
Tutti cercano di essere felici. L'autore di questo libro dimostra che questa universale brama dell'uomo non è altro che la ricerca di una felicità incentrata sul principio del proprio piacere. L'autore la definisce una felicità "di plastica". La tesi centrale del libro è, al contrario, che la felicità rientra nei grandi e paradossali misteri insiti nel vangelo: chiunque vuol salvare la sua vita la perderà, affermava Gesù, ma chi perderà la sua vita per amor mio e dell'evangelo, la salverà. Non troviamo la felicità quando cerchiamo di soddisfare i nostri desideri ma quando, incuranti di noi stessi, smettiamo di ricercarla e ci doniamo agli altri. Riceviamo quando doniamo, siamo felici quando viviamo per Dio e non per noi stessi.
"Esponi le cose che sono conformi alla sana dottrina" (Tt 2:1). La chiesa ha una lunga tradizione di teologia sistematica, vale a dire di studio della teologia e delle dottrine organizzato intorno a categorie standard quali: la Parola di Dio, la redenzione, Gesù Cristo etc. Questa voluminosa Introduzione ha una serie di peculiari aspetti: una forte enfasi posta sulle basi scritturali di ogni dottrina e insegnamento, un'esposizione chiara, con i tecnicismi ridotti al massimo, un approccio contemporaneo che si confronta con soggetti di particolare interesse oggi, un tono amichevole, che si appella tanto ai sentimenti quanto allo spirito e all'intelligenza, frequenti applicazioni alla vita e risorse per l'adorazione.
Questo libro guarda al lutto e all’abbandono (nei casi di divorzio) attraverso gli occhi di uno psichiatra e attraverso il ricordo di coloro che hanno sperimentato queste forme di perdita.
Esso contiene un insieme di informazioni, interviste e consigli pratici che cercano di rispondere alla domanda: che cos’è il lutto? Come agisce emotivamente, fisicamente, mentalmente e spiritualmente su coloro che ne fanno esperienza? Come vengono elaborati il lutto e la separazione? Quando, queste elaborazioni, divengono preoccupanti e patologiche?
Le risposte non si limitano a passare in rassegna le conclusioni della ricerca psichiatrica ma osano andare oltre accennando al ruolo che la fede in Gesù Cristo può avere in queste condizioni.
Pablo Martinez, è uno psichiatra evangelico spagnolo. Oltre alla sua attività professionale è impegnato ampiamente nel ministero cristiano: é stato infatti Presidente dei Gruppi Biblici Universitari spagnoli, Presidente dell'Alleanza Evangelica spagnola, Insegnante di Psicologia pastorale al CEEB di Barcelona e nell'Instituto Biblico (IBSTE). Le Edizioni GBU hanno pubblicato di P. Martínez, Abba Padre, Teologia e psicologia della preghiera, La spina nella carne. Come trovare forza e speranza nella sofferenza.
Ali Hull, autrice delle interviste, è giornalista freelance e collabora con diverse agenzie evangeliche britanniche.
Indice
Prologo (A. Johnson)
1. Comprendere cosa succede interiormente:
le fasi di una normale elaborazione del lutto
2. Quando il recupero diventa difficile
Il lutto patologico e come prevenirlo
3. Come possiamo aiutare?
La consolazione dei familiari del defunto
4. Perdite molto dolorose
Genitori e bambini alle prese con il lutto
5. Il divorzio
La perdita di un amore e la morte di una relazione
6. Oltre il dolore
Conforto per il presente, speranza per il futuro
Le persone si fanno delle idee su Cristo osservando coloro che ne portano il nome come su un cartellino. Il modo di essere chiesa incide profondamente sul messaggio che si professa e sulla sua credibilità. E tutti sanno quanto, nel nostro contesto storico, le chiese cristiane siano accusate per molti versi di aver tradito il messaggio del loro fondatore o, al meglio, di costituire un ostacolo per la sua conoscenza. Tim Chester e Steve Timmis, sulla base della loro esperienza nell'ambito delle comunità The Crowded House (La Casa Affollata), una rete di comunità del vangelo per lo più familiari, presenti soprattutto in Inghilterra, propongono una rivisitazione radicale di cosa significa essere chiesa. Chiesa totale non è un luogo in cui ci si incontra, non è un incontro a cui si partecipa. È un'identità che dà forma all'intera vita in modo tale da ricomporre l'antica frattura che si è formata tra chiesa e vita privata. I due principi che rivoluzionano il modo di essere chiesa sono il vangelo (la verità proclamata) e l'appartenenza a una comunità locale definita nella quale la propria esistenza è incardinata.
Tra coloro che "hanno una considerazione molto alta della Scrittura", ci sono alcuni che pensano che le lingue siano il segno del battesimo dello Spirito, mentre altri pensano che il dono delle lingue sia facoltativo e altri che non esista più come dono autentico. Alcuni difendono una forma di governo della chiesa di tipo presbiteriana, mentre altri spingono verso forme di congregazionalismo... Non si capisce la ragione per l'esistenza di una pletora di opinioni escatologiche, e cosi? via. Secondo l'autore la risposta si trova, in parte, nel non avere coscienza delle fallacie esegetiche di ordine linguistico, grammaticale, logico e di altro genere. L'obiettivo di questo libro e? segnalarne alcune delle più comuni, al fine di stimolare in predicatori, pastori, conduttori, studenti e appassionati del testo biblico, la coscienza della necessita? di un impegno maggiore nel campo dell'esegesi biblica.
Tra tutti i libri del Nuovo Testamento, l'Apocalisse vanta forse la tradizione più consistente di interpretazioni diverse, contrastanti e creative. Per questo commentario, che si propone lo scopo di fornire un'esposizione meticolosa e aggiornata da un punto di vista scientifico ma anche fedele alla Bibbia considerata come Parola di Dio, ogni approccio interpretativo presenta degli importanti contributi a una corretta comprensione del libro anche se nessuno di essi si rivela sufficiente. Secondo Mounce, il Veggente prese spunto dal suo contesto immediato, per proferire profezie che avrebbero avuto un adempimento storico, ma nello stesso tempo anticipò, per loro mezzo, la fine dei tempi e rivelò i principi soggiacenti al susseguirsi degli eventi nella storia. Al di là degli approcci interpretativi, il commentario di Robert Mounce contribuisce a far godere pienamente il messaggio di speranza che il Veggente ricevette mediante le sue visioni, anche quando il lettore viene a trovarsi nel mezzo delle più grandi difficoltà.
Come esprimiamo la nostra fede di fronte al pericolo e in condizioni difficili? Come costruiamo e rafforziamo una comunità di fede che deve mostrare l'amore di Dio e confrontarsi con gente che non conosce questo Dio e osteggia la stessa fede? Meditando tra le righe dell'esperienza di Neemia, Jonathan Lamb guida il lettore in un lucido e incoraggiante percorso di riscoperta delle fondamenta della fede ebraico-cristiana.
In un mondo che spesso appare senza e fuori controllo i cristiani oggi hanno un urgente bisogno di unirsi all'antico profeta Abacuc per compiere con lui un vitale pellegrinaggio spirituale. Si inizia con le domande più crude dell'esistenza e si sperimenta la necessità della paziente attesa. Ma questo pellegrinaggio conduce alla rivelazione della grandezza di Dio e alla scoperta che egli ha veramente il controllo sovrano del mondo e della storia. Mediante la lettura di questo libro, Jonathan Lamb ci invita a scoprire che ci si può ancora fidare di Dio, anche nei momenti più bui.
Contenuto
Il gran finale di qualsiasi composizione musicale è di solito molto emozionante, ... anche la Bibbia termina con un coro finale, in crescendo che riassume tutto il messaggio biblico:
«Dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano.
E gridavano a gran voce, dicendo: “La salvezza appartiene al nostro Dio che siede sul trono, e all’Agnello”» (Ap 7:9–10)
E' la colonna sonora dell’intera Bibbia e questo libro di C. Wright intende esaminare con cura le profondità nascoste di ogni sua parola. Non è un coro lungo ma riassume una storia molto lunga. E' un coro che non vorremo lasciar svanire dalla nostra mente né dal nostro cuore, per tutta l’eternità ...
Christopher J.H. Wright è Direttore di Langham Partnership International ed è stato Presidente del Gruppo di lavoro sulla teologia del Movimento di Losanna e uno dei principali artefici de L’Impegno di Città del Capo (2010). Le Edizioni GBU hanno pubblicato dello stesso autore L’unicità di Gesù Cristo (2005) e il commentario a Deuteronomio (2009).
Questo scritto fu pubblicato per la prima volta nel 1946 per conto del Consiglio Federale delle Chiese Cristiane Evangeliche d'Italia che ne aveva affidato la redazione a Giorgio Peyrot (1910-2005). Con esso si intendeva porre all'attenzione dei Costituenti la necessità di affermare una libertà religiosa eguale per tutti e senza discriminazioni, con il superamento delle disposizioni più illiberali. Ad esempio l'impedimento al ministro di una determinata confessione acattolica, sprovvisto di approvazione governativa, di esercitare liberamente gli atti conseguenti al proprio ministero in privato e in pubblico. Giorgio Peyrot è stato Docente di Diritto Ecclesiastico presso la Facoltà Valdese di Teologia e all'Università di Perugia. Fu personalita? di rilievo nel panorama degli studi giuridici e delle relazioni tra societa? civile e societa? religiosa e strenuo difensore delle minoranze religiose.