Vi sono molte notizie per la maggior parte degli autori cristiani antichi, non sulla biografia di Ilario di Poitiers (310-320/367-368?). Oltre alle informazioni che si possono dedurre dai suoi scritti, le fonti principali per la vita di Ilario di Poitiers sono rappresentate soprattutto dalle notizie fornite da Girolamo, da integrare con quelle ricavabili dagli scritti di altri autori successivi, come Sulpicio Severo. La figura di Ilario di Poitiers emerge a tratti vivi da queste pagine nella sua lotta contro l'eresia ariana, nel suo confronto con l'impero di Costantino e con la filosofia pagana. L'autrice, dopo aver approfondito il pensiero del Vescovo attraverso l'analisi delle opere (la dottrina trinitaria, la cristologia, l'esegesi del Vangelo di Matteo e le opere successive all'esilio), ne traccia la fortuna nella storia delle interpretazioni - come se le qualità, tradizionalmente riconosciutegli, di sapienza, profondità di dottrina e solida virtù avessero alimentato la sua fermezza nel contrastare l'eresia e nel sostenere la Chiesa, della quale è stato "fermissima colonna". Un ritratto di incisiva essenzialità, che introduce al pensiero patristico con sobria limpidezza.
Persona è un termine che ha fatto il suo ingresso nella storia culturale dell'Occidente grazie alla tradizione teologica del cristianesimo, nel contesto degli sforzi compiuti, fin dai primi secoli, per chiarificare razionalmente il mistero della Trinità e la dottrina cristologica. Le pagine di questo volume, attraverso un'analisi delle tematiche fondamentali che hanno segnato la formazione del concetto "persona" nella patristica e nell'età medievale, mostrano tuttavia come queste riflessioni non solo hanno messo capo a una pluralità di modelli - "sostanza individuale di natura razionale" (Boezio), "ultima solitudo" (Duns Scoto), "ex-sistentia" (Riccardo di San Vittore) -, ma affondano le loro radici nelle riflessioni di Platone e Aristotele sull'etica e l'amicizia. Radici che, correttamente interpretate e smentendo consolidate letture, svelano come fin dal pensiero greco l'identità dell'uomo, in quanto distinta dall'autosufficienza del divino, fosse determinata solo grazie alla relazione con l'altro. Una relazione di sé con gli altri - del proprio con l'estraneo - che interpella, oggi più che mai, il nostro definirci persone.
Dopo il tempo dell'emozione, non è facile ritornare sulla malattia, la morte e i funerali di Giovanni Paolo II. Marco Politi lo fa in questo libro ridandoci la drammaticità di quei momenti. Ci si accorge che quei giorni restano importanti. Eppure, in questo nostro mondo rapido e sentimentale, eventi e personaggi, apparsi per un momento decisivi, passano rapidamente con lo svanire e il sovrapporsi delle emozioni. L'autore ha voluto fissare, attraverso pagine efficaci e appassionanti, immagini, ricordi, sensazioni di quei giorni tra il febbraio e l'aprile 2005: "questo è il racconto di un'emozione" - scrive. Il testo non è un libro di dibattito storiografico o interpretativo sul pontificato conclusosi due anni fa. È qualcosa di meno usuale: il racconto di un'emozione di un vaticanista e di un uomo, che ha ammirato la figura del papa anche se non ne ha condiviso tutte le scelte. Ne emerge una testimonianza intensa della grandezza debole e sofferente di Karol Wojtyla. (Andrea Riccardi).
DESCRIZIONE: Nel 1949, dall'alto della Porta della Pace celeste (Tian'anmen), Mao Zedong proclamò la nascita della Repubblica popolare cinese: per i cattolici in Cina iniziò un periodo tormentato che giunge fino ad oggi. Attraverso fonti inedite in lingua cinese, francese, inglese, italiana, Chiesa cattolica e Cina comunista ricostruisce per la prima volta in chiave storica le vicende del cattolicesimo cinese dal 1949 al 1962 e dell'atteggiamento del Vaticano verso la Cina negli anni più difficili della guerra fredda. Dopo che i missionari stranieri furono tutti espulsi, vescovi, sacerdoti e fedeli di nazionalità cinese si trovarono sotto un potere politico che imponeva loro l'inserimento in strutture "autonome" da interferenze esterne e sottoposte al controllo del partito. Aderendo al Movimento delle Tre Autonomie, dovevano dare vita ad una Chiesa cinese indipendente, rompendo ogni rapporto con credenti stranieri. Molti si rifiutarono, andando incontro a persecuzioni, violenze, arresti, ma, dopo qualche anno, una parte di quelli che nella prima ora avevano opposto un netto rifiuto alle pressioni del potere politico accettò, almeno apparentemente, di coHaborare. il libro ricostruisce in particolare la nascita e gli sviluppi dell'Associazione patriottica dei cattolici cinesi, un unicum nella storia della Chiesa cattolica contemporanea tuttora al centro dei contrasti tra la Cina e il Vaticano.
ELISA GIUNIPERO svolge attività di ricerca in Storia contemporanea pressò l'Università degli Studi di Milano. Ha curato il volume Chiesa cattolica e mondo cinese tra colonialismo ed evangelizzazione (1840-1911) ed è autrice di articoli e saggi sulla storia della Cina contemporanea, in particolare sulla rivolta dei Boxers e sui rapporti tra Cina ed Europa nei secoli XIX e XX.
Nel volume secondo delle "Opere" di uno tra i più importanti filosofi della religione italiana del '900, sono raccolti i suoi studi su Kant, Jaspers e sul concetto di persona. Studi divenuti dei classici.
I rapporti tra carisma e istituzioni alle origini del monachesimo. Una esposizione ben informata di fonti della formazione dei carismi tra IV-V secolo in Egitto.
L'opera intende mettere in rilievo gli aspetti letterari che caratterizzano gli scritti dei primi secoli cristiani e che spesso vengono trascurati. La produzione letteraria cristiana, infatti, è stata considerata quasi sempre o come strumento per la storia della Chiesa antica o come aspetto particolare della storia del pensiero patristico. La presente "Letteratura cristiana antica", invece, vuole considerare l'apporto che il cristianesimo ha arrecato alla formazione della cultura occidentale.
DESCRIZIONE: 1911-1964. Gli undici tomi di questo ciclo narrativo (romanzi e raccolte di racconti) sono ambientati in Cirenaica, la provincia orientale della Libia, dal 1911 – quando quella terra era una trascurata provincia dell’impero ottomano – al 1964 – allorché le scoperte di ricchi giacimenti petroliferi alterarono radicalmente la vita del paese. Le vicende politiche furono per lungo tempo drammatiche, la resistenza libica non fu liquidata che vent’anni dopo lo sbarco del corpo di spedizione italiano, si ebbe poi una pausa negli anni Trenta, ma già nel 1940 le armi ripresero la scena, non più un moderno corpo di spedizione coloniale contro la legittima resistenza dei nativi, ma il noto scontro di Grandi Potenze europee. Venne poi grazie alle Nazioni Unite la proclamazione di indipendenza del paese, era il 1951.
In questa cornice, che varia da un decennio all’altro, e quindi da un tomo all’altro del ciclo narrativo, si colloca un gran numero di vicende individuali, con personaggi dell’una e dell’altra parte, che hanno un tratto comune: di non esaurirsi nel moto collettivo – qualunque colore abbia in quel momento –, con una propria, segreta scena mentale, dove la storia giunge talvolta solo come lontano brontolio, ma che periodicamente si risolve in una tempesta, e dove la morte, con maniacale perseveranza, fa a gara con la perversità umana, che inventa guerre, stragi, deportazioni, colpi di mano. Si assiste così a una gamma di odissee individuali, ogni personaggio compie un viaggio nel regno dell’Altro, il nativo incontra l’Europa e il mondo moderno, l’europeo il mondo tradizionale. Sempre pesante il condizionamento della drammatica vita collettiva, che toglie al personaggio buona parte della libertà di artefice della propria storia, operando, la vicenda collettiva, come destino: per questa via, il Fato rimane signore della scena, qualunque sia la strada presa dal singolo.
COMMENTO: Edizione economica dell'evento letterario insignito del Premio Bagutta 2007. Il ciclo di romanzi dedicati all'avventura coloniale italiana in Africa: il deserto, la guerra, la decolonizzazione. Romanzi e racconti storici che sono anche delle narrazioni, per scrittura e atmosfere, uniche nel panorama letterario italiano ed europeo. Con un'introduzione di Pietro Gibellini.
L'Autore a detta dei critici (Citati, Magris, Barghellini Amidei, Galimberti) è una rivelazione nella letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato con successo per Garzanti, Mondadori, Scheiwiller. Presso la Morcelliana: Conversazioni in Piazza Sant'Anselmo e altri scritti. Per un ritratto di Cristina Campo (2002).