"Il Tempio Vaticano e sua origine. Con gli edifici più cospicui antichi e moderni fatti dentro, e fuori di esso" è stato pubblicato in Roma nel 1694 dallo stampatore Giovanni Francesco Buagni. Il testo ripercorre la storia progettuale della basilica vaticana dalle origini, quando venne eretta per voler dell'imperatore Costantino presso la tomba dell'apostolo Pietro, fino alla fine del XVII secolo. Il suo autore fu Carlo Fontana (1638-1714), erede della tradizione degli architetti ticinesi. "Il Tempio Vaticano" è stato concepito sin dall'inizio per la più ampia diffusione: al testo in italiano, redatto da Fontana, è affiancata, infatti, la traduzione in latino (omessa nella presente edizione), la lingua comune dell'Europa del tempo.
Nel libro si analizzano gli ultimi sviluppi normativi e politici che hanno alimentato l'attuale dibattito sui temi della gestione e della volorizzazione del patrimonio culturale nazionale, ma soprattutto si racconta una reale esperienza di collaborazione tra pubblico e privato: quello relativo alla Soprintendenza archeologica di Roma e al "Colosseo dei desideri". Rosanna Cappelli tenta di mettere a fuoco, alla luce della diretta esperienza di gestione, i principali argomenti della contesa tra pubblico e privato, le possibili strade per l'integrazione tra politiche tradizionali e politiche cosiddette innovative, le soluzioni di una "privatizzazione sostenibile".
L'intento della collana "Dizionari dell'Arte", di cui il volume fa parte, è quello di fornire una serie di dizionari iconografici dalla scelta tematica curata. Si tratta di volumi che consentono al lettore non esperto di avvicinarsi all'iconografia spesso singolare delle opere d'arte. La struttura dei volumi è perciò tutta tesa alla semplificazione espositiva, con didascalie che contornano le illustrazioni e con una sintetica presentazione dei vari personaggi.
Dedicato alle figure e alle vicende della mitologia e della storia "classica", questo volume permette di orientarsi fra nomi, simboli, metamorfosi, allegorie e figure reali, attraverso la presentazione di tutti i personaggi e i miti principali, con oltre 400 immagini e testi di approfondimento. Da Adone a Vulcano, da Achille a Ulisse, da Alessandro Magno a Socrate, da Annibale a Zenobia: i centocinquanta personaggi presenti nel volume sono suddivisi in ordine alfabetico in quattro capitoli: Miti, Dei, Eroi; I poemi omerici; Storia e personaggi dell'antica Grecia; Storia e personaggi dell'antica Roma.
Questa "Storia del restauro" nacque, nella sua prima edizione del 1973, per incoraggiamento di Roberto Longhi, che le destinò il saggio introduttivo. Il volume, successivamente ripreso in funzione di una maggiore sinteticità e di un ampliamento dell'arco cronologico, comprende anche l'intera vicenda dell'Ottocento italiano, con un dibattito che consente di ricostruire la genesi dei criteri-guida che hanno condizionato la conservazione del patrimonio artistico anche nel nostro secolo.
Gérard-Julien Salvy accompagna il lettore nella comprensione di un pittore a lungo non considerato e da una cinquantina d'anni riportato a giusta fama, quella di un importante artista del Rinascimento, pittore alla ricerca dell'ideale classico, ma soprattutto un precursore dell'età barocca. Formatosi a Bologna nell'atelier del pittore fiammingo Denys Calvaert, si accostò all'Accademia dei Carracci, ma la città in cui intraprese la carriera artistica fu sicuramente Roma. Segnato dalla riscoperta dell'antichità, erede di Raffaello e contemporaneo di Caravaggio, austero e sensuale, diviso tra sentimento religioso e ricerca di un ideale di bellezza, Guido Reni fu il pittore della contraddizione e della complessità.
Il Novecento è stato un secolo particolarmente ricco di forti personalità, dotate di genialità e creatività, che hanno radicalmente trasformato la pitttura, sia nella forma che nei contenuti. Molti sono stati gli avvenimenti storici che hanno cambiato non solo l'arte, ma la cultura e la stessa società. I progressi della tecnica e della medicina hanno migliorato la qualità della vita, mentre la scolarizzazione di massa e la diffusione dei mass-media hanno aumentato il livello culturale medio. Ci stiamo avviando verso un processo di globalizzazione che coinvolge anche l'arte. L'obiettivo di questo volume è quello di offrire una sintesi, che rappresenti un'introduzione e insieme una mappa per orientarsi nello sviluppo conosciuto dalle arti nel Novecento.
Le opere selezionate nel presente volume intendono mettere in mostra le contraddizioni interne alla nascita del fenomeno moderno in architettura descrivendo quella pluralità di significati che la realizzazione di un organismo architettonico coinvolge. Ciascuna scheda, a corredo di un apparato iconografico che privilegia singoli edifici costruiti in tutto il mondo nel corso del Novecento, mira a un'autonomia formale che la rende consultabile separatamente dalle altre che compongono il volume. Una citazione, quasi sempre autografa dell'autore dell'opera illustrata, apre ciascuna scheda e introduce alle architetture selezionate dall'eredità e dalla contemporaneità del Novecento.
Hans van der Laan, monaco benedettino e architetto è tra i fondatori del Bouwkundige Studie Kring un circolo di studi che si prefigge come scopo la ricerca dei veri fondamenti di architettura. La sua produzione architettonica comprende poche opere, prevalentemente di carattere religioso, quali l'ampiamento del convento di Vaals, il convento di Waasmunster-Dorp in Belgio e quello di Tomelilla in Svezia. Il volume presenta alcune delle più importanti opere di van der Laan, rifotografate da Alessandra Chemollo e illustrate dai disegni e dai modelli di studio dello stesso architetto.