Il DVD video è diviso in due parti. Nella prima parte descrive la celebrazione del rito del Battesimo. I segni e i simboli sono commentati e spiegati da monsignor Giuseppe Anfossi, vescovo di Aosta e Presidente della Commissione Famiglia della Cei. Lo spunto è fornito da una breve fiction che racconta l'esperienza di una famiglia d'oggi messa in crisi dall'arrivo di una figlia. La scelta di battezzarla condurrà il padre a rivedere la scala di priorità della sua vita e il rapporto con la famiglia. Nella seconda parte viene approfondito l'argomento del Battesimo attraverso testimonianze di genitori, di giovani e di adulti che raccontano la loro esperienza.
In questa pubblicazione, docenti ed esperti in scienze umane e religiose esplorano dimensioni inedite riguardanti diritti e doveri dell'uomo in relazione al fatto religioso. In sostanza, viene analizzato il "circolo dinamico fede-cultura-educazione": quando la fede dice all'uomo chi egli è e come deve cominciare a essere uomo, la fede crea cultura. Appartenere a una tradizione religiosa non è una limitazione della libertà e dell'inventiva personale ma, al contrario, è la condizione del loro miglior esercizio, perché fornisce un'ipotesi di partenza nella lettura del reale.
Ispirandosi ai canoni letterari delle memorie, l'autore di questo libro immagina che don Michele Rua ("io narrante") si proponga di raccontare in prima persona la sua esperienza con Don Bosco, fino a diventarne il successore. Don Rua ripercorre quindi i suoi ricordi, ai quali l'autore dà voce con linguaggio mimetico. Ne risulta il ritratto di un uomo che è stato rappresentativo di un paese: l'Italia dal 1835 gli albori del nuovo secolo, in cui si radicano tante delle contraddizioni che ancora oggi viviamo.
La vita di Camilla da Varano raccontata in forma di filastrocca e gradevolmente illustrata. Per parlare ai bambini della misericordia di Dio. Protagoniste del libro sono le lacrime: cominciano a uscire appena nati, proseguono negli anni fino alla morte. A volte sembrano inutili, assurde come il dolore che manifestano. Camilla da Varano ne ha compreso il valore e dentro le lacrime ha scoperto che il dolore e il sacrificio sono la manifestazione di un grande amore.
La vita di Cecilia Eusepi è durata appena diciott'anni (1910-1928), eppure, in questo breve lasso di tempo, è riuscita a vivere con una tale intensità da lasciare una traccia indelebile nei luoghi, illuminati dalle sue straordinarie qualità umane e spirituali, e nelle persone che l'hanno conosciuta, soprattutto nell'ultima fase della sua giovane esistenza, quando tremende sofferenze fisiche e psichiche, vissute da lei con esemplare serenità, ne minavano irrimediabilmente la salute. Aveva iniziato un cammino di consacrazione presso le Suore Mantellate Serve di Maria, professando i voti religiosi nel 1926; a causa della sua cagionevole salute, aveva dovuto lasciare la Congregazione, terminando santamente il suo cammino terreno nella sua cittadina di Nepi.
Jeanne Gojos (1615-1692) visse la sua infanzia nel tempo e nei luoghi influenzati dalla santità del vescovo Francesco di Sales. Entrò nel Monastero della Visitazione di Annecy, prendendo il nome di Suor Jeanne Bénigne. Venne scelta da Santa Giovanna Francesca di Chantal per la fondazione di Torino. Nel 1640 fece la professione come sorella domestica. A Torino visse fino alla fine dei suoi giorni, assolvendo con umiltà e fervore tutti gli uffici che le venivano assegnati. Nel 1644 e nel 1647 fu colpita da gravi infermità, ma guarì sempre miracolosamente. Durante tutta la vita ebbe colloqui mistici con Nostro Signore, la Santissima Vergine, gli angeli, i Santi Fondatori. Morì santamente il 5 novembre 1692.
In terra sarda, in piena Seconda Guerra Mondiale, la giovane Paola Muzzeddu (1913-1971) riceve dalla Madonna l'ispirazione a fondare una comunità di anime consacrate. Qualche anno più tardi, il 5 ottobre 1947, Paola riesce a realizzare quella chiamata speciale: accompagnata dalla benedizione dell'Arcivescovo di Sassari, dà inizio alla "Compagnia delle Figlie di Mater Purissima", che si propone lo scopo di predicare il "Vangelo della purezza" nell'imitazione e nello spirito della Madonna, dirigendo l'opera di apostolato in maniera particolare verso la gioventù femminile. Dopo un'esistenza fatta dono, il 12 agosto 1971, al suono dell'Angelus, Madre Maria Paola ad Aggius conclude, nel silenzio e nell'amore, la sua vita terrena.
Il libretto illustrato racconta la vita del biografo di San Francesco d'Assisi: frate Bonaventura da Bagnoregio (1217-1274). E proprio al Poverello d'Assisi si lega la sua vicenda terrena sin dall'infanzia, quando, avendo appena dieci anni, viene da lui guarito da una malattia mortale. Studia a Parigi e, diventato Maestro, entra nell'Ordine Francescano che si sta notevolmente espandendo, prendendo piede anche nell'ambiente colto universitario. In un momento difficile per i Francescani, per contrasti interni ed esterni, Bonaventura viene eletto Generale alla guida dell'Ordine e immediatamente, con fermezza, saggezza e umiltà, da una parte si impegna per difenderlo dalle insidie, lui finissimo teologo, e dall'altra vi opera un profondo rinnovamento, nello spirito più genuino del Fondatore.
La vita, le opere e la dottrina di un grande Vescovo, Sant'Ilario di Poitiers, vissuto nelle Gallie dal 315 circa al 367: poco più di cinquant'anni, un'età oltre la media per quei tempi. Era figlio di genitori pagani e pagano egli stesso. Lo studio, la riflessione, la ricerca sincera della verità lo condussero al Cristianesimo. Alcuni anni dopo il Battesimo, venne acclamato Vescovo dal popolo. La sincera convinzione di dover essere insieme maestro e padre procurarono al Vescovo Ilario grandi sofferenze fino alla pena dell'esilio. Il Concilio di Parigi (361) riconobbe la bontà della sua dottrina. Nella parte centrale del volume l'autore sceglie e armonizza le parti più significative degli scritti di Sant'Ilario. Conclude l'opera un accenno al culto e all'iconografia.
Un libro non solo da leggere ma anche da applicare, da vivere. Un libro che vuole rispondere alla sfida educativa nella famglia in modo sportivo. Parlando di sport e famiglia, prendendo come esempio lo sport, cercando di contaminare educazione e sport, perché è possibile farlo. Nasce un percorso di consapevolezza pratica che continua anche online (www.salesianiperlosport.org) e attraverso una campagna sociale nazionale.