
Chi non desidera essere amato sempre, comunque, nonostante gli errori, il carattere, il passato? Un testo sulla bellezza dell'amore incondizionato.
Il volume costituisce il catalogo della mostra allestita al Palazzo Barolo di Torino in occasione dell'ostensione della Sindone del 2010 (10 aprile-23 maggio). Sono riprodotte le opere di 33 grandi artisti di fama internazionale.
Le conoscenze e le ricerche scientifiche sulla Sindone, sviluppatesi negli ultimi centoventi anni in numerosi settori disciplinari, sono dovute principalmente alla fotografia. Il libro espone, sotto forma di cronaca, i contributi forniti dalle varie riprese che si sono susseguite dal 1898, anno della prima immagine realizzata da Secondo Pia, al 2008 quando sono state ottenute fotografie e acquisizioni video ad alta definizione. Sono evidenziati gli stati d'animo dei protagonisti di una singolare esperienza di rapporto diretto con la Sindone: la scoperta dei segreti codificati nell'immagine. Il resoconto delle riprese fotografiche della Sindone, presentate da un noto esperto di elaborazione di immagini.
Nello Balossino è professore di Elaborazione di immagini all'Università degli Studi di Torino. Ricopre la carica di vicedirettore del Centro Internazionale di Sindonologia, istituzione ufficiale per il coordinamento e per la divulgazione degli studi interdisciplinari sulla Sindone. Ha condotto importanti studi sull'immagine, con particolare riguardo al rilievo tridimensionale del volto privo dei segni del martirio. Svolge per la Magistratura l'analisi e l'interpretazione dei segni rilevati sui teatri di alcuni dei più importanti fatti di cronaca.
Questo lavoro risponde al desiderio di rilevare le note caratteristiche della comunicazione di Gesù e di trasmetterle ad altri, con l'obiettivo di aiutare la nostra capacità comunicativa a modellarsi su quella di Gesù.
Oltre all'analisi dei colloqui "a tu per tu" del Signore con alcuni apostoli e con personaggi incontrati in situazioni particolarmente significative, trovano spazio in queste pagine principi, regole e tecniche psicoterapeutiche e vari approfondimenti alla luce della teoria della comunicazione e, in particolare, degli approcci relazionali/terapeutici ispirati la'"analisi transazionale.
Siamo madri diverse, ammettiamolo. Siamo madri chiamate ad affrontare i piccoli passi della vita dei nostri figli in tempi biblici, quando pure questi passi arrivano, poiché per qualcuna forse non arrivano mai. Madri talvolta sole, perché non sono pochi i padri o che negano la diversità o che la fuggono, alcune volte così lontano da non esserci più. Madri esaurite, madri esagerate, madri protettive, madri arrabbiate, madri depresse, madri esasperate, ma tutte madri “dolorose”. Non ho ancora incontrato una donna felice di avere un figlio diverso…
«Il sorriso e la voglia di vivere di Marta sono il frutto più bello dell’amore di una madre e della tenacia di una donna che ha posto al centro della sua professionalità la fiducia nella persona che le viene affidata e l’orientamento operativo che la sostanzia».
Dalla Prefazione di don Sergio Nicolli
Lucina Spaccia vive con la sua famiglia e insegna a Roma, dove è nata. Intorno ai vent’anni ha iniziato a occuparsi di adolescenti nel movimento Scout e subito dopo la laurea in Scienze politiche a insegnare, attività che svolge tuttora. Penna, pennello, scuola e natura sono le sue “passioni”, insieme ai ragazzi, per i quali ha pubblicato alcuni libri di racconti e di spiritualità: per le edizioni Fiordaliso Skautin’graffiati (1987), Testimoni di Pasqua (1994), Pregare in vacanza (1994), Le voci del presepio (1a ed. 1993, 2a ed. 2000), La città di tela (2000), Veglie d’avvento (1a ed. 1996, 2° ed. 2005). Per le edizioni Albatros – il filo ha pubblicato Alter ego (2009).
Lontano da una pretesa esegetica e quindi scientifica, le pagine di questo libro desiderano essere semplicemente riflessioni sull'umano vivere cercando di guardare lontano, ma indietro, attingendo cioè alla sapienza degli autori ispirati della Bibbia nella consapevolezza che, grazie a loro e in particolare al primo Libro, si può giungere al principio delle cose, e quindi di noi stessi e così alle cose di Dio.
Lasciarsi "semplicemente" raggiungere: questo è la salvezza.
Paolo Scquizzato appartiene alla comunità dei sacerdoti del Cottolengo e si dedica alla predicazione e alla formazione spirituale in particolare del laicato; dirige la Casa di spiritualità «Mater Unitatis» di Druento (To).
Amare l’Europa dolceamara è un libro costituito da sessanta poesie, più un poema in prosa, con cinque sequenze dedicate al Lago di Garda, composte dall’autore dal 1985 ad oggi, atte a configurare le tappe, reali e immaginarie, di un viaggio nell’Europa che cambia, pronta a rinunciare alle proprie radici. Le vite travolte dallo stalinismo e dal nazismo, le vicende delle due guerre mondiali, l’odio che ha portato il nostro Continente nell’abisso, si coniugano qui con l’affermazione difficile della fede, la montagna di tutti i giorni, in Chiesetta ortodossa, o in Betulle del lutto, illuminate dal volto invisibile del Signore, nella tradizione ebraica e poi in quella cattolica che lo fa proprio. Le linee del viaggio europeo disegnano il groviglio della storia, ma non cancellano il gesto e la speranza del futuro. Un futuro che rinunci alla fuga dal mondo, all’isolamento, con la fine di tutte le cose (così intitolò Kant, il filosofo di Königsberg, un suo articolo del 1794, citato da Benedetto XVI nell’enciclica Spe salvi) e invece trovi lo spunto per vivere.
Nato a Costanza nel 1943, Godehard Schramm è cresciuto a Thalmässing, nella media Franconia, e vive a Norimberga. Scrittore indipendente, svolge da sempre un’intensa attività in vari ambiti, il romanzo, la poesia, il teatro, anche radiofonico. Membro del PEN-Club, insignito di premi prestigiosi, tra i quali il premio Friedrich Baur dell’Accademia Bavarese di Belle Arti, il Wolfram von Eschenbach del Distretto della media Franconia, Godehard Schramm è anche Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. I suoi testi sono diffusi in tutta Europa, naturalmente in Germania, ma anche in Francia, Polonia, Ucraina e in Italia. Il mio lago di Garda, in tre volumi, e tre diverse stesure, è uno dei suoi libri più fortunati, anche da noi. Ad esso si aggiungono importanti saggi come Anche le comete sono teste, del 1998, e Bastone e pietra, del 2003.
Come tutte le età della vita, anche la vecchiaia rappresenta una svolta decisiva nell'esistenza di una persona: un periodo critico ma anche, come le pagine di questo libro dimostrano, una grande opportunità, se illuminata dalla fede cristiana.
L'autore invita a vivere in pienezza la terza e quarta età, cercando di mantenere una buona forma fisica e mentale e dando respiro a quell'interiorità forse rimasta troppe volte soffocata dagli impegni quotidiani.
Posso vivere la sera della mia esistenza come il tempo di una grande speranza, della speranza nella vita piena? Sì, ho tutta la Vita davanti a me!
Henri Bissonnier (1911-2004), sacerdote francese, è stato un pioniere nella pastorale degli ammalati e dei portatori di handicap, di cui fu cappellano. Professore in varie università europee e americane, ha ricoperto anche importanti incarichi internazionali. Tra le altre iniziative, ha sostenuto Marie-Hélène Mathieu nella fondazione dell'Office Chrétien des personnes Handicapées e della rivista «Ombres et Lumière». È autore di numerose opere, dedicate in particolare all'educazione cristiana delle persone colpite da handicap fisico, mentale o psichico.
La filosofia del Novecento, nonostante l'apparenza contraria, è ricca di interesse per la religione, anche quando ne prende distanza. La ricostruzione di alcuni momenti di tale vicenda si dispone in queste ricerca secondo il modulo indicato dal titolo: il circolo tra fede e ragione, tra teologia e filosofia, ma anche la loro dissonanza che non è stridore ma ancora una volta conoscenza dei limiti e delle possibilità.
L'eredità che riceviamo dalla fenomenologia, dall'ermeneutica e dalla decostruzione ci è oggi indispensabile per far fronte al compito di tracciare i rapporti tra la ragione e l'universo religioso e, davanti a nuovi scenari e sfide, all'incombenza non conclusa di pensare la religione e il cristianesimo in tutto il ventaglio delle loro valenze.
Il libro contiene tutte le preghiere dei fedeli di cui può aver bisogno una comunità che celebra la liturgia festiva. Presenta le intenzioni di preghiera per le domeniche dell'Anno liturgico, divise nei tre anni A, B, C; per le grandi feste annuali (Natale, Pasqua, Pentecoste...); per occasioni particolari come matrimoni e prime comunioni.
Queste preghiere rappresentano il frutto della lunga attività pastorale dell'Autore. Non sono quindi state inventate a tavolino, ma pensate, sperimentate e vissute nel concreto delle celebrazioni liturgiche.
«Padre Buschini ci dà innumerevoli esempi di preghiere che tengono conto sia della profondità del mistero sia dell'urgenza della quotidianità, con un linguaggio che non addormenta e fa pensare».
Carlo Maria card. Martini
Piero Buschini è nato a Cameri (No) il 18 febbraio 1925 ed è entrato nella Compagnia di Gesù il 24 agosto 1942. Licenziato in Sacra Teologia presso la Facoltà Teologica di Chieri (To), nel 1958, ha poi conseguito la laurea in Lettere presso l'Università di Torino nel 1966, discutendo la tesi con il docente Padre Michele Pellegrino, già divenuto arcivescovo di Torino. Ha svolto tutto il suo ministero a Torino, presso l'Istituto Sociale, dove ha insegnato materie classiche e religione. Presso il collegio dell'Istituto Sociale ha ricoperto l'incarico di rettore dal 1985 al 1997, è stato preside dei licei e animatore spirituale e, per molti anni, superiore della comunità dei Gesuiti ivi residenti. Oltre al lavoro instancabile e innovatore in campo scolastico, mosso dalla forte vocazione di animatore spirituale, ha operato con alcuni gruppi laici impegnati nella vita della diocesi di Torino ed in particolare con il movimento di Rinascita Cristiana di cui è stato parte attiva per quarant'anni. Al presente fa parte della comunità dei Santi Martiri di Torino.