Attraverso riferimenti essenziali alla formazione e allo spettro completo degli interessi di uno dei massimi esperti del mondo antico, viene offerta una testimonianza significativa circa la necessità che la civiltà occidentale ripensi in maniera profonda e rigorosa, ma anche spregiudicata, le sue radici culturali. Un colloquio che mostra l'attualità del pensiero antico, destinato ai giovani ma anche a chi troverà utile possedere in un volume agile un vero e proprio compendio del pensiero realiano.
n questo intenso colloquio con il saggista Marco Roncalli, il vescovo-teologo Bruno Forte mette in relazione teologia e filosofia, religione ed estetica, educazione e vita quotidiana. Un libro che racconta la ricerca di Dio nel nostro tempo segnato dai problemi del confronto tra identità e dialogo, della globalizzazione e del futuro del cristianesimo, affrontando temi e interrogativi che toccano la vita di credenti e non credenti.
Una introduzione alle religioni mondiali, nell'era della globalizzazione e delle grandi migrazioni.
Hinduismo, ebraismo, buddismo, taoismo, confucianesimo, scintoismo, cristianesimo, islam, religioni americane, africane e dell'Oceania: il profilo storico, le figure più significative, i testi sacri, i riti e le feste.
Nella seconda parte del volume si affrontano questioni attuali: il confronto tra cristianesimo e le altre religioni, l'integralismo e i fondamentalismi, il rapporto tra violenza e monoteismo e altri aspetti trasversali, come il culto delle reliquie, le prescrizioni alimentari, il misticismo. Un testo dedicato a chi vede nella conoscenza dell'altro, anche della sua identità religiosa, il presupposto per la reale convivenza e per il reciproco riconoscimento.
Luigi Pareyson (1918-1991) è una delle figure filosofiche più importanti della seconda metà del Novecento. Ha svolto una forma originale di personalismo a contatto con i grandi filosofi dell'esistenza (Heidegger, Jaspers, Marcel, Berdjaev). Al centro del suo pensiero è la considerazione del rapporto persona-essere, uomo-verità, rapporto problematico che passa attraverso la libertà.
In questo ambito ha elaborato un'estetica come teoria della formativi, che ha avuto larga diffusione costituendosi come teoria della formatività, che ha avuto larga diffusione costituendosi come alternativa a quella crociana, e una teoria dell'interpretazione, che ne fa uno dei grandi maestri dell'ermeneutica contemporanea assieme a H.G. Gadamer e P. Ricoeur.
I movimenti della lentezza propongono alternative all'accelerazione che condiziona la nostra vita, nel modo di mangiare, di spostarci da un luogo all'altro, di interagire con gli altri… La velocità ci toglie il senso delle cose, spingendosi verso una società nevrotica e spersonalizzata.
Più, prima e più rapidamente non sono sinonimi di meglio. Applicare questa affermazione alla scuola e all'educazione è una delle questioni che l'utero affronta, con l'intenzione di dare un senso alla diversità dei ritmi di apprendimento: educare alla lentezza significa adattare la velocità al momento educativo e alla persona.
Il volume presenta la figura di Padre David M. Turoldo (1916-1992): poeta, teologo, voce profetica nella Chiesa italiana, a servizio dell'attuazione del Concilio, del cammino ecumenico, dell'impegno per la pace, la giustizia, la difesa e liberazione di poveri e oppressi.
L'antologia propone sia scritti di esplicita finalità formativa sia testi che illustrano i temi costituenti per Turolodo il fondamento, l'orizzonte e i contenuti dell'educazione umana e cristiana di giovani e adulti, finalizzata alla formazione di coscienze libere e responsabili. A ciò corrisponde lo stile educativo proposto e praticato, improntato al colloquio, all'accompagnamento rispettoso, alla franchezza, nella condivisione della comune umanità e nell'amicizia.
La continuità educativa nella prospettiva dell'innovazione istituzionale e della teoria pedagogica. Concetti cardine quali "sviluppo integrale della persona", "ecologia della formazione", "qualità dei contesti educativi" costituiscono i fulcri interpretativi di un discorso che intreccia le problematiche didattiche con quelle più schiettamente pedagogiche, ricavandone un messaggio di ampia applicazione teorica e operativa.
Educare, ed educare alla fede, è una responsabilità, un compito arduo ed entusiasmante, un dono e una gioia.
La famiglia - prima ancora degli educatori, della comunità cristiana e delle associazioni - esercita un ruolo prezioso e insostituibile, poiché educa e testimonia, offrendo ai piccoli la possibilità di assaporare il gusto dell'infinito, che non può mancare per la loro formazione di persone complete, equilibrate negli affetti e nelle relazioni, intellettualmente aperte.
SOMMARIO
Introduzione La fede nasce in famiglia - La pedagogia di Dio, primo educatore - Orientare al bene - L'educazione religiosa per la persona e per il bene comune - L'educazione religiosa nelle dinamiche della crescita - Ieri e oggi - Scuola e comunità cristiana, risorse per l'educazione religiosa - La famiglia, luogo vitale di educazione religiosa - Conclusioni Educare come responsabilità, dono e gioia - Bibliografia essenziale
La democrazia non è uno tra i tanti regimi politici affermatisi nel travaglio della storia, ma l’unico regime politico degno dell’uomo: solo nella libertà si può costruire una società civile, ed è il risultato concreto del fermento cristiano, ma appartiene di per sé, per diritto naturale, all’uomo: che non nasce suddito ma cittadino, anzi, per non essere suddito dello Stato, concittadino. Questa filosofia politica si trova ben delineata negli scritti maggiori di Jacques Maritain: Umanesimo integrale (1936), I diritti dell’uomo e la legge naturale (1942), Per una politica più umana (1944), L’Uomo e lo Stato (1951), lavori ben noti, tradotti in tutte le lingue europee, e persino in arabo, giapponese, cinese, coreano, ecc. Accanto a queste opere, vi sono però, scritti meno sistematici -lezioni, conferenze, discorsi…- che non potrebbero tuttavia essere definiti tout court “minori”, ma certamente meno noti. Per la prima volta questi testi vengono raccolti e introdotti da Piero Viotto, uno dei maggiori specialisti della figura del filosofo cristiano, nel volume appena pubblicato dall’Editrice La Scuola: "Maritain, Elogio della democrazia" (pagg.159, euro 9). Si tratta di interventi che mantengono la freschezza originaria ed affrontano problemi concreti della vita politica, nazionale ed internazionale, secondo approcci e prospettive di grande attualità. Maritain si preoccupa di combattere ogni forma di fondamentalismo, ma anche di evitare ogni forma di relativismo, perché la democrazia deve rispettare la libertà di coscienza sia nel non imporre una verità di fede o di ragione, sia nel garantire a ciascun cittadino il diritto di manifestare le sue convinzioni. Lo stato democratico implica la distinzione tra religione e politica, ma nello stesso tempo rispetto alla religioni esistenti nel corpo politico dev’essere neutrale e non neutro, facendo della laicità una religione. Pertanto il pluralismo, naturale in società democratica, non è una filosofia ma solo una metodologia politica. Maritain distingue tra la Chiesa, popolo di Dio, che vive nella storia, ma trascende la storia, e le diverse cristianità che si succedono, distinguendo tra religione e cultura. Non solo. Maritain propone un umanesimo planetario, dove sia possibile vivere in pace e in collaborazione reciproca in una società multiculturale. L’antologia, offrendo una sintesi fedele del pensiero del filosofo, caratterizza le connotazioni dello Stato di diritto, rilevando da una parte che chi esercita il potere non deve impersonarlo, e dall’altra l’esigenza di rispettare le Istituzioni pubbliche malgrado le persone che le amministrano. Argomentazioni importanti in una società nella quale il conflitto politico sta degenerando in quello ideologico.
Come nasce la bioetica? A quali domande risponde? Stefano Semplici e Mirko Di Bernardo riflettono insieme su una disciplina divenuta, negli ultimi decenni, centrale nella ricerca scientifica e nel dibattito pubblico. Aborto, eutanasia, manipolazione genetica, utilizzo delle cellule staminali, diritti degli animali, gestione delle risorse naturali: problemi e dilemmi letti nella tensione fra libertà della persona, pluralismo dei valori e diritti e doveri nel contesto della globalizzazione.
Stefano Semplici è membro del Comitato internazionale di bioetica dell'Unesco e insegna Etica sociale all'Università di Roma "Tor Vergata". Ha pubblicato presso Morcelliana: Undici tesi di bioetica (2009).
Mirko Di Bernardo è dottorando in Scienze dell'Educazione presso l'Università di Roma "Tor Vergata".