L'opera di Gustave Doré è fra le più ampie e considerevoli che siano mai state prodotte da un artista: egli fu allo stesso tempo disegnatore, incisore, pittore e scultore, raggiungendo livelli elevatissimi in ciascuna di queste arti. Iniziò a disegnare giovanissimo e dal 1852, su consiglio di Paul Lacroix, si dedicò all'incisione su legno, dando inizio a una produzione illustrativa vastissima e diversificata. Dalle tavole della Bibbia traspare la serenità delle vaste distese della Palestina, immagini della vita dei pastori che guidano le loro greggi verso la Terra Promessa. A questo sublime sentimento di pace, che include gli uomini e la natura, si contrappone la sezione del Diluvio, nella quale gli elementi scatenati paiono inghiottire l'intero mondo. E le tavole si susseguono, si moltiplicano: l'intera "Storia Sacra" è raccontata attraverso immagini vive, reali e palpitanti.