Una riscrittura della famosa storia di "Cappuccetto rosso" presentata in chiave di fiaba musicale. L'opera, infatti, si presenta composta da due parti strettamente funzionali: un volume che presenta il testo animato da vivaci illustrazioni e un CD musicale che contiene ben 33 tracce sonore originali che accompagnano la lettura dell'opera creando un vero e proprio racconto in musica. Il testo moderno, il ritmo incalzante, la musica trascinante e le voci degli attori incise su CD svelano un nuovo connubio tra lettura e ascolto che coinvolge e rapisce non solo i più piccini. Una proposta nuova per riscoprire un classico in una chiave totalmente diversa. Età di lettura: da 6 anni.
Dopo quasi dieci anni nel dicastero della Santa Sede per la pastorale dei migranti, monsignor Agostino Marchetto presenta il bilancio delle sue battaglie nella fedeltà al Vangelo e ai diritti dell'uomo. Sono molti i temi toccati in queste pagine che riguardano la nostra vita e quella di milioni di immigrati nel nostro Paese e in Europa. Quasi un grido d'allarme nella consapevolezza di tante forme di integrazione mancata.
A dieci anni dalla legge 62/2000 un bilancio della parità in Italia, ripercorrendo le tappe compiute e prospettando la strada ancora da fare. Tra riflessioni teoriche e analisi della situazione, il Rapporto intende soprattutto promuovere quella cultura della parità che fatica ancora ad affermarsi in Italia, nonostante le promesse e gli impegni assunti in passato.
Il desiderio di essere felice e l'esperienza della delusione che suscita infelicità sono tappe della crescita di ciascuno di noi. Partendo da interrogativi semplici e spontanei, questo volume cerca di capire se è possibile ipotizzare un'educazione a partire dal desiderio, spesso frustrato, di una vita felice e duratura, una nuova educazione integrale della persona.
SOMMARIO
Alla ricerca della vita felice - Legami di cui morire, legami che riportano alla vita - La revisione dei legami e la necessità di ri-orientarsi - Ri-orientamento di sè, conversione, educazione - Educazione e cultura: alcuni miti da decostruire
L'esigenza di incontrare figure esemplari e credibili porta ad analizzare da vicino l'esperienza di Armando Rigobello che, con la sua vita, testimonia una continua volontà di ricerca, di incrocio e scambio fra impegno filosofico, fede religiosa e tensione educativa. Il dialogo, proiettato a risvegliare il coraggio di domande radicali, sviluppa un itinerario che cerca di tenere insieme il valore della testimonianza personale e biografica con le ragioni di un impegno intellettuale e speculativo sulla realtà che viviamo e sulla verità che cerchiamo.
Un'originale e attenta analisi del pensiero di Viktor E. Frankl, presentato nelle sue ricadute sull'impegno educativo e didattico. Nel volume vengono proposti i fondamenti della logoterapia come principi guida per affrontare le antinomie del rapporto tra apprendimento e insegnamento, l'azione didattica e la risposta alle sfide pedagogiche dell'epoca contemporanea.
Il libro ricostruisce la storia recente delle politiche giovanili nel nostro paese attraverso la recente e ambiziosa esperienza del Forum Nazionale Giovani, la piattaforma nazionale di rappresentanza permanente riconosciuta dall'Unione Europea. Un approfondimento per riflettere sul passato, presente e futuro dell'attività politica delle nuove generazioni.
Il libro analizza il frutto più significativo dell'incontro tra la Democrazia cristiana e il Partito socialista avvenuto tra il 1962 e il 1968: l'avvio di una politica sociale dell'istruzione. Nella convinzione che il potenziamento dell'istruzione potesse costituire il motore principale per lo sviluppo economico e il progresso civile, il progetto auspicava anche l'avvio del passaggio da democrazia formale a democrazia sostanziale ed il libro sottolinea i passaggi che nella storiografia scolastica spesso sono stati condizionati da pregiudizi ideologici.
"Sento parlare di emergenza educativa, di sfida educativa, di programmi pluriennali di formazione... Questo mi ricorda un momento particolare di “illuminazione” o “insight” che ebbi verso l’inizio del decennio degli anni ’80. Stavo recitando le Lodi mattutine… Mi colpì il primo cantico, che riproduceva una parte del grande inno con cui Mosè chiude il libro del Deuteronomio. Diceva a un certo punto così: ‘P orzione del Signore è il suo popolo, sua eredità è Giacobbe. Egli lo trovò in terra deserta... lo educò, ne ebbe cura…’. Mi colpì in particolare l’espressione lo educò… Fu quella per me una intuizione decisiva. Vidi come il tema dell’educare non consista tanto nel darsi da fare dell’uomo per tirar fuori qualcosa dai suoi simili, ma anzitutto nel darsi da fare di Dio per educare il suo popolo e per educare i singoli del suo popolo. Mi parve allora che tutto il nostro programma educativo futuro avrebbe dovuto ispirarsi a questa azione di Dio educatore". A scrivere queste righe è il cardinale Carlo Maria Martini che così apre una nuova antologia dai suoi scritti ora in libreria con i tipi dell’Editrice La Scuola e il titolo “Educare nella postmodernità” (a cura di Franco Monaco, pp. 160 , € 9,50). Il volume presenta il meglio del pensiero del “Martini educatore”, recuperando non solo la lettera “Dio educa il suo popolo” per il programma pastorale della diocesi ambrosiana del 1987-1989, o ampi stralci dalle lezioni tenute in occasione del conferimento al cardinale delle lauree “honoris causa” in Scienze dell’Educazione da parte dell’ Università Salesiana di Roma nel 1989 e da parte dell’Università Cattolica di Milano nel 2002 (“Un’educazione popolare e planetaria. Domande ai pedagogisti” e “La Bibbia, grande libro educativo dell’umanità”), ma valorizzando anche interessanti memorie autobiografiche sulla personale esperienza scolastica e formativa del cardinale: il suo noviziato, gli anni degli studi in filosofia e teologia, quelli di perfezionamento all’Istituto biblico e alla Gregoriana. E ci sono pure riletture di don Milani, lettere ai pedagogisti e agli educatori, testi omiletici e pastorali. In ogni caso - come spiega bene il curatore - quanto basta non per scoprire una teoria dell’educazione, quanto piuttosto una sapienza applicata all’azione educativa da parte di un maestro di vita. Una guida che accompagna il lettore nel labirinto della postmodernità. “Si ha l’impressione di una qualche sua perplessità su espressioni in voga di recente nella Chiesa italiana quali ‘emergenza’, ‘sfida’, ‘alleanza educativa’…” -scrive Franco Monaco nella densa introduzione. Aggiungendo: “Se abbiamo inteso bene, Martini è reattivo verso quel di più di volontarismo, di paternalismo e di ansia che spesso si celano al fondo di un pur apprezzabile proposito educativo. Di questi due elementi si rinviene traccia nella lettera pastorale Dio educa il suo popolo, centrata sull’educare, che ci è parso utile ricomprendere nella presente raccolta e che anzi ne rappresenta il corpo centrale”. Insomma, l’educatore deve ispirarsi alla pedagogia di Dio quale si dipana nella Scrittura e cooperare alla sua azione. Perché è la Bibbia il libro educativo dell’umanità.
Di fronte alla diffusa emergenza educativa, la complessa e articolata opera della Lubich può essere considerata una risposta che tende a mettere in relazione tutte le componenti del mondo dell'educazione, valorizzando il ruolo della persona e ponendola al centro dei processi formativi. Questo paradigma pedagogico, fatto proprio dal Movimento dei Focolari, si pone l'obiettivo di ricomporre le fratture tra giovani e adulti, tra apparenze culturali e religiose, tra persone e istituzioni nell'ottica di recuperare una nuova unità spirituale e sociale.