Questo libro introduce alla visione francescana dell'ecologia che, per molti aspetti, può essere considerata come ispiratrice dell'enciclica Laudato si'. Analizza le attuali sfide etiche globali, mettendole in relazione con l'esperienza di Francesco d'Assisi e con la riflessione filosofica e teologica della tradizione francescana. Evidenzia la necessità di superare l'attuale cultura dello scarto. Francesco d'Assisi è universalmente riconosciuto come modello e fonte di ispirazione per tutti coloro che cercano di vivere in rapporto armonico con la natura, come esempio e referente per gli ambientalisti. Raccogliendo questo sentire comune, Giovanni Paolo II proclamò Francesco d'Assisi patrono dei cultori dell'ecologia nel 1979.
Ernesto Olivero racconta la storia dell'avventura cominciata nel 1964 con il Sermig, il Servizio missionario giovani, costituito inizialmente da un gruppo di ragazzi folli, sognatori e idealisti che decide di impegnarsi per sradicare la fame nel mondo. Da questo ideale nasce la sintesi di una storia che negli anni si sarebbe arricchita di molte sfumature: missioni di pace, piani di sviluppo, aiuti umanitari, sostegno ai poveri, progetti di giustizia.
Quindici lettere che san Francesco avrebbe potuto indirizzare oggi a donne e giovani, governanti e finanzieri, medici e artisti, sacerdoti e banditi, difensori dell'ambiente e... a papa Bergoglio.
La storia illustrata di Antonio, il giovane frate disposto a vivere in povertà e ad andare fino in capo al mondo pur di annunciare il vangelo di Gesù.
Il biblista Augusto Barbi, analizzando la sezione marciana «sulla strada» della croce (Mc 8,22-10,52), propone al lettore una via per intraprendere un cammino di maturità cristiana in piena libertà e responsabilità.
Storia di Emanuele, bresciano di 28 anni, che ritrova se stesso dopo aver fatto a piedi il cammino di Santiago, nell'estate 2013.
Perché «oltre il visibile»? Perché l'autore è non vedente dall'età di 26 anni ed è avvezzo, a causa della sua malattia, ad andare «oltre» ciò che i suoi occhi vedono e perché questa singolare biografia è un invito a conoscere se stessi in profondità attraverso una lettura attenta delle Sacre Scritture. Un libro che conduce il lettore in un percorso di guarigione interiore, da leggere tutto d'un fiato, per poi ritornare su ogni singola pagina, meditarla e lasciare che emerga ogni propria umana bellezza.
Perché i riti? Incidono nella vita? Quale importanza possono avere se a contare sono la fede, la testimonianza e la carità? E poi: perché celebrare è un'«arte» per tutta la comunità? Celebrare, partecipare ai riti della chiesa non è un affare del clero o di pochi volontari. Interessa tutti perché la ritualità è parte non secondaria dell'essere uomini e donne, impregna la vita. Quando celebriamo non siamo come gli attori a teatro, ma compiamo gesti e parole che «prendono» la mente e il cuore e ogni volta ci trasformano, ci rigenerano, ci ritemprano. Un saggio rivolto soprattutto ai non adetti ai lavori per scoprire l'importanza del rito e del celebrare.
Don Luca, un semplice prete di campagna si racconta. Nel borgo ai margini della città, partecipa alla vita della sua gente come se in ciascuno dei suoi parrocchiani il grande mistero della vita trovasse una vera e propria consacrazione. La sua storia è al tempo stesso la storia di tutti.
Un libro non solo sul viaggio esteriore delle genti, ma sul viaggio interiore dell'anima. L'autrice offre un nuovo modo di vedere i migranti e di interpretare noi stessi e il nostro «viaggio» di vita.