
"… Ci sono vari motivi per cui ho scelto il mio nome pensando a Francesco di Assisi, una personalità che è ben nota al di là dei confini dell'Italia e dell'Europa e anche tra colore che non professano la fede cattolica. Uno dei primi è l'amore che Francesco aveva per i poveri. Quanti poveri ci sono ancora nel mondo! E quanta sofferenza incontrano queste persone! Sull'esempio di Francesco d'Assisi, la Chiesa ha sempre cercato di avere cura, di custodire, in ogni angolo della Terra, chi soffre per l'indigenza e penso che in molti dei vostri Paesi possiate constatare la generosa opera di quei cristiani che si adoperano per aiutare i malati, gli orfani, i senzatetto e tutti coloro che sono emarginati, e che così lavorano per edificare società più umane e più giuste".
Il volume raccoglie le riflessioni dell'autore, nunzio apostolico in Germania, sul tema "Un nuovo dinamismo sinodale". Articolate in quattro parti esse affrontano la sinodalità nella Chiesa Cattolica con una attenzione al suo sviluppo attraverso i Concili ecumenici e alla natura del Sinodo dei Vescovi. Il volume è chiuso da alcune proposte per un ulteriore sviluppo del Sinodo quale espressione di un rinnovato dinamismo.
A pochi mesi dal termine del Giubileo della Misericordia, il Cardinale Jorge Medina Estévez offre una solida visione teologica su questo tema. Tale tema è centrale nella Rivelazione cristiana e nel Vangelo ed è cuore pulsante del Pontificato di Papa Francesco. Il volume è disponibile anche in lingua spagnola.
Il IX Volume delle Omelie del Mattino di Papa Francesco raccoglie omelie tenute nella Cappella della Domus Sanctae Marthae dal 9 dicembre 2016 fino al 30 maggio 2017. L'insieme di questi pensieri offerti dal Santo Padre formano delle vere e proprie catechesi e contribuiscono all'educazione del popolo di Dio attraverso gli insegnamenti della Parola che grazie a lui diventa semplice e fruibile a tutti proprio perché contestualizzata nella vita di tutti i giorni.
Attraverso tre Congressi Mariani, i Frati Carmelitani hanno voluto far conoscere al pubblico le più importanti acquisizioni della teologia mariale di questi ultimi anni con lo scopo di incrementare gli studi di mariologia carmelitana valorizzando quelli esistenti.
Il presente volume nasce con il desiderio di far un'altra voce sul binomio "primato e sinodalità" e dalla necessità di un dialogo anche intra-ecclesiale sulla riforma, alla luce della storia e del Concilio Vaticano II. È un tema attualissimo nella odierna realtà stimolata e ravvivata da Papa Francesco. È una voce che si dirà forse tradizionale ma non tradizionalista (la distinzione è importante e sempre da tener presente), la quale chiede una certa paressìa.
Il presente volume contiene le riflessioni emerse nel corso della Plenaria che la Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica hanno tenuto dal 27 al 30 novembre 2014 sul tema: «Vino nuovo in otri nuovi. La vita consacrata a 50 anni dalla Lumen gentium e dal Pefectae caritatis» che ha rivolto l'attenzione al cammino compiuto dalla vita consacrata nel post-Concilio, cercando di leggerne in sintesi le sfide rimaste ancora aperte. Tali Orientamenti sono anche il frutto di quanto emerso a seguito dei numerosi incontri che nel corso «dell'Anno della vita consacrata hanno visto convergere a Roma, presso la Sede di Pietro, consacrate e consacrati provenienti da ogni parte del mondo» (pag.7). Il Magistero della Chiesa, a partire dal Concilio Vaticano II, ha sempre accompagnato la vita delle persone consacrate anche attraverso grandi coordinate di riferimento e di valore come: «le Istruzioni Potissimum institutioni (1990), La vita fraterna in comunità (1994), Ripartire da Cristo (2002), Il servizio dell'autorità e l'obbedienza. Faciem tuam (2008), e Identità e missione del Fratello religioso nella Chiesa (2015)». Per vino nuovo otri nuovi si colloca nella linea «di un esercizio di discernimento evangelico, nel quale si cerca di riconoscere - alla luce dello spirito - quell'"appello" che Dio fa risuonare nella stessa situazione storica: Anche in essa e attraverso di essa Dio chiama» (pag.8).
Il volume raccoglie le riflessioni sull'escatologia cristiana a partire dal pensiero di Joseph Ratzinger - Benedetto XVI, figura che da sempre esercita una grande attrazione. Il tema, come sottolinea padre Federico Lombardi nella Prefazione «è stato trattato con grande ampiezza e varietà di prospettive bibliche, cristologiche, ecclesiologiche e con la partecipazione di rappresentanti dell'ebraismo». Sono presenti i contributi di tutti i Cardinali membri del Comitato Scientifico della Fondazione stessa: le loro Eminenze Angelo Amato, Kurt Koch, Gianfranco Ravasi.
Si racconta nella Bibbia che Rut, la moabita, andò a spigolare dietro ai mietitori di Booz (Rt 2,
a " 2-3). Anch'io vado a spigolare un piccolo tema di mariologia dietro ai bravissimi mariologi, quelli che hanno offerto i loro contributi per comporre quest'opera, pubblicata in onore della Madonna del Pianto.
Le spighe che trovo io, contengono pochissimi acini di grano, invece i docenti delle lezioni proposte in Palazzo Trinci hanno mietuto abbondanti manipoli gonfi di molti chicchi. A questi docenti, particolarmente al nostro vescovo Gualtiero Sigisrnondi, va il ringraziamento dell'intera diocesi, del clero, della Confraternita della Madonna del Pianto e del laicato. Volentieri diamo onore a tutti coloro che l'hanno meritato.
Questa mia spigolatura si riferisce a un'epoca precisa: agli inizi della storia contemporanea. Ovviamente non tratterò delle molte pubblicazioni mariane del primo Ottocento, ma ne scelgo una che mi sembra, per diversi motivi, la più significativa, la più indicativa della situazione spirituale mariana locale.
È un libretto stampato nel 1810 a Foligno da Campitelli, intitolato Atto di adorazione alla Santissima Vergine Maria Madre di Dio. Fece bene l'Autore a non mettere il proprio nome sul frontespizio, così il libretto poteva acquistare più numerosi lettori di ogni tipo, ecclesiastico e no, fino a interessare l'intera nostra diocesi.
La prima particolarità che riscontriamo in questo opuscolo consiste nell'uso, perfino nel titolo, del termine "adorazione" per qualificare la devozione a Maria Santissima.
Oggi nessuno userebbe questo termine in riferimento a Maria, tutti sceglierebbero la parola giusta "venerazione". Sappiamo, infatti, che adorazione si dice soltanto per Iddio, mentre venerazione si riferisce a tutti i santi, compresa la Madre del Signore.