
In questo libro il fondatore della Comunità di Sant’Egidio fa un ritratto di Francesco I e di questi primi mesi di pontificato. Il rifiuto di trasferirsi nell’appartamento papale e di tanti riti della curia romana sono i segni esteriori di un Papa che vive lontano dal potere e vicino ai fedeli. Fin dal giorno dell’elezione il Papa ha detto:
“E adesso, incominciamo questo cammino: vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi”. Riccardi si interroga su quale sia il segreto di questo Papa, e lo scopre nella simpatia intesa “nel senso profondo della parola, che si è instaurata tra Francesco e la gente: simpatia non è qualcosa di superficiale, ma vuol dire compassione, capacità di partecipazione alla vita altrui, ai suoi problemi, ai suoi sentimenti”.
La semplicità di Papa Francesco – secondo Riccardi – nasconde una vera profondità: il “popolo”, con il suo intuito, lo ha capito e lo segue.
ANDREA RICCARDI è noto internazionalmente per essere stato il fondatore, nel 1968, della Comunità di Sant’Egidio. Nel governo Monti ha ricoperto la carica di ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione.
Il 21 marzo 2013 è stato nominato professore emerito dall’Università di Roma Tre.
"Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre 'Andiamo', e non sanno perché. (...) Che nobili storie, viaggiatori incredibili, nei vostri occhi profondi come il mare! Su, dei vostri ricordi mostrateci gli scrigni, gli splendidi gioielli fatti d'etere e d'astri! Senza vele o vapore vogliamo navigare! Per alleviare il tedio delle nostre prigioni, sui nostri spiriti, tesi come tele, esponete gli squarci d'orizzonte della vostra memoria! Che avete visto, diteci?" (Charles Baudelaire). "Uomo occidentale, la tua paura dell'Oriente è paura di dormire o di svegliarti?" (Antonio Machado)
Tutto è pronto per il novantesimo compleanno di Wilhelm: la lunga fila di libri di Lenin, il pugnale dell'attore western più famoso della DDR, il piatto di Cuba regalato dai compagni dell'officina Karl Marx. La famiglia al gran completo è riunita, suo malgrado, e sta per celebrare il patriarca dal petto gonfio di medaglie e di ricordi, non sempre veritieri. Wilhelm sta già raccontando qualche nuova prodezza del passato, seducendo gli ospiti, e non sa che due eventi eccezionali, per lui ugualmente catastrofici, lo attendono al brindisi: il Muro di Berlino sta crollando, suo nipote Alexander non arriva, è fuggito dall'altra parte. Dalla tavola in festa prende avvio una saga che racconta il destino di una famiglia borghese nella Gemania dell'Est, nel lungo dispiegarsi del secolo breve tra grandi speranze e gigantesche disillusioni. Una storia di padri e di figli. Wilhelm e sua moglie, comunisti convinti, che tornano dal Messico nel '52 per dare il loro contributo alla formazione del nuovo stato nella Germania Democratica. Il figlio Kurt, emigrato in Russia da dove fa ritorno portando con sé, assieme ai segni e agli incubi del gulag, una moglie russa che non si adatterà mai al grigio rigore della DDR e una suocera che si accontenta di vodka e conserve fatte in casa. E poi Alexander, il giovane nipote, che rischia di finire schiacciato da una soffocante nostalgia per i tempi che furono e che per questo fugge a ovest.
Si conclude l'edizione nei Meridiani dei testi più significativi della "Commedia umana": dopo gli otto romanzi che hanno decretato il successo di Balzac narratore pubblicati nel primo volume e i due capolavori proposti nel secondo, qui la curatrice Mariolina Bongiovanni Bertini ha selezionato opere che illustrano i più diversi interessi di Balzac. Si va dal celebre "Cugino Pons", storia di un colto e sfortunato collezionista di opere d'arte e della sua imponente raccolta, al "Giglio nella valle", romanzo d'amore e morte, di virtù e di passione contrapposte sullo sfondo di un paesaggio le cui descrizioni sono veri e propri pezzi di bravura; da "Una passione nel deserto", racconto lungo sull'amicizia fra un ufficiale perso nel deserto e una pantera, non priva di risvolti sensuali che fecero rabbrividire la critica contemporanea, ai "Proscritti" che vedono protagonista Dante Alighieri, esule a Parigi e seguace di un singolare Sigieri di Brabante molto vicino a Balzac; dalla vicenda fantastica del "Capolavoro sconosciuto" i cui personaggi si fanno portavoci delle teorie balzachiane sull'arte, al non meno fantastico e misterioso "La pelle di zigrino"; si approda infine al filosofico "Séraphîta", dove le teorie mistiche di Swedenborg rielaborate da Balzac trovano forma romanzesca fra abbaglianti panorami norvegesi.
È una limpida notte di luna piena, una notte di gioia e di festa, quando il Villaggio Alto subisce l'improvviso attacco di un manipolo di spietati cavalieri che portano morte e devastazione. In pochi sopravvivono: tra questi la giovane Ailis, mentre la sua migliore amica Vevisa viene rapita. Seguendo il folle proposito di vendicare la furia distruttrice che ha falcidiato il suo popolo e ritrovare Vevisa, Ailis, che è poco più di una bambina ma ha lo spirito audace e temerario di un guerriero, intraprende la sua lunga e perigliosa ricerca. Attraversando lande sconosciute e meravigliose conoscerà la schiavitù, la battaglia, le illusioni della magia e dell'amore, vedrà le molte facce della morte e capirà che senza questo iniziatico viaggio non avrebbe mai sollevato il velo sulle proprie arcane origini e sul proprio enigmatico destino: da lei potrebbe infatti dipendere l'equilibrio e il futuro stesso delle Terre Occidentali. Il primo volume di una saga che mescola fiaba, azione, epica cavalleresca e mito classico.
Le diciotto apparizioni della Vergine Maria nella Grotta di Massabielle, presso Lourdes, sono da più di centocinquant'anni motivo di accese polemiche, soprattutto sulla credibilità dell'unica testimone, la quattordicenne Bernadette Soubirous. Lei sola ha visto, ha sentito, ha riferito. Ma davvero questa ragazzina misera e analfabeta, sulle cui fragili spalle grava il peso del maggior santuario del mondo (cinque milioni di pellegrini ogni anno, sempre in aumento), avrebbe colloquiato a tu per tu con Colei che si definì l'Immacolata Concezione? Le sue non sono forse allucinazioni di un'isterica o, peggio, invenzioni suggeritele dalla vanità di adolescente frustrata, da genitori interessati oppure da qualche ambiguo membro del clero? Molti hanno sostenuto e tuttora sostengono simili tesi. Nel suo impegno per la riscoperta di un'apologetica pacata e rigorosa, Vittorio Messori indaga da decenni sulla verità della testimonianza di Bernadette, attribuendole un valore religioso decisivo. Il risultato è questo libro, segnato dal consueto equilibrio tra il rispetto del credente per il Mistero e il rispetto dello storico per il rigore della ricerca. Nessuna elevazione misticheggiante, qui, nessuno scandalo o invettiva, bensì una mole impressionante di dati e notizie talvolta inediti, spesso nascosti o dimenticati; sempre, comunque, vagliati alla luce della ragione.
Odette, Clarice e Barbara Jean sono amiche da quarant'anni. Cresciute negli anni Sessanta, e soprannominate "le Supremes" dagli amici, hanno sempre vissuto nella stessa cittadina dell'Indiana e hanno condiviso gioie e dolori che la vita ha riservato loro, aiutandosi con una buona dose di humour e non solo: segreti dolorosi, scelte difficili, drammi familiari, incomprensioni e tradimenti dei mariti. Le tre donne sembrano comuni, in realtà sono parecchio originali. Odette, coraggiosa e a volte un po' troppo schietta, ha l'abitudine di parlare di cose che puntualmente accadono con l'amata e stravagante madre ormai morta da tempo, come se fosse una presenza reale, ma decide di non farne parola con nessuno, neanche con l'adorato marito. Clarice, la sua migliore amica, cresciuta con il culto della buona reputazione e vittima del conformismo, è in realtà afflitta dai continui tradimenti del marito, ma fa di tutto per mostrare al mondo intero che il suo è un matrimonio perfetto. La bellissima Barbara Jean, con un passato difficile alle spalle, si è sposata con un uomo molto ricco e più vecchio di lei, ma pensa ancora al suo primo e unico amore. Le tre hanno l'abitudine di ritrovarsi ogni domenica dopo la messa in un ristorante con i loro mariti ed è proprio durante una di queste riunioni che il loro piccolo mondo inizia a sgretolarsi..
9 luglio 2006: l'epica serata della finale dei mondiali Italia-Francia, una serata estiva accarezzata dalla brezza elettrizzante dell'attesa. Una partita indimenticabile, la vittoria ai rigori e l'esplosione imprevedibile della testata di Zidane a Materazzi, avvenimenti unici che deflagrano sul campo dell'Olympiastadion di Berlino e risuonano nelle vite di tutti coloro che assistono all'evento dal divano del proprio soggiorno, da una piazza gremita, dai tavolini di un bar. In queste ore magiche il comune senso della realtà è sospeso e trova spazio "l'oceano delle possibilità": le priorità vengono stravolte, la prudenza è spazzata via dall'azzardo, e "il presente, sempre costretto a stringersi in se stesso, a farsi sparuto tra passato e futuro come un passeggero qualsiasi, può stiracchiarsi e dilatarsi a dismisura fino a occupare l'intero palcoscenico". Mentre i calciatori - eroi del nostro tempo, gladiatori in un'arena solo appena più civilizzata - si sfidano per il titolo di campioni del mondo, altre partite decisive si giocano per le strade della città. Così è per Mario, gestore di un piccolo supermercato che somiglia a Tyrone Power e, come lui, sogna di pescare perle nei mari del Sud; per Manuela, infermiera innamorata del primario, che tutto vorrebbe salvo tornare nel paesino del Messico da cui è partita anni prima; e soprattutto per Andrea e i suoi genitori, stretti in un groviglio di conflitti repressi ma anche di grandi, segrete attese, per cui è in palio il bene più prezioso.
II Meridiano propone un'ampia scelta di narrativa breve e lunga, a partire da "Itinerario di Paolina" del 1937, "ricordi di una donna che rievocava, in terza persona, la sua infanzia e la sua adolescenza". Tra i romanzi, il più famoso è "Artemisia" (1947), che ripercorre la vita della pittrice seicentesca Artemisia Gentileschi, "una delle prime donne che sostennero colle parole e colle opere il diritto al lavoro congeniale". Anche gli altri romanzi presentati sono ciascuno una perla: "Il bastardo" (1953), una "storia di famiglia", espressione di una società "intimamente logorata"; "Noi credevamo" (1967), ispirato alle vicende del nonno rivoluzionario calabrese; "La camicia bruciata" (1973), in cui la Banti colloquia con Marguerite d'Orléans; "Un grido lacerante" (1981), pagine scritte a dieci anni dalla scomparsa di Longhi, compagno di una vita. Inframmezzati ai romanzi, in ordine cronologico, sono collocati i racconti, tratti da raccolte che spesso già nel titolo dicono l'appartenenza alla "rivoluzione" femminile e il profondo interesse dell'autrice per le "epoche di profonda crisi".
Figlio di un idraulico scozzese, Rod Stewart nasce a Londra nel 1945. Dopo aver tentato diversi lavori, dal becchino al giocatore di calcio professionista, è la musica che cattura definitivamente il suo cuore. Rod esordisce all'inizio degli anni Sessanta, suonando nei club della scena R&B di Londra, fino a quando la sua voce roca e particolare giunge all'orecchio del mitico cantante Long John Baldry, che lo avvicina una notte mentre sta suonando alla stazione. A questo incontro fanno seguito periodi di collaborazione con gruppi pionieristici come gli Hoochie Coochie Man, gli Steampacket e i Jeff Beck Group, fino ai cinque anni turbolenti con i Faces, i cui eccessi a base di alcol, stanze d'albergo distrutte e groupies sono ormai entrati nella leggenda. In questa vita intensa e sregolata, Rod ha trovato il tempo di scrivere moltissime canzoni, tra cui capolavori come Maggie May, nel 1971, che lo impone come star, di iniziare una carriera da solista di grande successo, di vendere circa duecento milioni di dischi, di essere ammesso per ben due volte alla Hall of Fame e di tenere il più grande concerto di tutti i tempi. Non male, come dice lui, per uno con una rana in gola. E poi c'è la vita privata: matrimoni, divorzi e relazioni con alcune delle donne più belle del mondo - Bond girls, star del cinema e top model - e la terribile esperienza di un cancro alle corde vocali che ha rischiato di fargli perdere tutto.