Descrizione
Traduzione di Luca Fusari, Simona Adami, Chiara Marmugi, Nicoletta Sereggi e Cecilia Miatto
Nel 2005, Twilight ha fatto conoscere al mondo Bella Swan ed Edward Cullen. Un fenomeno editoriale di proporzioni mondiali era nato. Sin da allora, milioni di lettori si sono appassionati a questa saga mozzafiato, composta da Twilight, New Moon, Eclipse, e dall'epico finale di Breaking Dawn. La saga di Stephenie Meyer ha venduto 120 milioni di copie nel mondo e oltre 4 milioni in Italia.
Ne la Guida ufficiale illustrata alla saga di Twilight, Stephenie Meyer rivela tutti i segreti di questa straordinaria serie mettendo a disposizione dei fan materiale esclusivo tratto direttamente dai suoi appunti personali, insieme ai profili dei personaggi, alberi genealogici, mappe, riferimenti, una lunga intervista e molto altro.
Cento illustrazioni e fotografie accompagnano il volume: la guida ufficiale permetterà ai lettori di immergersi nel mondo di Twilight come mai avrebbero immaginato, partendo dal primo giorno di scuola di Bella fino alle appassionanti pagine conclusive di Breaking Dawn.
Stephenie Meyer ha dichiarato: «Rimango sempre piacevolmente colpita dalla quantità e dalla qualità delle domande che i miei lettori mi pongono sui miei personaggi e sul mondo della saga di Twilight. Attraverso questa Guida spero di essere riuscita a incorporare più dettagli possibili, incluse le storie dei personaggi, come quelli della vita passata di Alice».
L'Autore
Stephenie Meyer è nata nel 1973. Vive in Arizona con il marito e i tre figli. La serie ispirata alla storia d'amore di Bella e Edward è iniziata con Twilight (Fazi, 2006) proseguita poi con New Moon (Fazi, 2007), Eclipse (Fazi, 2008) e Breaking Dawn, (Fazi 2008). Si è arricchita nel 2010 con un episodio mai narrato di Eclipse: La breve seconda vita di Bree Tanner. Per il 18 novembre 2011 è prevista l'uscita del quarto film tratto dalla saga, “Breaking Dawn”.
Roma, fine anni Sessanta: tra i caffè di piazza Navona scossi da aspirazioni rivoluzionarie, la storia di un precipitoso matrimonio e delle sue amare conseguenze tra un giovane rappresentante dell'aristocrazia industriale alla ricerca del senso della propria vita e una bellissima ereditiera, altrettanto smarrita e vittima di un inconfessabile trauma familiare. Narrata con tono partecipe e insieme disincantato da un testimone a trent'anni di distanza, una fiammeggiante parabola di desiderio e perdita di due "belli e dannati", implacabile nel rivelarci i privati abissi che albergano in ogni uomo, sotto la superficie di ogni amore.
Con saggi di Jean-Claude Trichet, Boutros Boutros-Ghali, Simone Veil, René Girard, Max Gallo e molti altri
Traduzione di Francesca Minutiello e Marilena Renda
Jacques Attali confronta il suo punto di vista con quello di alcuni importanti intellettuali del nostro tempo, concentrandosi sulle mille sfaccettature del vivere quotidiano e disegnando, con un grande sforzo d’immaginazione, il futuro del mondo attraverso le parole chiave del XXI secolo. Perché, come suggerisce lui stesso, «il senso delle cose è quello che l’umanità, ultimo giocatore dell’universo, riuscirà a trovare». Il libro è arricchito di materiali extra sugli argomenti trattati nel libro accessibili tramite la tecnologia QR Code.
Che cosa è diventata la nostra società? Quali elementi hanno concorso a modificarla e a renderla “liquida”? Quali sono le sfide che attendono la scienza, dopo le scoperte del novecento? Che significato daremo alla vita tra qualche decennio? E al denaro? E alla democrazia? E alla religione? Il senso delle cose offre un resoconto appassionato e scrupoloso sulle realtà di inizio secolo, un’analisi puntuale e lungimirante su molti aspetti della contemporaneità: dalla condizione della donna al rapporto tra uomo e Dio, cittadino e stato, consumatore e mercato; dalle trasformazione nel campo della famiglia a quelle nel lavoro o a quelle nelle arti, nella musica o nella letteratura; dalle nuove sfide del diritto a quelle della medicina o della politica.
Jacques Attali, esperto di economia, è stato consigliere di Mitterrand e primo presidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo. Pur essendo un uomo di sinistra, ha presieduto la Commissione per la Liberazione della Crescita nel governo Sarkozy. Dirige Planet Finance, ONG per la diffusione della microfinanza nei paesi in via di sviluppo che ha sostenuto anche i progetti del premio Nobel Muhammad Yunus. Fazi Editore ha pubblicato la biografia Karl Marx ovvero, lo spirito del mondo (2006, ed. tasc. 2008), Breve storia del futuro (2007), Amori (sempre con Stéphanie Bonvicini, 2008), La crisi, e poi? (2009) e Sopravvivere alle crisi (2010)
Stéphanie Bonvicini, giornalista specializzata nei temi della moda, del turismo e dei viaggi. È autrice della biografia Louis Vuitton, une saga française (2004) e del volume, in collaborazione con Jacques Attali, Amori (2008).
«Il senso delle cose riunisce una costellazione di autori che rispondono alle domande sul futuro. All’apparenza normale, quest’opera nasconde in realtà un altro lato, accessibile attraverso il proprio cellulare». Le Figaro
Attraverso le vicende biografiche di Ippolito Nievo, scrittore e garibaldino, questo romanzo conduce il lettore nel cuore del Risorgimento, dalla spedizione dei Mille alla proclamazione del Regno d'Italia. In queste pagine intense, ambientate in una Palermo sontuosa e lussureggiante, scorrono in parallelo la vita di uno dei maggiori scrittori della nuova Italia e il difficile processo di ricomposizione politica della nostra penisola. Su un intreccio narrativo di grande godibilità, il movimentato apprendistato sentimentale di Nievo si alterna agii scontri e agli ambigui compromessi che preparano la proclamazione dell'Unità sotto la corona dei Savoia, nel 1861, lo stesso anno della drammatica fine del protagonista. Quella di Nievo fu una vita breve: la penna di Paolo Ruffilli ne rievoca passioni romantiche, vitalità e slanci patriottici, amicizie e amori, esperienze letterarie e avventure politiche, nonché la morte tragica, realizzando un inedito ritratto a tutto tondo di un protagonista dell'Ottocento che appare uomo e scrittore di straordinaria modernità.
Tutto ha inizio con un cadavere. In una limpida giornata invernale, il corpo martoriato di Crispin Salvador viene ripescato dalle acque del fiume Hudson: la vittima è una controversa celebrità del mondo letterario filippino. Con lui è scomparso anche il manoscritto del suo ultimo libro, un'opera intesa a rilanciare la fama del suo autore svelando i crimini di coloro che detengono il potere nelle Filippine. Miguel, studente e amico di Salvador, parte per Manila, deciso a indagare sulla vicenda. Per comprenderne la morte ne analizza attentamente la vita, ricostruendone la storia attraverso le poesie, le interviste, i romanzi, le memorie. Il risultato è una vivida e drammatica saga familiare che coinvolge quattro generazioni e centocinquant'anni di storia delle Filippine, dapprima sotto il controllo degli spagnoli, poi degli americani e in ultimo degli stessi filippini. Alla fine, scopriremo con sorpresa come questa storia appartenga tanto al giovane Miguel quanto al suo defunto mentore, e avremo goduto di una straordinaria, a tratti esilarante panoramica su un mondo nel quale albergano, in nuce, quei varchi, quei conflitti, quegli urti, quegli ideali di progresso condivisi e poi traditi di cui si sostanzia la storia di ogni civiltà. Prefazione di Joseph O'Connor.
Raimondo è un diciassettenne timido e impacciato che vive tutte le aspettative e i tormenti dell'adolescenza. Incapace di esprimere la sua posizione nei confronti delle cose si ritrova sempre in balia delle "ingiustizie" degli adulti: dei professori che lo fanno sentire una vera e propria nullità, ma anche dei genitori che gli impongono umilianti ripetizioni pomeridiane. Quando si sente inerme, sfiancato dai paragoni, Raimondo si scatena in esilaranti sogni a occhi aperti in cui tutto è filtrato attraverso il sesso. L'unica cosa che gli riesce bene sono i giochi di prestigio. Proprio uno di questi permetterà a una ragazza di accorgersi di lui, Raimondo Ricci, quello carino, curvo, dinoccolato e timido.
Una sfida alla tradizione che incentra il cristianesimo sul peccato originale e che l'ha ridotto a religione pessimistica, patriarcale e nel passato anche violenta. Un pensiero che fa rivivere la grande mistica medievale di Ildegarda di Bingen e Meister Eckhart. Una visione che, lungi dal concepire la natura come corrotta, vede Dio in tutto il creato. Una prospettiva che abbatte le rigide separazioni anima-corpo, sacro-profano, maschio-femmina, Dio-mondo. Una Via Positiva che è innamoramento e benedizione originaria. La tesi sostenuta da Matthew Fox, ex frate domenicano espulso dall'ordine nel 1993 dall'allora cardinal Joseph Ratzinger, è che il sentimento dominante della spiritualità non deve essere un rattristato senso di colpa verso Dio, bensì un positivo senso di riconoscenza verso il cosmo. Si tratta di un mutamento di paradigma paragonabile a una vera e propria "rivoluzione copernicana della religione". Il saggio inaugura la collana "Campo dei fiori", diretta da Elido Fazi e Vito Mancuso, un luogo di libera ricerca spirituale, aperto al dialogo interreligioso, che intende promuovere una spiritualità come libertà, fiducia nella vita, creatività, comunione con la natura e con gli esseri umani. Introduzione di Vito Mancuso. Prefazione dell'autore all'edizione italiana.
Marcello Vinciguerra è un imprenditore agricolo di successo. La sua azienda, ereditata dal padre, è una tra le più importanti d’Italia. Ha una bella moglie, Ludovica, donna sofisticata e complessa, proprietaria di un negozio di arredamento e amante del lusso e del design, vive in una bella casa, conduce una vita – almeno in apparenza – piena di sicurezze. Una sera, però, un servizio televisivo dedicato a un potente boss della camorra fa riaffiorare nella sua memoria un ricordo dell’infanzia. E con il ricordo il dubbio. Quel boss era lo stesso uomo che lui e suo padre incontrarono, tanti anni prima, in mezzo a strani edifici a forma di cilindro? Chi era davvero suo padre? E quale ombra si nasconde nel passato della sua famiglia? L’inquieto affollarsi di queste domande spingono Marcello a una ricerca ossessiva della verità, che in una crescente spirale di avvenimenti – tra cui la scoperta di una misteriosa fotografia risalente ai primi anni Cinquanta e un breve viaggio in un’immaginaria cittadella camorrista – lo porterà a scontrarsi con un mondo inafferrabile e ambiguo, in cui tutti possono essere onesti o collusi, corrotti o corruttori.
Giorgio Nisini è nato a Viterbo nel 1974. Studioso di cinema e letteratura, insegna Sociologia della letteratura all'Università di Roma "La Sapienza”. Il suo primo romanzo, La demolizione del Mammut (Perrone, 2008), ha vinto il Premio Corrado Alvaro Opera Prima ed è arrivato tra i cinque finalisti del Premio Tondelli.
In uscita in occasione del Giorno della Memoria, il romanzo autobiografico di Ludmilla Helga Siersch, nata a Vienna da famiglia ebrea per parte di madre nel 1919, è una testimonianza privata del dramma degli arresti e della deportazione che sconvolsero la sua vita, assieme a quella di milioni di persone. Il racconto della Vienna dagli anni Venti all'invasione tedesca del 1938, i tentativi di nascondersi e lottare per salvare vite umane, la deportazione della nonna e della madre e la fuga nella clandestinità di una giovane Helga fino in Italia.
«Austriaci, sono costretto a cedere. L'armata tedesca entra nella nostra patria. Che Dio sia con voi». L'11 marzo 1938 finisce l'infanzia di Helga, il suo mondo crolla travolto dall'irrazionalità del nazismo. Questa autobiografia è una storia di coraggio e amore intessuta di avventure, incroci amorosi e inevitabili perdite. Un romanzo avvincente e commovente, la storia di una famiglia che ha come sfondo Vienna, Berlino e Roma. L'affascinante nonna Wilma, colta e bellissima, animatrice di uno dei più prestigiosi salotti viennesi, frequentato da intellettuali come Zweig, e da musicisti come Strauss e Bruckner, che grazie ai suoi tre ricchi matrimoni riesce a mantenere figli e nipoti; la madre Fortuneé, militante socialista e amica di Freud, ma incurante della figlia; e poi Helga, bellissima e impulsiva ma sempre generosa e autosufficiente. Unico punto di contatto fra le tre è la straordinaria forza, che fa parte dei loro cromosomi e si trasmette lungo la discendenza femminile. Nel ’38 Helga sfugge miracolosamente alla deportazione e cerca di salvare la vita di persone a lei care, mettendo a repentaglio la propria, ma le deportazioni colpiranno ugualmente la famiglia (perderà la madre, la nonna e la bisnonna in campo di concentramento), mentre lei troverà rifugi occasionali che la faranno infine approdare in Italia, nel 1942, dopo anni di clandestinità tra Austria e Germania. Finita la guerra, Helga sarà anche rinchiusa per nove mesi in un campo di prigionia vicino Salerno, accusata, ironia della sorte, di collaborazionismo, dopo una vita in fuga dai nazisti. A Roma Helga trova lavoro come costumista a Cinecittà, e ricostruisce finalmente la sua vita: diviene amica di Monicelli, Steno, De Feo, Age e Scarpelli, mentre il bel mondo cinematografico e intellettuale la accoglie nei suoi salotti.
Ludmilla Helga Siersch nasce a Vienna il 28 ottobre 1919 da madre ebrea. Con l'avvento del nazismo in Austria, è costretta a interrompere i propri studi artistici. Dopo la deportazione della bisnonna, della nonna e della madre nel campo di concentramento di Theresienstadt, riesce a fuggire in Italia, dopo aver subito persecuzioni e violenze. Helga Siersch risiede tuttora a Roma.
Da un’atroce pagina di storia cui ha assistito a otto anni, Jacques Chessex, considerato uno dei più grandi scrittori di lingua francese e il più grande scrittore svizzero, insignito del Prix Goncourt, del Grand Prix du Language français e del Prix Jean Giono, distilla un racconto breve e durissimo, una denuncia del fanatismo antisemita che fece i suoi proseliti anche nella neutrale Svizzera. Un libro che ha risvegliato le ombre di un passato che molti suoi connazionali avrebbero preferito dimenticare.
Payerne, Svizzera, aprile 1942. La gente ha fame: dall’occhio cieco del suo fanatismo antisemita il pastore locale Lugrin monta la folla contro “il nemico ebreo”, l’eterno capro espiatorio. Un garagista del villaggio, Fernand Ischi - un ragazzotto volgare, con fama di dongiovanni e violente inclinazioni sadiche - , cova intanto il sogno di diventare capo della sezione locale del partito nazista e mettere in pratica quanto Lugrin predica ormai da anni: trovare un ebreo che dia l’esempio facendolo morire come un cane, come una bestia al macello. Un ebreo la cui uccisione dica a ciascuno che si può fare, che l’assassinio del giudeo è un atto “esemplare”. Un padre di famiglia, un uomo conosciuto e stimato sarebbe la vittima ideale. Arthur Bloch, mercante di bestiame. Jacques Chessex all’epoca dei fatti era un bambino. Anni dopo, in un caffè, incontrerà Lugrin, il mandante dell’omicidio di Bloch. L’uomo gli rivela un rimpianto: non essere stato più radicale, non avere spinto abbastanza a fondo la lama contro gli ebrei. Perché il pastore è una creatura che non appartiene più agli uomini. Appartiene al giudizio di Dio. Il racconto breve di un caso di cronaca realmente accaduto - la cui pubblicazione ha suscitato in patria un vespaio di polemiche - si distilla qui in un libro teso come un filo a piombo, nel quale la realtà dell’evento si espande fino ad assurgere a simbolo universale, a teodicea implacabile e feroce.
Jacques Chessex è nato a Payerne nel 1934, Svizzera romanda, ed è venuto a mancare il 9 ottobre 2009 a Yverdon-les-Bains mentre teneva una conferenza sulla sua produzione letteraria. Saggista, critico letterario, poeta, romanziere, scrittore per l’infanzia e, non ultimo, pittore, Jacques Chessex è considerato uno dei più grandi scrittori di lingua francese, e il maggiore esponente della scena letteraria svizzera. Nel 1999 è stato insignito del Grand Prix du langage français, del Grand Prix du rayonnement français de l’Académie Française e, nel 2007, del Grand Prix Jean Giono. Nel 2002 ha ottenuto dalla Francia la Legion d’Onore e nel 2004 il Prix Goncourt de la poésie per l’insieme della sua produzione poetica. Per Fazi Editore sono usciti Il vampiro di Ropraz (2009) e L’orco (2010), Prix Goncourt 1973.