Fuoriclasse è un testo di riflessione e preghiera per tutti i ragazzi dai 14 ai 19 anni, studenti o lavoratori. Lo si può utilizzare personalmente oppure negli ambienti quotidiani, con i compagni di classe, con i colleghi o con gli amici, per riflettere durante il tempo di Quaresima e rileggere la propria vita alla luce della Parola.
Fuoriclasse desidera essere un piccolo contributo perché, anche in occasione di questo Anno della fede, ogni giovane studente o lavoratore possa riconoscere che nella vita non è possibile vivere senza fiducia in se stessi, negli altri, nel futuro e in Dio.
"Il cammino dei 100 giorni cresimandi" accompagna la proposta di catechesi per i ragazzi, che sono stimolati ad una partecipazione più intensa nei momenti formativi. Il percorso, sviluppato attorno alle grandi tematiche del catechismo Cei, la Chiesa, lo Spirito santo e la vocazione, riprende il brano evangelico di Bartimeo, attraverso il quale i cresimandi sono invitati a riflettere sull'azione dello Spirito santo e dei doni che ci comunica. La metafora utilizzata, molto coinvolgente e appassionante, è quella del giro del mondo, da compiere in cento giorni, dalla Quaresima al tempo di Pasqua. Sarà un percorso ricco di spunti e di idee per una catechesi che cerca di essere sempre più adeguata ai tempi, per condurre i ragazzi verso l'appartenenza alla comunità, che li accompagnerà nel cammino della fede e della vita.
Un itinerario quaresimale per adolescenti che, attraverso l'esperienza dei discepoli di Emmaus raccontata dall'evangelista Luca, ripercorre le tappe fondamentali del cammino di fede di ogni uomo: il dubbio, la ricerca, l'incontro, infine la decisione e la testimonianza che sfocia nella gioia dell'annuncio e nel servizio agli altri. Uno strumento declinabile in più direzioni, facilmente adattabile a seconda del contesto e delle caratteristiche del gruppo: per un accompagnamento alla fede che va da oltre il solo incontro di catechesi.
Il noto giornalista del TG1 riflette sulla parola «sobrietà», a partire dall’icona biblica del roveto ardente, narrata nell’Esodo. Attraverso considerazioni attinte dal vissuto personale e dall’esperienza della propria famiglia, insieme a un’attenta analisi del nostro tempo, Valli ci consegna un percorso che rappresenta un contributo prezioso al dibattito sul futuro che ci attende.
«L’uomo sobrio apprezza e pratica l’umorismo; non è un uomo noioso. Non essendo attaccato alle cose, sa prenderne le distanze vedendone il lato comico e strano. Il che vale anche nei confronti degli altri e di se stesso. Chi non sa ridere di se stesso vive male. Prendersi troppo sul serio vuol dire condannarsi all’insoddisfazione e all’infelicità.»
Aldo Maria Valli (Rho 1958), è giornalista e scrittore italiano. Dopo una prima esperienza professionale presso il quotidiano «Avvenire», lavora in Rai, prima nella sede di Milano e poi a Roma, come Vaticanista. Sposato, ha sei figli.
Pizzul, noto giornalista milanese, riflette sulla parola «lavoro» a partire dall’icona evangelica della croce. Un percorso intenso, alla scoperta del significato dell’opera umana, in relazione al vivere comune e nell’orizzonte di una città solidale.
«Quando ogni certezza sembra crollare, quando la mancanza di lavoro mina alla radice la sicurezza di una vita fino ad allora serena, è necessario reagire evitando la solitudine e l’isolamento. Superare la sensazione di abbandono e mantenere legami di solidarietà è il primo necessario passo per non cedere alla disperazione. […] Nessuno può sottrarsi a questa sfida. Vivere con pienezza il proprio lavoro significa costruire la città e consolidare quelle relazioni invisibili che ci rendono più forti, perché meno soli, di fronte alle difficoltà e alla crisi.»
Fabio Pizzul (Cormons 1965), giornalista, già presidente dell’Azione Cattolica di Milano, dal 1998 ha diretto Radio Marconi, emittente della diocesi di Milano e dei Paolini. Sposato, ha quattro figli.
Introdurre i piccoli alla fede è una sfida affascinante e difficile, che oggi, come negli anni immediatamente seguenti il Concilio Vaticano II, necessita di tante risorse, energie e creatività.
Si tratta di comprendere i segni dei tempi e ascoltare la Parola in modo sempre più approfondito, per coltivare una Chiesa che sia popolo di Dio, tutta quanta educante e testimoniante, perché anche il mondo dei ragazzi possa essere scandito dal ritmo della liturgia.
Temi sviluppati in queste pagine e consegnati agli educatori, ai genitori, ai catechisti, a sacerdoti e ai responsabili delle comunità cristiane per aiutarli a ridire la fede alle nuove generazioni.
Del Debbio affronta la parola «libertà» a partire dall’icona biblica dell’Eucaristia. Una riflessione accurata che affonda le sue radici nel dibattito teologico e antropologico, fino a interrogarsi sul dramma e sulle sfide della libertà in ambito personale e politico.
«Il sorvolo sulla libertà come dramma, come tormento ci porta al cuore della questione personale e politica. Per un cristiano, la libertà è il patrimonio che Dio gli ha messo nelle mani creandolo e affidandogli il proprio destino. Questa è la fonte del rispetto, fino alla venerazione, cui l’uomo è tenuto nei confronti della libertà altrui: lo stesso di Dio per la libertà umana. A partire da quella del suo Figlio.»
Paolo Del Debbio (Lucca, 1958), giornalista e conduttore televisivo, professore a contratto di Etica ed economia e Etica della pubblicità all'Università Iulm di Milano, è editorialista de «Il Giornale» e di TgCom, ed è noto al grande pubblico come opinionista e commentatore in varie trasmissioni televisive.
Un piccolo e utile strumento per la preghiera e la meditazione personale degli educatori che hanno a che fare soprattutto con preadolescenti e adolescenti. Dieci appuntamenti per testimoniare il fascino e la bellezza del messaggio del Concilio Vaticano II. L'"Anno della fede" impegna anche gli educatori "a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l'entusiasmo nel comunicare la fede" (Benedetto XVI, Porta Fidei, n. 7). Spunti importanti per fermarsi in preghiera e lasciarci provocare da brevi citazioni tratte proprio dai documenti conciliari, a 50 anni dall'apertura del Concilio Vaticano II, così da spendersi con passione e coraggio nell'educazione dei ragazzi.
Un sussidio dedicato ai 14enni, che affronta in modo simpatico e coinvolgente gli articoli del Simbolo degli apostoli, per penetrare in profondità il contenuto della fede cristiana.
Il materiale proposto, volutamente abbondante, è a disposizione degli educatori che saparanno selezionarlo e utilizzarlo adattandolo alle esigenze dei ragazzi e al loro contesto.
Il percorso si snoda in otto tappe e offre, per ciascuna, un'attività, un gioco, un riferimento alla Parola di Dio, un breve commento, un simpatico racconto a episodi e l'indicazione di una preghiera e di un impegno per la settimana. Perché ogni ragazzo possa arrivare ad affermare con convinzione: "CI CREDO!"
È difficile spiegare cosa si prova quando si salta con l’asta, ma è magnifico «dare del tu» al cielo, staccarsi da terra, sospesi in aria, anche se alla fine si è costretti a ricadere. Bisogna essere un po’ matti per accettare l’azzardo e condividere la follia di andare un po’ più su, verso quel cielo che chiama e affascina.
È l’invito contenuto in questo libro: non accontentarsi, ascoltare il richiamo di quel Padre che sta nel cielo ad arrivare lassù, un centimetro alla volta, ad un’altezza della propria vita mai provata ma possibile. Per farlo serve un buon allenamento, giorno dopo giorno, per un mese intero, come fanno i grandi atleti che si preparano alla gara.