Coronarie, colesterolo, elettrocardiogramma, stent: cosa indicano questi termini? Conoscere l'infarto significa avere qualche speranza in più di evitarlo o di sopravvivergli più consapevoli, e forse più sorridenti. E trattarlo con ironia significa spogliarlo del suo alone minaccioso. Dai sintomi al primo soccorso, dai fattori di rischio ai farmaci, alla prevenzione, passando per le ansie e gli interrogativi dei familiari, le prassi delle visite di controllo: un vademecum cardiologico utile anche a sostenere lo spirito di chi sa di aver corso un pericolo.
Gerusalemme è dappertutto. Una presenza di cui l'Italia è investita per intero, grazie a un dialogo intessuto da secoli che trova espressione in ogni rigo della sua storia, in ogni pietra delle sue città. Una volta divenuti inaccessibili i Luoghi Santi, lembi di Terra Santa vennero infatti ricreati nel nostro paese. E intraprendere il cammino penitenziale attraverso santuari come il Sacro Monte di Varallo, il complesso delle Sette Chiese a Bologna, il Santo Volto di Lucca, San Vivaldo, Acquapendente nel Senese, il Santo Sepolcro di Brindisi significa ritrovarne le memorie e rivivere le emozioni di quel primitivo pellegrinaggio.
Troppa finanza nel mondo? Un OGM ipersviluppato rispetto alla sua naturale funzione di servizio dell'economia: è la finanza oggi. Gli enormi danni arrecati dalla crisi hanno richiamato l'attenzione sugli effetti di questa mutazione genetica: maggiore insicurezza economica e fragilità finanziaria, più diseguaglianza, meno crescita. Che fare? Più che complicare le regole va ridotta l'alimentazione della finanza attraverso l'eccessivo ricorso a manovre monetarie per governare l'economia. Va rilanciata alla politica la palla che, abdicando a propri compiti, ha passato alle banche centrali, sovraccaricandole di responsabilità.
Perché non tutte le regole concepibili sono realizzate nelle lingue del mondo? In altre parole, come si spiega il mistero delle "lingue impossibili"? La sorprendente risposta a tale enigma lega i limiti di variazione tra le lingue alla struttura neurobiologica del cervello, obbligandoci a ripensare la natura stessa della mente e le modalità di apprendimento nell'uomo. Questo libro dà anche conto delle ultime sensazionali scoperte nel campo delle neuroscienze cognitive: ora si apre la strada per accedere ai contenuti linguistici direttamente dall'attività elettrica della corteccia cerebrale, senza aspettare che il suono venga articolato. Prefazione di Noam Chomsky.
Fra il IV e il VI secolo la società antica subisce grandi cambiamenti, legati all'affermazione del cristianesimo, alla divisione definitiva dell'impero in due parti, con l'emergere della nuova città di Costantinopoli nella metà orientale, e infine alla caduta dell'impero romano d'Occidente, travolto dalle invasioni barbariche. Com'era la vita quotidiana in quella turbolenta epoca di transizione? Il libro ce la restituisce in tutta la sua ricchezza e in rapporto ai diversi strati sociali.
Dominarono gran parte dell'Italia, intrattennero rapporti con fenici e greci, civilizzarono la prima Roma per poi, alla fine, soccombere al suo ambizioso potere. Ma chi erano gli etruschi, questo popolo rimasto a lungo tra gli enigmi della storia? Basato sulle ultime conoscenze archeologiche, questo libro, che torna in una nuova edizione aggiornata, fa il punto sulla storia, la religione e l'arte di uno dei popoli più interessanti dell'antichità.
Un bimbo che oggi nasce in Congo, o una bambina che nascerà in Europa tra vent'anni, hanno il diritto di porre domande sul nostro modello di sviluppo e sui nostri stili di vita, perché le nostre scelte di oggi stanno già modificando la loro vita, a volte in meglio ma altre in peggio. L'economia civile, di cui il libro illustra genesi e campi di applicazione, cerca risposte non fuori dall'economia di mercato ma all'insegna di un mercato diverso, "civile" dove le parole felicità, onore, virtù, bene comune, possono essere riscoperte proprio in chiave economica, lasciando spazio ad una prospettiva etica e non puramente individualistica.
Le logiche degli apparati burocratici sono davvero così inesorabili e ostili al cambiamento? Il libro ricostruisce l'evoluzione della burocrazia italiana da Cavour a oggi, ne elenca i mali vecchi e nuovi ma mette anche in rilievo i due fattori che possono essere decisivi per riformarla: l'integrazione europea e la nuova cultura della rete che sta plasmando i modi di lavorare e i modelli organizzativi.
La notte tra il 20 e il 21 febbraio 1513 la morte pose fine al decennale pontificato di Giulio Il della Rovere, figura cardine del papato rinascimentale. La popolazione romana gli tributò un omaggio senza precedenti. Come sovrano pontefice, politico spregiudicato e sommo mecenate, Giulio II rimane uno dei personaggi che maggiormente condizionano l'immaginario collettivo del Rinascimento. Ma quale fu l'immagine che ne ebbero i contemporanei - non solo gli uomini di lettere, i prelati e i professionisti della politica, ma anche il popolo urbano del primo Cinquecento? Questo libro risponde a tale domanda ricostruendo l'immagine di Giulio II nella sfera pubblica e nella comunicazione politica in vari contesti italiani ed europei (Bologna, Ferrara, Roma, Venezia, Londra e Parigi). Intrecciando i racconti dei cantastorie con i dispacci dei diplomatici, le voci e le canzoni di piazza con i trattati degli umanisti, Rospocher delinea un ritratto inedito del "papa guerriero", una rappresentazione in perenne oscillazione tra laude e vituperio, tra guerra e beatitudine.
Nel suo percorso millenario il nostro paese ha conosciuto fasi alterne di prosperità e di declino. Dopo i successi del Novecento, da anni sembra arenato nelle secche di una lunga stagnazione, che non trova paragoni nel resto dell'Occidente. Come è stato possibile passare da una realtà economica tra le più floride all'attuale declino? Alla luce delle più aggiornate ricerche sul reddito e sulla disuguaglianza, sul divario Nord-Sud e sulla performance delle imprese, il libro mostra come l'origine dei successi e dei fallimenti italiani sia da ricercarsi nell'assetto politico e istituzionale del paese, nelle sue classi dirigenti e nel modo in cui esse hanno inciso, nel bene o nel male, sulle condizioni profonde della crescita.