Sin da bambino, Mosab Hassan Yousef è vissuto all'interno dell'organizzazione palestinese Hamas, autrice di numerosi attentati suicidi e di altri attacchi contro Israele. Primogenito e legittimo erede dello sceicco Hassan Yousef, membro fondatore e guida carismatica del movimento, ha affiancato per anni il padre nell'impegno politico, avviandosi a diventarne il successore. Ma tutto è cambiato quando Mosab ha scelto di seguire gli insegnamenti cristiani. Ciò che ha imparato ha trasformato radicalmente la sua vita e potrebbe forse cambiare per sempre il futuro del suo paese. In questo volume, Mosab rivela informazioni inedite e sconvolgenti riguardo a Hamas, raccontando nel contempo la sua toccante e incredibile storia, dal suo ruolo all'interno dell'organizzazione alla lacerante separazione dalla famiglia e dal proprio paese, dalle scelte che lo hanno reso un traditore agli occhi di coloro che ama fino alla conversione al cristianesimo e alla battaglia per la pace in Medio Oriente.
Questo volume ripercorre la storia di un uomo straordinario, uno di quelli che non hanno paura di farsi guidare dai sogni: e il sogno di Raffaele, nei precari anni Cinquanta, era diventare un grande chirurgo. Da lì, è partita un'avventura che, passo dopo passo, ha coinvolto ben tre generazioni, portando alla nascita di un Gruppo imprenditoriale di eccezionale rilevanza (circa 150.000 ricoveri all'anno nelle sue strutture sparse in tutt'Italia). Alla grandiosa, irruenta, lungimirante, a tratti difficile personalità di suo padre, la figlia Maria Laura dedica un ricordo affettuoso e coinvolgente. E fin dalle prime pagine - gli anni della guerra, l'impegno politico, gli studi universitari, il ferimento e la cattura da parte dei tedeschi, la rocambolesca fuga dall'ospedale con l'aiuto del fratello Antonio - conosciamo la tempra indomita e ambiziosa del giovane Raffaele. La stessa che lo guiderà lungo tutte le tappe della sua ricchissima vita professionale, a partire dai primi passi come medico condotto in un paesino delle Marche e dall'acquisto, nel 1957, della Casa di Cura S. Antonio da Padova, prima pietra fondati va di un Gruppo societario che da allora non ha mai smesso di crescere.
Chi pensava che della figura teatrale di Ettore Petrolini si sapesse già tutto dovrà ricredersi. Ma soprattutto dovrà ricredersi chi continua a ritenere che Petrolini sia stato solo un grande attore-mimo interprete delle proprie macchiette più note. In questo volume, per la prima volta al lettore è offerta un'edizione critica di venti testi inediti, suddivisi in brevi scritti (poesiole, stornelli, macchiette), commedie in un atto e commedie in più atti. Ne emerge il ritratto di un autore versatile, che usa il romanesco ma non rinuncia ai suoi famosi giochi linguistici; un commediografo troppo a lungo relegato nel sottobosco indistinto del teatro dialettale di primo Novecento. Ciascuno dei testi che qui si presentano è stato trascritto secondo criteri scientifici, commentato, corredato da un'accurata analisi linguistica e da un nutrito apparato di note storiche, linguistiche e filologiche, a definizione di un ulteriore, ancor più approfondito livello di lettura. Oltre a restituire al grande artista romano il giusto tributo per l'originalità drammaturgica, questo volume (al quale seguirà un secondo relativo ai testi in lingua) porta alla luce alcuni aspetti centrali del suo estro, toccati solo tangenzialmente dalla critica: tra di essi, la stupefacente creatività linguistica e la spiccata sensibilità verso il dialetto della Roma di primo Novecento, di cui Petrolini lascia una preziosa testimonianza. Con la prefazione di Gigi Proietti.
Indro Montanelli aveva consigliato ad Olga Bisera: "Dopo aver intervistato tanti uomini, conceda un po' di spazio a una donna, intervisti se stessa!". Ma in questo volume, pur nato sulla scorta di quel suggerimento, Olga Bisera non si limita ad "autointervistarsi". La sua è piuttosto la confessione estremamente schietta ed eclatante di una vita tumultuosa svoltasi negli scenari patinati dello scacchiere dei potenti, a tu per tu con alcuni degli uomini più influenti della ribalta internazionale. Le storie raccolte in queste pagine coinvolgono sei personaggi d'eccezione e sono raccontate proprio da colei che ha rappresentato il vero leitmotiv di collegamento, avendole vissute da "seduttrice" insieme a loro. Si tratta di personaggi che in un modo o nell'altro rappresentano il Potere nelle sue tante sfaccettature: da Mohammad Alì a Gheddafi, da re Hussein di Giordania a Bettino Craxi, dal misterioso "imperatore" dei gioielli famosi nel mondo a James R. Mancham, ex Presidente delle Seychelles e protagonista con l'Autrice di una clamorosa storia d'amore, simile a quella di oggi tra il Presidente francese Sarkozy e Carla Bruni. Sei storie nelle quali seduzione e potere si intrecciano, talvolta stretti in simbiosi l'una con l'altro, altre volte scontrandosi con ferocia e astio, e persino tingendosi di vendetta. Storie "al femminile" ma capaci di incuriosire e appassionare anche gli uomini.
Ogni giorno, in Italia, centinaia di persone imparano a memoria un brano di teatro: lo fanno per entrare in un'accademia, per preparare un provino, per una qualsiasi audizione... E sempre, di fronte al testo da recitare (dopo aver letto la trama e ricavato le necessarie notizie sull'autore), devono controllare accenti, addolcimenti di alcune consonanti, passaggi sillabici insidiosi e foneticamente complicati. "Cento monologhi ben pronunciati" risponde a questa precisa esigenza: prendendo lo spunto da brani di varia natura ed epoca, accompagnati da specifici testi esplicativi, il volume evidenzia pronunce aperte e chiuse, raddoppiamenti fonosintattici, suoni dolci, aspri o intensi della lingua italiana. Nell'ampio saggio introduttivo l'autore spiega inoltre le ragioni che sottostanno alla particolare dizione che nel corso dei secoli abbiamo prescelto, con un'attenzione ulteriore verso problemi di prosodia, intonazione, cantilena. Per una pronuncia rigorosa ma allo stesso tempo serena, libera e sicura. Il volume contiene brani ed estratti richiesti nelle prove di ammissione delle più importanti accademie teatrali e cinematografiche italiane.
Nella raccolta di questi monologhi e soliloqui - il cui scopo essenziale, anche se non l'unico, è fornire alle attrici una scelta di testi praticabili in sede di provini e audizioni - è stato preferito un criterio di pura "efficienza" a quello di una diligente sistematizzazione scolastica. Accanto agli estratti di pièces ancora poco note o addirittura inedite, compaiono brani provenienti dalla letteratura, dal cinema e in un paio di casi da epistolari, gli uni e gli altri scelti in virtù degli originali e inconsueti approcci che offrono alla sfida interpretativa. Di volta in volta introdotti da illuminanti note esplicative (in alcuni casi a cura degli stessi autori), nel loro insieme essi suggeriscono gli umori e le atmosfere cangianti della modernità, spesso non estranea a spiazzanti rivisitazioni dei grandi miti.