In epoca moderna, le monete complementari - possibili su scala locale e con buoni esempi di successo e di durata - si sviluppano soprattutto nei periodi di crisi. Il libricino spiega cosa esse sono e come funzionano, proponendo una gamma di esempi, storici e attuali, nel mondo e in Italia. Queste monete, che possono essere l'evoluzione delle banche del tempo o rappresentare sistemi di bonus, permettono di rivitalizzare gli scambi e di ritornare all'economia "sostanziale".
Sobrietà, rispetto dell'ambiente, ritmi più lenti, relazioni più umane? Verso questi "nuovi stili di vita" molti credenti e non credenti camminano assieme da tempo. Ma, per un cristiano, questa può essere anche una scelta di fede? Certamente, risponde l'autoore. È l'ora di passare dal "primato della morale" al "primato della fede". Di attrezzarsi con una spiritualità che attinge a fonti bibliche ed ecclesiali, ma anche "trasversale, ossia di tutti, anche degli atei". Prefazione di Rosanna Virgili.
Il primo sentimento di una persona è percepirsi creatura e non pensarsi il Creatore. La piccolezza di fronte alla grandezza di Dio, però, non significa l'annichilimento dell'umano: è la nostra verità più autentica. Anzi, la scelta di Dio di farsi carne in Gesù svela la dignità "divina" di ogni persona. Ciascuno di noi dunque vive una duplice dimensione: la coscienza della piccolezza ma anche lo stupore di sapersi scelto e amato dal Padre. Da questa tensione scaturisce il desiderio, che - secondo Jorge Mario Bergoglio, discepolo di Ignazio di Loyola - è elemento essenziale dell'animo umano: "Il desiderio racchiude la chiave segreta di ogni esistenza. In esso risiede il tesoro del cuore", scrive il futuro papa in queste pregnanti meditazioni degli anni Ottanta, quando era gesuita in Argentina. Un testo da leggere e meditare per vivere gli Esercizi spirituali insieme al pontefice che sta rivoluzionando la Chiesa.
La vita dello spirito è la lotta contro il Nemico della natura umana, lo "spirito cattivo" che ci fa pensare di essere capaci di tutto o paradossalmente - di non servire a nulla. Ogni esperienza spirituale attraversa tre momenti: la croce, la risurrezione e la pace successiva ad esse. Ma proprio la tranquillità può risultare una trappola per chi vuol prendere sul serio la propria umanità aperta a Dio. C'è bisogno di vivere l'inquietudine della lotta, la ricerca appassionata e controcorrente, a volte intessuta di martirio, del "Dio sorpresa". Per tale motivo l'allora padre Bergoglio, in queste meditazioni ricche di radicalità evangelica e improntate alla tradizione ignaziana, mette al bando le malattie interiori che inffiacchiscono la vita di fede: lamentele, scontentezze, incertezze, infedeltà che trattengono la persona dal dono completo di sé. Francesco mette tutti davanti a un bivio: rimanere prigionieri dei nostri meschini orizzonti oppure scegliere la prospettiva, sempre più alta e ariosa, di Dio.
Perché sant'Ignazio di Loyola ha fondato i gesuiti? Voleva riunificare due dimensioni che la modernità, segnata dalla Riforma di Calvino, aveva disgiunto: il cuore e la ragione, il pensiero e le emozioni. È quanto afferma il gesuita Jorge Mario Bergoglio nei testi qui presentati per la prima volta al lettore italiano. Da questa separazione derivano - secondo il futuro papa molti degli snodi oscuri della storia moderna: il primato assoluto della scienza rispetto all'etica; la separazione della società in classi contrapposte; l'annullamento del popolo, disprezzato da élite che usano un "potere senza cuore"; la fine dell'unità della Chiesa. Con la finezza di un pensiero plasmato dall'umanesimo cristiano, Bergoglio ci aiuta a comprendere il "segreto" della Compagnia: "Ignazio è l'uomo che rende possibile il dialogo tra la parola di Dio e la cultura della sua epoca; quel dialogo si fa istituzione". Pagine da gustare per conoscere l'appartenenza più intima di papa Francesco. Inedito in italiano.
Questa biografia getta nuova luce su una delle maggiori figure della nonviolenza nel XX secolo. Nato in Francia e cresciuto in una famiglia di modeste condizioni, nella quale ha respirato un clima di fede, Jean Goss (1912-1991) si ritrova a difendere "a cannonate" la città di Lilla dalle truppe naziste. È proprio allora che vive un'esperienza mistica: scopre il messaggio di Gesù come Vangelo della nonviolenza e da quel momento la sua vita cambia. La sua missione lo porterà dappertutto in Europa e nel mondo. Tra le "storie di successo" cui dà un contributo decisivo, la rivoluzione che libera le Filippine dalla dittatura e tutti i gruppi nonviolenti da lui formati, in Africa come in America Latina. La morte lo sorprende in partenza per il Madagascar, dove un'altra rivoluzione pacifica era in cantiere.
La cultura postmoderna, con il suo relativismo, appare agli antipodi del messaggio cristiano. Esistono dunque culture impermeabili per essenza al Vangelo? L’autore, che si dice «profondamente segnato dalla visione del Concilio Vaticano II», è convinto di no. E lo spiega appoggiandosi anche a un filosofo della postmodernità come Jacques Derrida, da cui trae intuizioni feconde per la stessa teologia sulla Trinità. Il suo argomentare, peraltro, non è meramente accademico. Padre Sivalon è un missionario, e l’interesse al postmoderno nasce dalla sua esperienza africana: là ha scoperto che «Dio è presente in tutte le culture». In esse siamo ormai abituati a scorgere i «semi del Verbo»; il postmoderno, però, con il suo carico di «incertezza» ci pare minacciare la «metafisica» che riteniamo indispensabile alla fede cristiana. E se l’incertezza fosse invece un dono? Se fosse il terreno su cui la fede fiorisce?... È proprio l’incertezza che meglio accoglie l'Amore che si svuota da sé.
In collaborazione con la rivista Missione Oggi.
Daniele Comboni (1831-1881) si dedicò anima e corpo all'evangelizzazione e al riscatto dell'Africa centrale. Per avviare l'opera cui si era votato si sobbarcò a faticosi e lunghi viaggi, in Africa come per l'Europa. L'autore li racconta rivelandoci come "pellegrinaggi": lo stesso spirito di che deve animare il cristiano che dovrebbe andare come "pellegrino" incontro ai fratelli, specie i più bisognosi. Con una prefazione di padre Venanzio Milani.
L'A. narra, in forma di diario, gli ultimi giorni di un processo elettorale che ha portato cambiamenti politici inattesi in una cittadina dell'interno del Brasile. Questo, grazie all'impegno del locale Movimento Fede e Politica. Un'avventura nella quale Cugini, co-protagonista di tale rivoluzione in nome del Vangelo, ha corso seri rischi nel tentativo di sfidare un sistema di potere corrotto. Dal libro emerge anche la quotidianità di un missionario del XXI secolo e la vita concreta di parrocchia in una delle tante "periferie esistenziali".
Quanti avevano creduto in Cristo prima della croce, sono rimasti poi attanagliati dalla paura. "Come loro anche noi siamo mendicanti di luce, come loro abbiamo bisogno di una parola che ci scaldi il cuore, di un brivido sulla pelle, di piangere lacrime innamorate". Con parole dolci e forti, grazie alla sua personalissima capacità di ridare corpo e attualità alle pagine del Vangelo, l'autore offre a chi legge - uomini e donne del nostro tempo - alcune meditazioni che fanno rifluire la speranza.