotati di senso. Non basta la presunzione di avere un «sapere» da cui trarre le risposte, se queste sono sganciate dalla capacità di porsi le domande, a partire dall'interrogativo più importante: quale elemento vivificante si è eclissato dalle nostre scelte e dalla nostra vocazione? Questo libro raccoglie le domande di religiose, religiosi e laici sui temi della vita consacrata, del suo futuro, della sua necessaria reinterpretazione alla luce delle nuove situazioni.
Sulla grande spiaggia di sabbia in riva al mare vive un uccellino che non ha la voce. È una femmina e si chiama Eli. Quando sente il fruscio delle foglie degli alberi, il fragore delle onde del mare e il ticchettio della pioggia, Eli è triste. Ma un giorno trova sulla spiaggia uno strano strumento che produce un suono forte e fantastico: trööömmmpffff! Eli è felice perché ora ha finalmente la sua voce. Ma poi scopre che quella specie di tromba appartiene a qualcun altro...
Le storie più famose del mondo scritte per i bambini e molto amate anche dagli adulti:- La bella addormentata nel bosco- Cenerentola- Puccettino- Il gatto con gli stivali- La Bella e la Bestia.