In fondo al vaso di Pandora, dice il mito, c'è la speranza che, talvolta, illudendo, può deludere. Dai tornanti della riflessione filosofica e da quelli dell'impegno politico, questo dialogo conduce alla conclusione che solo un amore maturo e, dunque parziale e non paranoico, rispettoso della vita e non sprezzante, può fondare, in questo tempo, una speranza che non si rovesci nel suo contrario.
Torna in una edizione aggiornata e in un formato diverso la favola scritta e ideata da Claudio Imprudente e illustrata da Donata Montanari. È la storia del distratto Re 33 alle prese con una prova: governare nel suo Regno, nella piena e più grande libertà che appartiene a un Re, dimostrando però giustizia nei confronti di tutti i suoi sudditi. E, sbagliando, provando e riprovando scopre che la libertà e la giustizia fondano la democrazia! E la democrazia a sua volta è simbolo di pace e armonia. Il libro è lo strumento intorno a cui è nato il Progetto Calamaio, progetti dell'associazione Centro Documentazione Handicap e Cooperativa Accaparlante: il tema della diversità legato alla disabilità è il percorso intorno a cui muove il lavoro del progetto, che ha in Claudio Imprudente il suo animatore. Il libro è una storia da leggere e far leggere ai bambini, ma anche uno strumento per avvicinarli ai temi dell'handicap, della diversità, della condivisione di progetti e ed esperienze in gruppi. Età di lettura: da 8 anni.
Numerosi sono i modi per prendersi cura delle ferite dell'intersoggettività. Incrociando la psicoterapia umanistica rogersiana con una lettura fenomenologica della teoria dell'attaccamento, questo volume delinea un inedito approccio integrato per la cura dei disturbi della personalità. Secondo questa visione, per affrontare le crisi della vita è necessario che qualcuno (e non qualcosa) ci "riconosca", ci "accolga", ci "alleni", ci permetta di apprendere, di costruire in noi la capacità di dare un senso alle nostre ferite e diventare "resilienti".
Ridere è esporsi, scoprirsi, lasciarsi spiazzare, non avere tutto sotto controllo. Far ridere alimenta la propria autostima e contiene anche un potere magico: invertire una tendenza negativa o una giornata storta o il clima di un gruppo. In realtà chi non sa ridere si priva di un piacere gratuito dell'esistenza. Questo testo invita a usare microscopi speciali per cogliere qualità nascoste, abilità addormentate, potenzialità inespresse e una cosa deve essere chiara: questo libro contiene proposte e non ricette. L'unica assicurazione è che i giochi sono stati testati più volte e in diversi contesti, ma non in quello in cui si deciderà di provarli. Spetta a ciascuno cogliere il momento giusto per realizzare la proposta e la creatività necessaria per adattarla e personalizzarla al gruppo scelto. Questo libro non è rivolto a esecutori, ma a educatori creativi che vogliono generare nuove combinazioni di idee per crescere attivamente con i giovani.
Camilla e Filippo sono protagonisti di una strana avventura. Presi dal gioco, entrano per caso nella tana segreta del terribile pirata Caravaggio. Appassionato di arte e buona cucina, egli cattura e imprigiona tutti quelli che non siedono alla tavola, che mangiano in fretta e che non apprezzano i sapori del cibo. I nostri due protagonisti stanno al suo gioco e alle avventure che lui propone. Componendo e ricomponendo capolavori della pittura, scoprono un mondo di gusti semplici e di sapori antichi. Finita la loro avventura, nella seconda parte del libro, propongono ai bambini-lettori giochi, attività, schede di ricerca e approfondimento per imparare sane abitudini alimentari, in modo che nessun bimbo possa mai essere catturato dal terribile pirata Caravaggio.
Queste pagine sono rivolte ai genitori che si ripropongono di vivere la propria funzione con gioia. A coloro che, pur tra alti e bassi, comunque si appassionano al compito di rigenerare continuamente se stessi insieme ai loro figli. Ai genitori che non vedono il loro mandato come un dovere gravoso e non lo vivono come un'abitudine. Piuttosto, lo sentono come una "chiamata" da parte della vita, a cui rispondere con entusiasmo, perché sentono la gratuità della presenza dei figli nella loro vita. E se anche si fossero ritrovati un giorno ad essere genitori per caso, in seguito hanno scelto di esserlo per davvero.
Secondo la tradizione la risurrezione è un "miracolo". Tra quelli compiuti da Gesù è il più spettacolare. Egli è risorto come, nel mondo mitico, Osiride o Tammuz morivano e risuscitavano a ogni ciclo annuale. La teologia più seria ha ormai accantonato l'idea della presenza attiva di Dio come irruzione fisica nella trama del mondo. Reintrerpretarne una profonda e delicata tradizione di secoli è compito non facile ma possibile se si radica lo sguardo in un'idea profondamente biblica, come fanno queste pagine.
Una filastrocca per ogni momento, ogni dubbio, ogni sussulto che accompagna la donna in attesa. Una pancia che cresce, un ospite che si impadronisce del corpo, del tempo, del cuore e delle attenzioni di una donna, trasformandola in mamma. E un bimbo che, quando arriva, ti chiede solo dolcezze, attenzione e tanto, ma tanto, amore.
"Quello della pace è il discorso teologico più robusto e più serio che oggi si possa fare, perchè affonda le sue radici nel cuore del ministero trinitario". Se infatti pace è "convivialità delle differenze", dobbiamo concludere che "pace" è la definizione più vera del mistero principale della fede, in cui si contemplano tre Persone uguali e distinte che siedono attorno al banchetto dell'unica natura divina. Di qui, il compito storico di saper stare insieme a tavola. Non basta mangiare: pace vuol dire mangiare con gli altri.
"Almeno adesso abbiamo un posto per parlare". Ed uscì dalla mia stanza. Aveva chiesto di venire nel centro d'ascolto perché aveva bisogno di parlare. Venne fuori che il suo ragazzo, con cui stava da sei mesi, si era messo con la sua migliore amica. I genitori si stavano separando. Come lei, tanti altri. Tutti bisognosi di parlare, ma soprattutto di essere ascoltati. L'esperienza dei Centri d'ascolto e dei CIC nelle scuole può essere una formidabile occasione per entrare nel mondo dei nostri ragazzi. Ma il buon senso, la sensibilità e lo spirito volontaristico non bastano. Questo libro vuole offrire qualche spunto.