Questo libro è dedicato al "veggente cieco" che accompagna il lettore per tutti i giorni del Calendario. Questa pubblicazione dà al lettore la possibilità di iniziare la sua giornata ascoltando la parola di un saggio. "Saggio" e "santo" sono prerogative che nella Bibbia si identificano. Esse furono riconosciute, in vita e dopo morte, a Frate Ave Maria, l'Eremita cieco della Divina Provvidenza, vissuto a Sant'Alberto di Butrio, e proclamato "venerabile" da San Giovanni Paolo II. Non è facile scrivere per un non vedente... ma Frate Ave Maria parlava alle anime di Gesù mediante la parola scritta: in questo libro vengono raccolte ben 1389 lettere che lui aveva indirizzato a persone di ceto e condizioni differenti. In esse si rivela tutta la personalità e la spiritualità del nostro Venerabile. Ed è proprio da queste lettere che sono tratti i pensieri che accompagneranno il lettore, giorno per giorno, durante un anno con Frate Ave Maria.
Come scrive il vescovo di Kracow, cardinale Stanislaw Dziwisz, nella presentazione di questo volume si vede subito emergere la personalità profetica e spirituale di un Uomo di Dio: un papa mariano, missionario, poi papa del perdono e della riconciliazione, della famiglia e della vita, del dolore e della sofferenza, della giustizia e della pace. Uomo autentico, aveva capito subito che bisognava abbattere muri storici e costruire ponti di solidarietà tra popoli e nazioni per una nuova umanità.
Il saggio si rivolge ai laici, ai sacerdoti e ai religiosi per dimostrare l'importanza del sacerdozio battesimale e ministeriale nella Chiesa. Gli uomini e le donne impegnati nelle loro famiglie, nel lavoro professionale, nella vita sociale, chiamati a infondere lo spirito evangelico nei contesti della loro vita, possono contrastare positivamente la visione delle cose riemersa nell'Illuminismo e oggi ancora imperante, secondo la quale, come ha affermato Benedetto XVI, nell'Omelia a conclusione dell'Anno Sacerdotale, "Dio aveva costruito il mondo e poi si era evidentemente ritirato da esso", e in conseguenza della quale "molti forse non desideravano neppure che Dio si prendesse cura di loro", senza però fare sufficientemente attenzione al fatto che "laddove la premura e l'amore di Dio vengono percepiti come disturbo, lì l'essere umano è stravolto". Marco Busca (1951) è laureato in Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Milano. Sacerdote dal 1982, appartiene al clero della Prelatura dell'Opus Dei. Attualmente si dedica alla formazione e direzione spirituale di adulti, laici e sacerdoti.
Il libro può essere considerato un catechismo completo "scritto" da Gesù di Nazaret, in quanto le varie tematiche sono trattate utilizzando esclusivamente i versetti dei quattro vangeli. All'inizio di ogni capitolo è inserita una breve intervista a Gesù, che riguarda lo stesso argomento.
Episodi esilaranti, e inquietanti, di quotidiano razzismo spesso inconsapevole, raccontati da un cittadino italo-toghese: Kossi Komla-Ebri è nato in Togo nel 1954 e dal 1974 è in Italia, dove si è laureato in medicina e chirurgia, specializzandosi in chirurgia generale. Medico all'Ospedale Fatebenefratelli di Erba, ha scritto numerosi racconti, articoli e saggi, e opera come mediatore interculturale per il mondo della scuola e della sanità. Introduce il libro Laura Balbo, già Ministro per le Pari Opportunità.
Questo nuovo libro che Mons. Ginami dedica a sua madre Santina giunge diversi mesi dopo la morte di lei, quando il dolore del distacco comincia a lasciare lo spazio per una più pacata e serena memoria nella fede. Ad un anno di distanza dalla rinascita in cielo di Santina Zucchinelli, il figlio sacerdote don Luigi Ginami ripropone in un libro prezioso e poliedrico la figura straordinaria della sua mamma, secondo quattro aspetti complementari che delineano le quattro parti dell'opera: i diari e le riflessioni degli ultimi quattordici viaggi di Santina (2011-2012); una poderosa e toccante meditazione sulla morte e sul paradiso; la stimolante presenza nel mondo dei mass media della straordinaria avventura di Santina; i frutti di opere buone e l'apertura alla progettazione di solidarietà verso i più poveri, gli ammalati e gli immigrati attraverso l'Associazione Amici di Santina Zucchinelli.