Qualche mese dopo la Notte dei Cristalli, Adolf Hitler autorizzò gli Ebrei che ne avessero fatto richiesta a lasciare la Germania. Ad Amburgo la Saint-Louis, una nave battente bandiera nazista, partì con a bordo 937 passeggeri, di cui 550 femmine e bambini. Erano tutti ebrei tedeschi, tutti muniti di visto e con destinazione La Havana. Speravano di soggiornare a Cuba, prima di ricevere il permesso d'entrata negli Stati Uniti. Ma né il governo cubano, o statunitense, o canadese e neppure quelli dei diversi paesi dell'America latina accolsero i profughi e la Saint-Louis visse una tragedia qui ricostruita grazie alle testimonianze dei sopravvissuti e a documenti d'archivio.
Nel 1535 l'Europa, lacerata dallo scisma di Lutero, è incendiata da improvvise e violente ribellioni contro la Chiesa cattolica e il Papa. A Münster, Bernd Rothmann, un giovane predicatore cresciuto sotto l'ala protettrice del vescovo della città tedesca, capeggia una rivolta, presto soffocata, contro la corrotta gerarchia cattolica. Diciotto anni dopo, a Lione, l'Inquisitore generale riceve l'ordine di identificare l'autore di un libro anonimo, un trattato velenoso e erudito, che si fa beffe del dogma dello Spirito Santo. L'incarico è affidato a Pfister, un tipografo di Lione, uomo di immensa cultura. Ma quale legame intrattiene Pfister con le vicende di Münster di diciotto anni prima e con il visionario predicatore Bernd Rothmann?
Dopo aver scritto tre romanzi in cui gli artisti sono i personaggi principali, Susan Vreeland ha costruito una raccolta di racconti che esplora l'arte attraverso gli occhi della gente comune. Conduce il lettore davanti ad alcuni momenti fondamentali dell'arte francese e italiana del XIX secolo, per svelare poi alcuni istanti cruciali dell'arte del XX secolo e, infine, tornare ai giorni nostri con una serie di storie contemporanee. Anziché soffermarsi sulle grandi vite e sui destini di artisti impressionisti e post-impressionisti, quali Manet, Monet, van Gogh e Modigliani, Susan Vreeland posa il suo sguardo sui personaggi che attorniavano questi geni, le persone da loro amate, i domestici, i figli, i vicini di casa.
Clarin è un giovane avvocato di successo. Scrive per prestigiose riviste e cerca di condurre un'esistenza piacevole. In questo fine settimana di Pentecoste ha deciso, ad esempio, di trascorrere un paio di giorni nella sua casa nel Canton Ticino. Sarebbero stati sicuramente giorni appaganti, se non avesse incontrato sulla terrazza dell'hotel Bellevue quello strano tipo, quel cinquantenne bizzarro... Loos. Un bicchiere di vino, e ha finito col passare due notti di seguito a discutere di tutto: di Dio, del mondo, dei tempi in cui viviamo, delle donne con un'intimità che non pensava di poter avere con un uomo. Un incontro che presto si trasforma in un duello e che, forse, non è affatto casuale...
Nel 1733, a Londra, la ricca e anziana Mrs. Lydia Duncomb viene orrendamente assassinata insieme a due inservienti. Del terribile crimine viene accusata una cameriera ventiduenne, Sarah Malcolm, che pur proclamandosi innocente non scampa l'impiccagione. Il libro è la ricostruzione storica rigorosa di questo caso, ma anche una storia privata che rasenta il fantastico: un sogno, inseguito per molti anni, mette l'autrice sulla pista di questa vicenda e la spinge a una lunga indagine. Attraverso la ricostruzione dei processi, questo piccolo mondo sorpreso nel sonno, prende vita, con i suoi personaggi più oscuri, quelli celebri, e tra tutti campeggia la figura di Sarah Malcolm, col suo destino crudele, la sua personalità forte e fragile, il suo segreto.
Londra 1795: Charles e Mary Lamb, fratello e sorella, conducono una vita tranquilla e insignificante, insieme ai genitori, la madre ossessivamente severa e il padre con l'alzheimer. L'unico momento felice della giornata è la lettura di poesie, drammi e testi che i due fratelli fanno insieme la sera. Charles sogna un futuro da poeta, Mary sogna la libertà negata e trova rifugio nell'amore per le opere di Shakespeare. E sarà proprio la passione per il grande bardo ad attrarre i due verso William Ireland, lestofante che rivela di aver scoperto manoscritti inediti di Shakespeare e che conduce la giovane in pellegrinaggio nei luoghi shakespeariani. Per Mary e Charles il sogno di una vita romantica si trasformerà nel più terribile degli incubi.
Paul Michel è unanimemente riconosciuto come l'enfant terrible della letteratura francese: cinque romanzi, un Goncourt, molotov contro i poliziotti nel '68, arresto come presunto terrorista nel 1970. Il fascino di Paul, bello, omosessuale, ha superato le frontiere e un giovane inglese, ricercatore di letteratura francese a Londra, nutre una vera e propria passione per la sua opera, tanto da recarsi in Francia per andare a trovare il suo eroe, ricoverato in una clinica psichiatrica. Tra lo scrittore e lo studente l'attrazione è così fatale e così forte da sconfinare nella follia di un triangolo amoroso. Questo è il romanzo d'esordio di Patricia Duncker, di cui Neri Pozza ha già pubblicato "Lo spazio mortale che ci divide".
Il nuovo romanzo di Ha Jin, vincitore del National Book Award americano con "L'attesa", è l'opera più ambiziosa dello scrittore cinoamericano: una storia che si confronta con l'umiliazione e la speranza, la barbarie e la dignità della condizione umana illuminando un lato sconosciuto di una guerra poco nota: i campi di prigionia organizzati dagli americani durante il conflitto coreano.
"Piccole donne" di Louise May Alcott si apre con le sorelle March che, all'approssimarsi del Natale, rivolgono un pensiero accorato al loro padre lontano. Un anno dopo, alla fine del libro, il signor March torna a casa dalle ragazze. Ma cosa gli è successo nel frattempo? E cosa gli ha lasciato l'esperienza della guerra cui ha partecipato? Il romanzo di Geraldine Brooks colma, appunto, questa lacuna ispirandosi alla figura realmente esistita del padre della Alcott, Bronson, uno degli esponenti - con Thoreau ed Emerson dell'idealismo americano del XIX secolo. Il risultato non è né una biografia, né una continuazione di "Piccole donne" ma un romanzo storico in sé concluso.
Storico britannico, John Keay offre in questo volume l'epico racconto di una grande impresa durata mezzo secolo: la scoperta della più grande catena montuosa del mondo, l'Himalaya occidentale. Mercanti, spie, soldati di ventura, mercenari ed esploratori sono i protagonisti di questa grande avventura cominciata nel 1820 e finita nel 1875.