"Per Edgar Allan Poe (Boston 1809 - Baltimora 1849) la musica è l’arte che più efficacemente eccita ed eleva l'anima, permettendole di accedere al regno etereo della bellezza. Attraverso la sonorità e il ritmo del verso, che spesso assomiglia a una ballata e non di rado presenta una lunghezza variabile, vuole produrre un effetto immediato, incantatorio, vuole coinvolgere il lettore emotivamente, più che indurlo a una riflessione o a una elaborazione concettuale. La sua poesia non si basa infatti su una molteplicità di livelli stratigrafici da indagare in profondità con il pensiero, ma sulla capacita di creare atmosfere suggestive, da un punto di vista tanto scenografico quanto psicologico. Mi auguro che, nel non facile esercizio di trasposizione da una lingua all'altra, sia riuscita a preservare la forza evocatrice dell'autore, che, con estrema originalità (al di la delle posizioni da lui stesso espresse nei suoi saggi, e dei distanziamenti professati), riassume nella sua scrittura diverse sottocorrenti: onirismo, simbolismo, romanticismo, gotico nordico, misticismo, decadentismo". Raffaela Fazio
"il corvo è ovviamente al centro anche di questa antologia di traduzioni delle poesie di Poe, realizzata da Raffaela Fazio, che si segnala per la completezza e insieme per il lavoro linguistico ambizioso e meticoloso. La traduttrice raccoglie coraggiosamente le sfide sonore e ritmiche dell'autore e ci restituisce, con più fedeltà rispetto alle versioni classiche, il battito, la "partitura" della lingua di Poe: rime, assonanze, la cantilena suadente del verso, un certo tono magniloquente eppure accessibile. L'architettura delle poesie viene più compiutamente alla luce, il tono e il registro emergono con più esattezza. E così l'espressivita". Leonardo Guzzo
"I tre drammi che qui si presentano ci portano al centro delle preoccupazioni dello Yeats maggiore, mostrando quanto in esse vi é€ di irrisolto e persino farraginoso ma anche l'ampiezza del suo orizzonte metafisico, speculativo e soprattutto poetico. Dalle grandi sistemazioni mitiche egli passa agli uomini che sbagliano e si tormentano: un torvo vecchio — senza alcuna classica gentilezza — davanti a una casa diroccata.
La scena nuda dell’umanità".Massimo Bagigalupo.
Alcune delle parole di Yeats girano intorno alla figura del Cristo, e alle "cose cui, stando alla teologia cattolica, andremo incontro al termine della vita: la morte, il giudizio, i luoghi-stati della mente che chiamiamo inferno, purgatorio e paradiso. Nei drammi cristici, ce ne sono certe che danno il turbamento di una verità cantata. Parole che insegnano come si poeta col martello, o che, più semplicemente, suonano come girotondi intorno a domande da bambino sfacciato". Massimo Morasso.