Con un tono divulgativo, quasi giornalistico, e allo stesso tempo presentando al lettore una ricca documentazione scientifica, Renzo Puccetti elabora argomentazioni razionalmente stringenti ed efficaci intorno ai temi politicamente più scorretti legati al gender. Ricostruisce i fatti che condussero l'Associazione Psichiatri Americani a cancellare l'omosessualità dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Sulla scorta di una vasta conoscenza della letteratura scientifica e di un processo argomentativo filosoficamente rigoroso che include un esame ampio e approfondito delle fonti più qualificate a sostegno delle tesi LGBTQ, l'autore presenta le sue risposte a domande ricorrenti come: Gay si nasce? L'omofobia è razzismo? Oppure è usata per zittire l'oppositore? Cos'è la condizione trans-gender? Qual è il denominatore comune delle cosiddette teorie del gender? Le teorie del gender sono efficaci per educare all'inclusione e prevenire la violenza sulle donne? Che rapporto c'è tra il gender e gli studi di genere, cioè le ricerche sul substrato biologico del dimorfismo comportamentale? "Più diritti per tutti" cancella le discriminazioni? È l'amore che fa la famiglia? Cosa dice la letteratura medico-scientifica circa i figli che crescono in coppie dello stesso sesso? Se il dibattito attorno a questi argomenti vorrà sollevarsi dalla mera propaganda, questo testo potrà aiutare l'avvio di un confronto franco ed intellettualmente onesto.
Il volume comprende le seguenti opere: La meditazione; La Parola di Dio; La realtà dell'amore; Cosa si deve amare veramente; I cinque settenari; I sette doni dello Spirito Santo. Sono proposte per la prima volta in Italia con il testo critico e la traduzione italiana a fronte, corredata da un commento aggiornato. Si tratta di opere tanto brevi quanto decisive per lo sviluppo della teologia e della spiritualità cristiana. Ebbero un'influenza importante nella mentalità comune e nell'arte. Si pensi ad esempio a I cinque settenari, che Ugo individua nei sette vizi capitali, nelle sette domande della preghiera del Padre Nostro, nei sette doni dello Spirito Santo, nelle sette virtù e nelle sette beatitudini. In questi testi etico-spirituali, per certi versi più che nei trattati filosofico-teologici, si rivela non solo l'impegno quotidiano di Ugo come formatore di coscienze - fu insegnante e forse priore di San Vittore - ma anche la riconosciuta qualità e finezza della sua scrittura. Introduzione, testo critico e note di Roger Baron.
Il volume comprende le seguenti opere: Cento capitoli gnostici; Sermone per l'Ascensione del Signore; Visione; Catechesi. Sono proposte per la prima volta in Italia con il testo critico e la traduzione italiana a fronte, corredata da un commento aggiornato. Il Sermone per l'Ascensione del Signore mostra l'animo ortodosso di Diadoco a difesa della fede nella duplice natura di Cristo e contro l'eresia monofisita. La Visione si inserisce nella lotta contro l'eresia messaliana. I Cento capitoli gnostici, la sua opera principale, si presentano come un itinerario di perfezione spirituale. Sotto una forma didattica, dipendente dal genere letterario, Diadoco ci fa conoscere i frutti della sua esperienza mistica e sviluppa una teologia della grazia e una teoria del discernimento degli spiriti, che sono la parte più originale dell'opera. Questi scritti faranno di Diadoco un maestro della spiritualità orientale e eserciteranno una profonda influenza su Massimo il Confessore e su Simeone il Nuovo Teologo.
Il "Discorso catechetico" si rivolge, non direttamente ai catecumeni, ma a coloro che hanno il compito di preparare i catecumeni ai sacramenti dell'iniziazione, cioè al battesimo, alla confermazione e all'eucaristia. È una summa della dottrina cristiana: propone una visione di insieme della fede all'interno della storia della salvezza. La prima parte (capp. 1-4) tratta di Dio uno in tre persone. La seconda parte (capp. 5-32) presenta l'opera della salvezza compiuta dal Logos incarnato e insiste sul modo retto, cioè ortodosso, di intendere il mistero dell'incarnazione. La terza parte (capp. 33-40) spiega come l'uomo si appropria personalmente della salvezza attraverso i sacramenti. Tra gli aspetti più originali e sempre attuali dell'opera segnaliamo i seguenti: Gregorio dimostra a più riprese che la fede cristiana non è incompatibile con la ragione, è dotato di grande coraggio nel trattare temi spinosi e di vigore speculativo per rispondere alle obiezioni di ordine filosofico, e sottolinea il ruolo decisivo della risurrezione di Cristo in ordine alla fede e alla salvezza. Testo critico di E. Müehlenberg. Introduzione e note di Raymond Winling.
Quella dell'amore è la strada della vita più affascinante e avvincente..., ma anche la più complessa, per le continue interferenze che l'attraversano. Chi la percorre, tende alla pienezza della vita. L'amore è la cosa più bella. Chi l'ha perso, vive il dramma di una storia segnata da un'incoerenza lancinante. Chi non lo trova, consuma i giorni in una solitudine piena di inutili tentativi di compensare. Queste pagine contengono riflessioni dedicate ai fidanzati, a chi sta vivendo ogni giorno l'amore come cammino che lo avvicina sempre più alla mèta. C'è la paura di sbagliare o di fallire, insieme alla gioia di avere finalmente incontrato la persona desiderosa di dar vita a una famiglia. E molto importante non sciupare questa opportunità: il fidanzamento, snobbato e deriso da parte della cultura odierna, riemerge come esigenza del cuore per dare stabilità all'amore e senso alla vita. Queste pagine sono un invito a vivere la relazione come orientamento ad una piena condivisione di vita e al dono totale di sé, per non restare appiattiti nell'egoismo e aprire così la volontà e l'intelligenza ad alti traguardi, come speranza e certezza di costruire qualcosa di importante.
L'incontro di un uomo e di una donna stimola sempre la curiosità di tanti, al punto di usare la parola "fidanzatini" quando un bimbo e una bimba, anche se in età precoce, parlano e giocano molto insieme. Spesso il linguaggio degli adulti non è benevolo verso l'amore dei giovani: guardano ai primi approcci di ragazzi e ragazze adolescenti con aria di simpatico compatimento, pensando alle sofferenze e alle delusioni che dovranno poi affrontare. Così, inconsciamente, gli adulti proiettano nei giovani una sfiducia che tarpa le ali della speranza. Forse perché l'occhio miope dell'adulto resta ancorato alla visione di un amore fondato sul piacere, sulla passione, sul bisogno di colmare dei vuoti... È l'amore del "fin che dura!", amore che ha più il sapore di un triste accadimento che la gioia e la dolcezza dei sentimenti... Oggi tanti non credono più all'amore vero! Noi siamo invece convinti - anche per l'esperienza sul campo - che l'amore è il grande dono che Dio ha fatto all'uomo. L'ha creato e chiamato alla vita per essere nel mondo un'immagine fedele di Sé. Lo arricchisce col sacramento nuziale perché collabori pienamente al compimento del suo disegno e manifesti in concreto il suo amore e la sua misericordia nella storia.
La metafisica è la scienza dell'essere. Non è, come spesso viene presentata, un vano sogno di oltrepassare l'esperienza possibile. La metafisica nasce dall'esperienza e si accompagna all'esperienza. È una riflessione razionale che cerca di scoprire la struttura generale o universale che sostiene le cose. La metafisica cerca di mettere in evidenza l'ordine universale, ponendosi dal punto di vista più elevato e più umile nello stesso tempo, cioè dal punto di vista dell'essere. Il concetto di essere è lo schermo più universale che la ragione possa avere: dice il tutto e ogni singola cosa, ma senza determinarne i dettagli specifici. Questo libro non intende proporre in modo sistematico i difficili concetti della metafisica; il suo scopo è piuttosto quello di accompagnare la mente nel suo primo itinerario verso la scoperta del senso metafisico delle cose, quasi a modo di meditazione. La forma narrativa del diario ha precisamente questa finalità.
Nel mistero ci si pone contemplando e riflettendo speculativamente. Spiegare non è banalizzare. Spiegare è togliere le pieghe, ma facendole vedere. Il fare teologia è la gioia della spiegazione speculativa, cioè della spiegazione attraverso la riflessione. E la riflessione teoretica si propone più intensamente proprio circa il mistero della Trinità, dove le persone divine sono relazioni sussistenti che si rispecchiano vicendevolmente nell'unicità della sostanza, senza moltiplicarla. Si distinguono tra loro per opposizione, eppure si implicano stando l'una nell'altra. E anche il nostro modo d'esprimere la Trinità è attraverso le immagini che possiamo prendere dalla natura adattandole al mistero come riflesso speculare. La natura stessa, da parte sua, porta un'impronta o un'immagine della Trinità creatrice e dunque ne è il riflesso. Questa pubblicazione, per l'intensità teoretica unita ad uno stile che cerca la complicità del lettore, può efficacemente giovare alla formazione teologica. Riflessione è il titolo della immagine di Luca Mandelli in copertina. Riflessione è il gioco che si trova rispecchiato a più titoli. Gli stalli del coro monastico sono luogo di riflessione della mente, la sequenza fisica in prospettiva degli stessi stalli richiama il gioco di riflessione degli specchi rispecchiantisi come in una fuga e anche la flessione accennata nella curvatura in lontananza indica il processo di ri-flessione come un ritorno.
Isabella Flores Oliva, nata a Lima il 20 aprile 1 586 e morta il 24 agosto 1617, fu detta Rosa per la bellezza del suo viso e l'eleganza del suo portamento. Giovanissima entrò nell'Ordine di san Domenico come terziaria, animata da un grande desiderio: condurre a Cristo i suoi concittadini. "Predicò" con l'esempio della sua vita, con il suo amore operoso verso i più disagiati, la preghiera e l'adorazione del mistero di Cristo. È la prima santa canonizzata dell'America, è patrona del "Nuovo Mondo" ed è la santa protettrice dei fiorai e dei giardinieri.
Mons. Novello Pedrezini, in queste poche poche pagine, con un linguaggio semplice e comprensibile, ci spiega l'Abu della Messa.
La celebrazione eucaristica si compone di tanti aspetti ed è ricchissima di contenuti.
Spesso siamo a Messa, ma distratti e con la mente altrove, perché non capiamo il significato dei gesti o abbiamo smarrito il senso di alcune parole. Perciò abbiamo bisogno di ravvivare la nostra attenzione su un aspetto della Messa piuttosto che su di un altro, così da essere non solo presenti, ma protagonisti attivi e attenti della Messa e ricevere con efficacia i suoi doni, tra cui i maggiori sono la comunione con Gesù Cristo e l'azione dello Spirito Santo.
La Messa è oggi il modo più sicuro e abituale con cui Gesù Cristo ci incontra. Ed è un'azione divina di una tale ricchezza che il card. Giacomo Lercaro ripeteva spesso: Oltre la Messa c'è solo il Paradiso!