Una raccolta di fiabe raccolte dalla tradizione popolare italiana, ricche di magie e di incantesimi, di prove da superare e di storie d’amore, di furbi e di sciocchi, di maghi e di imbroglioni…
Un oste che cambia mestiere e decide di fare il monumento vivente, un imperatore che mette al bando dal suo regno tutte le chitarre perché non sa suonare, una ragazzina che non vuole crescere: questi sono alcuni dei personaggi di "Venti storie più una". Storie in cui gli oggetti quotidiani prendono vita, in cui niente è come sembra, perché fantasia e realtà si fondono costantemente. Età di lettura: da 7 anni.
C’era una volta… il ragionier Bianchi di Varese. Era un rappresentante di commercio e sei giorni su sette girava l’Italia intera, a Est, a Ovest, a Sud, a Nord e in mezzo, vendendo medicinali. La domenica tornava a casa sua, e il lunedì mattina ripartiva. Ma prima che ripartisse la sua bambina gli diceva: “Mi raccomando, papà: tutte le sere una storia”.
Sarà divertente per i lettori restare tutto l’anno in compagnia di Gianni Rodari: le filastrocche di questo libro toccano infatti molti aspetti della vita quotidiana e ci colpiscono per attualità e freschezza. Il libro è un invito continuo a entrare nel gioco delle rime e nel gioco della vita, osservando il mondo circostante e prendendo posizione per renderlo migliore, grazie alla forza dell’amicizia e della solidarietà.
Grazie a Gianni Rodari la letteratura per l'infanzia è stata sottratta al limbo di una produzione minore e restituita, nella sua affascinante complessità, alla storia della letteratura e a quella della pedagogia; il percorso dello scrittore di Omegna non si configura, però, come accomodante itinerario nei luoghi letterari dell'ironia, del paradosso e ancor meno si caratterizza come sentiero tutto interno all'attivismo pedagogico italiano, ma assume via via i segni della contemporaneità, dell'inquietudine, della tensione morale, della coraggiosa protesta civile. L'umorismo dell'assurdo, il gioco della dissacrazione dei luoghi comuni, gli stravolgimenti del linguaggio altro non sono che l'invito reiterato a liberarci dagli schemi, dai pregiudizi, dal conformismo per guardare più lontano; in un momento storico in cui i punti di riferimento morali e civili sembrano smarriti i libri di Rodari ci indicano, anche al di là della felice invenzione e del piacere della lettura, le strade della tolleranza, le vie dell'amicizia sulle quali converrà incamminarci se vogliamo ancora scommettere sul futuro delle nuove generazioni. Protagonista di Filastrocche lunghe e corte è la vita di tutti i giorni colta attraverso scorci di città, stagioni e personaggi ora realistici ora fantasiosi ma sempre attenti a sottolineare con leggerezza il valore del lavoro, del rispetto per gli altri, l'importanza della sincerità, la necessità della pace.
Abbandonata in fasce su una montagna dal padre, il re Jaso, che desiderava un figlio maschio, la piccola Atalanta viene allevata da un'orsa sotto lo sguardo vigile di Diana, la dea della caccia; divenuta una giovane donna forte e coraggiosa, parte alla scoperta del mondo e compie imprese straordinarie. Il suo coraggio, la sua forza d'animo, la sua integrità fanno sfigurare eroi come Teseo e Giasone, dei quali si conquista il rispetto e l'amicizia. Per la prima volta Gianni Rodari affronta il meraviglioso mondo della mitologia greca e racconta, con la sua consueta maestria, la storia di un personaggio femminile capace di lasciare il segno anche nell'immaginario dei lettori di oggi. Età di lettura: da 8 anni.
Esiste chissà dove e chissà quando il paese dei bugiardi, dove il pane è inchiostro, dove il verde è rosso, dove i cani miagolano e i gatti abbaiano. Figuriamoci cosa succede quando in un paese simile arriva Gelsomino, abituato a dire pane al pane e vino al vino…
Gelsomino è dotato di una voce sonora e potentissima che produce disastri ogni qualvolta apre bocca. Un giorno capita in uno strano paese, dove il sovrano Giacomone obbliga i suoi sudditi a chiamarlo “sua maestà” e a dire le bugie. Chi commette il reato di dire la verità viene punito con la prigione o rinchiuso in manicomio.
Gelsomino non riesce ad accettare una simile realtà, per cui si pone come primo obiettivo quello di far comprendere agli abitanti di quel paese il valore della sincerità. Passa poi all’azione scardinando il sistema su cui si regge il dispotico ex pirata: utilizzando la sua voce potentissima, riesce a produrre una tale onda d’urto da far crollare addirittura il manicomio rimettendo in libertà le persone oneste che vi erano rinchiuse. Infine distrugge anche il palazzo reale mettendo in fuga il dispotico e prepotente re Giacomone. Finalmente la verità ha nuovamente diritto di cittadinanza in quel paese.
Pubblicato per la prima volta nel 1959, Gelsomino riesce ad essere ancora sorprendentemente attuale.
Piccoli vagabondi rappresenta un’eccezione nella vasta produzione di Gianni Rodari: è il suo unico romanzo realistico, che descrive cioè personaggi che possono essere esistiti, vicende che potrebbero essere realmente accadute, e avvenimenti effettivamente avvenuti, come le lotte dei contadini per la terra, o l’alluvione del Polesine del 1951.
Si narra la storia di tre ragazzi che, nell’immediato dopoguerra, intraprendono un lungo viaggio alla scoperta dell’Italia dopo essere stati costretti ad abbandonare il loro povero villaggio fra le montagne. Da Roma alla costa adriatica, da Ferrara a Milano, i tre adolescenti vivono e fanno vivere ai lettori una profonda esperienza umana e sociale.
Le loro vicende si intrecciano a incontri con persone di ogni condizione e sono un’altra prova della straordinaria attenzione di Rodari ai sentimenti della gente, alle sue sofferenze, alle sue speranze. È soprattutto per questo che Piccoli vagabondi, mostrandoci l’Italia di ieri, ci aiuta a capire meglio quella di oggi.
Quanti diari scrisse Anne Frank nel corso dei venticinque mesi della sua clandestinità? Il diario che la maggior parte di noi conosce ci dice proprio tutto di quello che accadde nell’alloggio segreto? Perché Anne, dopo avere scritto quasi ogni giorno un diario intimo, si decide a riscriverne una versione destinata alla pubblicazione?
E che cosa si può scoprire di più della vita segreta di Anne Frank se si mettono a confronto i diari privati con il diario destinato al pubblico? Questo libro racconta di un’Anne Frank spesso sconosciuta.
Inoltre, con l’aiuto di documenti e testimonianze, ricostruisce la vita e i pensieri di Anne dopo il suo arresto: il viaggio e la breve permanenza nel campo olandese di Westerbork, la sua drammatica esperienza di deportazione ad Auschwitz e infine l’ultimo trasferimento nel campo di Bergen Belsen dove morirà di malattia e di stenti.
Un libro necessario a tutti coloro che hanno già letto o che si propongono di leggere il diario di Anne Frank; per comprenderlo meglio, e per sentirsi più vicini all’esperienza umana, insieme unica e drammatica, della giovane ebrea oggi simbolo di tutti gli ebrei morti per mano dei nazisti.
È Gianni Rodari stesso a definire l'intento di questo libro divenuto ormai un classico: parlare dei processi della fantasia e delle regole della creazione per renderne l'uso accessibile a tutti. L'autore non consegna però un ricettario per costruire storie, ma offre materia prima, idee, occasioni, riflessioni utiIissime per superare la muraglia della routine scolastica e per riconoscere il ruolo fondamentale della creatività all'interno del processo educativo. Il favoloso Gianni conferma con semplicità, passione e profonda cultura la carica liberatoria della parola, il valore dell'immaginazione, il ruolo educativo della fantasia.