Il Deuteronomio è stato appropriatamente definito il battito pulsante dell’Antico Testamento. Se riusciamo a sentire il polso del Deuteronomio saremo in contatto con la vita e il ritmo di tutta la Bibbia ebraica. Se consideriamo nel suo complesso l’influenza da esso esercitata su Gesù, su Paolo e sulla chiesa primitiva, così come è descritta nel Nuovo Testamento, ci renderemo conto del grande valore di questo libro tra tutti quelli del canone cristiano della Scrittura. Se, come altro criterio per valutare l’importanza relativa di qualsiasi libro della Bibbia, prendiamo la quantità di letteratura secondaria che da esso è derivata, allora il Deuteronomio farà sentire in pieno il suo peso. Sebbene la bibliografia deuteronomistica debba presumersi finita tanto quanto l’universo di Stephen Hawking, essa sembra essere senza confini e in continua espansione.
Chris Wright è uno studioso dell’Antico testamento noto in tutto il mondo e la sua lista di pubblicazioni conta articoli e titoli che hanno stimolato l’evangelismo mondiale a prendere coscienza dell’importanza dell’Antico Testamento nella vita e soprattutto nella missione della Chiesa. Negli anni ’80 è stato missionario, con tutta la famiglia, in India, dove ha insegnato allo Union Biblical Seminary di Pune. Dal 1988 è stato prima Direttore degli Studi e poi Preside di All Nations Christian College (centro di formazione per la missione in contesti multiculturali).
Sul matrimonio sono stati scritti e si scrivono una quantità enorme di libri. Ci sono perfino manuali per costruire un matrimonio da sogno in cui ognuno dei coniugi possa realizzarsi pienamente. Ma che cosa ne sarebbe del nostro matrimonio se scoprissimo che l'intento fondamentale di Dio è quello di renderci santi piuttosto che felici? È questo l'interrogativo dell'autore da cui scaturisce la scoperta del valore spirituale e profetico di tutti gli elementi del matrimonio.
Integrità, coerenza, sincerità, onestà, trasparenza, autenticità e affidabilità: che bell'insieme di virtù cristiane! E quale tragedia quando esse non caratterizzano i figli di Dio! Eppure, il mio amico e collega Jonathan Lamb le va a cercare una per una in questo profondo studio analitico della seconda lettera dell'apostolo Paolo ai Corinzi.L'integrità è la qualità delle persone oneste nelle quali non c'è dicotomia fra la vita pubblica e quella privata, fra ciò che professano e ciò che praticano, fra le loro parole e le loro azioni. È una qualità indispensabile per una guida, e anche per un evangelista non è l'ultima delle qualità.Come scrisse John Poulton (Consigliere dell'Arcivescovo per l'evangelizzazione): "La testimonianza più efficace viene da coloro che incarnano le cose che dicono. Costoro sono il loro stesso messaggio. Occorre che i cristiani assomiglino a ciò di cui rendono testimonianza ?. Ciò che fa breccia ai nostri tempi è principalmente l'autenticità personale." Ma Jonathan Lamb va oltre il lanciarci la sfida ad avere uno stile di vita integro; egli ce ne indica la strada, ricordandoci che rispondiamo di noi stessi al Dio che vede, osserva, si interessa e giudica.
In questo libro Lindsay Brown racconta la pulsante vita del movimento studentesco evangelico in tutte le università del mondo. Egli inizia facendo notare che tutte le pagine più pregnanti della storia del cristianesimo evangelico hanno visto come protagonisti gli studenti cristiani e avverte di "non sottovalutare mai quello che gli studenti possono fare". Capitolo dopo capitolo, ricorrendo alla narrazione di molti aneddoti ed episodi realmente accaduti, l'autore illustra la creatività evangelistica degli studenti ma anche la loro capacità di saper incidere nel posto in cui vivono, per esempio incarnando la forza riconciliatrice della fede cristiana nei contesti segnati da genocidi e conflitti etnici, nel saper soffrire per il vangelo che annunciano e nel saper restare fedeli in mezzo alla corruzione. Lindsay Brown ha studiato storia a Oxford e teologia a Parigi. È stato il terzo Segretario Generale di IFES a partire dal 1991. Attualmente è International Director, Lausanne Committee for World Evangelization.
È un avviamento allo studio del cristianesimo antico, che evidenzia in modo innovativo e senza censure ombre e luci della vicenda della chiesa antica. Dopo un primo capitolo sulle fonti (letterarie e documentarie), vi sono due successivi capitoli che riguardano, rispettivamente, il contesto giudaico e quello ellenistico romano. Le vicende degli antichi cristiani, le loro credenze e istituzioni sono narrate sempre con particolare attenzione al contesto storico. L'orizzonte d'indagine non si limita alle sole regioni dell'impero romano, ma si allarga anche all'Africa (Etiopia, Nubia) e all'Oriente più lontano (Persia, India, Cina). Un intero capitolo è dedicato al confronto con l'Islam. Il testo è composto in due diversi corpi tipografici: il più grande offre una linea di sviluppo generale, il più piccolo contiene bibliografie, note di approfondimento ed analisi di testi. Ciascun capitolo termina con una scheda sintetica e con un elenco di quesiti di autovalutazione utili al lettore per verificare il suo livello di apprendimento.
La Memoria in favore della libertà dei culti del teologo e letterato svizzero Alexandre Vinet (1797-1847) si presenta come un contributo imprescindibile nell'ambito dell'attuale dibatto italiano sulla separazione tra stato e chiesa, nonché in quello più ampio sulla laicità. Vincitore di un concorso bandito dalla parigina Società della morale cristiana e pubblicato nel 1826 a Parigi, è il primo contributo sistematico da parte protestante che proponga un modello civico per cui la chiesa e lo stato dovrebbero coesistere in modo assolutamente indipendente l'uno dall'altra. Si inserisce nel pieno del Risveglio protestante ottocentesco e contribuisce alla formazione di numerose Chiese libere in vari stati europei. La tesi centrale del libro è che la natura della società, che interessa lo stato, e quella della fede, di cui si occupa la chiesa, sono intrinsecamente diverse: la prima è sensibile ed esteriore e mira alla sopravvivenza degli uomini sulla terra; la seconda è spirituale ed interiore e mira al nutrimento e alla cura delle anime. Stato e Chiesa, essendo per natura e scopi così diversi, devono rimanere rigorosamente separati ed i diritti delle minoranze religiose di uno stato devono avere diritti pari a quelli delle confessioni più numerose. Il testo è preceduto da un saggio introduttivo del curatore, Stefano Molino, che lo colloca nel contesto teologico, sociale e politico del tempo.
Ogni lemma è presentato da un punto di vista rigorosamente biblico, con ampio spazio dedicato in primo luogo a questioni semantiche, filologiche ed esegetiche e, in secondo luogo, a problematiche di ordine interpretativo; grande attenzione è dedicata alla comparazione con i dati provenienti dall'archeologia, dalla storia e da tutti i campi di ricerca che hanno a che fare con lo studio della Bibbia.
Usando come cornice il calendario ecclesiastico, questo libro esplora in 365 giorni l'intero racconto biblico, dalla creazione in Genesi 1 ad Apocalisse 22. John Stott, uno degli studiosi biblici più grandi e rispettati dei nostri tempi, con la sua originale lettura va al cuore dei 365 brani biblici sapientemente selezionati."Per amore della Bibbia", un libro di meditazioni quotidiane, mette assieme il racconto biblico, le varie fasi del calendario ecclesiale e gli insegnamenti essenziali del cristianesimo.