Fra i Profeti maggiori Geremia rappresenta senz'ombra di dubbio il profeta più "umano", che ha vissuto un'esperienza di ministero complessa e travagliata, fatta di sofferenze, dubbi, ripensamenti, addirittura atti di ribellione nei confronti di Dio e della sua chiamata. Il libro, che la tradizione gli ha attribuito e che presenta diverse sezioni a vario titolo "biografiche", costituisce da questo punto di vista una testimonianza affidabile del percorso spirituale dell'uomo, del credente e del profeta Geremia, che lo rende una figura di grandissima attualità. Geremia è testimone in prima persona di quanto sia arduo fidarsi davvero di Dio, e soprattutto mettere in gioco la propria vita per adempiere con onestà e fedeltà la missione ricevuta. Questa raccolta di lectio intende approfondire alcuni dei testi più noti del profeta, che permettono di cogliere la bellezza autentica della sua persona e della sua esperienza di fede; vorrebbe, altresì, far sorgere nel lettore il desiderio di procedere nella lettura meditativa del libro anche nei suoi passaggi meno noti, ma altrettanto suggestivi.
Nell'eclissi la luna si frappone fra la terra e il sole oscurandone i raggi, ma questo non rappresenta la fine del sole, che tornerà a risplendere se accetteremo di attraversare l'oscurità. Accompagnare una persona che sta meditando il suicidio, o chi è sopravvissuto a questo lutto, significa mantenere sempre accesa la fiammella della speranza, anche quando tutto sembra oscurità. Camminando in punta di piedi, esploreremo il tema del suicidio: cosa spinge una persona a sceglierlo; come possiamo prevenirlo; come stare vicino a chi vive questo lacerante lutto e come affrontare le domande di senso che il suicidio porta con sé. Scoprendo infine, con il poeta Tagore, che «le onde di lacrime del dolore fanno emergere perle preziose da inaccessibile profondità».
Gesù ha dedicato molto tempo all'insegnamento dei suoi discepoli, come rivelano i vangeli. Oggi la Chiesa, oltre ai cammini di iniziazione, investe relativamente poco tempo nella formazione dei nuovi credenti e dei suoi ministri, come vescovi e preti. Una preoccupazione urgente per il sinodo. Il sinodo stesso è un'importante occasione di formazione che promuove uno stile e una logica di condivisione. «CredereOggi», in questo numero, suggerisce una trasformazione del cammino di fede focalizzandosi su una comunità di credenti che pratica il discernimento e il pensiero critico per superare fanatismi e ideologie e per migliorare il dialogo con chi ha opinioni diverse.
Le fonti agiografiche ci raccontano che Francesco d'Assisi, a due anni dalla morte, si ritirò sulla Verna per vivere una quaresima di digiuno e preghiera, secondo una sua ritualità. Nel silenzio e nell'orazione il Crocifisso gli imprime nel cuore e nel corpo i segni dell'amore: le stimmate. L'autore cerca di rispondere alle domande più importanti: come sono nate le stimmate, come sono possibili e che cosa significano per noi oggi? Esse, pur essendo principalmente un dono divino, non accadono all'improvviso, dal nulla, ma fioriscono su un "terreno" preparato. La categoria di rito/rituale sembra importante per scoprire e descrivere la vita che Francesco conduceva prima di ricevere il dono delle stimmate. E questo ha molto da dire anche al bisogno di spiritualità e di nuove ritualità di noi uomini contemporanei.
Il Messale delle domeniche e feste 2025 è pensato per aiutare a partecipare attivamente alla liturgia, grazie alle accurate introduzioni alle singole feste. Contiene tutti i testi liturgici del nuovo Messale e del Lezionario delle domeniche e feste, dal primo gennaio fino all’ultima domenica di dicembre 2025. Le letture e il Vangelo sono introdotti da brevi spiegazioni per chi vuole preparare o continuare a casa la riflessione sulla Parola. Le introduzioni alle celebrazioni, le preghiere dei fedeli e i commenti alle letture e al Vangelo sono curati da Simona Segoloni Ruta.
Il Messale delle domeniche e feste 2025 è pensato per aiutare a partecipare attivamente alla liturgia, grazie alle accurate introduzioni alle singole feste. Contiene tutti i testi liturgici del nuovo Messale e del Lezionario delle domeniche e feste, dal primo gennaio fino all’ultima domenica di dicembre 2025. Le letture e il Vangelo sono introdotti da brevi spiegazioni per chi vuole preparare o continuare a casa la riflessione sulla Parola. Le introduzioni alle celebrazioni, le preghiere dei fedeli e i commenti alle letture e al Vangelo sono curati da Simona Segoloni Ruta.
Il giubileo del 2025 segue la scansione ordinaria degli anni santi. Se ordinario è il ritmo, il tema e l’evento saranno eccezionali. Papa Francesco invita a mettersi in cammino sul tema della speranza. Il libro prova ad accettare la sfida. Dopo aver ricostruito brevemente la vicenda biblica e storica dei giubilei, ci si interroga su che cosa sia la speranza. Si entra poi nel cuore del tema apprendendo i gesti tipici dell’anno giubilare: la penitenza, il pellegrinaggio, le indulgenze, la riconciliazione e Roma. Dato spessore ai riti giubilari, sulla via del ritorno si propongono pratiche ordinarie di elemosina, indulgenza e speranza.
MARCO GALLO (1977), presbitero della diocesi di Saluzzo, è parroco e docente di liturgia e sacramenti. Insegna a Fossano (Cn), Torino e Parigi. È direttore della Rivista di Pastorale Liturgica.
La speranza è la virtù teologale che papa Francesco ha voluto al centro dell’Anno Giubilare 2025. Il papa ci esorta a essere pellegrini di speranza. In questo i santi ci regalano parole d’incoraggiamento e nella loro vita sono tracciate le vie per questo pellegrinaggio. Il libro ne indica alcune in particolare: la preghiera, anzitutto; lo sguardo misericordioso verso il prossimo; l’apertura alla fraternità universale; l’invito paolino a essere gioiosi nella speranza. Per ciascuna di esse sono indicati dei modelli: il venerabile cardinale Van Thuan, santa Teresa di Lisieux, san Charles de Foucauld, il beato Pier Giorgio Frassati, i santi Carlo Acutis, Tommaso Moro, Vincenzo de Paoli e Filippo Neri. Sono solo alcuni esempi e l’elenco si potrebbe ampliare enormemente. Ogni santo, infatti, ci mostra un tratto del volto di Dio.
Nel contesto del cammino sinodale si parla molto di discernimento comunitario, necessario per costruire una Chiesa di persone libere, pronte a mettersi in gioco e che guardano al futuro. Ma di che cosa si tratta precisamente? Che cosa si intende concretamente quando si parla di “prospettiva sapienziale”? Gli autori affrontano questi temi in maniera chiara delineando il senso del “discernimento sapienziale”e tracciandone le linee di forza. Successivamente propongono un percorso teologico-pastorale per un “discernimento comunitario”, illustrandone i relativi strumenti.
Nuovo edizione rivista e ampliata con l'aggiunta di una prefazione del card. Semeraro, prefetto del Dicastero per le cause dei santi e di una postfazione di Antonia Salzano Acutis (mamma di Carlo). Carlo Acutis (3 maggio 1991-12 ottobre 2006), il primo santo millennial. Un giovane che con il suo entusiasmo parla di Gesù ai suoi coetanei e porta i lontani a chiedere il battesimo, non solo, ma a riconoscere che la fede cristiana è gioia. Un ragazzo che ama i santi e soprattutto Francesco d’Assisi il quale quando pregava, secondo gli antichi biografi, “parlava all’Amico”. Un testimone che vive una vita straordinaria breve e intensa, giocando, usando il pc, praticando lo sport, divertendosi con gli amici e amando gli animali. Un cristiano che accetta la sofferenza e la offre per la chiesa e per il papa.
Breve saggio a due voci in cui l'esperienza del narrare viene esplorata dal punto di vista filosofico e dal punto di vista teologico, in relazione al fenomeno della parola e della parola di Dio. Le applicazioni di massa dell'intelligenza artificiale pongono molte questioni sulla natura umana del raccontare, irriducibile alla sola produzione tecnica di testi in quanto espressione del mistero dell'autocoscienza e del suo formarsi. Dapprima gli autori analizzano il confronto tra i due principali paradigmi generativi di sapere, quello scientifico e quello narrativo, mettendo in discussione il primato del primo sul secondo. In seguito si concentrano sulla proposta filosofica di Paul Ricoeur (circa l’identità umana come identità narrativa) e sulla reinterpretazione dell'identità cristiana in chiave stilistica (C. Theobald).