Il nano, con la sua presenza viva ma ambigua, è un personaggio che esprime la sintesi del conflitto tra Natura e Artificio. Allo stupor e alla maraviglia del mondo medievale e umanistico per questo ‘artificio d’uomo’ si associavano quesiti medici e giuridici. Nei confronti del nano la produzione artistica e la pubblicistica scientifica rivelano inquietudine e paura del ‘diverso’ e del ‘mostro’. Immagine complessa per la combinazione di più motivi culturali, il nano costituisce una figura ricca di significati nella civiltà letteraria e artistica tra Medioevo e Rinascimento. Inteso come animale o buffone, accostato al mostro o al bambino, il nano ha sempre proposto alle certezze della normalità un enigma che viene da lontano, dai misteriosi cortei egizi e dalle ambiguità dei miti greci. Questo libro analizza la storia e la produzione artistico-letteraria sui nani, tratteggiandone figure e destini oltre l’oblio d’un personaggio così emarginato.
Il libro parte dalla constatazione che oggi, in Italia ma non solo, tra politica e potere c'è confusione e che da ciò la politica esce immiserita e ridicolizzata. C'è un attaccamento al potere, che fa da surrogato all'incapacità di agire efficacemente. Così, più che farne una questione morale, vengono qui indicate le mosse strategiche che fanno uscire dall'impotenza. In sintonia con un femminismo che ha preso le distanze dal potere, viene portata una lettura simbolica dei cambiamenti in corso, affrontando il corpo a corpo tra politica e potere attraverso una interrogazione del risvolto soggettivo, sentimentale e affettivo del nostro vivere la contraddizione tra questi due piani. Solo la politica, e non il potere, ha la capacità simbolica di aprire nel tessuto dei fatti un corso nuovo di eventi.
Il libro propone informazioni e riflessioni circa alcuni leader di movimenti religiosi e spirituali presenti da tempo in Italia. Si tratta di movimenti giunti per lo più dall’India, attraverso un passaggio precedente negli USA. Ma non soltanto. L’autrice si sofferma in particolare su tre casi: quello di Swami Kriyananda, fondatore delle comunità Ananda, che si richiamano all’insegnamento del celebre maestro spirituale indiano Yogananda e sono oggi presenti negli USA, in Europa, in Oriente; quello di Daisaku Ikeda, leader spirituale della Soka Gakkai Internazionale, movimento che si autocolloca all’interno del Buddhismo, nato in Giappone e sviluppatosi oggi a livello internazionale. E infine Oberto Airaudi, fondatore e ispiratore della Comunità di Damanhur, in Piemonte. Quest’ultima è nota come una comunità acquariana, magica, spirituale, dura da oltre trenta anni; da essa varie altre comunità, in Italia e all’estero, hanno tratto ispirazione. Si tratta di personalità diverse, di differenti storie di vita. Ma in comune questi tre uomini hanno l’essere dei punti di riferimento per chi in loro si ritrova, l’avere indirizzato la vita di molti giovani e meno giovani seguaci, proponendo iniziazioni, mete, segnando confini. Sono, tutti e tre, ritenuti dei capi carismatici amati, seguiti. Il libro propone le loro storie, esamina alcuni tratti tipici, caratteristici del carisma, così come è stato studiato da Max Weber, interrogandosi sulla loro rispondenza o meno al modello sociologico classico.
La personalità di Lucrezio, banditore a Roma del verbo di Epicuro, resta avvolta nel mistero, complici l'assenza di fonti, il quasi totale silenzio dei contemporanei, l'avversione della civiltà cristiana per le sue idee materialiste. Il nulla biografico ha favorito il proliferare di ipotesi improbabili, come la celebre notizia di Girolamo sulla follia e il suicidio indotti da un filtro amoroso: un romanzo noir che è alla base delle interpretazioni in chiave decadente o pessimista della personalità del poeta, considerato affetto da malattia mentale o da un'inconscia avversione per le idee epicuree che professava. Figura simbolica polivalente - filosofo, poète maudit, darwiniano o marxista o esistenzialista ante litteram - Lucrezio è stato un poeta per tutte le stagioni, ammirato anche dai detrattori, che quasi mai hanno misconosciuto la qualità altissima dei suoi versi. Il volume si propone di ricostruire i momenti salienti della fortuna del "De rerum natura" nella letteratura e nella cultura europea, facendo emergere la ricca eredità di Lucrezio e il fascino profondo che il poema della natura ha esercitato sui lettori di tutti i tempi.
Questo libretto vuoi dare un'idea di come l'uomo si è sempre meravigliato davanti allo spettacolo del cielo e si è interrogato fin dall'antichità su cosa erano le stelle, sui loro movimenti, sul loro rapporto con la Terra, di come siamo arrivati, nel corso dei secoli, a imparare a leggere il gran libro della natura, come diceva Galileo. Idee e pregiudizi di ordine religioso e filosofico sono stati lentamente smantellati dalle osservazioni e dagli esperimenti che hanno caratterizzato la nascita della scienza moderna con Keplero, Galileo, Newton. Nell'800 nasce la moderna astronomia che costruisce gli strumenti e la fisica per interpretare i messaggi contenuti nella luce irradiata dalle stelle e scoprire la loro natura, lo stato della materia di cui sono fatte, le fonti della loro energia, la loro formazione ed evoluzione, tutti problemi che hanno trovato soluzione nel corso del XX secolo. La scienza spaziale ci ha aperto nuovi insospettati paesaggi e la cosmologia è diventata una scienza osservativa. Inoltre dalla fine del XX secolo a oggi si sono susseguite scoperte di pianeti extrasolari e quindi abbiamo la consapevolezza che nell'Universo esistono miliardi di pianeti e fra questi certamente anche pianeti adatti ad ospitare la vita. Pensare di essere soli nell'Universo sarebbe altrettanto assurdo come credere che la Terra sia il centro dell'Universo, costruito per noi attorno a noi. Le grandi orecchie dei radiotelescopi che partecipano al programma SETI sono in ascolto.