"Ogni anno, quando si avvicina il solstizio d'inverno e comincia l'attesa natalizia, mi assale il ricordo di quando, circa vent'anni fa, mi trovavo a vagare per le montagne a nord di Tajrish, sulle soglie del Mazanderàn, all'estremo nord della Persia. Erano ore ed ore, così almeno mi sembrava, che marciavo nel bianco senza fine con la neve sino ai polpacci. 'Abbàs, un curdo alto e robusto come tutti quelli della sua gente, e Javànshir, un caucasiano chiarissimo e sottile, mi precedevano sulla pista invisibile. La nostra meta era un santuario, un cosiddetto "Imam-zadeh", sepoltura di un presunto discendente di 'Ali, il cugino di Maometto, più probabilmente un antico sacello zoroastriano del Fuoco riconsacrato all'Islam." Prefazione di Seyyed Hossein Nasr.