I Salmi ci sono familiari per l'uso che ne fa la liturgia, molti si sono trasformati in canti. L'autore si è dedicato lungamente allo studio del Salterio, come è chiamata la raccolta dei 150 salmi biblici, seguendo una prospettiva unitaria, che avvicina questi componimenti non come singoli testi poetici o liturgici, ma come un vero e proprio libro. Un libro capace di interpretare in modo sorprendente, intimo e appassionato, le trame esistenziali di ogni generazione. Vengono qui presentati tutti quegli aspetti, teologici, lessicali e intertestuali, che ci possono aiutare a cogliere l'unitarietà del libro dei Salmi, predisponendoci a una lettura continua, dal principio alla fine. Con questo libro l'autore raccoglie i frutti della lunga esperienza di insegnamento a Gerusalemme, presso lo Studio Biblico Francescano. In queste pagine non troviamo solo il lungo e accurato percorso di ricerca di uno studioso, ma anche (e forse soprattutto) il cammino umano e spirituale di un uomo che ha fatto del Salterio, e di tutta la Bibbia in generale, il Libro della vita.
Una nuova guida in formato tascabile, interamente illustrata a colori, per ripercorrere le tappe più significative del viaggio in Terra Santa. Di ogni sito offre le informazioni essenziali relative alla storia e all'archeologia, ma anche i riferimenti biblici, curiosità, attualità e approfondimenti. Fotografie e piantine aiutano a contestualizzare i luoghi e a facilitarne la visita. Contiene anche una grande cartina fuori testo di Israele e Palestina con le informazioni essenziali sui siti imperdibili. Un viaggio straordinario da Sud a Nord (Neghev, Mar Morto, Gerusalemme, Betlemme, Galilea) tra storia, arte, archeologia, Bibbia, tradizioni e culture millenarie.
L'ormai consolidato flusso migratorio proveniente dai paesi islamici ha generato in Occidente una serie di problematiche legate alla convivenza. Nei rapporti con i musulmani, continuiamo a chiederci per quale ragione avanzino pretese che spesso sono in disaccordo con i nostri principi religiosi, etici e civili, mentre i notiziari ci martellano con notizie di attacchi contro chiese oppure contro chi non rispetta il nome del loro Profeta. Partendo dal presupposto che l'islam è il Corano e che solo partendo da quest'ultimo si può "leggere" la visione delle cose dei suoi fedeli, l'autore ripercorre la storia della convivenza tra cristiani e musulmani nei Paesi dove questi ultimi sono diventati maggioritari, da Maometto fino al XX secolo. Dallo stato di "protetti" (?imm?) in quanto seguaci di una religione del Libro, alla progressiva emarginazione, dall'occupazione di cariche di responsabilità nell'apparato statale alla quasi completa estromissione, fino alla sottoscrizione di veri e propri "contratti" tra le comunità cristiane e l'autorità islamica. Un libro per capire tanti episodi di attualità, frutto di studi approfonditi sul testo sacro islamico, la tradizione (sunnah) e le maggiori opere di autori musulmani e arabo-cristiani dell'epoca. Un'opera che fa luce sul passato per aiutarci a decifrare il presente.
La nuova edizione del romanzo dedicato a Chiara d’Assisi con l’intento di raccontare al grande pubblico la storia della prima discepola del Poverello.
Dopo Francesco (ripubblicato da Edizioni Terra Santa nel 2018, con prefazione del card. Gianfranco Ravasi), viene proposta anche la nuova edizione del romanzo dedicato a Chiara d’Assisi, scritto da Fabbretti con l’intento di raccontare al grande pubblico la storia della prima discepola del Poverello.
Appena dodicenne, Chiara assiste al gesto di Francesco di spogliarsi dei vestiti per restituirli al padre Bernardone. Conquistata da quell’episodio, qualche anno dopo fugge di casa per imitare Francesco e fondare l’ordine femminile delle “povere recluse”, denominate in seguito “clarisse”.
Un racconto povero e avvincente in cui si avvertono echi del tema della donna nella Chiesa che, nel dopo Concilio vissuto da Fabbretti – ma ancora oggi –, dovrà cercare una nuova e finalmente centrale collocazione.
«Sognava un sogno più alto e profondo, vivere tutta per Cristo, povera come lui, ma anche libera. Libera come quel pazzo di Francesco».
Il volume presenta l'analisi sintattica di tutto il testo del vangelo secondo Luca. Di ogni versetto viene presentato l'originale greco (secondo il testo critico K. Nestle - B. Aland, Novum Testamentum Graece et Latine, Stuttgart 201228), la traduzione italiana (nella forma più fedele possibile, con l'indicazione di eventuali varianti) e l'analisi vera e propria della proposizione. Quest'ultima rappresenta la parte essenziale del volume: il movimento sintattico del testo viene graficamente evidenziato attraverso vari livelli in cui vengono strutturate e interagiscono fra di loro le proposizioni. Inoltre viene spiegata la natura e la funzione propria di ogni parola presente nel testo, indicando le altre possibilità interpretative.
L'Esortazione apostolica postsinodale, nella sua forma di Lettera «ai giovani e a tutto il popolo di Dio», è - per contenuto, forma semplice e linguaggio chiaro - un messaggio rivolto a tutte le generazioni, che può essere letto anche da coloro che si sentono lontani dalla Chiesa, ma sono interessati al tema cruciale della questione giovanile nel mondo globalizzato e digitale. Frutto delle ricche discussioni della XV assemblea generale del Sinodo dei vescovi, il testo mette al centro il tema della giovinezza come età preziosa non solo per chi la vive, ma per la società, la Chiesa e tutte le istituzioni chiamate ad accoglierla, accudirla ed educarla. Nella Lettera il Papa ha parole molto critiche nei confronti degli adulti, che non cercano o non riescono più a trasmettere i valori fondanti dell'esistenza, assumendo stili giovanilistici e rovesciando il rapporto tra le generazioni; ci sono anche forti richiami alla Chiesa, che deve lasciarsi interrogare dalla crescente disaffezione che i ragazzi mostrano nei suoi confronti. In Christus vivit papa Francesco consegna un vero e proprio programma educativo e pastorale, un progetto che dovrà spronare tutti - giovani, adulti e anziani - a colmare quel vuoto di testimonianza umana e cristiana oggi sempre più dilagante.
Tutti avvertiamo il bisogno di "istruzioni per l'uso" nella nostra vita. Molti cercano modelli nella televisione, sui social, qualcuno nei libri... Marco Tibaldi propone come modello proprio un libro, o meglio il Libro, mostrando come la Bibbia, molto tempo prima dei reality, si sia occupata delle questioni fondamentali dell'esistenza. I due "pensionati" Abramo e Sara, il "truffatore" Esaù, Mosè il liberatore e Naaman "il barbaro" sono alcuni dei personaggi messi in scena. Le storie prendono vita e parlano ai lettori, che scoprono da una parte l'intensa e continua decisione di Dio di non dimenticarsi mai dell'uomo, di chiamare, insistere, forzare la mano per farsi notare. E dall'altra, la cocciutaggine di uomini, donne e popoli interi che sembrano determinati a sfuggire per non farsi prendere ma che, in modo inesorabile, si ritrovano sempre davanti a una cruciale decisione che cambierà il loro destino. E questo - sembra dire Tibaldi con il suo modo leggero, ironico, comico e tragico insieme - accade ancora oggi.
Sono passati alcuni anni dalla pubblicazione dell'Enciclica Laudato si' (2015), la «riflessione insieme gioiosa e drammatica» che ha segnato una svolta nella storia della Chiesa e del pensiero ecologista. «Non c'è ecologia senza giustizia e non ci può essere equità in un ambiente degradato», scriveva il Pontefice, esponendo in modo potente e chiaro i princìpi di un'ecologia integrale. Da quel documento sono germogliate ovunque nel mondo realtà e iniziative volte a tradurre i princìpi in azioni concrete, richiamando tutti a un nuovo protagonismo sui temi ambientali. Nella Laudato si', il Papa sottolineava inoltre che le religioni possono offrire una straordinaria «ricchezza di riflessione all'ecologia integrale per il pieno sviluppo del genere umano». Ed è in questo spirito interreligioso che è nato questo libro, in cui esperti autorevoli ed esponenti delle tre fedi monoteistiche approfondiscono, in un orizzonte ampio, il tema dell'approccio integrale al degrado della terra "casa comune". Perché la provocazione della Laudato si', non del tutto recepita, ha bisogno non solo di risuonare ancora, ma di trovare echi nelle Scritture, nelle religioni, negli uomini di fede e di scienza del nostro tempo.
«L'equivoco di fondo del populismo sta nel ritenere che la maggioranza parlamentare si identifichi con il popolo tutto intero, legittimando il comportamento trasgressivo dei leader eletti, che ambiscono a conquistare spazi di potere sempre maggiore. Occorre prendere posizione con coraggio su una serie di sintomi, espliciti indicatori di un cancro della nostra democrazia». Da questa forte provocazione prende le mosse la riflessione di un grande protagonista e testimone della storia politica italiana, che con sguardo lucido lancia un allarme sulle derive istituzionali in atto nel nostro Paese, in Europa e nell'intero Occidente. Pungolato dalle domande di Chiara Tintori, padre Sorge denuncia la superficialità con cui l'attuale politica, ossessionata dal consenso, affronta problemi complessi - immigrazione, povertà, disoccupazione - evitando di indagare, con la necessaria competenza, le radici profonde dei mali che affliggono la società italiana. L'antidoto al populismo è per i due autori un "popolarismo" moderno, certamente ancora ispirato all'Appello ai liberi e forti di don Sturzo (1919) - che con straordinaria lungimiranza aveva posto i fondamenti di una "buona politica" e di una "laicità positiva" -, ma capace di declinarsi oggi nelle nostre società multiculturali e multireligiose.
Il racconto in prima persona di alcune delle donne più famose della Bibbia, che ci introducono agli usi e costumi del tempo, giudaici ed egiziani, babilonesi, persiani ed ellenistici. Sono mogli, vedove, madri, figlie, sorelle di personaggi più o meno famosi. Si tratta, per fare qualche nome, di Abigail e di Betsabea, di Tamar, di Giuditta, di Sara e di Ester.
Nella Bibbia si mangia e si beve molto: sono essenzialmente vino e carni ad accompagnare gli episodi più importanti, lieti ma anche infausti; e sono le donne che solitamente allestiscono il banchetto che è, sempre, il preludio o il compimento dei più grandi eventi della storia della Salvezza.
Con singolare intuito l’Autore convoca venti donne “bibliche” e fa loro raccontare il ruolo avuto o l’esperienza fatta in occasione di un banchetto, riuscendo a evocare anche i loro sentimenti più profondi e le emozioni. Un modo per riscoprire la Bibbia da un punto di vista femminile del tutto originale.
Prefazione di Giovanni Claudio Bottini ofm.