
Quando si è curiosi e coraggiosi, allora la vita è piena di avventure interessanti. Per il draghetto sputafuoco Nocedicocco e i suoi amici, l'istrice Leopoldo e il draghetto mangione Oscar, è proprio così! Ogni loro impresa è straordinaria e un po' pericolosa... Soprattutto quando affrontano bisonti e indiani sioux nelle praterie americane, o volano in una navicella spaziale con un simpatico alieno che poi gli regala un marchingegno per viaggiare nel tempo! E a questo punto perché non fare un salto nella preistoria per scoprire l'origine dei draghi? Età di lettura: da 5 anni.
Umbri, enotri, etruschi, liguri, latini... Questi erano i nomi di alcuni dei primi popoli che vennero a stabilirsi in italia, alcuni duemila anni prima che roma desse vita al suo impero. Come vivevano? Che cosa pensavano quelle antiche genti? Queste piccole storie raccontano la vita, le paure, i desideri e i sogni di quegli uomini venuti da lontano, dai quali noi probabilmente discendiamo. Età di lettura: da 6 anni.
Katy è felice: Trifle, la puledrina che aveva trovato in fin di vita nella brughiera, grazie alle sue cure ormai è diventata bella e forte, e lei non vede l'ora di poterla addestrare con l'aiuto della zia Rachel, per poi fare lunghe cavalcate assieme alla sua migliore amica alice. Ma proprio quando tutti i suoi sogni sembrano essersi realizzati, Katy riceve due brutte notizie: Rachel lascerà presto l'Exmoor per andare a vivere in australia, mentre alice ha deciso di cambiare scuola, scegliendo di proseguire gli studi lontano da casa, in un collegio esclusivo che katy non può permettersi di frequentare. Alla ragazza non resta che dedicarsi con tutte le sue energie a Trifle... Età di lettura: da 9 anni.
Vivian Lamarque e Nicoletta Costa ci portano in una città tutta al contrario. Fin dal nome: Oirartnoc. È una città dove le mamme la sera urlano ai loro figli di mettere tutto in disordine se no guai a loro. E di saltare e fare rumore "se no i vicini di sotto pensano che siamo tutti morti". Una città dove i poveri sono ricchi e i ricchi sono poveri. Dove i televisorini vengono sgridati perché guardano troppo i bambini. Dove la neve invece di scendere sale... Riderete, ma non solo. Forse vi porrete qualche domanda, forse penserete un po'. Età di lettura: da 5 anni.
Chi è l'autore dei misteriosi furti che avvengono a scuola? Gli alunni della 2°C si interrogano, portando così alla luce tante storie diverse: stranieri in un mondo non sempre accogliente, nomadi con dolorose esperienze alle spalle, disabili. Ragazzi tuttavia allegri, ottimisti, coraggiosi. I sospetti convergono sui bulli della classe, ma alla fine la sconcertante verità costringerà tutti a misurarsi con pregiudizi non sempre consapevoli e a progettare un modo diverso di stare insieme. Età di lettura: da 11 anni.
Nonostante in passato abbiano sconfitto il lupo cattivo, i tre porcellini, per paura di fare brutti incontri, trascorrono le loro giornate chiusi in casa, tra videogiochi, televisione, computer e divano, ingozzandosi di cibo. Quando vengono convinti dal dottor Casimiro a mettersi a dieta e a frequentare la palestra per perdere i chili in eccesso, i fratelli fanno una scoperta inquietante... Il loro istruttore è proprio lui, il lupo cattivo! Chissà se è davvero diventato vegetariano come dice o se, invece, rivedere i tre porcellini risveglerà in lui l'istinto carnivoro... Età di lettura: da 7 anni.
È strano scrivere su un foglio bianco, disconnesso. Niente commenti, niente battute come su Facebook o WhatsApp. Simona è in punizione: quindici giorni senza internet e cellulare. E allora prende carta e penna, e prova a chiarirsi la mente e il cuore. Punto uno: la famiglia. Sua madre è fortemente dedita al lavoro, quando serve c'è e per il resto la lascia in pace. Suo padre è un professore, un po' fissato con lo studio ma affettuoso. Suo fratello è un alieno, ma tanto si parlano il minimo sindacale. Punto due: i ragazzi. Mai avuto problemi, Simo va d'accordissimo con i maschi. Solo che ora le sue compagne sono fissate con i fidanzati. Nei loro discorsi c'è solo questo, trucchi e vestiti. Lei invece con i maschi gioca a calcio. Punto tre: le amiche. Per fortuna c'è Azzurra, la nuova arrivata, la migliore amica. E poi Cate, la ragazza di suo fratello, affascinante, sicura di sé. Per non perdere l'amicizia di Azzurra, per sentirsi grande come Cate, Simona prova a essere come le altre. Prova a uscire con i ragazzi, a lasciarsi baciare. Ma qualcosa in lei si inceppa. L'emozione non si accende. O forse si, ma non come per gli altri. Cosa c'è in lei che non va? Età di lettura: da 12 anni.
Scritto nel 1948 e pubblicato l'anno seguente con altri due romanzi brevi in un volume, "La bella estate", che avrebbe poi vinto il premio Strega, "Il diavolo sulle colline" resta uno dei libri più belli di Pavese. Vi si trova il suo clima morale più tipico, le tensioni e la fragilità di un'adolescenza che si protrae in una giovinezza sognatrice, più portata a fantasticare se stessa che ad agire, sempre in attesa di un evento straordinario che sembra in agguato nella placida noia di giornate sempre eguali.
Nel 1890 Conrad si recò per sei mesi in Africa: ne ritornò quasi in fin di vita, con un bagaglio di ricordi, disillusioni e "disgustosa conoscenza" da cui, nove anni dopo, sarebbe nato "Cuore di tenebra". Marlow, il protagonista, viene ingaggiato da una compagnia commerciale e mandato in Congo. Qui, viaggiando tra gli orrori del colonialismo, incontra Kurtz, enigmatico personaggio reso folle dalla solitudine e da una "volontà di potenza" nella quale la civiltà bianca rivela il suo vero volto: quel "cuore di tenebra" che non è tanto l'oscurità della wilderness africana, quanto l'identità - la colpa - dell'uomo europeo.
Il riconoscimento - l'agnizione dei latini, l'anagnorisis dei greci - è uno dei più grandi scandali della letteratura: ha luogo nell'azione drammatica, nel romanzo, nell'opera, nel cinema, e spesso scrittori maggiori e minori ne hanno fatto uso strumentale all'unico scopo di portare a conclusione la propria opera. È anche, però, un elemento centrale, come già rilevava Aristotele, della tragedia e della narrazione complessa, perché mette in scena l'affiorare della conoscenza: non in un processo teorico astratto, ma nella carne stessa, nei sentimenti, nell'intelligenza, degli esseri umani. Questo libro esplora le scene e i temi del riconoscimento dalla letteratura antica a quella medievale e moderna: da Omero e dalla sua Odissea all'Antico e al Nuovo Testamento; da Eschilo, Euripide e Sofocle a Shakespeare, da Dante a T. S. Eliot; dal "Conte di Montecristo" di Dumas al "Giobbe" di Roth, dal "Giuseppe e i suoi fratelli" di Mann all'"Ulisse" di Joyce. In ogni capitolo a un testo antico fa riscontro una serie di testi moderni, mentre la teoria del riconoscimento segue il percorso parallelo da Platone e Aristotele ai Padri della Chiesa e a Freud. Riconoscere, dice Euripide, è un dio: il deflagrare della conoscenza tra persone che si amano, o si odiano, possiede la forza, la sublimità, l'ilarità che per pochi attimi ci fa provare la vertigine del divino.