Questo saggio prende spunto dagli Orientamenti pastorali dell'Episcopato italiano per il decennio 2010-2020, chiamati appunto Educare alla vita buona del Vangelo, per proporre un invito di riflessione per la vita buona, intesa come stimolo propositivo e costruttivo, il più possibile condiviso da tutta la società educante. Un invito che riguarda tutte le dimensioni della vita umana, ricondotte a unità vitale e feconda dalla fede e dal rapporto con Dio. Il saggio dunque tenta di presentare, in maniera quasi antologica, lo stato dell'arte, il punto della situazione riguardo al rapporto tra teologia e scienze umane, scegliendo e analizzando alcuni contributi che possano aiutare a comprendere perché questo rapporto è necessario e quale tipo di legame possiamo ipotizzare e definire fra l'ambito teologico e quello delle scienze umane.
Il volume raccoglie i lavori della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi del 2008 (La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa). L'Assemblea del Sinodo esprime un momento insigne del processo sinodale, che ha una lunga preparazione e un articolato seguito. La presente pubblicazione permette di seguire l'iter dal momento dell'annuncio del tema, con i relativi preliminari, fino all'Esortazione Apostolica Postsinodale Verbum Domini. Il libro è diviso in quattro parti. Nella Prima sono presi in esame gli elementi preparatori dell'Assemblea. Nella Seconda vengono ripresi i lavori sinodali ripercorrendo tutte le Congregazioni generali, le riunioni dei Circoli minori, l'elaborazione delle Proposizioni e le informazioni sull'attività del Sinodo. Nella Terza si evidenziano gli eventi concomitanti l'Assemblea sinodale nonché la conclusione dei lavori del Sinodo. Nella Quarta viene pubblicata l'Esortazione Verbum Domini, seguita dai testi pronunciati in occasione della presentazione del Documento nella relativa Conferenza Stampa. Infine, vengono pubblicati in Appendice i testi della Segreteria Generale del Sinodo, in particolare i Lineamenta, l'Instrumentum laboris, l'Elenco dei partecipanti e le varie Commissioni.
Il volume raccoglie i primi risultati della seconda fase di lavoro (20072011) dell'Area internazionale e interconfessionale di ricerca Temi di Teologia Fondamentale in prospettiva ecumenica, costituita nel 2001 presso la Pontificia Università Lateranense e composta da sette teologi cattolici e luterani. Dopo la prima fase (2001-2006), dedicata all'approfondimento dei temi della Rivelazione e della fede e della loro rilevanza per l'antropologia e l'ecclesiologia, il gruppo di ricerca si è concentrato sulla disamina teologico-fondamentale del rapporto tra sacramento e Parola. In concreto si è trattato di verificare se le formulazioni dottrinali della tradizione romano-cattolica e di quella evangelicoluterana, nel descrivere la realtà del sacramento/dei sacramenti e la realtà della Parola, si riferiscano alla stessa e identica res: l'evento del rendersi presente del volere e agire salvifico del Creatore nel Suo Logos incarnato per opera dello Spirito Santo, evento che è il fondamento e contenuto della fede. Gli studi qui raccolti permettono di constatare che la risposta a tale quesito è positiva.
La collana Scuola e sapienza cristiana nasce dal lavoro e dal dialogo interdisciplinare sviluppato tra Insegnanti di Religione di tutta Italia. Raccoglie gli Atti dei congressi che vengono organizzati con cadenza annuale dall'ISSR Ecclesia Mater insieme all'Ufficio per la Pastorale Scolastica di Roma. Ciascun volume si interroga sul rapporto che intercorre fra l'insegnamento della religione cattolica (IRC) e un diverso ambito del sapere scientifico, presentando e valorizzando lo speciale contributo offerto dall'IRC alla formazione interdisciplinare richiesta dalla scuola di oggi.
L'Esortazione postsinodade Verbum Domini, presentata l'11 novembre 2010 (seppure datata 30 settembre 2010) da Benedetto XVI, raccoglie i frutti dei lavori della XII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, svoltasi in Vaticano dal 5 al 26 ottobre 2008. Essa ha suscitato immediatamente un grande interesse nella Chiesa e nella comunità scientifica. La presente miscellanea, con contributi di vari docenti correlati alla Pontificia Università Lateranense, intende proporsi come n'occasione per approfondire alcune delle tematiche trattate dall'ampia Esortazione apostolica e - nel contempo - rappresentare una sua prima recezione all'interno della comunità accademica e di rimando per la comunità ecclesiale. Gli studi che costituiscono il presente volume sono suddivisi in tre parti, come la stessa Esortazione apostolica: Verbum Dei (La Parola di Dio), con contributi incentrati principalmente sul "mistero di Dio che comunica se stesso mediante il dono della sua Parola"; Verbum in Ecclesia (La Parola nella Chiesa), con studi che si rivolgono prevalentemente al connubio tra Parola di Dio e vita dei fedeli; Verbum mundo (La Parola per il mondo), con alcune suggestioni per i cristiani quali annunciatori della Parola di Dio, oltreché suoi destinatari.
La grande questione relativa ai Praeambula Fidei è ampiamente trattata nello studio che si sviluppa in queste pagine. Essa è giustamente ritenuta decisiva per una nuova impostazione della teologia fondamentale rispetto alla precedente metodologia apologetica tradizionale, senza però dimenticare la relazione che la teologia fondamentale deve poter stabilire con il pensiero filosofico.
Le Relazioni Internazionali si destreggiano tra fattori culturali, economici, politici, religiosi, etnici, giuridici e si innervano nel tessuto sociale, di quella che oggi possiamo chiamare società globalizzata. Ed è questo il motivo principale, per cui le Relazioni Internazionali, suscitano l'interesse e lo studio da parte di una disciplina come la Sociologia, in una sua specializzazione specifica che è la Sociologia delle Relazioni Internazionali, da cui prende il titolo il presente lavoro. Le Relazioni Internazionali, eccedono dal dato giuridico e si legano a tutti questi fattori succitati formando una disciplina originale, obbligata ad intercettare vari segmenti delle realtà internazionali che richiede una vasta indagine su una pluralità di fattori. La prima parte del testo si occupa delle Relazioni Internazionali in quanto scienza autonoma, del nuovo assetto geopolitico e delle mutazioni delle Relazioni stesse, spaziando dall'Europa all'America, dal continente asiatico a quello africano, fino al Medio Oriente. La seconda parte tratta del fenomeno della globalizzazione, del concetto di multiculturalismo e pluralismo, di problematiche quali il fondamentalismo e il relativismo. La terza ed ultima parte affronta il dibattito, ormai almeno teoricamente inarrestabile, su una global governance democratica. L'ultimo capitolo è dedicato alle posizioni e alle riflessioni della Dottrina Sociale della Chiesa in merito alle tematiche affrontate.
Questo piccolo libro sul Natale è ben distante dai trattati dei grandi maestri sull'incarnazione del Figlio. Assomiglia piuttosto alle decorazioni che adornavano le pagine dei libri sacri in cui si raccontava il mistero della venuta del Figlio di Dio tra noi. L'autore si interessa dapprima al senso che i tempi liturgici dell'Avvento e del Natale potrebbero avere per l'uomo di oggi. Fissa poi lo sguardo sui principali attori dell'avvenimento: il Bambino, contemplato nei tratti misteriosi che gli conferisce il profeta Isaia; la Madre, percepita a partire da ciò che poteva suscitare nel suo cuore un così profondo coinvolgimento nel disegno dell'amore divino "per noi". Ma parlare della nascita umana di Gesù conduce necessariamente a parlare di quell'altra nascita, la nascita "eterna" che sigilla il sacrificio cruciforme del Figlio del Padre e che è la ragion d'essere della prima.
Una sintesi di Teologia Fondamentale. Miscellanea in onore di S.E. Mons. Rino Fisichella.
Dopo aver offerto un?ampia premessa del fondamento epistemologico del Diritto della Chiesa, l?opera affronta il tema, in seno al processo canonico e ad alcuni particolari decreti della Rota Romana, dell?interazione tra la prospettiva personalista e le solennità processuali. Tema per nulla scontato, benché sembri comportare agli occhi dei giuristi europei-continentali un legame naturale e intrinseco che non chiede di essere ulteriormente approfondito e dimostrato.