
Pubblicato nel 1947, in pieno clima esistenzialistico, questo testo di Lévinas era stato elaborato ancor prima della guerra e scritto quasi interamente durante la prigionia in campo di concentramento. È un controcanto a Essere e tempo di Heidegger, ma soprattutto la prima opera in cui Lévinas ... disegna i contorni di un suo pensiero autonomo e articolato, dopo i saggi su Husserl e su Heidegger degli anni Trenta, il breve scritto sull'«evasione» del 1935 e le prime riflessioni sull'ebraismo. Lévinas è poi venuto costruendo un pensiero dell'etica centrato sul rapporto con l'altro: pensiero della positiva erosione o corrosione dell'identità di fronte allo scandalo dell'altro che sopravviene, dell'infinito che intacca la totalità dell'essere.
Sommario
Premessa all'edizione italiana di Pier Aldo Rovatti. Nota del traduttore. Dall'esistenza all'esistente. Prefazione alla prima edizione. Prefazione alla seconda edizione. Prefazione alla terza edizione. Introduzione. La relazione con l'esistenza e l'istante. 1. La relazione con l'esistenza. 2. La fatica e l'istante. Il mondo. 1. Le intenzioni. 2. La luce. Esistenza senza mondo. 1. L'esotismo. 2. Esistenza senza esistente. L'ipostasi. 1. L'insonnia. 2. La posizione. 3. Verso il tempo. Conclusione
Note sull'autore
Emmanuel Lévinas (1905-1995), filosofo lituano naturalizzato francese, ha insegnato all’École normale israélite di Auteuil, nelle università di Poitiers e di Paris-Nanterre e infine alla Sorbona. Tra le sue opere fondamentali: Totalità e infinito e Altrimenti che essere o al di là dell’essenza. Nel catalogo Marietti 1820 sono disponibili Trascendenza e intelligibilità e Fuori dal Soggetto.
«Forse non immagini nemmeno - scriveva Simone Weil all'amica Albertine Thévenon - cosa voglia dire concepire tutta la propria vita davanti a sé e prendere la risoluzione ferma e costante di farne qualcosa, di orientarla da cima a fondo, con la volontà e col lavoro, in un senso determinato». ... Come testimonia l'ampia scelta di testi proposti in questo volume, la vita di Simone Weil è stata uno sforzo prolungato per dare forma a quel «qualcosa» senza il quale esistere non avrebbe per lei avuto senso. La quantità di problemi sociali, politici, storici, filosofici, religiosi affrontati con estrema lucidità nel vivo dei conflitti, dà la misura del compito che si era prefissa, avendolo precocemente individuato come l'impegno cruciale richiesto dalla crisi epocale dell'Occidente.
Insieme al Tractatus e alle Ricerche filosofiche di Wittgenstein, "Come fare cose con le parole" è uno dei testi che hanno maggiormente influenzato la filosofia del linguaggio nel Novecento. Ricco di forza polemica e di intuizioni geniali, il lavoro di Austin ha segnato una svolta dalla concezione ... del linguaggio inteso come descrizione del mondo a quella del linguaggio come azione. La sua teoria costituisce ancora oggi uno strumento di classificazione e comprensione non solo per filosofi e linguisti, ma anche per gli studiosi di tante discipline: dalla giurisprudenza all'intelligenza artificiale, dalla sociologia alla teoria della letteratura.
Pubblicato a Tel Aviv nel 1943, questo libro propone il primo corso di “filosofia della società” tenuto da Buber nel 1938 all’Università ebraica di Gerusalemme. In quest’opera, e per la prima volta, Buber presenta in modo dettagliato, confrontandola con quella di altri pensatori, la sua idea ... della condizione umana e considera come differenza specifica dell’uomo rispetto a tutte le altre creature il suo configurarsi come essere sociale in forma peculiare. Secondo il filosofo, infatti, l’originaria socialità umana si mostra come un “a priori” universalmente valido che pone immediatamente in contatto l’“io” e l’“altro” in modo gratuito e nella reciproca disponibilità.
Deportazione, sterminio, genocidio, shoah, soluzione finale o olocausto: sono solo alcuni dei nomi con i quali si è cercato - a partire dalla fine della seconda guerra mondiale - di definire l’immane tragedia del XX secolo.
L’autrice di questo saggio spiega perché sono nate le singole definizioni ... e come la ricerca di un nome abbia accompagnato l’approfondirsi della conoscenza storica dell’evento. Si comprende così che la scelta del nome ha certamente motivazioni linguistiche, ma anche psicologiche, politiche, storiche e religiose. I nomi, infatti, cercano di definire e delimitare la realtà ma possono essere usati anche per banalizzare, deformare o addirittura a negare la realtà stessa.
Oriente e Occidente hanno da secoli una diversa concezione delle immagini religiose. Da dove nasce questa differenza? Quali sono le motivazioni che hanno promosso o facilitato una valorizzazione così diversa dell’arte sacra?
Il saggio, che si avvale di una ventina di immagini a colori, intende ... rispondere a questi interrogativi in un viaggio che parte dal III secolo e arriva fino alla recente riscoperta delle icone nel cristianesimo europeo.
Sommario
Introduzione. I. Oltre i preconcetti sull’icona. 1. Un mito: l’arte «indivisa» del primo millennio e dell’epoca romanica. 2. Due prove iconografiche: il Battesimo e la Trasfigurazione di Cristo. 3. L’oblio dell’icona: una perdita di memoria dell’Occidente? 4. La riscoperta dell’icona in Occidente. 5. I rischi della decontestualizzazione dell’icona. II. Accordi, differenze, divergenze. 1. Nicea II e la sua ricezione in Oriente e in Occidente. 2. Arte della presenza e dell’incontro o arte didattica? 3. Il nesso fra arte e liturgia. 4. La concezione dell’artista e dell’iconografo. 5. Esiste uno «stile» ecclesiale? III. Discrepanze e prossimità a partire da otto soggetti iconografici. 1. L’Ospitalità di Abramo. 2. Il Roveto ardente. 3. La Natività di Cristo. 4. La Vergine con il Bambino. 5. La Trasfigurazione. 6. La Crocifissione. 7. La Resurrezione. 8. Il Santo Volto. Conclusione: due forme d’arte complementari? 1. Limiti. 2. E per quanto riguarda il futuro? 3. Terminiamo enunciando alcune convinzioni. Indice dei nomi e dei temi. Crediti iconografici.
Note sull'autore
François Bœspflug, professore emerito dell’Università di Strasburgo, è stato editore letterario per le Éditions du Cerf, titolare della Chaire du Louvre nel 2010 e della Cattedra Benedetto XVI a Ratisbona. Tra le sue pubblicazioni si segnala Le immagini di Dio. Una storia dell’Eterno nell’arte (Einaudi 2012) È specialista dell’opera di Arcabas, alla quale ha consacrato diversi saggi.
Emanuela Fogliadini è docente di Storia della Teologia dell’Oriente cristiano alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e di Teologia ortodossa all’Istituto Superiore di Studi Religiosi di Milano. Con François Bœspflug ha pubblicato La Natività di Cristo e La Fuga in Egitto nell’arte d’Oriente e d’Occidente (Jaca Book 2016).
Questo testo fondamentale per la comprensione della filosofia di Gadamer è incentrato sull’interpretazione di Heidegger. Attraverso una serie di saggi (il primo dei quali del 1960) Gadamer procede lungo i sentieri di Heidegger e si pone nella condizione di dialogare con il suo pensiero filosofico ... restituendo al maestro un profilo quasi vivente e a tutto tondo. Nel costante e paziente dialogo con Heidegger, Gadamer valorizza una precisa ipotesi secondo la quale «il comprendere […] ha intorno a sé uno spazio libero che esso riempie rispondendo costantemente alla parola che lo interpella, senza tuttavia esaurirlo».
Sommario
Nota introduttiva (R. Cristin). Prefazione all’edizione italiana. Prefazione. Avvertenza. 1. Esistenzialismo e filosofia dell’esistenza. 2. I 75 anni di Martin Heidegger. 3. La teologia di Marburgo. 4. «Che cos’è metafisica?». 5. Kant e la svolta ermeneutica. 6. Il pensatore Martin Heidegger. 7. Il linguaggio della metafisica. 8. Platone. 9. La verità dell’opera d’arte. 10. Gli 85 anni di Martin Heidegger. 11. Il sentiero verso la svolta. 12. I Greci. 13. La storia della filosofia. 14. La dimensione religiosa. 15. Essere, Spirito, Dio.
Note sull'autore
Hans-Georg Gadamer (1900-2002), filosofo tedesco, è stato allievo di Paul Natorp prima e di Martin Heidegger poi, e professore di Filosofia a Lipsia, Francoforte e Heidelberg. È tra i maggiori esponenti dell’ermeneutica filosofica. Nel catalogo Marietti 1820 sono disponibili i volumi: L’attualità del bello, Interpretazioni di poeti 1, Studi platonici (in due volumi), La dialettica di Hegel.
Lo sviluppo e la diffusione delle intelligenze artificiali sollevano nuovi problemi di natura etica. Che cosa accade, infatti, quando non sono gli uomini, ma le macchine a decidere? L’autore, noto a livello internazionale nell’ambito della bioetica e del dibattito sul rapporto tra teologia, ... bioingegneria e neuroscienze, guarda con favore alla diffusione delle «macchine sapienti» e ragiona sul fatto che i processi innovativi hanno valenza positiva solo se orientati a un progresso autenticamente umano che si concretizzi in un sincero impegno morale dei singoli e delle istituzioni nella ricerca del bene comune.
Sommario
Una premessa. 1. Guardare le stelle. 2. Cosa significa essere umani? 3. Primo interludio. Una mappa può essere una copia esatta della realtà? 4. Secondo interludio. Macchine emotivo-razionali. 5. Un codice etico per le intelligenze artificiali. 6. Verso una governante delle intelligenze artificiali. 7. Conclusioni.
S
Note sull'autore
Paolo Benanti specializzato in Bioetica e nel rapporto tra Teologia morale, Bioingegneria e Neuroscienze, è docente alla Pontificia Università Gregoriana. Collabora con l’American Journal of Bioethics – Neuroscience ed è membro dello staff editoriale di Synesis.
Nel 1492, con la cacciata degli ebrei dalla Spagna a opera dei re cattolici Isabella e Ferdinando, inizia una nuova fase nella storia della penisola iberica. Fuggiaschi e dispersi per mezza Europa (da Amsterdam a Londra, da Livorno a Ferrara) e nel Nuovo Mondo, cambiando identità e spesso esternando ... apparente devozione cattolica, abbandonando di continuo famiglia, professione e ricchezza: ma in terra libera i marrani gettano la maschera, tornano all’ebraismo, fondano e animano le prime comunità moderne e divengono protagonisti di straordinarie avventure umane e di originali imprese economiche, politiche e intellettuali. Anche per questo la loro vicenda non appartiene solo alla storia ebraica, ma è un’odissea che attraversa l’intera storia della nascita dell’Europa moderna.
Sommario
Prefazione (M. Cassuto Morselli). Aggiornamento bibliografico. I. Storia dei marrani. Premessa. Introduzione. I precedenti del cripto giudaismo. 1. L’inizio del marranesimo. 2. Istituzione dell’Inquisizione. 3. La conversione generale in Portogallo. 4. L’apogeo dell’Inquisizione. 5. La procedura dell’Inquisizione e l’autodafé. 6. Santi, eroi e martiri. 7. La religione dei marrani. 8. La diaspora marrana. 9. La Gerusalemme olandese. 10. Ritorno in Inghilterra. 11. I marrani del Nuovo Mondo. 12. Marrani illustri. 13. La letteratura dei marrani. 14. Il declino dell’Inquisizione. Epilogo. I marrani di oggi. Bibliografia. Indice dei nomi e dei luoghi.
Note sull'autore
Cecil Roth (1899-1970), per molti anni docente di Studi ebraici a Oxford, presidente della Jewish Historical Society of England e direttore della Encyclopedia judaica, è stato autore di numerosi studi di storia ebraica, tra cui Storia del popolo ebraico, Dona Gracia Nasi e Il duca di Nasso.
Nel villaggio tedesco di Bacherach, in una sera imprecisata del medioevo, si celebra il rituale della pasqua ebraica. Due stranieri, avvolti in ampi mantelli, si uniscono, inattesi, alla piccola comunità. E da quel momento nulla sarà più come prima. Con una nota di Claudio Magris.