Le arti offrono all'uomo occasioni di svelamento a se stesso. Ma, se da una parte gettano luce sulla sua più riposta affettività, dall'altra suscitano interrogativi sui lati oscuri dell'oggetto artistico e del soggetto che ne fruisce. La psicoanalisi si è sempre occupata dei misteri connessi alle personalità geniali, alla loro creatività e ai processi psichici implicati nell'esperienza del bello, pur non avendo prodotto un sapere sistematico.
Il testo ricodifica l'opera berniana per poter giungere a una psicoterapia che riproponga nel lavoro individuale lo stesso spirito di Berne improntato all'efficacia dell'analista transazionale. Fornisce un quadro completo e aggiornato di teoria e di tecnica, indispensabile sia che per gli analisti transazionali che per gli psicoterapeuti di altre discipline interessati a una psicodinamica relazionale attenta agli attuali movimenti di psicoanalisi interpersonale; risponde inoltre alle esigenze di apprendimento degli allievi dei corsi di laurea in psicologia e delle scuole di specializzazione in psichiatria e psicologia clinica. L'area del counselling viene considerata nella sua identità specifica nel confronto con la psicoterapia.
L'esigenza di incorporare la famiglia nel processo psicoterapeutico è nata dalla necessità di affrontare i complessi problemi dei pazienti che soffrono delle cosiddette patologie gravi: psicosi, bordeline, tossicodipendenza, anoressia-bulimia e, in genere, l'ampio spettro dei disturbi narcisistici. La comprensione delle interazioni familiari ha permesso di dare significato a molti contenuti psichici apparentemente comprensibili: è stato così possibile capire come i pazienti esprimano la sofferenza familiare, facendosi portavoce della famiglia attraverso i loro sintomi.
La cronaca in Italia ci ricorda che in media ogni quattro giorni una donna viene uccisa da un partner o ex partner. L'omicidio di queste donne, la recidiva dei maltrattamenti che subiscono e lo stalking possono essere prevenuti? È giusto presentare questi delitti come fatti rari e imprevedibili, o è possibile, invece, conoscere i fattori di rischio e di vulnerabilità della vittima e valutare il rischio di recidiva per poter intervenire? Questo libro fornisce un quadro sul fenomeno dei maltrattamenti all'interno della coppia o IPV (Intimate Partner Violence), della valutazione del rischio di recidiva della violenza di coppia e dell'uxoricidio. In particolare, l'Autrice introduce alla valutazione del rischio di recidiva attraverso il metodo SARA (Spousal Assault Risk Assessment), in uso da parte di forze di polizia, magistratura e centri antiviolenza, operatori socio-sanitari. Questo manuale accompagna il lettore nella prassi attraverso la presentazione di casi, la spiegazione del metodo SARA e altri formulari ad esso connessi, illustrando i risultati sull'efficacia predittiva della valutazione della recidiva e la sua validità operativa e scientifica. L'Autrice permette ai professionisti e operatori che si occupano di questi problemi di apprendere il metodo della valutazione del rischio di recidiva e dell'uxoricidio, scientificamente valido per la prevenzione della violenza reiterata dei cosiddetti femminicidi annunciati attraverso l'attuazione di prassi utili a tutela delle vittime.
Da tempo, nel mondo dei servizi alla persona è emersa e si sta rafforzando l'esigenza di figure professionali capaci di assumere, all'interno delle organizzazioni, un ruolo fondamentale e insostituibile di "cerniera" tra la dimensione gestionale e la dimensione operativa del lavoro socioeducativo e di adottare, nell'assunzione di questo ruolo, uno sguardo pedagogico. Ma in che senso si può parlare di coordinamento pedagogico? A quali istanze può rispondere? Quali funzioni e quali compiti possono essergli assegnati? E ancora, quali iniziative strutturali può assumere un'organizzazione al fine di mettere i propri coordinatori nelle condizioni di adempiere alle funzioni connesse al proprio ruolo in modo sempre più efficace e positivo? Questi sono solo alcuni degli interrogativi ai quali gli sguardi plurali sul coordinamento pedagogico raccolti all'interno di questo volume cercano di proporre possibili risposte.
Come funziona la nostra organizzazione? Sono soddisfatti i nostri utenti? Il programma raggiungerà i suoi obiettivi? La complessità della nostra società è ormai tale che non sembra possibile dare risposte di semplice buon senso. Non basta un dirigente competente o un amministratore di lunga esperienza per dare risposte giuste, e servono sempre più competenze specialistiche che consentano di districarsi fra la molteplicità dei problemi, i diversi punti di vista delle parti sociali coinvolte, le risorse disponibili, al fine di realizzare analisi approfondite e sostenere il lavoro dei decisori pubblici, e di tutti coloro chiamati a gestire e organizzare strutture, servizi, progetti. Sempre più, anche in Italia, la valutazione sta diventando uno strumento usuale e condiviso di analisi delle capacità di un'organizzazione, dell'efficacia di un servizio, delle possibilità di successo di politiche, programmi e progetti di rilevanza sociale. Questo volume costituisce una guida completa alla valutazione: i concetti, il metodo, le parole chiave. Scritto in maniera semplice, evitando gerghi specialistici e con riferimento a esempi concreti, il testo è rivolto a operatori sociali, sanitari e del terzo settore, funzionari pubblici, professionisti e tutte quelle figure che sempre più spesso in Italia si trovano a confrontarsi con queste pratiche complesse.
L'economia dello sviluppo, nata come settore specialistico della disciplina economica negli anni del dopoguerra, ha avuto sin dall'inizio come oggetto privilegiato i paesi sottosviluppati, le loro caratteristiche, i fattori e le politiche che ne avrebbero consentito la trasformazione strutturale e la crescita del reddito. Che cosa si debba intendere per sviluppo, quali siano le cause del sottosviluppo, come quello che veniva chiamato "terzo mondo" sia andato cambiando e diversificando nella seconda metà del '900 è l'argomento della prima parte di queste lezioni. La trattazione avrà come temi: l'accumulazione del capitale, la crescita demografica, il progresso tecnico, la dotazione di capitale umano, il commercio internazionale, la distribuzione del reddito, e per ciascuno di essi ci si chiederà quali limiti o incentivi diverse istituzioni rappresentino per il loro operare nel senso di una crescita della produzione e di un aumento del benessere. L'ultimo capitolo si propone di trarre da quanto visto in precedenza qualche conclusione sul rapporto tra sviluppo economico e mutamento istituzionale e sul ruolo che in questi processi dovrebbe avere lo Stato.
Il volume è rivolto principalmente agli studenti degli insegnamenti di sociologia quale sussidio per la conoscenza e l'approfondimento di alcuni di coloro che hanno dato un significativo contributo alla disciplina, potendo esso affiancarsi ad altri testi sia di carattere manualistico che monografico. La sua specificità è quella di prendere in considerazione, in un ragionevole numero di pagine, una serie piuttosto numerosa di sociologi e di scienziati sociali (quarantadue, incluse due scuole collettivamente considerate, venti dei quali appaiono a stampa nel volume e ventidue compaiono nel compact disc allegato) seguendo il criterio della collocazione di ciascuno anche in rapporto agli influssi ed alle influenze, contemporanee e successive, su altri sociologi e sulle eventuali scuole o correnti che il loro apporto scientifico ha contribuito a costituire, a formare e a sviluppare. Il volume contiene, inoltre, alcune notizie bio-bibliografiche relative a ciascun autore ed alcuni brevi cenni al contesto storico, sociale ed intellettuale nel quale essi hanno operato, nonché una loro cronologia ordinata per anno di nascita, un elenco cronologico delle opere principali di ognuno, un elenco delle prime riviste di sociologia ed un quadro d'insieme che tenta di evidenziare le relazioni e le influenze fra i vari autori e fra questi e le scuole che essi hanno contribuito a formare e a costituire.
Questa terza edizione, completamente rinnovata rispetto alle precedenti, è più attenta alla comunicazione e alla didattica; più aggiornata negli esempi; più completa nell'illustrazione di come si deve progettare e condurre una ricerca valutativa. Il manuale è utile per chi già conosce la valutazione e vuole approfondirne le tematiche metodologiche, è adatto anche a chi vi si avvicina per la prima volta. Dopo un ampio capitolo teorico generale, che consente al lettore di comprendere le principali problematiche della valutazione, il testo approfondisce come realizzare concretamente una ricerca valutativa in un processo che, tappa dopo tappa, segnala i luoghi di attenzione, gli elementi critici, i rischi dell'approccio iniziale col committente, della formulazione delle domande valutative, della definizione di una strategia di ricerca, fino alla redazione del rapporto valutativo finale. Seguono capitoli più specialistici sulla costruzione del dato e le tecniche di ricerca valutativa. Un capitolo di casi di studio, collegati alle precedenti definizioni metodologiche, consente di vedere come concretamente il metodo sia stato applicato in situazioni e contesti differenti. Il volume si chiude con un ampio glossario.