"Da dove venite? A chi appartenete? Cosa andate cercando?" Così si chiede al viandante-narratore nelle terre dei padri. Il viandante procede con il passo dell'iniziato, lo sguardo affilato, la memoria popolata di storie. E le storie gli vengono incontro nelle vesti di figure, ciascuna portatrice di destino, che hanno il compito di ispirati accompagnatori. Luoghi e personaggi suonano, con i loro "stortinomi", immobili e mitici, immersi in un paesaggio umano e geografico che mescola il noto e l'ignoto. Scatozza "domatore di camion". Mandarino "pascitore di uomini", la Totara, Cazzariegghio, Pacchi Pacchi, Testadiuccello, Camoia, la Marescialla: ciascuno ragguaglia il viandante, ciascuno lo mette in guardia, ciascuno sembra custode di una verità che tanto più ci riguarda, quanto più è fuori dalla Storia. Il viandante deve misurarsi, insieme al lettore, con un patrimonio di saggezza che sembra aver abbandonato tutti quanti si muovono per sentieri e strade, sotto la luna, nella luce del meriggio, accompagnati dall'abbaiare dei cani. E poi ci sono la musica e i musicanti. La musica da sposalizio, da canto a sonetto, la musica per uccidere il porco, la musica da ballo per cadere "sponzati come baccalà", la musica da serenata, il lamento funebre, la musica rurale, da resa dei conti.
Frank Bascombe ha vissuto una vita non più avventurosa di quella di tanti altri americani. Giornalista sportivo, agente immobiliare, due matrimoni, due figli grandi che vivono lontano, molti traslochi. A sessantotto anni, Frank si e ritirato a vita privata, ha venduto la casa sull'oceano dove si era trasferito con la seconda moglie ed è tornato a Haddam, la città che forse racchiude il segreto di tutti i suoi dispiaceri. L'uragano che un giorno d'autunno si abbatte sulla costa del New Jersey distruggendo la ridente stazione balneare dove Frank aveva creduto di poter esorcizzare i suoi fantasmi ne diventa in un lampo il principale evocatore. Il passato ritorna e parla con la voce di amici falsi, traditori o moribondi. Se la vita è davvero, come riflette Frank, "una questione di sottrazione graduale", che altro ti resta quando una catastrofe naturale ti ha sottratto tutto, compresa la casa dove hai trascorso i migliori anni della tua esistenza?
Dubitare di noi stessi: tutti conosciamo questo stato d'animo che ci rende talvolta così insicuri. "Sono in grado di fare questa cosa?" "Mi è permesso farlo?" "È giusto che io lo faccia?" "Sono stato abbastanza bravo?" Ogni persona sana di mente sa che cosa significhi avere dei dubbi. Fa parte del bagaglio emotivo di ogni essere umano esitare in determinate situazioni, non sapere precisamente cosa sia meglio fare oppure essere in conflitto con i propri sentimenti e desideri. Quando però esageriamo, i dubbi finiscono per indebolire il nostro senso di autostima e minano la fiducia in noi stessi e anche negli altri. Bärbel Wardetzki, esperta psicoterapeuta, mostra come sia possibile imparare ad avere un rapporto più sereno con le proprie insicurezze. Scoprendo da dove derivano gli attacchi alla nostra autostima, impareremo a riprendere in mano le redini della nostra vita e sapremo così affrontare nuove situazioni senza autosabotarci. L'autrice ci aiuterà a ritrovare la stima in noi stessi, a fidarci delle nostre sensazioni e ad apprezzarci semplicemente per quello che siamo.
Il mistero insondabile che accomuna tutti gli esseri umani è il dolore, l'abisso del non senso. Che cosa possiamo fare davanti a questo baratro? Con la sua saggezza, il Buddha ci insegna una via d'uscita. Il presente volume è un'antologia dei più importanti testi del buddhismo antico sul tema del dolore e sul modo per estinguerlo definitivamente. Il dolore, secondo il Buddha, permea sì completamente la vita degli esseri viventi, ma può essere superato. Il nucleo del suo insegnamento è proprio rappresentato da una sorta di "terapia" per l'uomo, al contempo pragmatica e contraria a ogni speculazione metafisica, in quanto queste non valgono nulla contro la sofferenza. L'unione di compassione e saggezza ci conduce alla consapevolezza che l'umanità intera è interdipendente, aiutandoci così a dissolvere le emozioni distruttive - la rabbia, l'aggressività - che ci trascinano nella rovina senza risolvere per nulla il dolore che ci attanaglia. L'insegnamento del Buddha rappresenta proprio una risposta umana al problema del dolore: ci si salva infatti solo a partire dalle proprie forze. Lo stesso Buddha è semplicemente un essere umano che si è affrancato con le sue risorse dalla condizione di sofferenza, per conseguire la liberazione.
Un camion a tutta velocità su una strada di montagna, uno schianto terribile, e l'auto su cui la quindicenne Ambra viaggia con la sua famiglia in vacanza finisce semidistrutta nel bosco. Angelo, il conducente del carro attrezzi che va in loro soccorso, consiglia ai quattro di fermarsi lì vicino, al bellissimo Hotel La Sosta, in attesa che la macchina venga riparata. L'accoglienza in albergo è ottima e il paesaggio intorno splendido. Si possono fare passeggiate e gite in bici, raggiungere laghi alpini e mangiare cibo squisito nei rifugi. Ma ad Ambra bastano pochi giorni per capire che in quell'angolo di paradiso non tutto è felice come sembra. Perché gli ospiti mangiano sempre da soli e lasciano l'albergo con la corriera senza avvertire, come accade alla madre e al fratellino Mauro? Come mai la linea telefonica è sempre disturbata e lei non riesce a comunicare con Adele, la sua amica del cuore? E soprattutto, chi è Odienne, quel ragazzo biondo dagli occhi grigi che trascorre le sue giornate a lanciarsi con il parapendio e non perde occasione per fare l'odioso con lei? Ambra scoprirà dei nuovi sentimenti ma anche una verità sconvolgente, che la porterà a compiere scelte che mai avrebbe immaginato prima.
Inverno 1981. Alex, ventun anni, deve lasciare precipitosamente la sua stanza in affìtto a Neukölln, quartiere povero di Berlino Ovest. In mano una borsa con tutti i suoi averi, a tracolla una chitarra. Erede di una famiglia ricca dal passato oscuro, Alex se n'è andato di casa a sedici anni e da allora vive come può. Chissà se troverà un posto per dormire, stanotte. E chissà se un giorno, mentre suona per strada, qualcuno lo noterà. Primavera 1982. Mia, diciassette anni, nella sua bella casa di Torino guarda dei videoclip con l'amica Chiara. E intanto si chiede perché non gliene importi niente di cantanti e attori, e perché con i coetanei si senta così spesso a disagio, quasi diversa da loro... poi parte il video di Wallness, il successo del momento. La canta Alex, che Mia finora non aveva mai visto. Adesso lo guarda. Lo guarda. Non smetterebbe mai. Estate 1982. S036, storico locale di Kreuzberg. Alex si prepara a salire sul palco e a dimenticare, per un po', i paparazzi, il music business e tutte le conseguenze spiacevoli della celebrità. Anche Mia si sta preparando al concerto: è in vacanza a Berlino con Chiara, e l'idea di vedere e ascoltare Alex dal vivo la riempie di timori: e se lui la deludesse? Accaldata e ansiosa, Mia esce sul retro del locale in cerca d'aria. E trova Alex.
Una notte in una casa nel bosco, un gatto fantasma affida a Prendiluna, una vecchia maestra in pensione, una Missione da cui dipendono le sorti dell'umanità. I Diecimici devono essere consegnati a dieci Giusti. È vero o è un'allucinazione? A partire da questo momento non saprete mai dove vi trovate, se in un mondo onirico farsesco e imprevedibile, in un sogno Matrioska in un Trisogno profetico, se state vivendo nel delirio di un pazzo o nella crudele realtà dei nostri tempi. Incontrerete personaggi magici, comici, crudeli. Dolcino l'Eretico e Michele l'Arcangelo - forse creature celesti, forse soltanto due matti scappati da una clinica, che vogliono punire Dio per il dolore che dà al mondo. Un enigmatico killer-diavolo, misteriosamente legato a Michele. Il dio Chiomadoro e la setta degli Annibaliani, con i loro orribili segreti e il loro disegno di potere. E altri vecchi allievi di Prendiluna: Enrico il Bello, Clotilde la regina del sex shop, Fiordaliso la geniale matematica. E il dolce fantasma di Margherita, amore di Dolcino, uccisa dalla setta di Chiomadoro. E conosceremo Aiace l'odiatore cibernetico e lo scienziato Cervo Lucano che insegna agli insetti come ereditare la terra. Viaggeremo attraverso il triste rettilario del mondo televisivo, e la gioia dei bambini che sanno giocare al Pallone Invisibile, periferie desolate e tunnel dove si nascondono i dannati della città. Conosceremo i Diecimici - come Sylvia la gatta poetessa, Jorge il gatto telepatico, Prufrock dalle nove vite - e poi Hamlet il pianista stregone, il commissario Garbuglio che vorrebbe diventare un divo dello schermo, e l'ultracentenaria suor Scolastica, strega malvagia e insonne in preda ai rimorsi. Fino all'Università Maxonia, dove il sogno diventerà una tragica mortale battaglia e ognuno incontrerà il proprio destino. E ci sveglieremo alla fine sulla luna, o in riva al mare, o nella dilaniata realtà del nostro presente.
Il cantautore e poeta brasiliano Chico Buarque ha ignorato di avere un fratellastro finché ha compiuto ventidue anni. Suo padre, lo scrittore e accademico Sergio Buarque de Hollanda, aveva vissuto a Berlino negli anni inebrianti della Repubblica di Weimar e lì aveva avuto una relazione con una donna tedesca. Dall'unione era nato un figlio, poi dato in adozione ancora in fasce. Molti anni dopo la scoperta di quel fratello, Chico Buarque decide di indagare cosa possa essergli successo. E la ricerca lo porta nella San Paolo degli anni sessanta, quando il giovane Francisco Hollander, detto Ciccio, trova una lettera scritta in tedesco nascosta in un libro della vasta libreria del padre. Chico Buarque consegna al pubblico un romanzo di formazione in cui, dosando con raffinata ironia dato autobiografico e finzione letteraria, scava nelle radici europee della società brasiliana intrecciando le grandi svolte del Novecento con le rimozioni di un interno familiare di San Paolo, stipate nel buio di cassetti che un giorno, inesorabilmente, tornano ad aprirsi.
Commenti pungenti, ringraziamenti mancati, scarsa considerazione, aspri litigi possono colpirci tanto quanto un licenziamento inaspettato, una separazione, persino un lutto o un evento tragico. L'intensità del dolore non corrisponde sempre alla gravità reale di ciò che ci colpisce, ma da come vi si reagisce. Spesso, anche se apparentemente continuiamo a "funzionare", dentro di noi soffriamo. Rolf Sellin, con la concretezza "ingegneristica" che lo contraddistingue, insegna come far valere i nostri punti di forza e superare la sofferenza. Con il suo aiuto troverete le risposte a mille domande: Far finta di niente e dimenticare? Mostrare il dolore? È sempre utile parlarne? Cosa è rimasto intatto? Come guardare in faccia il dolore? Perdonare?
Non c'è stata alcuna "fine della storia", nessuna affermazione globale della democrazia liberale. Piuttosto, assistiamo a una grande regressione. Mentre lavoro, ricchezza e stabilità si assottigliano pericolosamente nelle società occidentali, la retorica della sicurezza prende il posto della rivendicazione dei diritti umani e civili e i principi di cooperazione transnazionale sono sostituiti da violenti appelli per il rafforzamento della sovranità degli stati, come "Make America Great Again!" e "Les Français d'abord!". I flussi migratori diretti verso i paesi dell'Unione europea aumentano giorno dopo giorno. La crisi economica, forse, non è mai finita. E improvvisamente ci troviamo di fronte alla necessità di misurarci con alcuni fenomeni che credevamo appartenere a un'epoca passata: l'ascesa di partiti nazionalisti come il Front National francese, l'imporsi di una demagogia come quella impersonata da Donald Trump, le tendenze autoritarie che attraversano l'Europa centrale e orientale, un'ondata di xenofobia e odio, la brutalizzazione del discorso pubblico, l'inversione protezionistica della Brexit. Di fronte a questi fenomeni dobbiamo prendere atto che tutti gli strumenti che consideravamo efficienti per affrontare le crisi si sono esauriti. È questa la denuncia di quindici grandi intellettuali da tutto il mondo, da Bauman a Zizek, da Arjun Appadurai a Paul Mason, che ragionano insieme per scoprire e analizzare le radici di questa involuzione, e cercano di inserirla nel suo contesto storico, di tracciare gli scenari possibili e di ideare le strategie per contrastare le tendenze inquietanti che stanno dando forma a un mondo nel quale non vogliamo vivere. Quindici voci diverse e autorevoli, riunite per la prima volta in un libro che fornisce le coordinate necessarie per orientarsi nel nostro tempo.