Per il cardinal Martini "mettere ordine" significa cercare il bandolo della matassa che il destino ci pone nel presente, nella trama intricata dei doveri da affrontare, delle prove da superare, delle speranze da coltivare. Mettere ordine, inoltre, significa porsi in ascolto di quella Voce interiore, che può aiutare a mettere nella giusta prospettiva i bisogni e i desideri, gli affetti e le relazioni. Il libro suggerisce un itinerario spirituale accessibile e semplice, che invita a fare propri alcuni atteggiamenti, indispensabili per ridare senso al non-senso del nostro vivere caotico e frettoloso.
«Questo libro nasce dal bisogno imperioso di comprendere i meccanismi che regolano la città in cui abito, che amo e per la quale soffro. Sono di Gerusalemme. Non potrei vivere in nessun'altra città e le barbarie che il governo sta perpetrando nella sua parte palestinese non mi danno tregua. Il mio obiettivo, con quest'opera, è di smantellare il modello di potere e repressione imperante a Gerusalemme e il sistema neocolonialista che regola il suo perverso funzionamento. Questo libro è il risultato di trent'anni di lavoro e di attivismo, in tre ruoli assai rilevanti: quello del politico, del funzionario pubblico e dell'attivista pacifista. Ma, soprattutto, ho scritto queste pagine come abitante di Gerusalemme, intrappolato in una rete intessuta con fili invisibili di amore e dolore. Vedo con angoscia come la città che amo mi volta le spalle e si chiude a tutti coloro che non concordano con la linea di destra e religiosa imperante.» (dall'Introduzione dell'autore)
Per una conoscenza dei testi biblici che cerchi di essere intelligente ed appassionata, occorre tentare di stabilire dei solidi "ponti" tra letture, che analizzino ed interpretino i testi, per quanto possibile, nei loro significati originari, e la vita e la cultura di oggi, senza fondamentalismi e superficialità. Nel quadro del progetto culturale "Per una nuova traduzione ecumenica commentata dei vangeli", ideato dall'Associazione Biblica della Svizzera Italiana, questo volume - una nuova traduzione ecumenica commentata del testo secondo Matteo - è la terza di quattro tappe (Marco e Luca sono già stati pubblicati da Edizioni Terra Santa rispettivamente nel 2017 e nel 2018). L'intero progetto è pensato per accompagnare l'attività formativa di tante persone nella Chiesa (nelle parrocchie, nei gruppi, nei movimenti, nelle associazioni di qualsiasi orientamento). Esso intende anche sostenere la volontà di singole persone che vogliano approfondire temi, contenuti e valori, che possono interpellare intensamente il cuore, la mente, la vita di chiunque.
L'enciclica "Laudato si'", con la sua portata rivoluzionaria, ha conquistato il mondo diventando il più alto grido d'allarme mai lanciato sulle ferite del pianeta. Con la convocazione di un Sinodo speciale sull'Amazzonia, papa Francesco - ispirato dall'immenso orizzonte del santo di cui ha scelto il nome - riporta con vigore all'attenzione della comunità internazionale l'urgenza di una "conversione ecologica" globale. Perché l'Amazzonia ci salverà? Per il pontefice argentino i popoli indigeni di quella regione sono gli ultimi testimoni di un rapporto con la terra unico e primordiale, profondamente intessuto nella cultura, al punto da rappresentare un paradigma per il resto del mondo. La riserva amazzonica ci salverà con le sue foreste, la sua acqua, la sua biodiversità. Ci salverà con la fraternità e la spiritualità delle sue genti. Ci salverà con la deferenza dei suoi popoli verso la Madre Terra. Sui passi di Francesco d'Assisi - patrono dei cultori dell'ecologia, amato anche dai non credenti - si muove dunque la Chiesa del Terzo Millennio e Giuseppe Buffon - fine studioso del francescanesimo - guida il lettore a comprendere il valore universale dell'Amazzonia proprio attraverso la visione profetica e moderna del "cantore della Creazione", capace di tenere insieme il corpo, lo spirito, la natura, Dio e il coro di tutte le creature dell'universo.
Una filosofa di fronte a Cristo. Questo libro contiene le "investigazioni filosofiche e spirituali" della grande scrittrice e mistica sul Vangelo. Una giovane donna attraversa un'epoca di guerre e totalitarismi armata della sua fragilità, della sua intelligenza luminosa, della sua febbrile passione per l'amicizia, la fraternità e la trascendenza. In ognuna di queste pagine vibra una profonda universalità, fondata sulla certezza che il comandamento dell'amore può trasformare gli individui, l'umanità e il mondo. In Simone Weil la fede cristiana fu una tentazione perenne, ma anche una lacerazione interiore, ansia protesa verso una verità superiore raggiungibile soltanto con la generosità, il distacco, la passione per tutto ciò che è povero, debole e folle.
I manoscritti di Qumran e le tematiche connesse, indubbiamente colme di mistero, offrono una campionatura di luoghi comuni, difficilmente sradicabili dall'opinione maggiormente diffusa. Basti pensare alle illazioni, spesso costruite senza riferimento scientifico, sulla comunità stanziata in quel sito; oppure alle presunte "verità nascoste" contenute nei manoscritti, fino alle derive esoteriche e alle ipotesi gnostiche finalizzate a fare di Gesù, di volta in volta, un monaco esseno, o un uomo sposato, o un politico militante... I circa 800 manoscritti trovati nelle grotte, tra il 1947 e il 1956, hanno profondamente mutato il quadro dell'antico giudaismo delineato dagli studiosi fino a quel momento. Si tratta di testi dal profondo quanto controverso significato religioso e storico. Partendo dalle nuove acquisizioni scientifiche, Massimo Centini racconta i fatti in modo avvincente e a tutti comprensibile, mettendo sul terreno della realtà storica questioni ancora aperte: com'era organizzata l'élite giudaica di studiosi della Legge che là risiedeva? In che cosa consisteva il loro sapere segreto? Giovanni Battista e Gesù appartenevano a queste comunità?
«Dobbiamo chiedere la grazia di comprendere la Parola di Dio... chiedere che la Parola di Dio sia sempre per tutti fuoco che brucia, cioè qualcosa che non possiamo prendere tra le mani, ma da cui possiamo lasciarci scaldare e illuminare, qualcosa che sempre è al di sopra di noi, che ci rappresenta Dio come sempre più grande, di cui non possiamo mai capire abbastanza». Per il cardinale Carlo Maria Martini la Parola di Dio era tutto questo: parola che brucia, via alla conoscenza del mistero di Dio e luce nelle piccole e grandi scelte della vita. L'autrice, attraverso una ampia e accurata analisi della sua predicazione, ci conduce alla scoperta della "nuova strada" aperta da Martini, mirabile sintesi di studio delle Scritture, tradizione spirituale ignaziana e passione per l'uomo e per la Chiesa.
La Grecia è una vera e propria culla di civiltà, un Paese al centro del Mediterraneo da sempre crocevia tra Europa e Oriente. Cuore della cosiddetta "classicità", le cui vestigia segnano ancora in modo visibile il paesaggio, ha un posto particolare anche nella storia del cristianesimo delle origini quale meta dei viaggi dell'apostolo Paolo, sulle cui orme ancora oggi migliaia di pellegrini si mettono in cammino. È proprio a loro che si rivolge questa guida essenziale, fornendo le coordinate fondamentali per ripercorrere idealmente gli itinerari dell'Apostolo delle genti: Kavala, Filippi, Salonicco (l'antica Tessalonica), Atene e Corinto; senza dimenticare mete imperdibili quali il Monte Athos, Pella, Delfi, Olimpia, Micene e altre ancora, a cui sono dedicate brevi escursioni. A conclusione, una proposta di accompagnamento spirituale con spunti di preghiera e letture.
«Fa troppo caldo. Parlano lingue incomprensibili. C'è sempre la guerra. Chissà poi cosa si mangia...». Di pregiudizi intorno alla Terra Santa ce ne sono tanti. Partendo proprio da qui l'Autore, giornalista esperto di Medio Oriente, si propone un intento molto semplice: rispondere a dieci luoghi comuni in circolazione sulla Terra Santa che scoraggiano i pellegrini e che invece non hanno proprio nulla a che fare con la realtà che si incontra davvero in Israele e in Palestina. Oltre a questo, c'è pure un'altra piccola ambizione: provare a far riflettere anche chi in Terra Santa ci va più che volentieri, perché questa non è una meta come tutte le altre. Sfatando i preconcetti, emerge il ritratto, eseguito con serietà (e tanta sana ironia!), di una terra dai volti sorprendenti, che spiazza e affascina il viaggiatore. «Non è un posto che fa per me». Tu comincia a leggere. Poi si vedrà.