Dove e quando è iniziato l’universo? Perché c’è “qualcosa” invece che “niente”? E soprattutto il “grande disegno” del nostro universo è opera di un benevolente creatore o la scienza può offrire un’altra spiegazione? Stephen Hawking si cimenta con la sfida più difficile, la questione che da sempre divide filosofi , scienziati, teologi. Insieme al fisico Mlodinov presenta le ultime scoperte del pensiero scientifico e spiega, d’accordo con la teoria quantistica, che il cosmo non ha una singola storia o esistenza ma che invece ogni possibile storia dell’universo “esiste simultaneamente”: ci sarebbe un “multiverso”, cioè tanti universi che spontaneamente si formano dal nulla. Combinando le più recenti scoperte è possibile spiegare, secondo Hawking, gran parte delle leggi che governano il cosmo, anche se rimane un lato misterioso che la scienza non è ancora riuscita a svelare. Un’opera rivoluzionaria che spiega in maniera semplice come le nuove teorie stanno cambiando radicalmente il nostro sistema di pensiero.
C’è il pensionato Inps più ricco d’Italia: 90000 euro al mese. Ci sono i tre onorevoli che sono stati in Parlamento 1 solo giorno e prendono la pensione da parlamentari per tutta la vita. C’è l’ex presidente del Consiglio che ha tagliato le pensioni altrui e ne ha ottenuta per sé una da 31000 euro al mese. C’è l’ex presidente della Repubblica che, oltre al vitalizio, incassa 4766 euro netti al mese come ex magistrato, pur avendo lavorato come magistrato solo 3 anni. Ci sono le baby pensioni, le pensioni ai mafiosi, le doppie, triple e quadruple pensioni: mentre ai cittadini comuni vengono chiesti continui sacrifici sul fronte previdenziale, mentre l’Europa insiste per allungare la vita lavorativa e i giovani non sanno se potranno mai avere una vecchiaia serena, la casta dei pensionati d’oro mantiene i suoi privilegi, anzi, se ne riserva sempre di nuovi. Dal dirigente della Banca d’Italia che va a riposo a 44 anni con 18000 euro al mese, al burocrate che ancora nel 2009 va in pensione a 47 anni con 6000 euro netti (e l’incarico da assessore), dal commesso del Senato che prende 8000 euro al mese, alla bidella pensionata a 29 anni, ecco il primo viaggio negli scandali, negli inganni e negli abusi della previdenza italiana: un buco nero che grava sulle spalle dei contribuenti e che mette a rischio il loro futuro.
Il conduttore di Voyager con questo nuovo libro indaga uno degli enigmi più affascinanti, inevitabilmente coinvolgenti di sempre: la vita dopo la morte. Dopo "2012. La fine del mondo?" e "Templari. Dov'è il tesoro?", anche questo libro infatti, si sviluppa come un giallo, come una ricerca assidua, facendo del dubbio il proprio fedele compagno di viaggio, non dando mai nessuna certezza per scontata. Giacobbo inizia raccontando l'idea di aldilà che hanno avuto le grandi civiltà, dagli egizi ai maya, riportando alla luce storie di incredibile fascino e segreti ancora tutti da svelare. Per arrivare poi ai nostri giorni, e fare i conti con le tante testimonianze, gli indizi, le apparenti evidenze che una vita dopo la vita esista veramente. Comprese delle inedite rivelazioni scientifiche capaci di far sobbalzare la ragione. Fino a poter affermare con certezza che: "Chi nega l'esistenza dell'aldilà ha le stesse prove di chi la afferma".
Vivi dentro di noi è una raccolta delle testimonianze più toccanti, delle storie più intense, che hanno fatto parte della documenta- zione esaminata durante il processo di beatificazione di Giovan- ni Paolo II. Alcune sono cartoline, altre intenzioni di preghiera, altre ancora lettere vere e proprie, provenienti da tutto il mondo. C’è chi racconta della propria famiglia riunificata, chi ringrazia per aver trovato l’anima gemella, per la nascita di un figlio, per essere guarito miracolosamente da una malattia gravissima, per aver finalmente visto rinascere la speranza in situazioni che sembravano senza via di uscita, Tutto questo grazie all’intercessione di Giovanni Paolo II.
Sono testimonianze di come di come la fede, la grandezza e la santità di Papa Wojtyla abbia ridato forza, speranza e nuova gioia a migliaia di cristiani.
La curatrice Aleksandra Zapotoczny Giornalista accreditata presso la Sala Stampa della Santa Sede. Collaboratrice e redattore responsabile dell’edizione polacca del Totus Tuus la rivista che accompagna il Processo della Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio, vene- rabile Giovanni Paolo II (Casa Editrice della Curia di Cracovia – Polonia). Durante la collaborazione con la Postulazione della Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio, venerabile Giovanni Paolo II ha letto migliaia di lettere che testimoniano la grandezza di Giovanni Paolo II. È inoltre curatrice di tre libri in lingua polacca nei quali è stata raccolta la preziosissima documentazione dell’ archivio del Processo.
Come ha potuto Dio permettere tante guerre, i campi di concentramento, l'olocausto? Il Dio che permette tutto questo è ancora davvero Amore? è giusto nei riguardi della Sua creazione? non carica troppo le spalle dei singoli uomini? non lascia l'uomo solo con questi pesi, condannandolo a una vita senza speranza? Oggi abbiamo forse più che mai bisogno delle parole del Cristo risorto: "Non abbiate paura!". Ne hanno bisogno i popoli e le nazioni del mondo intero. Occorre che nella loro coscienza riprenda vigore la certezza che esiste Qualcuno che tiene in mano le sorti di questo mondo che passa; Qualcuno che ha le chiavi della morte e degli inferi; Qualcuno che è l'Alfa e l'Omega della storia dell'uomo. E questo Qualcuno è Amore: Amore fatto uomo.
Tenzin Gyatso, il quattordicesimo Dalai Lama, ha settantaquattro anni, "ma la sua coscienza si estende per sette secoli di storia". Collocandosi in una linea di reincarnazione che risale al 1391, la sua esistenza costituisce un ponte tra passato e futuro, e assume una dimensione universale che ha valore per l'intera umanità. Ecco perché questa "autobiografia spirituale" rappresenta un evento che consente a ognuno di noi non solo di conoscere una personalità d'eccezione nella sua ricchezza e complessità, ma anche di diventare più consapevoli della nostra condizione attuale, per migliorarla e preservare così l'avvenire delle generazioni più giovani. Trasformarsi per trasformare il mondo, questo è l'insegnamento che il Dalai Lama intende trasmetterci attraverso la propria esperienza di uomo, di religioso, di capo spirituale. Il Dalai Lama parla di se stesso, rievoca i ricordi d'infanzia, gli aneddoti, le gesta delle sue vite anteriori, ricorda le figure dei predecessori, si sofferma sulle difficoltà della condizione di esiliato, sul suo ruolo pubblico e sull'impatto che ha in ambito internazionale. Senza mai dimenticare i tre principali impegni della sua missione: come essere umano riafferma l'importanza di sviluppare le qualità del cuore per il bene di tutti; come monaco buddhista esorta al dialogo con le altre religioni, con i non credenti e con gli scienziati; come Dalai Lama, in prima linea per la causa tibetana, promuove una politica tesa all'altruismo e alla solidarietà.
Noto soprattutto per i suoi romanzi in cui il gusto per il viaggio e l’avventura si mescola a inquietudini di stampo religioso ed esistenziale, Graham Greene ha scritto anche molti splendidi racconti, riuscendo a racchiudere nella misura breve delle poche pagine tutto il suo mondo letterario e umano. Questo volume cartonato li raccoglie tutti, offrendo ai numerosi appassionati dello scrittore l’opportunità di conoscerlo meglio.
Sempre più spesso, negli ultimi anni, i media ci riempiono di notizie riguardo ai protagonisti e agli “uomini eccezionali” dell’Italia di oggi; ne raccontano la vita, ne descrivono la personalità, ci spiegano le ragioni per le quali si impongono, ne mettono a nudo la vita privata. Non sono però solo i personaggi famosi, quelli sotto gli occhi di tutti, i veri protagonisti dell’economia, della cultura o della scienza; sono anche persone che lavorano dietro le quinte, uomini e donne che costituiscono il vero tessuto produttivo e creativo del Paese. Chiara Beria d’Argentine, che su questo tema tiene una rubrica di successo sulla “Stampa”, ci racconta chi sono gli italiani che stanno reinventando l’Italia, ne traccia un profi lo sintetico e ci spiega il perché dei loro successi. Le storie di artisti e imprenditori, politici e medici, ricercatori e manager simbolo dell’Italia che verrà: un mosaico che ci fa capire in maniera chiara come sta cambiando il Paese.
Il 27 maggio del 1956, data inizio lavori, c’è una sola cosa: il coraggio di alcuni uomini, i soli capaci di immaginare e realizzare una via di comunicazione che unisca il Paese. Come la ferrovia negli Stati Uniti. Il 4 ottobre del 1964 una striscia di asfalto lunga 755 chilometri collega Milano con Napoli, il Nord con il Sud, la nebbia con il sole. Durante quegli otto anni un esercito di tecnici, manovali, ingegneri, architetti, dirigenti, progettisti, capocantieri ha combattuto senza sosta, dall’alto dei viadotti e nel buio delle gallerie, nel fango degli inverni e nell’afa delle estati, per mantenere la promessa della sua costruzione. All’interno di una rigorosa ricostruzione storica, mescolando personaggi d’invenzione e protagonisti reali, questo romanzo racconta la storia di quell’esercito e della sua strada. Ufficiali e soldati, uomini e donne, ognuno con un proprio sogno da rendere vero e una promessa a cui tenere fede. Tutti italiani, tutti con la schiena dritta, come la strada che debbono costruire.
Le celebri lettere di Seneca a Lucilio sono uno dei classici della letteratura latina oltre che un long seller di molte case editrici: nessuno ha mai finora, però, letto le risposte dell’amico e poeta Lucilio. Con duemila anni di ritardo Lucilio, attraverso la voce di Marcello Veneziani, risponde alle famose epistole di Seneca completando così la corrispondenza. Venti lettere che riprendono i principali temi originali, dalla felicità alla bellezza, dal potere alla morte, dalla ricchezza alla saggezza, replicando di volta in volta agli insegnamenti e alle considerazioni senechiane. Emerge, oltre allo spirito dell’epoca, una riflessione sulla vita che va “non solo vissuta ma pensata e dedicata” e sul suicidio, che a volte, come nel caso del filosofo, diventa una necessità per “vivere nella verità della vita”. Un’opera lieve, non accademica, tra la morale e la filosofia di vita, non priva di analogie, parallelismi e allusioni al tempo presente.
*********LA NOSTRA RECENSIONE********* DI FRANCESCO BONOMO
Alle volte si fa fatica a trovare un libro che corrisponda al proprio sentire ed alla soddisfazione delle proprie aspettative. Capita di vagare tra gli scaffali dei propri argomenti preferiti senza però riuscire a fermare lo sguardo su quel titolo desiderato. Inaspettatamente un fatto di cronaca o di attualità fa saltare all'attenzione dell'intelletto proprio il testo che si cercava, quello adatto, quello che sia in grado di risvegliare il piacere della lettura.
Con Vivere non basta molti hanno sperimentato questo tipo di eventi.
Un libro nuovo, sulla scia della fantasiosa scoperta delle lettere che Lucilio scrisse a Seneca; ecco allora che un personaggio di spessore come il grande filosofo, torna a galla dall'aurea di classicità in cui gli accademici lo hanno relegato.
Ed oggi ancora invece grazie ad un appassionato come Veneziani, il lettore si trova non tanto a riprendere in mano la filosofia ed il latino classico ma a gustare lo stile classico che ancora ci fa pensare e gustare il raziocinio in una sfera più alta. In questo testo, ardito per l'accostamento al nobilissimo destinatario/mittente Seneca, uno stile buono, fluente e perfettamente maturo si estende in una serie di lettere al “maestro” con cui Lucilio quasi interloquisce o si confessa vis à vis con l'amato, dotto ed illustre amico. Lucilio portando nella sua penna le gioie e le angosce, le domande e le ribellioni di ognuno di noi espone al maestro la sua visione del mondo che vuole essere e al contempo non vuole essere quella di Seneca stesso.
Il fluire dolce e rispettoso dell'autore delle missive si cimenta in una serie di esposizioni in cui di volta in volta si asseconda o si critica in senso costruttivo quelle che sono state le idee stesse del filosofo, incredibilmente attuali ed eccezionalmente vicine al messagio cristiano.
Non c'è ipocrisia in queste pagine. Si affrontano i problemi e le domande con un principio solido di maturità, in cui le fasi della vita ed i vari aspetti che la animano - il dolore, la gioia, l'amore e le sue manifestazioni - sono messe a disposizione della riflessione di ognuno dei lettori, quasi ad imbandire una tavola da cui attingere ma senza idee precostiutite o intoccabili.
Fa sempre piacere incontrare autori come Veneziani, perché nella produzione scrittoria se ne percepisce il senso ed il desiderio di voler comunicare l'umanità, un umanesimo che non stanca per la monotonia di idee prese in prestito ma che attinge direttamente all'esperienza della propria corporeità.
Esperienza del limite e della grandezza dell'uomo in un lodevole intento di condivisione nella sua forma più alta e sublime che è quello del pegno dello scrittore nei confronti del lettore.
Il messaggio è chiaro e forte: anche oggi gli individui non possono limitarsi a vivere la vita che hanno ricevuto ma devono potersi impegnare affinché la preziosità dell'esistenza sia spesa nel dedicarsi, facendo fruttare le ore del nostro vivere nella delicatezza dell'implicito donarsi.