"Sono uno che cerca frammenti di luce", dice padre Giancarlo di sé. Ogni poesia di questa raccolta documenta un tratto del suo cammino, è lo specchio di uno stato d'animo, di una emozione, di una percezione. Sono poesie che volano dentro e volano in alto insieme, e in questa traiettoria si comprende perché, come destinataria dei suoi versi, abbia scelto una rondine. Ogni rondine è fedele al suo migrare, anche se non ne conosce i motivi.
Così padre Giancarlo segue la sua rotta senza poter comprendere tutto, ma con uno sguardo di fiducia rivolto verso un cielo che ha saputo farsi terra e verso un Dio che ha incontrato Come Uomo.
Carlo Molari ci accompagna in un volo inatteso tra terra e cielo, facendoci sentire, vento in faccia, l'energia buona delle parole più inafferrabili: amore, Dio, infinito. "Aver fede in dio, dice Molinari, non significa saper cosa è Dio perché noi non possiamo saperlo. Aver fede in Dio vuol dire sapere che ciò che è in gioco nella nostra piccola storia è molto più grande di quello che siamo, perché contiene anche tutti quello che saremo".
I nove capitoli di questo libro sono frutto della dedizione e dell'amore di tanti amici che hanno seguito don Dino nei trent’anni in cui ha tenuto i suoi innumerevoli incontri sulle Sacre Scritture. Tra tutti vogliamo ringraziare la professoressa Luciana Taioli e don Carlo Volpi che hanno permesso di usare il loro grande lavoro di "sbobinatura" e di sistemazione degli incontri mensili tenuti nella Parrocchia di San Giuseppe Artigiano di Arezzo. E sono tanti coloro che, per non perdere una parola degli insegnamenti di don Dino hanno preso appunti, registrato e redatto i testi delle sue lezioni e poi ce ne hanno fatto dono perché potessimo divulgarli e farli conoscere. Il gruppo di coloro che hanno realizzato questo volume, tra tanto materiale hanno privilegiato quegli incontri che in ciascuno avevano risvegliato un particolare ricordo, mossi dal desiderio che altri potessero provare gli stessi benefici e lo stesso calore.
Qualcosa di così fragile come l'amore ha bisogno di cura e attenzione. L'amore non è scontato, non è dato una volta per tutte, ma si costruisce lentamente, con fatica, con passione, con gesti, soste e slanci. Maria Teresa Abignente ci incita a non scoraggiarci quando siamo stanchi, quando ci sembra che la magia iniziale dell'innamoramento si sia trasformata in abitudine. Per quanto fragile l'amore è la cosa più potente e forte che possiamo provare.
Ci sono parole sottili, parole d'ombra, parole che sono trappole per il vento. Ci sono parole potenti, non per la quantità, ma per la loro forza, parole che accompagnano il seme, parole che si siedono senza far rumore. Le parole che troverete qui, non sono diverse dalle quattro o cinque parole imparate da bambino, parole necessarie per dire i pochissimi cardini su cui la vita si muove. Ho provato a masticarle per esprimere il grido di tutti coloro che parlare non possono.
“Ogni giorno”, l’agenda di Romena, non offre solo uno spazio dove annotare i propri impegni e i propri pensieri, ma prova a far scorrere il tempo nutrendolo.
Attraverso le poesie, le citazioni, i commenti e le omelie cerca di illuminare con la bellezza giorni che a volte rischiano di sfuggire troppo distrattamente.
I testi che introdurranno i mesi del 2023 sono del cardinale Josè Tolentino Mendonça: il percorso individuato con i testi del religioso, che è anche poeta e scrittore, invita a riflettere sul valore e le infinite possibilità della speranza.
Le pagine dei vari giorni sono accompagnate da un aforisma che invita alla riflessione, mentre, per tutte le domeniche dell’anno, viene riportato il Vangelo e una breve omelia commentata.
In un lungo tempo di deserto, di attraversamento della terra del "distanziamento sociale", sentiamo il bisogno di soffiare sul vento della prossimità, per non dimenticare di sentirci fratelli tutti.
Quel momento di inizio era per lui speciale, apriva i pori di una relazione sempre nuova con il creato.
Le parole del suo risveglio, pubblicate sui social, erano diventate uno spontaneo cammino di meditazione mattutina per tantissime persone, anche perché erano riflessioni semplici, accessibili, immediate, ma allo stesso tempo autentiche, profonde, coinvolgenti.
Quei pensieri quotidiani sono il contenuto di questo libro.
Leggendoli potrete abitare il mondo semplice, entusiasta, colorato di questo specialissimo frate, e incontrare il suo sguardo innamorato di tutto.
È una lettura che parte dal verso di una poesia di Mariangela Gualtieri "C'è dell'oro in questo tempo strano" per dirci che questo è un tempo difficile, ma è comunque un tempo che può riservare sorprese, che può nascondere, in profondità, delle pepite d'oro. E l'oro consiste nella riscoperta di una dimensione di contatto più autentica con sé stessi, con gli altri, con il creato.
Il libro è una nuova possibilità di incontro con un grande uomo di fede e di cultura, con una delle menti più aperte e illuminate della chiesa. Ogni giorno nel corso dell'anno della pandemia il cardinale Tolentino Mendonça ha invitato ciascuno di noi a aprire gli occhi sul mondo per leggere nelle sfumature ciò che stava accadendo, per dargli un senso, per aprire fessure di luce in una prospettiva cristiana. Ora quelle meravigliose riflessioni, spesso diventate virali nel mondo dei social, sono contenute in un libro che si intitola come la rubrica di Avvenire, dove sono state originariamente pubblicate "Pregare a occhi aperti".