
Età di lettura: dai 5 anni.
Un viaggio alla scoperta degli eventi e dei personaggi che accompagnano Gesù nei suoi primi dodici anni.
Nel rispetto dei contenuti, gli episodi dei Vangeli dell'infanzia presentati in forma semplificata su doppie pagine a colori riccamente illustrate.
Un modo nuovo di conoscere la vita del popolo ebraico, attraverso la fede, i cibi, le tradizioni e i costumi della Palestina durante gli anni dell'infanzia di Gesù.
Vengono riportati i riferimenti al testo evangelico per i genitori, i catechisti, gli educatori; in fondo al libro suggerimenti per attività e giochi da fare insieme.
Dalla penna di un autore molto amato, nuove tenere storie per avvicinarsi al mistero del Natale, per comprendere il significato più vero che si nasconde nell'attesa e nel dono, per condividere attraverso la lettura la gioia di conoscere Gesù Bambino nato in mezzo a noi. Età di lettura: da 6 anni.
Un libro che racconta la vita di Sant'Ignazio di Loyola, fondatore dell'ordine dei Gesuiti. Vieni a conoscere la sua storia! Età di lettura: da 6 anni.
Giona e la balena, Daniele nella fossa dei leoni... Alcune storie della Bibbia avvengono sotto gli occhi di testimoni il cui giudizio raramente viene ascoltato. Eccone otto delle più amate raccontate dal punto di vista degli animali... Età di lettura: da 5 anni.
Dieci storie, dieci preghiere per imparare a sognare con il racconto più bello del mondo.
Le più belle storie della tradizione biblica raccontate con semplicità ai bambini. Le splendide immagini che accompagnano la narrazione riscaldano il cuore e rendono le storie e i personaggi indimenticabili. Età di lettura: da 6 anni.
Un piccolo libro per conoscere la storia della nascita di Gesù, dall'Annunciazione fino alla fuga in Egitto. Età di lettura: da 6 anni.
"I malati e i santi sono persone che Dio non lascia in pace", con questa breve citazione di P. Claudel si apre il libretto Nella malattia... alla scuola dei Santi, in cui p. Max Huot de Longchamp raccoglie le principali domande di tutti i sofferenti: "Perché proprio a me", "Cosa ho fatto io per meritarlo?", "Perché Dio mi lascia soffrire?". L'esperienza della sofferenza da sempre interroga l'uomo e impone domande radicali sul senso del vivere e del morire. L'autore affida ai Santi le risposte a questi interrogativi e, in forma colloquiale, intende supportare il malato nel processo di accettazione della malattia, attraverso cui egli è ricondotto alla verità di se stesso, fine ultimo del beneplacito divino. L'abbandono nelle braccia del Padre apre all'ammalato la via della serenità e la gioia di una pienezza ritrovata.
Una trasformazione epocale segna oggi ogni rapporto umano, investendo in modo particolare la relazione genitori-figli. In un tempo che registra, con nostalgia e smarrimento, l'assenza del padre con il suo ruolo autorevole, capace di marcare, con la legge della parola, quel limite che apre il desiderio e spinge i figli a tendere responsabilmente verso il futuro della promessa, una lettura biblica dei rapporti genitoriali può essere luce a riconsiderare positivamente ciò che oggi si rivela una mancanza. Il percorso tra le pagine del libro biblico, in compagnia dei padri e delle madri di Israele, conduce alla scoperta dell'unica paternità rivelata da Gesù, dalla quale ogni altra paternità prende nome (Ef 3,15). Identificata dal dono di sé, la divina paternità è presenza e insieme assenza, che apre il desiderio alla speranza. La luce della paternità divina rivelata da Gesù riverbera anche sul nostro tempo una luce di speranza, che invita a vivere l'intervallo dell'attesa come fiducia nel compimento della promessa, in cui il vuoto aperto dell'assenza è condizione per diventare eredi.
Natale, ed è di nuovo tempo di intraprendere il viaggio di Maria e Giuseppe alla volta di Betlemme. Lì, in un'umile stalla, giace il bambin Gesù, nato per portare la benedizione di Dio in tutto il mondo.