Tempi tristi, all'alba del Duemila, anche per la Chiesa romana. Che fare, allora, per tirarsi su di morale? Portandoci con la macchina del tempo all'alba del 2100, per seguire la vicenda singolare di Zeffirino II, un papa mite, coraggioso ed evangelico, che dirà le parole di consolazione e di speranza da sempre attese dalla gente, ma che mettono in crisi l'establishment ecclesiastico e il Sacro Potere. Ma a causa di un incidente automobilistico il pontefice entra in coma irreversibile, che si protrae per tredici anni. In una struttura monolitica, rigidissima e autocratica come è il papato, che accade nella Curia romana, e nella Chiesa cattolica, in tale inaudita situazione di un papa presente/assente? Accade il caos, la paralisi e il rischio di dissoluzione del sistema, secondo i cardinali legati allo status quo ante; ma, chi ha fiducia nella Brezza dell'Eterno, vede invece il dischiudersi di un'inattesa primavera che libera molte energie positive e aiuta tutto il "popolo di Dio" ad assumersi nuove responsabilità.
Nel libro incontriamo non solo una certa novità di interpretazione, ma anche un modo insolito di rappresentare le parabole: immagini classiche e moderne ad un tempo, accompagnate da frasi sobrie ed essenziali. Il libro può essere letto/guardato con gusto sia da bambini di varie età che da adulti, ma è concepito per essere letto/vissuto insieme. Anche per questo può essere un valido sussidio nella catechesi famigliare e non, in una condivisione vitale dell'insegnamento di Gesù.
Il libro rappresenta l'esito finale di un progetto curato dal Coordinamento delle Teologhe Italiane che ha voluto e vuole confrontarsi con il pensiero femminista e con la lettura in chiave di genere, in modo da rinsaldare il rapporto con il pensiero della differenza sessuale e da recuperare quanto non è affrontato (voluto) dalla critica femminista, cioè che il sapere, consapevole della sessuazione, può esprimersi a due voci. Infatti, il presupposto alla base del libro è che la questione femminile riguardi non le donne, bensì l'intera umanità; che la dimensione del simbolico è centrale e decisiva. Il volume è diviso in due parti: la prima epistemologica, la seconda sul rapporto tra gli studi di genere e le discipline teologiche.
Un testo per chiunque, giovane o adulto, desideri trovare parole di intenso richiamo ed indirizzo spirituale. Ogni giorno, un pensiero che parla al cuore e lo invita ad intraprendere un cammino di avvicinamento e identificazione con Dio. Dalla presentazione: "Trovo nel Vangelo, come in ogni Scrittura sacra, il senso delle ore e del loro uso: l'ora che chiama alla vita, al lavoro, alla gioia, al dolore (?) Per raccontare la sua avventura l'autore usa quelle ore per proporle come riflessione in queste pagine. Il motivo? Gli eventi della vita, le ore, sono domanda; la risposta è 'qui e ora'. Vivere non è 'scoprire' il senso della vita ma 'dare' un senso alla vita: impegno, senza rinvio. NON ? DARE ANNI ALLA VITA, MA VITA AGLI ANNI:dono che si fa andando, senza sosta, sotto l'imperativo di chi, sull'accusa di esser caduto, ti dice: 'alzati, e va'! Siamo fatti di Dio, esseri divini chiamati a fare un'esperienza umana. Fino a quando?, domando io. Per farsi uomo?, domanda Lui. Non basta una vita per essere pace in terra e mi sia reso a Lui gradito (Lc 2,14)."
Lo smarrimento come luogo privilegiato per la ricerca di nuove soluzioni al disagio e all'incertezza che caratterizzano la vita sociale ed ecclesiale di molte persone.
Con la Prefazione del più importante liturgista italiano, padre RINALDO FALSINI, testimone del Concilio, il libro riporta il dibattito acceso dal motu proprio di papa Benedetto XVI sul ritorno della messa tridentina dentro i giusti binari: parlare di "ritorno alla Messa in latino" è fuorviante e ingannevole. Si tratta invece di qualcosa di più radicale: un'autentica rivoluzione al contrario nella prospettiva della Chiesa in chiave pre e anticonciliare. Il papa dice che si tratta di "due usi dell'unico rito romano" (art. 1), ma non è così perché a due messali con due teologie sottostanti diverse, inevitabilmente corrispondono due riti, due Chiese, due nozioni di liturgia, due prospettive del mondo. Qui è il cuore della questione: il concilio ha ancora posto e senso nella Chiesa di Benedetto XVI, è vincolante o è un optional? L'autore risponde in modo documentato a questi interrogativi con un testo scritto in pochissimi giorni.
Il testo offre una nuova opportunità a quanti perseguono la ricerca spirituale e la meditazione. L'autore espone, in vari gradi, forme e possibilità della coscienza quale motore principe dell'uomo e rivaluta il sogno, inteso come potenzialità e seduzione dell'immaginario. "L'uomo ha bisogno per il suo equilibrio di questa percezione extrasensoriale che lo catapulta fra gli astri... Egli sa, in fondo, di appartenere a un cosmo di cui è forse una stella". Il volume è arricchito dalla postfazione di Paolo Aldo Rossi.
Il titolo prende spunto da un evento reale quando nel 2006, durante un'importante partita di Champions League in uno stadio inglese, un velocissimo scoiattolo grigio percorse il campo di gioco incurante degli altri 22 giocatori e di tutti gli spettatori. Il tema scelto dà diverse occasioni di riflessione, per l'educatore e per i bambini: il valore della diversità biologica sul piano scientifico (effettivamente lo scoiattolo grigio di provenienza britannica sta soppiantando l'italico Scoiattolo rosso); su quello figurato perché l'accoglienza del diverso è un problema di vita quotidiana. Infine il bosco come comunità sperimentale dove gli animali protagonisti veicolano importanti messaggi di valore etico: aiuto reciproco, armonia, saper vivere in una comunità. Per uso didattico nel libro sono stati evidenziati i termini che potranno arricchire il lessico dei bambini.
Pensato per quanti sono impegnati nell'accompagnamento pastorale dei malati e dei loro familiari, per affrontare al meglio questo particolare e delicato percorso.
Nel mondo, in rapida trasformazione, la Chiesa è chiamata ad un ruolo permanente. Ciò significa che essa dovrà profondamente cambiare sé stessa se vorrà tenersi in contatto con il resto degli uomini. Oggi, pure la vita monastica è chiamata in causa, sebbene ultimamente la Chiesa stessa sembra aver perso la memoria di questo dono. Anche la vita monastica vive il travaglio di un tempo di rinnovamento, dall'esito ancora incerto. Essa tuttavia può fecondare il tempo presente con la sua esperienza evangelica, a condizione di rimanere fedele alla sua origine, che è posta nel dinamismo creatore dello Spirito.