
Il fenomeno degli abusi del clero, il tradimento della fiducia riposta nella missione della Chiesa e le misure adottate per prevenire e sanzionare tali condotte hanno richiamato l'attenzione di giuristi, e non solo, sulle responsabilità sia dei singoli che della gerarchia ecclesiastica. Gli abusi del clero sono però solo uno dei casi in cui sorge l'esigenza di analizzare e comparare gli effetti nell'ordine civile e in quello religioso di atti o condotte aventi rilevanza in entrambi gli ordinamenti. Il volume, dopo una prima parte dedicata all'inquadramento generale del tema, fornisce al lettore un quadro d'insieme utile a comprendere meglio l'evoluzione dei rapporti tra Stato e Chiesa.
Il manuale presenta un quadro articolato della metodologia osservativa in psicologia dello sviluppo e dell'educazione. Nella prima parte si illustrano i diversi tipi di osservazione e i principi teorici su cui si fondano. La seconda parte è dedicata agli strumenti di osservazione e valutazione del comportamento infantile nei principali domini dello sviluppo: cognitivo, comunicativo, linguistico e sociale. Una serie di apparati didattici integra utilmente l'esposizione.
Combattuta fra il 21 febbraio e il dicembre 1916, quella di Verdun è "la" battaglia del fronte occidentale. In realtà non decise nulla, né da una parte né dall'altra. Resta un mistero perché i tedeschi abbiano deciso di sferrare l'attacco in quel punto di dubbia rilevanza strategica, e per quali logiche infernali tedeschi e francesi in dieci mesi vi abbiano immolato centinaia di migliaia di uomini. Eppure, con la sua immagine di battaglia più lunga e più sanguinosa della Prima guerra mondiale, Verdun è diventata, assai più di altre decisive battaglie, emblematica e leggendaria, come lo sarà Stalingrado per la Seconda. Originale e innovativo, questo libro intreccia storia militare, politica e culturale, per dare conto sia dei fatti sia della costruzione del "mito Verdun".
Il manuale tratta sia la dimensione propriamente metodologica della ricerca sociale (il discorso critico sui principi, le condizioni e le regole che sono alla base della ricerca scientifica), sia le tecniche, cioè il complesso delle procedure elaborate, codificate e praticate dalla comunità dei ricercatori, trasmissibili per insegnamento. Questa nuova edizione tiene conto, in particolare, dei numerosi cambiamenti che l'avvento di Internet e delle tecnologie digitali ha comportato per la ricerca sociale.
Alla base dei processi e dei meccanismi della produzione della conoscenza sociale e dell'azione di ognuno di noi, le rappresentazioni sociali non sono solo un costrutto teorico fondamentale, ma anche uno strumento indispensabile per comprendere ed eventualmente modificare i comportamenti collettivi. Questo volume, frutto del contributo dei migliori studiosi ed esperti italiani ed europei, fornisce sia gli ultimi aggiornamenti della teoria sia esempi di applicazione. Vengono così presentante le più recenti scoperte nei vari ambiti della psicologia sociale e le sue declinazioni nel contesto della vita di tutti i giorni: dalla costruzione sociale della relazione tra mente e cervello, all'analisi degli eventi collettivi, dell'influenza sociale, del pregiudizio, all'idea che abbiamo costruito sulla pazzia. Un testo innovativo e aggiornato su un concetto che a tutt'oggi risulta centrale nella cultura della psicologia sociale europea.
Il "sé" è un concetto centrale nella psicologia ed è stato nel corso del tempo oggetto di riflessione di diversi approcci teorici e applicativi. Contributi di rilievo sono giunti dalla clinica e dalla ricerca in psicoanalisi e in psicosomatica. In particolare la prospettiva psicosomatica, attraverso un approccio transdisciplinare, ha evidenziato come la struttura e la funzione dei "sé" risultino dalla integrazione di fattori biologici e psicosociali. Un recente apporto innovativo giunge da quella branca delle neuroscienze che si occupa della relazione "sé" cervello: grazie alle nuove metodologie di indagine si sono meglio definite da un lato le basi e le predisposizioni biologiche e neuronali del "sé", dall'altro il ruolo centrale della matrice relazionale. Questo volume affronta le dimensioni neuroscientifiche, cliniche e terapeutiche del "sé". I più importanti esperti a livello nazionale e internazionale hanno collaborato dando vita ad un approccio interdisciplinare, coniugando teoria e pratica della clinica. Uno strumento utile a tutti i professionisti della salute mentale su un concetto fondamentale per comprendere la natura umana nei suoi aspetti normali e patologici.
Punto d'arrivo di un progetto che presenta in maniera sistematica le caratteristiche, le potenzialità e i risultati dell'antropologia applicata agli studi classici, il volume mette in luce il contributo fondamentale che essa può offrire alla comprensione della cultura greco-romana. Temi come il mito, il politeismo, il sacrificio, la magia, lo spazio, la parentela, il dono, l'amicizia, l'economia, gli animali, le piante, l'enigma, la metafora, l'immagine sono cosi sottoposti a una accurata disamina, in cui si privilegia una riflessione "interna", che sa staccarsi dall'orizzonte dell'osservatore per rimanere il più possibile vicina all'esperienza degli antichi. Ne emerge un panorama ricchissimo della mentalità, delle credenze e delle strutture profonde che reggevano la società romana, spesso in comparazione con la cultura greca.
La politica economica si sta profondamente trasformando. La crisi finanziaria e le difficoltà dell'Eurozona hanno messo in discussione le certezze del passato. Questo manuale innovativo illustra i fatti essenziali e fornisce tutti gli strumenti teorici e metodologici per comprendere i nodi fondamentali che la politica economica deve affrontare nell'attuale contesto economico globale.
Tra il 1770 e il 1830 in Germania la filosofia assume un ruolo propulsivo nel panorama culturale. È l'età della rivoluzione kantiana, della filosofia trascendentale e dell'idealismo speculativo, del movimento romantico e del classicismo umanistico di Goethe e Schiller. Un'intensa stagione di pensiero, animata da personalità come quelle di Fichte, Schelling, Hölderlin e Schleiermacher. Su tutte, si stagliano le figure di Kant e Hegel.
Nel 1978, all'arrivo di Carlo De Benedetti, la Olivetti è in grave difficoltà. Un'impresa senza imprenditore, nel declino seguito alla morte di Adriano. Sotto la guida dell'Ingegnere l'azienda vive un'intensa stagione di sviluppo, fondata sulla produzione di personal computer (l'M24 è il pc più venduto al mondo) e sull'ampliamento dei prodotti: fax, fotocopiatrici, stampanti. A cavallo fra anni Ottanta e Novanta, condivide con le altre imprese elettroniche europee di radice fordista la dura rimodulazione dell'informatica, ma sperimenta pure la felice metamorfosi nella telefonia con Omnitel. Un mutamento di natura, unico nel panorama internazionale: dalla crisi della fabbrica ai nuovi servizi. Il cerchio si chiude nel 1996, quando De Benedetti lascia la guida del gruppo. L'autore ha per primo consultato il Fondo Presidenza Carlo De Benedetti dell'Archivio Storico Olivetti e le Carte Private dell'imprenditore. Grazie a una documentazione ricca e inedita, ha ricostruito una vicenda esemplare del Novecento italiano che, con i suoi successi e i suoi limiti, ha avuto nella Olivetti uno snodo essenziale: industria e tecnologia, politica e cultura, storia e destino.