Pochi testi come questa discussione del filosofo francofortese con gli studenti della Libera Università di Berlino Ovest restituiscono le atmosfere, la vivacità intellettuale, il desiderio di cambiamento che trovò espressione nei movimenti giovanili del '68. Marcuse discute con gli esponenti del movimento studentesco le forme e le strategie di una opposizione radicale nelle società sviluppate dell'Occidente e come questa possa ricollegarsi alle lotte di liberazione nel terzo mondo, in primo luogo quella vietnamita. Secondo Marcuse la fine dell'utopia non vuol dire che ad essa dobbiamo rinunciare, ma che la trasformazione profonda dei rapporti sociali è divenuta una possibilità resa concreta dal poderoso sviluppo delle forze produttive e intellettuali, che la soggettività dei movimenti è chiamata a liberare dalla gabbia dello sfruttamento e dell'ordine costituito.
Il viaggio di un'etnologa nel mondo del web e delle altre forme della comunicazione contemporanea, per leggere, dietro gli strumenti di cui ci serviamo, dalla fotocamera al telefono all'e mail, i modi in cui si strutturano le relazioni tra le persone e i loro valori simbolici. Il volume studia, con lo sguardo attento dell'antropologo, alcuni modi della rappresentazione e della comunicazione quotidiana: dagli album e videocassette che immortalano i matrimoni, alla interazione della liturgia con il linguaggio televisivo, che traduce il "sacro" cattolico nelle nuove forme dell'immaginario mediatico. Una ricerca sugli aspetti nascosti e sorprendenti del nostro quotidiano rapporto con le tecnologie della comunicazione.