Molte delle filastrocche e delle storie di questo volume nascono in anni lontani, quando Gianni Rodari, non ancora scrittore famoso, collaborava a inserti destinati all'infanzia di periodici e quotidiani: sapienti giochi di rime che rendono il lettore protagonista; "perché" che conducono all'interno di un'officina letteraria dove scienza e poesia convivono; una piccolissima Alice che, anche se non esplora il paese delle meraviglie, riesce a compiere sorprendenti percorsi; una vivace geografia immaginaria che fa camminare le montagne... Attualità dei temi e leggerezza della scrittura confermano la grandezza di Rodari che con vivacità e ironia sapeva far riflettere lettori piccoli e grandi. Età di lettura: da 6 anni.
Finalmente è arrivata l'estate, e Katy non vede l'ora di partecipare al campo organizzato dal pony club. Tutta l'eccitazione però svanisce non appena Katy si rende conto che la sua puledra, Trifle, si comporta in modo strano: dà segni di insofferenza e sembra infastidita dall'atteggiamento dell'istruttrice. La ragazza comincia allora a chiedersi se sia giunta l'ora di mantenere la promessa fatta a Trifle e di ridarle la libertà. Ma in realtà il pony ha ancora in serbo una grossa sorpresa per la sua padroncina... Età di lettura: da 9 anni.
Nella periferia di una grande città della Siberia ogni pomeriggio i ragazzi del quartiere si ritrovano a giocare nei giardini che confinano con una grande foresta di pini e betulle. Giocano con le slitte, costruiscono pupazzi, fanno gare di corsa con gli sci e battaglie a palle di neve. Che cosa succederà quando si avvicinerà incuriosito un orsetto? Che cosa farà la sua mamma, un grosso bestione immobile nella neve al limitare della vicina foresta? E che cosa succederà quando, qualche tempo dopo, un bambino rivedrà l'orso dalla finestra di casa sua e morirà dalla voglia di giocare con lui? Il libro racconta la storia vera di un indimenticabile pomeriggio di giochi tra un gruppo di bambini e un orso bruno, e del magico rapporto che si crea tra di loro. Mario Rigoni Stern si conferma attento osservatore e conoscitore del mondo degli animali, che sa descrivere con grande sensibilità. Età di lettura: da 7 anni.
Scommettiamo che riesco a mettere in fuga un Tyrannosaurus Rex? - domanda il draghetto Mangione Oscar. I suoi inseparabili amici, il draghetto sputafuoco Nocedicocco e l'istrice Leopoldo, ovviamente non resistono a una sfida del genere... Soprattutto visto che possiedono un formidabile marchingegno che permette di viaggiare nel tempo! I tre partono allora per un viaggio che li porterà indietro di ben 65 milioni di anni, quando l'isola dei draghi era un posto diverso e poco accogliente, a conoscere le creature più incredibili e terrificanti che siano mai esistite sulla terra. Età di lettura: da 5 anni.
Le storie di Natale di questa raccolta non conoscono confini, attraversano l'intera Europa per approdare negli Stati Uniti. Germania, Polonia, Norvegia e Italia offrono un eguale contributo di immaginario religioso, popolare e letterario: così si incontrano nordici troll, creduloni e paurosi; si cammina nella tundra innevata con l'anziana Babuslika, ci si diverte a ripetere la "conta" di San Nicola di Bari senza perdere di vista grandi classici della letteratura come il Canto di Natale di Dickens e Lo Schiaccianoci di Hoffmann. Età di lettura: da 7 anni.
Che notte, la notte di Natale! È carica di attesa e di fermento, di aspettative, e rende speciale tutto ciò che è quotidiano e ordinario. In una notte cosi può succedere di tutto: si può trovare la speranza in una situazione buia, si può far luce su qualche segreto lontano nel tempo, si può ritrovare qualcuno o qualcosa che si temeva perso per sempre, si può addirittura riuscire a cambiare se stessi. Attraverso otto storie accomunate dal tema del Natale, otto tra i migliori autori italiani per ragazzi raccontano personaggi e situazioni molto diversi tra loro, cogliendo aspetti differenti di questa festa cosi amata in tutto il mondo. Abnegazione, umiltà, nascita, famiglia, altruismo, generosità, riconciliazione, ricordo sono solo alcune delle parole che vengono in mente durante la lettura, e ognuna richiama un tesoro di suggestioni, come un regalo trovato sotto l'albero che si lascia scartare. Età di lettura: da 8 anni.
C'è un colossale crimine contro la verità che è stato perpetrato dalle autorità costituite americane a partire dal 1946, ci svela Word Smith, il "mitico" giornalista sportivo narratore di questo libro: "parlo di ciò che nessuno in questo paese ha più nemmeno il coraggio di menzionare. Parlo di un capitolo del nostro passato che è stato cancellato dai libri di testo senza un oh di protesta, tranne che da parte mia. Parlo di una riscrittura della nostra storia non meno odiosa di quelle ordinate da un tirannico dittatore straniero. E non di una storia risalente a mille anni fa, ma di qualcosa che ha visto arrivare la sua fine una ventina di anni fa. Si, parlo della distruzione della Patriot League. Che non ha semplicemente chiuso bottega, ma è stata deliberatamente cancellata dalla memoria nazionale". E questo è solo l'inizio...
In tre modi muoiono le città: quando le distrugge un nemico spietato, quando un popolo straniero vi si insedia con la forza, o quando perdono la memoria di sé. Venezia può morire se perde la memoria, se non sapremo intenderne lo spirito e ricostruirne il destino. Fragile, antica, unica per il suo rapporto con l'ambiente, Venezia si svuota di abitanti, e intanto è bersaglio di innumerevoli progetti, che per "salvarla dall'isolamento" ne uccidono la diversità e la appiattiscono sulla monocultura di una "modernità" standardizzata, riducendola a merce, a una funzione turistico-alberghiera. Il caso di Venezia, emblematico, permette a Salvatore Settis un ragionamento universale: dall'Aquila a Chongqing - città della Cina che è passata dai 600.000 abitanti del 1930 ai 32 milioni di oggi - mutamenti frenetici imposti da ragioni produttive e di mercato violano il contesto naturale e lo spazio sociale, mortificano il diritto alla città e la democrazia.
Con l'entusiasmo, l'audacia e l'erudizione che lo distinguono, Daniel Arasse invita il lettore a una carrellata sulla storia della pittura lunga sei secoli, dall'invenzione della prospettiva sino alla scomparsa della figura. Evocando sia le grandi tematiche - la prospettiva, l'Annunciazione, il dettaglio, le fortune e le sfortune dell'anacronismo, il restauro e le condizioni di visibilità e di esposizione - sia quadri e pittori particolari, Arasse fa rivivere con intelligenza e fervore diversi momenti chiave della storia dell'arte: il Rinascimento italiano, il manierismo, Vermeer, Ingres, Manet. La sua analisi si nutre di esempi concreti - La Madonna Sistina di Raffaello, La Gioconda, la Camera degli sposi di Mantegna, Il chiavistello di Fragonard - e si conclude toccando alcuni aspetti dell'arte contemporanea. Il lettore ritroverà il gusto di vedere con occhi nuovi celebri momenti della pittura, grazie a un approccio sensibile e aperto. Prefazioni di Bernard Comment e Catherine Bérard.
I Gap, componente esigua ma rilevante del movimento di Resistenza, occupano un posto marginale nella memoria collettiva e nella storiografia resistenziale. Due ragioni spiegano tale marginalità: da un lato i Gap combattono secondo le modalità classiche del terrorismo, cioè con uccisioni mirate di singoli individui e con attentati dinamitardi; dall'altro sono organizzati e diretti dal Partito comunista, e dunque restano, durante e dopo la Resistenza, connotati politicamente in modo molto più marcato delle altre formazioni partigiane. Quella dei Gap viene dunque in prevalenza percepita come "un'altra storia", su cui si sono esercitati anatemi con più virulenza che sulla Resistenza in generale. Nell'immaginario collettivo, alcuni dei più intricati nodi politici ed etici della lotta resistenziale messi in evidenza dalla pratica del terrorismo urbano continuano, ancor oggi, ad essere schiacciati tra deprecazioni calunniose e acritiche esaltazioni, che prescindono da una reale conoscenza dei fatti. In questo libro, origini, sviluppo, difficoltà, successi e fallimenti dei Gap vengono analizzati nell'unico contesto che li rende comprensibili, nella storia della Resistenza. Le condizioni esistenziali e materiali nelle quali i Gap agiscono, le risorse di cui dispongono, la difficile decisione di uccidere a sangue freddo, e i diversi modi in cui si pongono il problema delle rappresaglie, della tortura, della morte, escono dal mito e dalla demonizzazione liquidatoria.